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“colpevoli di falsa profezia”? in Svegliatevi! 22/4/1969

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2023 16:56
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04/10/2023 19:03
 
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Re: Re:
Salomon, 04.10.2023 18:56:


Appunto se non conosciamo né il giorno né l'ora. Qui sta la chiave di tutto. E invece la WatchTower ha fatto sempre calcoli e poi dite che non servite per una data. Chi l'ha detto che il 1914 è biblico? Voi e basta. Io ho letto la Bibbia e il 1914 non l'ho trovato quindi se io INVENTO date,se vado OLTRE al messaggio biblico aggiungendo ciò che Dio non ha mai pronunciato sono un falso profeta.
Ciao Garò stammi buono

A chiunque ascolta le parole della profezia contenuta in questo rotolo io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli aggiungerà le piaghe descritte in questo rotolo; e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte degli alberi della vita e della città santa descritti in questo rotolo.

Rivelazione o Apocalisse...






Visto che ti piace il letteralismo, mi citi la scrittura che vieta di calcolare i tempi profetici? Io leggo che "nessuno sa", non leggo che non si possa speculare sopra. Tu si? Citaci la scrittura

Tornando al primo post di questa discussione, possiamo affermare senza smentita che, non abbiamo stoppato nulla in una determinata data. Tutto proseguiva come sempre. Strano per chi invece dovesse, come dite, pensare con assoluta certezza che da lì a poco tutto finiva

[Modificato da Seabiscuit 04/10/2023 19:26]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
04/10/2023 19:17
 
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Re: Re:
Salomon, 04.10.2023 18:56:


Appunto se non conosciamo né il giorno né l'ora. Qui sta la chiave di tutto. E invece la WatchTower ha fatto sempre calcoli e poi dite che non servite per una data. Chi l'ha detto che il 1914 è biblico? Voi e basta. Io ho letto la Bibbia e il 1914 non l'ho trovato quindi se io INVENTO date,se vado OLTRE al messaggio biblico aggiungendo ciò che Dio non ha mai pronunciato sono un falso profeta.
Ciao Garò stammi buono

A chiunque ascolta le parole della profezia contenuta in questo rotolo io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli aggiungerà le piaghe descritte in questo rotolo; e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte degli alberi della vita e della città santa descritti in questo rotolo.

Rivelazione o Apocalisse...





Caro Solomon,
sono i soliti ragionamenti e le solite scritture, trite e ritrite.
Forse che Paolo non conosceva la scritture e le parole del suo maestro Gesù e forse che non affermò che ormai la parola di Dio era stata abitata in tutta la terra abitata?

Forse che Paolo non si aspettava il ritorno del Signore nel suo tempo?

Se dobbiamo stare ai tuois-ragionamenti Salomon, Paolo avrebbe dovuto smettere subito di predicare e magari avrebbe dovuto fare il... cattolico!
Penso che prospettive...

Simon
04/10/2023 19:52
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/10/2023 19:17:



Caro Solomon,
sono i soliti ragionamenti e le solite scritture, trite e ritrite.
Forse che Paolo non conosceva la scritture e le parole del suo maestro Gesù e forse che non affermò che ormai la parola di Dio era stata abitata in tutta la terra abitata?

Forse che Paolo non si aspettava il ritorno del Signore nel suo tempo?

Se dobbiamo stare ai tuois-ragionamenti Salomon, Paolo avrebbe dovuto smettere subito di predicare e magari avrebbe dovuto fare il... cattolico!
Penso che prospettive...

Simon

Proprio un bel ragionamento Simon mi hai fatto venire in mente queste parole di Gesù "Matteo 24:“Ma se mai quello schiavo si dimostrasse malvagio e dicesse nel suo cuore: ‘Il mio padrone tarda’, 49 e cominciasse a picchiare i suoi compagni di schiavitù e a mangiare e a bere con gli ubriaconi incalliti, 50 il padrone verrà in un giorno in cui lo schiavo non se lo aspetta e in un’ora che non sa, 51 e lo punirà con la massima severità, riservandogli un posto tra gli ipocriti. Là piangerà e digrignerà i denti.
Chi critica i testimoni di Geova per le aspettative errate dovrebbe farsi un esame di coscienza e capire se nel loro cuore la fede nel ritorno del Signore è ancora presente.
04/10/2023 20:37
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/10/2023 19:17:


Forse che Paolo non conosceva la scritture e le parole del suo maestro Gesù e forse che non affermò che ormai la parola di Dio era stata abitata in tutta la terra abitata?

