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Ma Polymetis.....

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2021 23:38
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13/10/2007 17:28
 
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...Ci avrà messo realmente in difficoltà secondo voi? Con tutta la sua "sapienza" non mi sembra che abbia fatto un figurone. Sarò di parte sicuramente, ma gli altri cosa ne pensano?

Non è sarcasmo.
13/10/2007 19:03
 
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Mio caro Primula, se adesso davanti a voi dimostrassi i teoremi di incompletezza di Gödel non capireste neppure quelli, infatti le dimostrazioni di logica matematica le capisce o chi è laureato in matematica o chi ha studiato logica. Allo stesso modo io potrei anche fare la dimostrazione migliore del mondo, ma non è affatto detto che il pubblico sia in grado di recepirla. Quando si tratta di scienze bibliche e si discute coi TdG si rischia di avere un pubblico del tutto sordo a quello che si espone, e non per colpa del relatore, ma a causa del semplicistico modus operandi che hanno di accostarsi ai testi sacri, senza alcuna metodologia storico-critica. Quando discuto con gente che crede che il Pentateuco sia opera di Mosè mi sembra di essere nella stessa situazione di un nostro contemporaneo col compito di spiegare ad un uomo vissuto nel dodicesimo secolo che cos'è un antiprotone . Bisogna inziare dalle basi, è un lavoro lento e faticoso. Non basta parlare, bisogna decostruire le categorie concettuali di chi hai davanti.

Ad maiora
[Modificato da Polymetis 13/10/2007 19:08]
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
13/10/2007 19:12
 
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POLYMETIS: L'UNICO IN GRADO DI CAPIRE LA BIBBIA.
13/10/2007 19:19
 
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13/10/2007 19:25
 
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Non è esatto, è la Chiesa a cui appartengo l’unica che la comprende, in quanto l’ha creata ed essa è frutto della sua selezione basata sulla propria dottrina orale, noi io.
Inoltre tutto questo elogio della “dotta ignoranza” è un cliché che andava bene 80 anni fa. La WTS non esita a ricorrere ai grecisti, ai commentari biblici, e a tutti gli strumenti che la disprezzata accademia mette a disposizione. Queste fonti sono messe alla berlina e declassate solo quando le fa comodo. La verità è che se i poveri pescatori duemila anni fa potevano saperne più dei professori di oggi è perché erano ebrei del I secolo e con Cristo ci potevano parlare, al contrario noi, a duemila anni di distanza, in un contesto storico del tutto diverso, se non studiato quel mondo, i suoi modi di dire, i suoi costumi, la sua lingua, prenderemo una cantonata dietro l’altra nel cercare di interpretarlo. E’ verissimo che non tutti possono farlo e al contempo che tutti meritano di poter conosce Cristo, motivo per cui oggi come allora Cristo dà delle guide al popolo. C’è chi insegna, e chi ascolta. Come dice Paolo non tutti sono maestri. Dio provvede alla salvezza anche dei più semplici grazie alla Chiesa che spiega al popolo la Sua volontà.

Ad maiora
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(Κ. Καβάφης)
13/10/2007 22:04
 
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Quando si tratta di scienze bibliche e si discute coi TdG si rischia di avere un pubblico del tutto sordo a quello che si espone, e non per colpa del relatore, ma a causa del semplicistico modus operandi che hanno di accostarsi ai testi sacri



Parli di tutti i TdG, e quindi dovrei sentirmi incluso o ti riferisci a qualcuno in particolare?


, senza alcuna metodologia storico-critica.



Non ho bisogno di apprendere da te la metodologia storico-critica. Nè io nè i miei fratelli. Se ci reputi ignoranti a tal punto da rendere inutile il dialogo, puoi anche evitare di darci lezioni, non credi?


C’è chi insegna, e chi ascolta. Come dice Paolo non tutti sono maestri.



e tu che ruolo ricopriresti in questo forum? Sei qui per insegnarci le Scienze Bibliche? Spiacente, credo di avere "docenti" assai più preparati.

