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buddismo

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2009 23:57
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11/05/2008 14:40
 
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perchè è inconciliabile?
quando si parla di religione,molto spesso trovo persone indirizzate al buddismo.

Non conoscendolo affatto,mi trovo un po in idfficolta nel replicare,dato che sembra che i principi siano validi.

Chi sa qualcosa di buddismo soprattutto in paragone ai tdg?

ciao
bds
11/05/2008 16:15
 
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Re: perchè è inconciliabile?
ballodasola, 11/05/2008 14.40:

quando si parla di religione,molto spesso trovo persone indirizzate al buddismo.

Non conoscendolo affatto,mi trovo un po in idfficolta nel replicare,dato che sembra che i principi siano validi.

Chi sa qualcosa di buddismo soprattutto in paragone ai tdg?

ciao
bds




2 punti a caso

1 I buddisti credono in budda i cristiani in Cristo

2 I buddisti credono nella reincarnazione i cristiani nella risurrezione
11/05/2008 19:55
 
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Re: perchè è inconciliabile?
ballodasola, 11/05/2008 14.40:

quando si parla di religione,molto spesso trovo persone indirizzate al buddismo.

Non conoscendolo affatto,mi trovo un po in idfficolta nel replicare,dato che sembra che i principi siano validi.

Chi sa qualcosa di buddismo soprattutto in paragone ai tdg?

ciao
bds


Nel cristianesimo è Dio che si rivela all'uomo, nel buddismo è l'uomo che cerca con le sue forze Dio. Da questo conseguono tutte le altre differenze.
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
13/05/2008 03:01
 
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Il buddismo, anche se oggi è una religione di fatto, è nato più come filosofia.

Siddharta Gautama era indiano. Non è considerato in teoria una divinità, infatti lui stesso non incoraggiò mai il culto della sua persona. Ma oggi il tipo di "venerazione" che i buddisti hanno nei confronti di Buddha è assimilabile al culto occidentale di Maria o dei Santi.

Perciò, anche se molti buddisti sostengono che si possa essere buddisti e allo stesso tempo professare un'altra religione, non si può conciliare il vero cristianesimo col buddismo. Sulle teorie a proposito della vita dopo la morte i buddisti credono si nella reincarnazione, ma nel buddismo ogni cosa pare relativa.

Il buddismo se non sbaglio si divide in tre principali correnti, "La Grande Via", "La Piccola Via" e "La Via Adamantina". Comunque al momento attingo solo alla mia memoria, e forse ho appena detto una sciocchezza. Farò ricerche.

Posterò ancora qualche cosa sul buddismo...

Pace

Ali



Fra due selle il sedere per terra.
13/05/2008 08:33
 
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Il buddismo, anche se oggi è una religione di fatto, è nato più come filosofia.
............ nel buddismo ogni cosa pare relativa.


Il punto è proprio questo: secondo i buddisti gli uomini possono raggiungere Dio, per cui non c'è bisogno di una rivelazione (e poi non si tratta nemmeno di un Dio personale); l'illuminato non si pone mai come il detentore della Verità e riconosce che la sua è pur opinione d'uomo.
Nel cristianesimo si riconosce l'impossibilità dell'uomo di conoscere Dio con le sue sole forze, si riconosce lo stato peccaminoso e degradato dell'umanità e della necessità di un Dio amorevole che intervenga per farsi conoscere e salvarla.
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
13/05/2008 17:31
 
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Re: perchè è inconciliabile?
ballodasola, 11/05/2008 14.40:

quando si parla di religione,molto spesso trovo persone indirizzate al buddismo.

Non conoscendolo affatto,mi trovo un po in idfficolta nel replicare,dato che sembra che i principi siano validi.

Chi sa qualcosa di buddismo soprattutto in paragone ai tdg?

ciao
bds



L'Azzurra7 tempo fa ha pubblicato un interessantissimo trattato di approfondimento sul buddismo.
Se vuoi conoscere meglio questa religione ti consiglio di leggerlo.
Puoi ordinarlo a www.azzurra7.it telefonando allo 041448675.