Forse che Paolo non si aspettava il ritorno del Signore nel suo tempo?

Se dobbiamo stare ai tuois-ragionamenti Salomon, Paolo avrebbe dovuto smettere subito di predicare


Paolo scrive:
Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio...
Quando Paolo scrive questo, si riferisce anche ai suoi scritti,
o solo agli scritti che noi conosciamo come "Vecchio Testamento"?
Se, come si ritiene, la scrittura ispirata comprende anche il
"Nuovo Testamento", allora anche l'esternazione del "ritorno
del Signore nel suo tempo
", da parte di Paolo, è dovuta a ispirazione
divina. ...Ma non è successo. Qualcosa non va.

Ciao.
04/10/2023 21:23
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 04.10.2023 20:37:


Paolo scrive:
Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio...
Quando Paolo scrive questo, si riferisce anche ai suoi scritti,
o solo agli scritti che noi conosciamo come "Vecchio Testamento"?
Se, come si ritiene, la scrittura ispirata comprende anche il
"Nuovo Testamento", allora anche l'esternazione del "ritorno
del Signore nel suo tempo
", da parte di Paolo, è dovuta a ispirazione
divina. ...Ma non è successo. Qualcosa non va.

Ciao.



Caro Luciano,
con ogni probabilità, Paolo non presumeva di scrivere lui stesso una nuova parte della Bibbia.
In un secondo momento, altre persone riconobbero negli scritti di Paolo, solo in alcuni, i segni dell'ispirazione divina.

Nel libro degli Atti, ti faccio un altro esempio, Luca scrive:

At 1,15 In quei giorni Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone riunite era di circa centoventi), disse:

16 «Fratelli, era necessario che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. 17 Perché egli era uno di noi e aveva ricevuto la sua parte di questo ministero. 18 Egli dunque acquistò un campo con il salario della sua iniquità; poi, essendosi precipitato, gli si squarciò il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero. 19 Questo è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nella loro lingua “Acheldama”, cioè “campo di sangue”.

Ora Gesù aveva certamente lo spirito di Dio e scelse Giuda come suo Apostolo dopo aver pregato una notte intera.
Eppure Giuda divenne un ladro e un traditore.

Cosa pensi di questo episodio? Qualcosa non va?

Simon
04/10/2023 21:43
 
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Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/10/2023 19:17:



Caro Solomon,
sono i soliti ragionamenti e le solite scritture, trite e ritrite.
Forse che Paolo non conosceva la scritture e le parole del suo maestro Gesù e forse che non affermò che ormai la parola di Dio era stata abitata in tutta la terra abitata?

Forse che Paolo non si aspettava il ritorno del Signore nel suo tempo?

Se dobbiamo stare ai tuois-ragionamenti Salomon, Paolo avrebbe dovuto smettere subito di predicare e magari avrebbe dovuto fare il... cattolico!
Penso che prospettive...

Simon




Buonasera, ci sono dei buoni motivi per mettere in dubbio che Paolo si aspettava il ritorno del Signsore al suo tempo.