Speravo di trovare il tuo articolo sul Canone nella mia mailbox.
Vorrei tu non avessi cambiato idea.

Eup

[Modificato da Eupeptico 13/10/2007 22:05]
14/10/2007 00:09
 
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Re:
La Primula Rossa, 13/10/2007 17.28:


...Ci avrà messo realmente in difficoltà secondo voi? Con tutta la sua "sapienza" non mi sembra che abbia fatto un figurone. Sarò di parte sicuramente, ma gli altri cosa ne pensano?

Non è sarcasmo.




Io non capisco mai cosa dice!!!!

Non riesco a decifrare i suoi "concetti"

mah, robba aliena

Saluti

14/10/2007 00:49
 
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Re: Re:
The Red baron, 14/10/2007 0.09:




Io non capisco mai cosa dice!!!!

Non riesco a decifrare i suoi "concetti"

mah, robba aliena

Saluti



ovvio, la conosceza di Polymetis, in confronto alla nostra è come quella che Dio possiede nei confronti dell'umanità, come possiamo solo immaginare di capire la profondità della sua conoscenza?

Basta percepire la profondità dell'umiltà espressa dalle sue parole, lui si che ha capito tutto anche l'atto di Gesù nel lavare i piedi degli apostoli, non lo vedi all'opera nelle sue parole? anzi, lo fa meglio di Gesù stesso.

Ovviamente il discepolo dott. Luca, compagno dell’apostolo Paolo scrisse sotto ispirazione Divina una sciocchezza o comunque una cosa limitata perché in futuro non sarebbe più stata valida Luca 10:21 “In quella stessa ora esultò nello spirito santo e disse: “Ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai attentamente nascosto queste cose ai saggi e agli intellettuali, e le hai rivelate ai bambini. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto fare.” meno male che Polymetis ha corretto questa espressione, non più valida ai nostri giorni....

(1 Corinti 3:19) “Poiché la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio; poiché è scritto: “Egli prende i saggi nella loro astuzia”.”

(1 Corinti 8:1) “Ora circa i cibi offerti agli idoli: sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza gonfia, ma l’amore edifica.”

(Proverbi 3:7a) “Non divenire saggio ai tuoi propri occhi.

[Modificato da Sir_Parsifal 14/10/2007 00:51]
14/10/2007 02:16
 
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Perché già che ci sei non ti metti a lodare l’analfabetismo, così sarai ignorate del tutto e secondo la tua esegesi di quei passi capirai di più.
Non è la conoscenza il problema, ma l’uso che se ne fa, se per edificare il prossimo o per gonfiarsi. Paolo era dottissimo, cita persino filosofi greci, ma al contrario degli scribi non usava questa sua conoscenza per chiudere il regno di Dio ma per aprirlo agli altri. L’erudizione fine a se stessa, non irritata dalla carità, può davvero finire per celare il regno di Dio, e di questo ci mette in guardia Cristo, non certo dallo studio. Se volete bearvi della vostra ignoranza e compiacervi del fatto che siete senza cultura e volete restare tali io non so che farci, un simile discorso è semplicemente assurdo, specie perché voi stessi siete molto colti rispetto ad altri. Che dire se in una missione in Africa un bambino africano analfabeta pretendesse di spiegarvi la Bibbia, voi con calma gli rispondeste “ma no, guarda, non è così, qui sta scritto…”, e quel bambino seccato battesse i piedi a terra dicendo “Dio ha nascosto le cose ai sapienti, tu cerchi di imbrogliarmi perché sai leggere. Dio ha nascosto le cose hai sapienti”. Che colpa ne avete se avete degli strumenti in più perché sapete leggere? E che colpa ne ho io dunque se conosco la letteratura greca e la lingua in cui è scritta?
Voi, esattamente come quel bambino africano analfabeta, non vi rendete conto se voi non siete in grado di capire da soli non è un dramma, esistono apposta gli insegnanti, e non c’è nulla di sbagliato nell’accettarlo. Come ripeto Paolo stesso dice “non tutti sono maestri”, c’è chi ha un dono e chi ne ha un altro, e non serve a nulla sbattere i piedi terra lamentandosi di questo fatto, forse Dio cerca un po’ più di umiltà non solo nel sapiente ma anche in chi crede di poter fare a meno del sapiente, incapace di accettare che qualcuno ne possa sapere più di lui e che le cose non siano sempre banali.
Inoltre, disprezzare la cultura ma poi usarla quando fa comodo è ridicolo. Se volete giocare all’esaltazione dell’ignoranza chiudete dizionari di greco, commentari biblici e qualunque cosa prodotta dalla disprezzata Accademia… oppure rivalutate la filologia e l’arte dei grecisti solo quando vi fa comodo?



