Il più grande cambiamento di paradigma cultuale si ha piuttosto dal cristianesimo al cattolicesimo.
I cambiamenti cultuali del cristianesimo dall’ebraismo sono perfettamente scritturali
La questione del cambiamento di paradigma è argomento totalmente
privo di pertinenza, ovviamente i cristiani non diventano politeisti e continuano a considerare le Scritture Ebraiche "Scrittura ispirata" (anche perché non c'era altra Scrittura per molti decenni). L'obiezione è che
neppure i giudei non cristiani accusano mai i cristiani di essere politeisti o di adorare Gesù come Dio, questo è il punto. Anche ammesso e non concesso che i cristiani fossero tutti diventati improvvisamente
idolatri cominciando ad adorare un altro Dio e a proclamarlo come tale i giudei restavano monoteisti e diventa
assolutamente antistorico credere che degli idolatri fossero per decenni non solo tollerati ma ammessi al culto nel tempio, alla Sinagoga, alle pratiche cultuali come la circoncisione, ecc... senza alcuna reazione, senza alcuno che si ponesse il problema dell'idolatria. Addirrittura i cristiani negli ani 50-60 predicano nelle sinagoghe, ad Antiochia di Pisidia persino invitati a farlo dai capi della sinagoga! E' chiaro che
nessun ebreo non cristiano ravvisava in quella predicazione un contenuto idolarico né nel culto cristiano ravvisava un culto alternativo a quello reso a Geova come Dio.
Shalom
[Modificato da barnabino 16/07/2019 10:24]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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