"Il tempo della "parusia". - Al capo IV, v. 15, di questa lettera troviamo un passo che ha dato e dà occasione a molte dispute fra cattolici e non cattolici; ivi dove l'apostolo parla della sorte dei defunti prima della "parusia", dice: "Noi vi diciamo questo come parola del Signore, che noi, i viventi, i rimasti fino alla parusia del Signore in nulla preverremo quelli che già si sono addormentati (...ὅτι ἡμεῖς οἱ ζῶντες οἱ περιλειπόμενοι εἰς τὴν παρουσίαν τοῦ Κυρίον οὐ υὴ ϕϑάσωμεν τοὺς κοιμηϑέντας)". Ha forse qui l'apostolo espressa la convinzione che egli sarebbe rimasto in vita fino al ritorno glorioso del Signore? Lo sostengono la gran parte dei critici razionalisti e protestanti, mentre i cattolici lo negano. Certo a primo aspetto le parole sembrano dar ragione ai non cattolici, ma se si esamina un po' più accuratamente il testo ed il contesto, ci sembra che quella prima impressione non venga confermata. Innanzi tutto le parole ἡμεῖς οἱ ζῶνψες οἱ περιλειπόμενοι, data la ripetuta presenza in greco dell'articolo possono esser tradotte: "Noi (cioè) i viventi, i rimasti fino alla parusia del Signore..." e così Paolo avrebbe parlato non direttamente di sé e dei cristiani allora con lui viventi, ma a nome di quelli che si sarebbero trovati ancora in vita al ritorno del Signore: in tal modo, fra gli altri, nell'antichità intesero questo passo Giovanni Crisostomo (Patrol. Graeca, LXVII, 436), ottimo conoscitore degli scritti paolini e con lui Teodoreto, Teodoro di Mopsuestia, Metodio, Giovanni Damasceno, Ecumenio, Teofilatto, così pure S. Agostino (De civ. Dei, XX, 20, 2) S. Girolamo (Patrol. Lat., XXII, 971) ed altri. D'altra parte, se Paolo avesse avuto la convinzione della sua sopravvivenza fino a quell'evento, avrebbe egli poche righe dopo, al cap. V, v.1, detto: "Riguardo al tempo e al momento sappiamo che il Signore verrà all'improvviso, come un ladro di notte"? E si noti che la frase περὶ δὲ τῶν χρόνων καὶ τῶν καιρῶν, la quale ricorre altre volte nelle Scritture, sia per la parola χρόνος, sia per l'uso, significa: riguardo al tempo "vagamente considerato", e non riguardo all'istante, al momento... Nella seconda lettera ai Tessalonicesi poi, scritta poco dopo e da ritenersi essa pure autentica, si afferma che il credere imminente la parusia è un errore, una seduzione: prima dovrà accadere una grande apostasia (ἡ ἀποστασία) e poi apparire l'uomo del peccato, l'anticristo (II Tess., II, 1-5): ora nel fervore della vita cristiana di quei primi tempi una tale apostasia non era da ritenersi così prossima. Del resto anche nella lettera ai Romani scritta 6 o 7 anni più tardi troviamo annunziato da Paolo che prima della fine dei tempi si dovrà verificare la conversione del popolo giudaico in massa (Rom., XI, 25-33); ma, parimente, come si sarebbe potuta pensare imminente questa conversione allora, quando i Giudei dappertutto non facevano che osteggiare la cristiana religione nascente? Sembra dunque che l'avvenimento parusiaco, inquadrato in questi altri eventi, certamente non occulti allo spirito dell'apostolo, non potesse esser ritenuto da lui in modo positivo e certo così vicino da doverlo trovare in vita. Sembra che sarebbe più ragionevole dire che, mentre egli non escludeva assolutamente anche un prossimo ritorno del Signore nel gran giudizio, tuttavia niente si sentiva in grado di affermare con certezza."

www.treccani.it/enciclopedia/lettere-ai-tessalonicesi_%28Enciclopedia-Ital...

Buona serata
04/10/2023 22:19
 
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Re: Re: Re: Re:
Cleo, 04.10.2023 21:43:




Buonasera, ci sono dei buoni motivi per mettere in dubbio che Paolo si aspettava il ritorno del Signsore al suo tempo.