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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
14/10/2007 08:07
 
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Davvero non capite quello che dice?
Io non ho nessunissimo problema nell'afferrare i suoi concetti.
Non sempre li condivido ma, nonostante la mia ignoranza, i concetti li capisco...
Basta leggere senza alcun pregiudizio di partenza o senso del fraintendimento e con l'intento REALE di capire allora tutto diventa facile.
14/10/2007 09:26
 
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Re:
AllKpr, 14/10/2007 8.07:

Davvero non capite quello che dice?
Io non ho nessunissimo problema nell'afferrare i suoi concetti.
Non sempre li condivido ma, nonostante la mia ignoranza, i concetti li capisco...
Basta leggere senza alcun pregiudizio di partenza o senso del fraintendimento e con l'intento REALE di capire allora tutto diventa facile.




Non avevo alcun dubbio che questa era la tua posizione Troll...ehm..scusa...AllpK..COME?....


:-))))
14/10/2007 10:00
 
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Però è un personaggio dai.
A me Polymetis mi è simpatico, dona un po' di colore (rigorosamente porpora, naturalmente) a questo Forum con la sua spiccata ed acuta critica accademica.

Certo ogni tanto esagera con le sue pompose, altisonanti e vanagloriose radici culturali, con l'eccessiva e vistosa ostentazione delle sue vestigia, mentre assiso sul suo trono di tracotante prosopopea non disdegna d'estrarre, dalla sua sempreverde cornucopia, un'ecatombe di sentenze che ci lasciano interdetti.

Ma del resto, signore e signori della giuria, sarebbe ancora il nostro Polymetis? Se quell'avatar mutasse, in un abberrante processo teratologico, la sua natura filoellenica in una più comune, saremmo davvero contenti? Se il regale fregio che contraddistingue i suoi post si diluesse e perdesse la sua verve e si cominciasse a confonderlo con i tratti comuni e retorici dell'uomo della strada... saremmo veramente felici?
Non è forse vero che attingiamo da lui quando ci accostiamo a quelle inimitabili pennellate, a quella sua arte intrisa così a fondo nella tavolozza della cultura e del sapere e così siamo rapiti di fronte a quel pennello così prolifico e munifico elargitore d'erudizione d'inchiostro digitale?...
No forse no, però...
Non assumiamo una diafana espressione, attonita e sbigottita talune volte, quando, adunchi sul monitor, notiamo che ha replicato, come autorevolmente solo lui sa fare, ad un interessante argomento quand'anche abulico?...
No, vabbè, forse no, però dai, non è che uno, poi, cioè...

Insomma, credo sia doveroso attribuire a Polymetis quello che si merita.



14/10/2007 10:31
 
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Re:

Insomma, credo sia doveroso attribuire a Polymetis quello che si merita.



e cioè?

...Kadacoso, se prima avevo dei dubbi... dopo questo tuo ultimo post, me li sono tolti ^__^

14/10/2007 11:21
 
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Anch'io penso che Polymetis sia un personaggio simpatico. E si meraviglierà scoprire che lo capisco pure quando parla (scusami la presunzione, ma è vero) e proprio perchè lo capisco comprendo quando siano umani i suoi ragionamenti e lontani dalla Verità.
14/10/2007 14:36
 
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Re:
Cromatiste, 14/10/2007 10.00:


Certo ogni tanto esagera con le sue pompose, altisonanti e vanagloriose radici culturali, con l'eccessiva e vistosa ostentazione delle sue vestigia, mentre assiso sul suo trono di tracotante prosopopea non disdegna d'estrarre, dalla sua sempreverde cornucopia, un'ecatombe di sentenze che ci lasciano interdetti.



