Riassumendo, possiamo evidenziare come
non siano state portate prove bibliche convincenti a sostegno dei DOGMI citati in apertura:
D1) IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE
D2) ASSUNZIONE CORPORALE DELLA BEATA VERGINE e VERGINITA' PERPETUA
D3) PRIMATO MARIANO, MEDIATRICE E CORREDENTRICE
D4) PRIMATO PIETRINO, SUCCESSIONE E INFALLIBILITA' PAPALE
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R1) La Bibbia insegna che Maria, dal primo istante del suo concepimento, fu preservata immune da ogni macchia del peccato originale?
No: negherebbe l’universalità del peccato ereditato definito nei seguenti passi (CEI 2008):
Romani 5:12:
"a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato..."
Ebrei 2:9:
"Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti."
Se il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria fosse vero, Maria sarebbe stata redenta
prima della morte di Cristo, anzi, anni prima che egli venisse sulla terra, e non avrebbe dovuto osservare la cerimonia di purificazione come previsto dalla Legge in
Levitico 12:1-4,8, come invece accadde (
Luca 2:22-24).
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R2) La Bibbia insegna che Maria sia rimasta sempre vergine e che sia ascesa al cielo con il corpo?
No: Maria ebbe altri figli oltre a Gesù, dopo che ebbe normali rapporti con il marito come attestano i passi:
Matteo 1:24, 25:
"Giuseppe ... non ebbe rapporti sessuali con Maria fino a quando lei non partorì il bambino"
Matteo 12:46:
" Mentre stava ancora parlando alle folle, sua madre e i suoi fratelli erano lì fuori e cercavano di parlargli..."
Matteo 13:55, 56 "Ma non è il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli (adelphos) Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle (adelphai) non vivono tutte qui da noi?"
Marco 3:31:
"E arrivarono sua madre e i suoi fratelli, che, restando fuori, lo mandarono a chiamare..."
Luca 8:19:
"Ora sua madre e i suoi fratelli andarono da lui, ma non riuscivano ad avvicinarsi a motivo della folla..."
Giovanni 2:12:
"Dopo questo fatto, Gesù scese a Capèrnaum insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli..."
1 Corinti 9:4, 5:
"Non abbiamo il diritto di portare con noi una moglie credente, come gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa?"
Galati 1:19:
"non vidi nessuno degli altri apostoli a parte Giacomo, il fratello del Signore."
L'ipotesi che si trattasse di cugini e non fratelli non regge perché resterebbe da spiegare come è possibile che ogni volta si trovino ad accompagnare Maria quando andavano a cercare Gesù; inoltre, i termini greci per indicare cugini e parenti erano disponibili e ben diversi da quello utilizzato per menzionare i "fratelli" (ἀδελφοὶ,
adelphoi):
suggenes (συγγενής) come in Mr 6:4; Lu 1:36,58; At 10:24
suggeneia (συγγένεια) come in Lu 1:61, At 7:3,14
Per quanto riguarda l'assunzione di Maria in corpo, la Bibbia non ne parla affatto e quindi non può essere un insegnamento teologicamente rilevante; inoltre è in conflitto con le parole di Paolo in
1 Corinti 15:50:
"Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio."
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R3) La Bibbia insegna che Maria abbia un ruolo come redentrice o mediatrice?
No: le Scritture presentano Maria come una donna fedele, pronta ad ascoltare Dio e a mettere al primo posto gli interessi spirituali, ma non ha mai ricevuto onori particolari o privilegi né da Gesù né dagli apostoli.
Non la troviamo mai rappresentata con l’aureola, o seduta su un trono come “regina madre” o illuminata dalla gloria riflessa di Cristo; piuttosto la vediamo sempre in secondo piano, mai al centro dell’attenzione, mentre segue Gesù (Mt 13:53-56; Gv 2:12), prega insieme agli altri (At 1:14).
Gesù non la pose mai su un piedistallo ma anzi, a chi voleva attribuirle un certo onore, insegnò una lezione importante:
Luca 11:27, 28:
"Mentre diceva queste cose, una donna tra la folla gli gridò: “Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!” Ma lui disse: “No, felici piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!"
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R4) La Bibbia insegna il primato di Pietro, la successione o l'infallibilità papale?
No: Pietro non ha mai ricevuto il primato apostolico e nelle Scritture non c'è l'istituzione della successione papale e tanto meno della sua infallibilità.
Il dogma nasce essenzialmente da un'errata interpretazione dei passi di Matteo 16:16-19 e Giovanni 21:15-17.
Nel vangelo secondo Matteo, Gesù disse a Pietro: "...tu sei Pietro [il cui nome significa “frammento di roccia”], e su questa roccia edificherò la mia congregazione".
Il punto è: Gesù stava forse dicendo che la sua “Chiesa”, o congregazione, sarebbe stata edificata su Pietro, un uomo, conferendo allo stesso un primato sugli altri suoi seguaci?
Gli apostoli presenti a quella conversazione, come intesero le parole di Gesù?
I Vangeli rivelano che dopo quell’episodio ci furono
diverse occasioni in cui gli apostoli discussero su chi era il più grande tra di loro (Matteo 20:20-27; Marco 9:33-35; Luca 22:24-26). Ora, se Gesù avesse conferito chiaramente il primato, o la supremazia, a Pietro, che senso avrebbe avuto discutere su chi fosse il più grande?
Piuttosto, le parole di Gesù erano un chiaro richiamo alle profezie ebraiche che parlavano di una
pietra o di una
pietra angolare, profezie che tutti i presenti, Pietro incluso, conoscevano molto bene: Isaia 8:13, 14; 28:16; Zaccaria 3:9.
Anzi, fu proprio Pietro che successivamente, citando nella sua prima lettera una di queste profezie ai suoi compagni di fede (1 Pietro 2:4-8), spiegò che la “pietra d’angolo” profetizzata era
Gesù Cristo, il Messia; e lo fa utilizzando lo stesso termine (πέτρᾳ, pètra) menzionato da Gesù nel testo matteano:
1 Pietro 2:8:
"pietra d’inciampo e roccia (πέτρα) che fa cadere"
Matteo 16:18:
"tu sei Pietro, e su questa roccia (πέτρα) edificherò la mia congregazione"
Anche l'apostolo Paolo, nei suoi scritti, spiegò più volte che il fondamento della congregazione, la "roccia", era Gesù Cristo e non un uomo imperfetto: 1 Co. 3:9-11; 10:4.
Il titolo stesso di "papa" era sconosciuto ai primi cristiani: la storia attesta che entrò in uso parallelamente all'autoconferimento del primato al vescovo di Roma, solo a partire dal III secolo dopo Cristo, e senza alcuna base scritturale.