Si, ma la maggior parte di queste associazioni usano definizione differenti, non quelle da dizionario ritenute insufficienti, questa ad esempio ignora completamente l'aspetto dottrinale, che non interessa la loro attività di carattere più laico, per concentrarsi sugli effetti a livello personale, familiare, sociale, politico ed economico che producono quelle caratteristiche.
Il problema è che non esiste ancora una definizione condivisa di che cosa sia una setta, neppure dal punto di vista
giuridico. Una cosa a me pare chiare, chi usa il termine detta per definire un gruppo lo fa deliberatamente
sapendo che il termine non è neutro ma ha una connotazione dispregiativa o di pericolosità sociale.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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