O__O

ANATEMA! ANATEMA! Come osi tu, vile ignorante testimone di Geova usare un linguaggio simile? LOL!
14/10/2007 14:36
 
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Post: 268
Non avevo alcun dubbio che questa era la tua posizione Troll...ehm..scusa...AllpK..COME?....



Allkprrrrrrrr
14/10/2007 14:44
 
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Re: Re:
La Primula Rossa, 14/10/2007 9.26:




Non avevo alcun dubbio che questa era la tua posizione Troll...ehm..scusa...AllpK..COME?....


:-))))




Questa tua presunzione nel credere di capire la Gente e apparente sicurezza di te mi fa sorridere.
Cio' nonostante un'attacco alla persona non vale niente.
Bisognaa sentire cio' che uno dice ee non chi lo dice.
Se un concetto e' giusto che importa se a dirlo e' un santo o un serial killer?
E' il concetto che conta.
Invece qui conta piu' chi e' che parla piuttosto che quello che dice...
14/10/2007 15:03
 
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Caro Allkpr... Non vorrei che la tua reazione nei confronti di Lancy sia stata motivata anche dalla mia battuta che ho fatto al tuo nick name. Se te la sei presa anche per questo sappi che volevo solo scherzare. Ad ogni modo Lancy non ha la presunzione di capire tutto e tutti. E' un caro ragazzo è alla mano e molto semplice. Delle volte è molto facile fraintendere quando si cerca di capire una persona solo tenendo conto del forum. Bisogna conoscerla e avere a che fare da vicino per conoscerla meglio. Però, scusa se te lo dico, ma non potevi sceglierti un nick name un pò più, non so... "normale"?

Ciao.

Gaetano
14/10/2007 15:05
 
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Re: Re: Re:
AllKpr, 14/10/2007 14.44:



Invece qui conta piu' chi e' che parla piuttosto che quello che dice...


Secondo me stai facendo confusione con un altro forum...

14/10/2007 16:10
 
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Il mio Nick non influisce sul mio pensiero.
E' una cosa che mi porto dietro da quando avevo 16 anni e quindi non vedo cosa ci sia di male a continuare a usarlo.
E non sono arrabbiato.
E non me la sono presa.
E comunque... non ho sbagliato Forum.
Basta leggere e ci si accorge di come funziona.
Se sei un Fratello e parli come gli altri allora sei amico di tutti i Fratelli e tutti loro ti spalleggiano.
Se sei un'Oppositore qualunque cosa dici e' una fesseria. Non importa il grado di istruzione che hai o le capacita' o i ragionamenti se sono sensati oppure no. Non importa. La mente si chiude. Sono solo fesserie.
Se dici di essere un Fratello ma parli in modo diverso dagli altri allora non e' possibile che tu sia piu' sveglio o piu' intelligente o che tu sappia qualcosa che, forse, gli altri non sappiano... non ci sono alternative: Sei un FINTO FRATELLO. Cio' che dici vale quanto cio' che dicono gli oppositori.
Se qualcuno esprime una sua libera idea su un ragionamento che lo Schiavo non tratta allora NON DOVREBBE fare certi discorsi. Sono assurdi, uno "spreco di tempo".

Certo questo non incoraggia un dialogo civile.
Se siamo qui per conversare ok. Se pensate che qualcuno con idee insolite non e' un fratello e parla in mala fede allora ditelo e uno si regola. E' molto semplice dire alle persone cio' che vogliono sentirsi dire, lo e' molto meno essere sinceri.
Ma la sincerita' non sempre e' bene accetta.
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