"Il tempo della "parusia". - Al capo IV, v. 15, di questa lettera troviamo un passo che ha dato e dà occasione a molte dispute fra cattolici e non cattolici; ivi dove l'apostolo parla della sorte dei defunti prima della "parusia", dice: "Noi vi diciamo questo come parola del Signore, che noi, i viventi, i rimasti fino alla parusia del Signore in nulla preverremo quelli che già si sono addormentati (...ὅτι ἡμεῖς οἱ ζῶντες οἱ περιλειπόμενοι εἰς τὴν παρουσίαν τοῦ Κυρίον οὐ υὴ ϕϑάσωμεν τοὺς κοιμηϑέντας)". Ha forse qui l'apostolo espressa la convinzione che egli sarebbe rimasto in vita fino al ritorno glorioso del Signore? Lo sostengono la gran parte dei critici razionalisti e protestanti, mentre i cattolici lo negano. Certo a primo aspetto le parole sembrano dar ragione ai non cattolici, ma se si esamina un po' più accuratamente il testo ed il contesto, ci sembra che quella prima impressione non venga confermata. Innanzi tutto le parole ἡμεῖς οἱ ζῶνψες οἱ περιλειπόμενοι, data la ripetuta presenza in greco dell'articolo possono esser tradotte: "Noi (cioè) i viventi, i rimasti fino alla parusia del Signore..." e così Paolo avrebbe parlato non direttamente di sé e dei cristiani allora con lui viventi, ma a nome di quelli che si sarebbero trovati ancora in vita al ritorno del Signore: in tal modo, fra gli altri, nell'antichità intesero questo passo Giovanni Crisostomo (Patrol. Graeca, LXVII, 436), ottimo conoscitore degli scritti paolini e con lui Teodoreto, Teodoro di Mopsuestia, Metodio, Giovanni Damasceno, Ecumenio, Teofilatto, così pure S. Agostino (De civ. Dei, XX, 20, 2) S. Girolamo (Patrol. Lat., XXII, 971) ed altri. D'altra parte, se Paolo avesse avuto la convinzione della sua sopravvivenza fino a quell'evento, avrebbe egli poche righe dopo, al cap. V, v.1, detto: "Riguardo al tempo e al momento sappiamo che il Signore verrà all'improvviso, come un ladro di notte"? E si noti che la frase περὶ δὲ τῶν χρόνων καὶ τῶν καιρῶν, la quale ricorre altre volte nelle Scritture, sia per la parola χρόνος, sia per l'uso, significa: riguardo al tempo "vagamente considerato", e non riguardo all'istante, al momento... Nella seconda lettera ai Tessalonicesi poi, scritta poco dopo e da ritenersi essa pure autentica, si afferma che il credere imminente la parusia è un errore, una seduzione: prima dovrà accadere una grande apostasia (ἡ ἀποστασία) e poi apparire l'uomo del peccato, l'anticristo (II Tess., II, 1-5): ora nel fervore della vita cristiana di quei primi tempi una tale apostasia non era da ritenersi così prossima. Del resto anche nella lettera ai Romani scritta 6 o 7 anni più tardi troviamo annunziato da Paolo che prima della fine dei tempi si dovrà verificare la conversione del popolo giudaico in massa (Rom., XI, 25-33); ma, parimente, come si sarebbe potuta pensare imminente questa conversione allora, quando i Giudei dappertutto non facevano che osteggiare la cristiana religione nascente? Sembra dunque che l'avvenimento parusiaco, inquadrato in questi altri eventi, certamente non occulti allo spirito dell'apostolo, non potesse esser ritenuto da lui in modo positivo e certo così vicino da doverlo trovare in vita. Sembra che sarebbe più ragionevole dire che, mentre egli non escludeva assolutamente anche un prossimo ritorno del Signore nel gran giudizio, tuttavia niente si sentiva in grado di affermare con certezza."

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Buona serata



Caro Cleo,
per smentire quello che dici basta leggere cosa scrive Paolo ai Tessalonicesi:

1 Ts 1, 6 Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo, 7 tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. 8 Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne; 9 perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, 10 e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira imminente.

Il grassetto è mio.

Suppongo non servano altri commenti.

Simon

05/10/2023 02:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/10/2023 21:23:


con ogni probabilità, Paolo non presumeva di scrivere lui stesso una nuova parte della Bibbia.


Beh, certo Paolo non poteva sapere che i suoi scritti sarebbero
stati raccolti nella Bibbia, e quindi immagino che quando scriveva
che "tutta la scrittura è ispirata da Dio", si stesse riferendo a
manoscritti precedenti, noti nel suo tempo. Questo mi fa pensare,
quindi, che Paolo non si ritenesse ispirato da Dio, quando predicava
o scriveva alle varie congregazioni.


In un secondo momento, altre persone riconobbero negli scritti di Paolo, solo in alcuni, i segni dell'ispirazione divina.


A parte il fatto che riconoscere a posteriori l'ispirazione divina negli
scritti di Paolo, diventa una questione di convinzioni personali, vorrei
capire perchè considerate ispirata tutta la Bibbia, e quindi anche tutti
gli scritti di Paolo, se solo alcuni sono ispirati. ...E poi, come fai a
distinguere l'ispirato da quello che non lo è?


