Kilianka, 30/09/2012 14.25:
Credo che per quanto "animali sociali" la relazione amorosa non si possa imporre...non è che si "deve" per forza trovare un partner e fare famiglia che ci piaccia o no...se poi la relazione non funziona perchè si è stati più presi dalla preoccupazione di trovarsi per tempo e ad ogni costo qualcuno, senza considerare le vere affinità e la vera vocazione alla vita coniugale?
Si può essere pieni di amicizie e rapporti sociali ed affettivi appaganti anche da zitelle/scapoli...a mio avviso è una questione di carattere e scelte personali...
Io sono single e per scelta, ho già sperimentato cosa vuol dire una relazione di quasi sette anni...non mi manca, da nessun punto di vista. Trovate che sia un atteggiamento in qualche modo sbagliato?
1 Corinti 7:37-40
37Se al contrario qualcuno è fermo nel suo cuore, non avendo alcuna necessità, ma ha autorità sulla propria volontà e ha preso questa decisione nel proprio cuore, di mantenere la propria verginità, farà bene.38Quindi anche chi dà la sua verginità in matrimonio fa bene, ma chi non la dà in matrimonio fa meglio.
39La moglie è legata per tutto il tempo che il marito vive. Ma se il marito si addormenta [nella morte], è libera di sposare chi vuole, solo nel Signore.40Ma è più felice se rimane com’è, secondo la mia opinione. Certamente penso di avere anch’io lo spirito di Dio.
Non mi viene facile introdurmi in una discussione del genere in questo momento , solo che non puoi trarre una conclusione basata soltanto su una tua esperienza che presumo sia stata ad esito negativo.
Il matrimonio è per me una bella invenzione, avere una moglie dei figli significa rivivere in un certo qual modo l'esperienza del Padre .
Qualcosa che è stata affidata alla umile creatura umana anzichè a angeli potenti, dunque non è cosa da poco.
Bellezza è sinonimo di fragilità; l'armonia e sintonia che si può raggiungere con un altro sè, tale da partorire generare un altro essere vivente, è come l'esperimento della vita; così complesso così meraviglioso e così esigente per essere , quindi così fragile.
Ma trovare la forza nella fragilità è il massimo della perfezione morale dell'amore.
Dio ha rivelato nelle due nature, quella celeste e quella umana il suo animo, il suo volto, cioè la sua vera personalità; che nemmeno gli angeli conoscevano, nemmeno il figlio, tale che solo come uomo "è stato reso perfetto come lo è il Padre".
Il Padre come entità maschile e femminile ha trovato in se stesso la motivazione per avere un figlio e altri figli ancora come estensione di se stesso con cui relazionarsi ed estendere così all'infinito l'amore che è in se stesso per tutto ciò che è vita in tutti i sensi.
Il mio rapporto con mia moglie era molto insolito, imperfetto, eppure speciale, poichè mi ha aperto le porte a una ulteriore consapevolezza dell'esistenza, mi ha fatto conoscere ulteriormente me stesso fino ad oggi,processo che continua e non so fino a dove.
Ciò che siamo realmente non lo conosciamo, ma lo scopriamo in noi Stessi in rapporto all'esperienza umana, così trovando sempre più il Padre o allontanandocene sempre più.
Gli esseri partoriti dall'unione che troviamo in noi stessi come uomo e come donna assumono aspetti positivi o negativi perchè liberi di identificarsi in ciò che approviamo o in ciò che disapproviamo.
Un processo inevitabile, perchè la medesima vita che è in Dio come persona passa per la scelta di ciò che è bene o ciò che è male.
Lo stesso avviene nell'ambito della coppia umana
la mia convinzione perciò è che questo avvenga già a livello genetico,perchè avviene innanzitutto nelle nostre stelle cerebrali, ciò che decidiamo, è ciò che avviene a livello biochimico e quindi genetico, per cui le stesse sembianze, forme umane partorite dalla nostra mente attraverso il proprio seme sono specchio di queste scelte positive o negative.
Nel nostro caso quelle negative le abbiamo spente, ma il concetto negativo può assumere forma vivente nei figli.
Nel piano della vita questo non si poteva assolutamente escludere, essendo una inevitabile realtà che andava comunque poi selezionata a livello sociale nei secoli, proprio come avviene nella nostra mente, dunque come avviene nella medesima mente di Dio.
la vita è perchè è stata fatta una scelta infinita, cioè con cognizione di causa ed effetto senza fine:
Perciò Dio conosce i miei errori prima ancora che li operassi.
la prova della contesa in atto riguardo la sovranità di Dio, non serviva al creatore, assolutamente no; ma a noi stessi, per rispetto della creatura.
La medesima fedeltà di Cristo, non serviva al padre, ma a noi e a ogni angelo ribelle, che così trova in noi il loro infausto giudizio.
Ehm chiedo scusa ma sono OT, il fatto è che mi sento come una pentola, ogni tanto erutto come i vulcani, in bene o in male giudicatelo voi.
Del resto discutere di coppia si, coppia no, singolo si, singolo no, chiama in causa un principio di relazione su cui è basato l'amore vero o amore falso.
Vero che io stesso in passato appagavo me stesso mediante la relazione fraterna di tutti, come fratelli e sorelle, vivendo in quest'ultime l' aspetto della femminilità senza impegno carnale alcuno.
Ma questo perchè la mia stessa specifica identificazione maschile non era ancora presente o matura.
In tale identificazione centra poco poi la cultura e la istruzione,cosa che posso compensare da me, ma il terreno maschile una volta presa coscienza ambisce la sua parte gemella, almeno come terreno caratteriale. Altra cosa poi farsi eunuco per tenere fede a un impegno
saluti
[Modificato da dispensa. 16/10/2012 22:10]