Ho letto il libro, che è interessantissimo. Ovviamente dipende da cosa si intende per "accademicità". Un libro infatti può avere valore
scientifico (e questo lo ha) pur difendendo tesi minoritarie, e anche se non viene utilizzato nelle facoltà universitarie. Dunqe il fatto che non sia "accademico" non vedo come possa sminuirne i contenuti.
Hal Fleming difende il "ripristino" del nome "Geova" da parte dagli anonimi (e non qualificati) redattori della TNM, il quali lo hanno inserito 237 volte nel NT, benché non vi sia nemmeno un frammento di manoscritto che avvalori o autorizzi tale "ripristino"
Ma guarda che grande novità! E' la stessa TNM che lo afferma, e dice che il "riprisitino" avviene in base ad
una ipotesi filologica basata su tesi molti serie. Per
la natura stessa di questa tesi l'assenza di "Geova" in mss del III-IV secolo non costituisce un ostacolo al ripristino.
Questo dabbene, comunque, non si rende conto che la stessa CEI fa la stessa operazione nell'AT... dimostri l'esistenza di
un qualunque mss ebraico che invece del tetragramma abbia Signore! Eppure,
come mai questo Lorenzi ed i suoi seguaci non si lamenta che i traduttori cattolici "sostituiscano" Signore dove invece compare YHWH? Vorrei davvero che ce lo spiegassero, se è tanto grave mettere Geova dove le scritture hanno Signore (riferito a Dio) non vedo perchè sia meno grave mettere Signore dove le scritture (7000 volte!) hanno Geova!
Si tratta di un altro "apologeta" settariamente schierato, al pari di altri studiosi "indipendenti" che ogni tanto pretendono di difendere l'indifendibile
Che sia un apologeta, come tanti scrittori cattolici ed i primi scrittori cristiani, anch'essi invisi dagli intelettuali pagani, non vedo come può inficiare il valore di una tesi.
Che sia "indifendibile" non mi pare, l'ipotesi filologica che suppone la presenza di YHWH negli scritti cristiani a me pare solida.
Suggerisco questo libro, inieme a quello di Pierro, già noto, e a quello di Didier Fontaine, in corso di traduzione.
Shalom
[Modificato da barnabino 01/04/2008 11:41]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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