Ora Gesù aveva certamente lo spirito di Dio e scelse Giuda come suo Apostolo dopo aver pregato una notte intera.
Eppure Giuda divenne un ladro e un traditore.

Cosa pensi di questo episodio? Qualcosa non va?


Ma Gesù sapeva come si sarebbe comportato Giuda, ancor
prima dell'evento.

Ciao.
05/10/2023 06:59
 
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I-gua
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Caro Luciano

Tu come fai a riconoscere che la Biboia è la parola ispirata di YHWH?
05/10/2023 10:05
 
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Re: Re: Re:
(garoma), 03/10/2023 20:47:



(...)
A proposito, forse mi è sfuggito, ma non ho ancora letto una chiara affermazione con un chiaro riferimento ad una presunta o certa data affermata da TG sulla fine. [SM=g2037509]




A titolo informativo e non per polemizzare...
Russell ha più volte indicato il 1914 come data della fine dei regni umani e della seconda venuta di Gesù. Non è un mistero per nessuno.

"Non sorprendetevi, quindi, quando nei capitoli successivi presenteremo le prove che l’instaurazione del Regno di Dio è già iniziata, che nella profezia viene indicato che l’esercizio del potere dovrebbe iniziare nel 1878 d.C., e che la “battaglia del grande giorno di Dio Onnipotente” (Apocalisse 16:14), che terminerà nel 1914 d.C. con il completo rovesciamento dell’attuale dominio della terra, è già iniziato. Il raduno degli eserciti è chiaramente visibile dal punto di vista della Parola di Dio." Millennial Dawn 2: The Time is at Hand p.101


"Alla luce di questa forte evidenza biblica riguardante i tempi dei Gentili, consideriamo una verità accertata che la fine finale dei regni di questo mondo e la piena istituzione del Regno di Dio saranno compiuti entro la fine del mondo. 1914 d.C. Allora la preghiera della Chiesa, da quando il suo Signore se ne è andato — Venga il tuo Regno — sarà esaudita; e sotto quell'amministrazione saggia e giusta, l'intera terra sarà piena della gloria del Signore, di conoscenza, giustizia e pace (Sal. 72:19; Isaia 6:3; Abac. 2:14)"Millennial Dawn 2: The Time is at Hand p.99

P.S. Tradotto con Google.



----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov
05/10/2023 10:23
 
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Re:
I-gua, 05/10/2023 06:59:

Caro Luciano

Tu come fai a riconoscere che la Biboia è la parola ispirata di YHWH?


Secondo la mia opinione, non è ispirata.

Ciao.
05/10/2023 10:38
 
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Re:
Luciano_59, 05.10.2023 02:27:


Beh, certo Paolo non poteva sapere che i suoi scritti sarebbero
stati raccolti nella Bibbia, e quindi immagino che quando scriveva
che "tutta la scrittura è ispirata da Dio", si stesse riferendo a
manoscritti precedenti, noti nel suo tempo. Questo mi fa pensare,
quindi, che Paolo non si ritenesse ispirato da Dio, quando predicava
o scriveva alle varie congregazioni.



Esatto, con ogni probabilità è così. Furono le congregazioni ad elevare alcuni scritti di Paolo a ispirati.

Luciano_59, 05.10.2023 02:27:


Simon:

In un secondo momento, altre persone riconobbero negli scritti di Paolo, solo in alcuni, i segni dell'ispirazione divina.


A parte il fatto che riconoscere a posteriori l'ispirazione divina negli
scritti di Paolo, diventa una questione di convinzioni personali, vorrei
capire perchè considerate ispirata tutta la Bibbia, e quindi anche tutti
gli scritti di Paolo, se solo alcuni sono ispirati. ...E poi, come fai a
distinguere l'ispirato da quello che non lo è?



Per noi è un problema risolto ormai da secoli.
Si consultano le copie dei testi arrivati fino a noi, molti altri sono andati persi, e l'autorità con cui sono stati letti nei secoli.
Ci sono vari criteri, tra cui ad esempio l'apostolicità, cioè il collegamento tra questi testi e gli apostoli del Signore.
Anche l'AT comunque ha subito un processo analogo e anzi, molto più travagliato.
Libri come l'Ecclesiaste o Giobbe oppure il Cantico dei cantici furono molto discussi per via del loro contenuto.



