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Apostasia

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2018 08:34
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31/10/2018 13:35
 
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Roberto 62,5, 30/10/2018 21.54:


Bernardi o:

Hai pienamente ragione, ma mi sento di fare un distinguo, chi esprime idee diverse dalle nostre non è un apostata, lo diventa nel momento in cui l'espressione diventa un tentativo di minare la fede altrui e creare divisioni nella congregazione. E' questo che rende apostati, il cominciare a propagandare idee eterodosse, come se fossero migliori di quelle a cui aderisce la congregazione. In linea di principio ciascuno può avere idee differenti, ma fintantoché decido di restare nella congregazione devo lealtà ad essa, se queste idee diventano così differenti da indurmi a ritenere la congregazione parte di Babilonia la Grande allora è altrettanto leale uscirne.




C'è una contraddizione in questo ragionamento, che chi esprime ragionamenti diversi di quelli a cui aderisce la congregazione mina la fede altrui e se dedicò di restare nella congregazione devo mostrare lealtà.
Se un intendimento basato sulla bibbia è corretto, ha valore indipendentemente da chi lo esprime.
Non si capisce come un intendimento diverso possa minare la fede.
A chi si deve la lealtà, prima alla parola di Dio o alla congregazione?

Non c’è contraddizione nel ragionamento fino a quando la dialettica non diventa tale da ostacolarne le norme e i prìncipi della congregazione stessa. Vorrei ricordare che lo scopo per cui ci si congrega è quello di incitarci all’amore e alle opere eccellenti. Il dissenso e quindi tollerato nella misura in cui come indicano le scritture esso viene espresso con mitezza è profondo rispetto. Detto questo purtroppo in molte persone il pensiero critico non viene percepito come elemento di crescita interiore, bensì come un ostacolo o peggio ancora una minaccia alla propria incolumità spirituale. Questo genera sentimenti di difesa è quindi di facili pregiudizi verso il dissenso. Siamo ancora sul piano dell’ inconscio. Sul piano intelligente abbiamo avvolte un problema ancora più grande ossia l’incapacità di una dialettica convincente basata spesso sulla disinformazione, figlia di una cultura fai da tè superficiale e generalista. Manchiamo di formazione e molto spesso di vero discernimento spirituale. Non c’è da meravigliarsi quindi che spesso cadiamo in contraddizione con noi stessi scegliendo il dogma al probabilissimo, la convinzione all’ Onestà. È si questo è proprio un bel problema!

Gratias
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