16/05/2008 14:31
 
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quando dicono che i buddisti sono pacifici,intendono dire che non fanno la guerra o solo che non la provocherebeero?

mi è stato detto che chiunque,di qualsiasi religione può anche essere bubbista,ma in questo caso,un cattolico che può fare la guerra, si dice anche buddista,esclude i buddisti dalla neutralità,e per uesto non possono essere considerati cristiani.E'così?

Scusate la mia ignoranza e il discorso un po contorto,spero che qualcuno abbia capito cosa voglio dire.

ciao
bds
p.s. grazie per la segnalazione del libro,ma in questo periodo ho troppe cose da leggere,non so se riesco ad inserire anche questa...anche se cercherò.Per intanto avrei bisogno di qualche indicazione pratica e subito usufruibile
[Modificato da ballodasola 16/05/2008 14:33]
23/05/2008 16:56
 
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Il buddismo crede nella reincarnazione dell'anima immortale, la quale si reincarna finché non raggiunge il "Nirvana" ovvero la situazione di "non-esistenza" e di conseguenza "non-sofferenza". Il fine ultimo della salvezza buddista è l'annientamento dal ciclo delle esistenze. Per fare questo bisognerebbe vivere una vita priva di desiderio, morire nell'assenza totale di qualsiasi desiderio è il preludio al "paradiso" buddista ovvero la non esistenza il NIRVANA.
23/05/2008 19:33
 
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...questo riassunto mi sembra che escluda la possibilità che un cristiano(vero-ovvero tdg-detto da me che non sono tdg è corretto)non possa anche essere buddista.

Penso che Dio voglia che noi godiamo della vita eterna,e che la regalera pure a qualcuno di noi.

ciao
bds
23/05/2008 20:12
 
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Ma la vita eterna non equivale forse ad un Nirvana?...
La ricerca peronale della propria coscienza spirituale non equivale forse alla ricerca di Dio?
Farsi trovare da Dio e cercare Dio non arriva forse ad un punto comune?
La pace, la giustizia fra i popoli e l'uguaglianza non è un fine comune?
E infine...la reincarnazione in un Paradiso non è simile alla resurrezione antitipica di Cristo e, come similitudine la rinascita in un mondo nuovo?
Ehmm....


**************************************************
Quando scoprirai che la tua anima, il tuo cuore, ogni scintilla d'ispirazione, ogni puntino del vasto cielo azzurro con le sue splendide fioriture di stelle, i monti, la terra, l'assiolo e le campanule, sono tutti tenuti avvinti da un'unico legamento ritmico, da un'unica corda di gioia, d'unità, di Spirito, allora saprai che tutte queste cose non sono che onde del tuo cosmico mare.
(Paramahansa Jogananda, Meditazioni metafisiche)
24/05/2008 17:19
 
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+++Ma la vita eterna non equivale forse ad un Nirvana?...

non mi sembra,ma è quello che sto cercando di capire,
Il nirvana è il nulla,l'annientamento della persona,o come ha scitto Gennaro il Nirvana" ovvero la situazione di "non-esistenza"
la vita eterna mi sembra sia il contrario,o almeno io penso che il termine "vita"non possa essere paragonato al termine "non-esistenza"

ciao
bds
24/05/2008 21:33
 
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Il Nirvana potrebbe essere la fine di tutte le pene, dovrebbe raffigurare la pace, la serenità..

salut [SM=g8963]





[Modificato da @nounou@ 24/05/2008 21:34]



Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


25/05/2008 09:27
 
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Re:
ballodasola, 24/05/2008 17.19:

+++Ma la vita eterna non equivale forse ad un Nirvana?...

non mi sembra,ma è quello che sto cercando di capire,
Il nirvana è il nulla,l'annientamento della persona,o come ha scitto Gennaro il Nirvana" ovvero la situazione di "non-esistenza"
la vita eterna mi sembra sia il contrario,o almeno io penso che il termine "vita"non possa essere paragonato al termine "non-esistenza"

ciao
bds



certo Bds cè una differenza.Il fine ultimo, per i cristiani cè la vita eterna, sulla terra o accanto a Cristo, mentre per i buddisti il fine ultimo è il congiungimento con l'Io cosmico, ma non è una "non vita" bensì un'altra forma di esistenza.
Io cosmico e il Dio cosmico.
Ci sono scuole di pensiero buddiste che contemplano l'esistenza di Dio, trasformando, appunto l'io cosmico in Dio.
E' una questione di scelta personale cosciente, nel buddismo non esistono dogmi o obblighi, la coscienza e l'obbligo viene determinata dalla crescita personale e con il superamento delle sue varie fasi della vita e delle vite, o Shansara.
Diciamo che comunque il fine è il raggiungimento della beatitudine e la fine delle sofferenze.