Simon:

Ora Gesù aveva certamente lo spirito di Dio e scelse Giuda come suo Apostolo dopo aver pregato una notte intera.
Eppure Giuda divenne un ladro e un traditore.

Cosa pensi di questo episodio? Qualcosa non va?



Ma Gesù sapeva come si sarebbe comportato Giuda, ancor
prima dell'evento.

Ciao.



Evidentemente no, altrimenti perché l'avrebbe scelto?

Simon
[Modificato da Seabiscuit 05/10/2023 13:34]
05/10/2023 10:50
 
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A parte il fatto che riconoscere a posteriori l'ispirazione divina negli
scritti di Paolo, diventa una questione di convinzioni personali, vorrei
capire perchè considerate ispirata tutta la Bibbia, e quindi anche tutti
gli scritti di Paolo, se solo alcuni sono ispirati.



Luciano

(2 Pietro 3:15, 16)  Inoltre, considerate la pazienza del nostro Signore come salvezza, come anche il nostro diletto fratello Paolo vi scrisse secondo la sapienza datagli, 16 parlando di queste cose come fa anche in tutte le [sue] lettere. In esse, comunque, ci sono alcune cose difficili a capirsi, che i non istruiti e gli instabili torcono, come [fanno] anche col resto delle Scritture, a loro propria distruzione.

l'apostolo Pietro associa gli scritti di Paolo al "resto delle scritture" quelle ebraiche e aramaiche che sono riconosciute ispirate




...E poi, come fai a
distinguere l'ispirato da quello che non lo è?




(1 Corinti 12:4-11) ...Ora, ci sono doni diversi, ma lo spirito è lo stesso; 5 ci sono ministeri diversi, ma il Signore è lo stesso; 6 e ci sono attività diverse, ma è lo stesso Dio che compie tutto in tutti. 7 La manifestazione dello spirito viene data a ciascuno per uno scopo utile. 8 A uno infatti, per mezzo dello spirito, viene data la capacità di parlare con sapienza; a un altro, secondo lo stesso spirito, la capacità di parlare con conoscenza; 9 a uno, mediante lo stesso spirito, la fede; a un altro, mediante quell’unico spirito, il dono delle guarigioni; 10 a uno il compiere opere potenti, a un altro il profetizzare, a un altro il distinguere le dichiarazioni ispirate, a un altro la varietà di lingue e a un altro ancora l’interpretazione delle lingue. 11 Ma tutte queste cose le compie lo stesso identico spirito, che distribuisce tali doni a ciascuno individualmente come vuole.

quindi nel primo secolo c'era il dono miracoloso di distinguere il libro ispirato dallo spirito e quello che non lo era

(1 Corinti 12:10) ...il distinguere le dichiarazioni ispirate,...


questo che ho scritto viene sviluppato da questo discorso

David Splane. “Tutta la Scrittura è ispirata” (2 Tim. 3:16)

tinyurl.com/5x4n6fbc



[Modificato da Angelo Serafino53 05/10/2023 10:58]
05/10/2023 11:35
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 05/10/2023 10:38:


Per noi è un problema risolto ormai da secoli.
Si consultano le copie dei testi arrivati fino a noi, molti altri sono andati persi, e l'autorità con cui sono stati letti nei secoli.
Ci sono vari criteri, tra cui ad esempio l'apostolicità, cioè il collegamento tra questi testi e gli apostoli del Signore.
Anche l'AT comunque ha subito un processo analogo e anzi, molto più travagliato.
Libri come l'Ecclesiaste o Giobbe oppure il Cantico dei cantici furono molto discussi per via del loro contenuto.


Questo mi conferma che, alla fine, si tratta di valutazioni
personali, e quindi soggette a discrezionalità.


Evidentemente no, altrimenti perché l'avrebbe scelto?


Gesù sapeva che Giuda lo avrebbe tradito.
Non ti ricordi cosa disse nell'ultima cena?

Ciao.

