(SimonLeBon), 04/10/2023 22:19:
Caro Cleo,
per smentire quello che dici basta leggere cosa scrive Paolo ai Tessalonicesi:
1 Ts 1, 6 Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo, 7 tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. 8 Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne; 9 perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, 10 e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira imminente.
Il grassetto è mio.
Suppongo non servano altri commenti.
Simon
Caro Simon Le Bon, devo farle notare che la traduzione da lei usata è imprecisa quando traduce il termine greco “ erchomenēs “ con “imminente”.
Questo termine greco è una forma del verbo èrchomai che può avere il significato di “arrivare”, “entrare” o “giungere”. Basta consultare il dizionario greco di Montanari per avere la conferma.
Lo sanno bene anche i traduttori della Bibbia interlineare della San Paolo che traducono la parte finale: Gesù il liberante noi da l'ira quella
veniente.
E lo sanno bene anche i traduttori della vostra traduzione biblica che traducono: cioè Gesù, che ci libera dall’ira
avvenire.
Quindi niente di imminente.