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Quando scoprirai che la tua anima, il tuo cuore, ogni scintilla d'ispirazione, ogni puntino del vasto cielo azzurro con le sue splendide fioriture di stelle, i monti, la terra, l'assiolo e le campanule, sono tutti tenuti avvinti da un'unico legamento ritmico, da un'unica corda di gioia, d'unità, di Spirito, allora saprai che tutte queste cose non sono che onde del tuo cosmico mare.
(Paramahansa Jogananda, Meditazioni metafisiche)
25/05/2008 20:49
 
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Anche se alcuni buddisti, specialmente tra i neo-convertiti in occidente, sostengono che si possa essere buddisti e al tempo stesso cristiani, in effetti le due cose sono inconciliabili. O almeno, è impossibile essere VERI cristiani e al tempo stesso buddisti.

Il buddismo in tutte le sue correnti insegna "la possibilità di redenzione senza un redentore intermediario, una salvezza in cui ciascuno è salvatore di se stesso" (da The message of Buddhism del Bhikkhu Subhadra); questo insegnamento è in netto contrasto con la base del cristianesimo, ovvero la necessità di un redentore e intermediario, il Cristo, per ottenere la salvezza.

Inoltre nel buddismo è assodata la dottrina dell'anima immateriale e immortale, separata dal corpo fisico. Dottrina che un TdG non può accettare.

Inoltre il buddista forse può dire di non essere ateo, ma non può credere a un Dio supremo che ha una personalità, un progetto, prende delle decisioni, etc...

Forse del buddismo alcune teorie sono valide, se prese come filosofia di vita e non come dottrina, ma in questo senso forse come TdG potremmo essere più vicini al Confucianesimo, piuttosto che al buddismo.

Pace

Ali



Fra due selle il sedere per terra.
26/05/2008 09:29
 
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In effetti il buddismo è considerata una religione "atea" nel senso che non crede ad un Essere Supremo sullo stile cristiano, ma nemmeno come concezione neo-pagana. Per un buddista "reincarnarsi" è una maledizione da cui liberarsi, così come un cristiano vuole liberarsi dal peccato adamico. Ecco quindi che il loro fine ultimo è raggiungere l'assenza di ogni desiderio, compreso quello di vivere e così afferrare il NIRVANA, che non è un paradiso, ma la condizione di non-desiderio-non-esistenza. Io trovo tutto questo molto triste. Ma questo è il buddismo ortodosso. Poi c'è la forma di buddismo popolare e quello delle star di Hollywood, che niente ha che vedere col buddismo originale. Il buddismo popolare spesso nei riti e nelle suprstizioni è molto simile al cristianesimo nominale.
[Modificato da Gennaro Pariante 26/05/2008 09:33]
24/01/2009 16:28
 
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Ma questo è il buddismo ortodosso. Poi c'è la forma di buddismo popolare e quello delle star di Hollywood, che niente ha che vedere col buddismo originale. Il buddismo popolare spesso nei riti e nelle suprstizioni è molto simile al cristianesimo nominale.


Il buddismo e similari religioni, sono simili con il cattolicesimo romano non solo riguardo a riti, ma anche nella sostanza filosofica, pongo alcuni esempi.

1)L'inferno è il sostituto della credenza del ciclo delle rinascite, mediante cui l'io viene annichilito al servilismo della violenza ingiustificata, cioè oltre quello che potrebbe sopportare una persona venendo perciò strumentalizzata da tale estremismo, e quindi privata della sua dignità, dignità che una condanna a morte fine a se stessa invece preserva.