====================================================

Per Serafino


quindi nel primo secolo c'era il dono miracoloso di distinguere il libro ispirato dallo spirito e quello che non lo era


Ma quale libro ispirato? ...Immagino che al tempo non esistessero
i libri per come li conosciamo noi, ma dei manoscritti.
E il dono di distinguere l'ispirazione, era anche per gli scritti più o
meno contemporanei di Paolo? (...Il Nuovo Testamento, tanto per
capirci).

Ciao.
05/10/2023 12:41
 
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quindi nel primo secolo c'era il dono miracoloso di distinguere il libro ispirato dallo spirito e quello che non lo era



Ma quale libro ispirato? ...Immagino che al tempo non esistessero
i libri per come li conosciamo noi, ma dei manoscritti.


Ciao.



Luciano
David Splane non ha parlato di "libri" in riferimento agli scritti del 1° secolo.

se tu ti soffermi ,non alla risposta , ma a dettagli secondari vuol dire che cerchi il pelo nell'uovo

e ti piace stare nelle tenebre.

Hò detto "libro" perchè noi adesso li consideriamo come tale

comunque per tua conoscenza già dal 2° secolo a quanto pare i cristiani usavano Il codice che è il prototipo, o l’antenato, del libro moderno


E il dono di distinguere l'ispirazione, era anche per gli scritti più o
meno contemporanei di Paolo? (...Il Nuovo Testamento, tanto per
capirci).



Luciano ma tu lo hai visto il video?

ma allora, che domande fai?

ciao


05/10/2023 12:47
 
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Re: Re:
Salomon, 04/10/2023 18:56:


Appunto se non conosciamo né il giorno né l'ora. Qui sta la chiave di tutto. E invece la WatchTower ha fatto sempre calcoli e poi dite che non servite per una data. Chi l'ha detto che il 1914 è biblico? Voi e basta. Io ho letto la Bibbia e il 1914 non l'ho trovato quindi se io INVENTO date,se vado OLTRE al messaggio biblico aggiungendo ciò che Dio non ha mai pronunciato sono un falso profeta.
Ciao Garò stammi buono

A chiunque ascolta le parole della profezia contenuta in questo rotolo io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli aggiungerà le piaghe descritte in questo rotolo; e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte degli alberi della vita e della città santa descritti in questo rotolo.

Rivelazione o Apocalisse...





Scusami ma mi sembra che tu non sappia o non voglia leggere quello che ho detto.

Gesù con quelle parole parlò, di giorno e ora specifica e non di periodo, infatti gli apostoli gli chiesero: Marco 13:4 “Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno giungere alla conclusione?”

Se leggi nel capitolo 13 vedrai che Gesù diede una serie di indicazioni che avrebbero fatto comprendere il tempo in cui sarebbe avvenuto e poi disse che il giorno e dell’ora nessuno lo sa.

Quindi, Il periodo o tempo Gesù lo ha indicato, il giorno è l’ora specifica no.

Ora, attendo sempre che mi venga indicata una pubblicazione dei TdG che indichi il giorno e l’ora.



***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


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05/10/2023 12:54
 
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Cleo
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Re: Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 04/10/2023 22:19:



Caro Cleo,
per smentire quello che dici basta leggere cosa scrive Paolo ai Tessalonicesi:

1 Ts 1, 6 Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo, 7 tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. 8 Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne; 9 perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, 10 e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira imminente.

Il grassetto è mio.

Suppongo non servano altri commenti.

Simon




Caro Simon Le Bon, devo farle notare che la traduzione da lei usata è imprecisa quando traduce il termine greco “ erchomenēs “ con “imminente”.
Questo termine greco è una forma del verbo èrchomai che può avere il significato di “arrivare”, “entrare” o “giungere”. Basta consultare il dizionario greco di Montanari per avere la conferma.
Lo sanno bene anche i traduttori della Bibbia interlineare della San Paolo che traducono la parte finale: Gesù il liberante noi da l'ira quella veniente.
E lo sanno bene anche i traduttori della vostra traduzione biblica che traducono: cioè Gesù, che ci libera dall’ira avvenire.

Quindi niente di imminente.
05/10/2023 14:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cleo, 05/10/2023 12:54:



Caro Simon Le Bon, devo farle notare che la traduzione da lei usata è imprecisa quando traduce il termine greco “ erchomenēs “ con “imminente”.
Questo termine greco è una forma del verbo èrchomai che può avere il significato di “arrivare”, “entrare” o “giungere”. Basta consultare il dizionario greco di Montanari per avere la conferma.
Lo sanno bene anche i traduttori della Bibbia interlineare della San Paolo che traducono la parte finale: Gesù il liberante noi da l'ira quella veniente.
E lo sanno bene anche i traduttori della vostra traduzione biblica che traducono: cioè Gesù, che ci libera dall’ira avvenire.

Quindi niente di imminente.



Buongiorno Cleo, alla sua impeccabile risposta vorrei evidenziare che la nuova TNM (2017) è ancora più incisiva nel dimostrare che Paolo non sta parlando di qualcosa di imminente: " e per aspettare dai cieli suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall’ira futura".

Termino con il commento del biblista e teologo Rinaldo Fabris su questo aspetto:
" Il participio presente erchomenos (« veniente »), che accompagna il sostantivo orgé, può avere una valenza futura. Con questo linguaggio, mutuato dall'ambiente profetico e apocalittico, si esprime più la certezza dell'intervento di Dio che non una determinazione temporale.- 1-2 TESSALONICESI, nuova versione, introduzione e commento, p.75, ed.Paoline.



05/10/2023 15:30
 
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silvio.51, 05/10/2023 14:30:



Buongiorno Cleo, alla sua impeccabile risposta vorrei evidenziare che la nuova TNM (2017) è ancora più incisiva nel dimostrare che Paolo non sta parlando di qualcosa di imminente: " e per aspettare dai cieli suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall’ira futura".

Termino con il commento del biblista e teologo Rinaldo Fabris su questo aspetto:
" Il participio presente erchomenos (« veniente »), che accompagna il sostantivo orgé, può avere una valenza futura. Con questo linguaggio, mutuato dall'ambiente profetico e apocalittico, si esprime più la certezza dell'intervento di Dio che non una determinazione temporale.- 1-2 TESSALONICESI, nuova versione, introduzione e commento, p.75, ed.Paoline.






Luciano

a questo punto vorrei sentire il tuo parere

per Paolo la fine era imminente , oppure no?
.....................................................................................................................................................................................
Cleo


comunque i tessalonicesi in base a questa scrittura cosa credevano?

TNM
(2 Tessalonicesi 2:1, 2) Ora, fratelli, per quanto riguarda la presenza del nostro Signore Gesù Cristo e il nostro radunamento con lui vi preghiamo 2 di non farvi confondere la mente così in fretta e di non allarmarvi per qualche affermazione ispirata, discorso o lettera spacciata per nostra secondo cui il giorno di Geova è venuto.

VR 2006
di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3

CEI 74
di non lasciarvi così facilmente confondere e
turbare, né da pretese ispirazioni, né da
parole, né da qualche lettera fatta passare
come nostra, quasi che il giorno del Signore
sia imminente.


CEI2008

sia già presente

Paolo naturalmente corresse i tessalonicesi

per questo però i cristiani tessalonicesi non erano diventati "falsi profeti"


05/10/2023 15:56
 
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Luca
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Re:
Angelo Serafino53, 05/10/2023 15:30:





Luciano

a questo punto vorrei sentire il tuo parere

per Paolo la fine era imminente , oppure no?
.....................................................................................................................................................................................
Cleo


comunque i tessalonicesi in base a questa scrittura cosa credevano?

TNM
(2 Tessalonicesi 2:1, 2) Ora, fratelli, per quanto riguarda la presenza del nostro Signore Gesù Cristo e il nostro radunamento con lui vi preghiamo 2 di non farvi confondere la mente così in fretta e di non allarmarvi per qualche affermazione ispirata, discorso o lettera spacciata per nostra secondo cui il giorno di Geova è venuto.

VR 2006
di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3

CEI 74
di non lasciarvi così facilmente confondere e
turbare, né da pretese ispirazioni, né da
parole, né da qualche lettera fatta passare
come nostra, quasi che il giorno del Signore
sia imminente.


CEI2008

sia già presente

Paolo naturalmente corresse i tessalonicesi

per questo però i cristiani tessalonicesi non erano diventati "falsi profeti"





Significa che già allora giravano dei falsi scritti pseudoepigrafici.
Tanto è vero che oggi illustri accademici affermano che su 13 lettere di Paolo 7 sono dei falsi.
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