2) Il concetto di paradiso cattolico proprio come nel nirvana buddista, è il risultato opposto dell'inferno delle rinascite, poichè anche qui abbiamo una strumentalizzazione dell'essere cosciente venendo privato di parte della sua coscienza, così che come santo vive beato perchè privato dalle sue emozioni, non provando perciò dolore per tutte le ingiustizie e sofferenze che devono patire senza ragione gli esseri umani suoi fratelli terreni.
In sostanza inferno e paradiso sono il rovescio di una medesima medaglia di oggettività.

3)L'uomo si pone come dio nel tempio terreno naturale o spirituale di Dio, che nel buddismo viene insegnato come di io individuale, che diventa in senso sostanziale uno con Dio, proprio come nel concetto della trinità cattolica, anche se non limitato nel numero delle persone che possono annullarsi diventando uno con Dio, e quindi Dio stesso., ecc..

Morale? I sacerdoti possono insegnare anche in modo inconsapevole da persone pacifiche i semi che danno corpo all'uomo edenico e il suo peccato, peccato allora in se stesso innocuo, ma potenzialmente nocivo.
Del resto non è l'idea di peccato a far male, ma la teoria applicata di questo.
Del resto anche chi sacrifica sull'altare dell'idolatria religiosa o carnale sessuale, da un punto di vista formale risulta innocuo e innocente rispetto all'aver ucciso tutti quei valori che costituiscono una immagine individuale di Dio.
In realtà egli un sacrificio l'ha compiuto, anche se il sangue al momento non si vede.

Riporto alcune immagini di mitologia tibetana disegnati sulle montagne del Tibet.Le due ultime immagini sono il risultato di un docente delle religioni e di un noto demonologo.

Quella che esce dalla bocca del toro come spirito è una anima umana.
Riguardo il tridente della donna, senza i due gambi laterali, questa è una spilla che si ritrova in altri ambiti, ma che come spilla la si trova pure sull'abito papale.




24/01/2009 21:57
 
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Nel BUDDISMO non c'è nessun Dio.. o comunque è in secondo piano.. il Buddha fornisce insegnamenti per superare la sofferenza umana.. ed ai suoi discepoli che gli chiedevano se ci fosse Dio, chi avesse creato il mondo, ecc, rispondeva... "siete come persone ferite da una freccia, che anzichè toglierla e curare la ferita, vi state chiedendo chi l'ha lanciata e perchè, e di che legno sia fatta"...

Con questa risposta, voleva appunto sottolineare la "parzialità" del suo insegnamento, che era teso a "mitigare" la sofferenza del vivere quotidiano e non certo a dare risposte circa i grandi temi dell'esistenza umana.
24/01/2009 23:54
 
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E vero che nello scrivere di buddismo si tende per questioni di spazio e tempo a generalizzare. Comunque quanto preso in esame da me è soltanto la trasformazione di quella idea del budda,che come già qui commentato da qualcuno, si può dire che era ateo, credeva solo alla presenza di spiriti impuri, e a uno stato identificato col nome di nirvana che è quasi un suicidio esistenziale.

In ogni caso la piega di tale pensiero ha prodotto di conseguenza un uomo che si fa Dio di se stesso, voltando le spalle a tutto quello che non è conforme ai suoi desideri per avere pace.
La passività e l'annullamento di se stessi per raggiungere la pace o il potere, fa il gioco di ogni forma di strumentalizzazione, pertanto là dove è presente questo tipo di ideologia, non poteva che produrre nel futuro, in senso tecnologico delle perfette marionette affinchè viva il coso cosmico nel caso impersonato da chi al potere politico o industriale.

La passività del Cristo rispetto ai giochi di potere non è una lettera morta di apatia, o di annullamento, o di perdizione in qualche oscuro pianeta della mente.
Ha tutto un altro sapore ..dal mio punto di vista è veramente Dio che viene incontro all'uomo nel suo vuoto esistenziale, nella vanità della sua inutile e breve esistenza individuale.
Ha le stesse ambizioni di qualsiasi uomo tecnologico,laico, democratico ecc.. ma con la differenza che ripone fiducia in chi la messo al mondo per costruire insieme il futuro.
Sono due speranze simili ma con diversa fonte di attendibilità.
[Modificato da dispensa. 24/01/2009 23:57]
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