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8 PUNTI DEL CONTROLLO MENTALE

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2008 18:13
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19/05/2008 17:17
 
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Gli otto punti distintivi del Controllo Mentale
di Jan Groenveld, Cult Awareness & Information Centre, Australia

Traduzione a cura di Martini
(tratto da: xenu.com-it.net)
Totalitarismo - Tutto o Niente
Il Controllo Mentale è un PROCESSO di sradicamento delle credenze precedenti e il loro rimpiazzo con credenze nuove attraverso l'uso di persuasione COERCITIVA. È un PROCESSO disegnato appositamente per spezzare l'indipendenza e l'individualità della persona e rimpiazzarle con il clone dell'ideologia. I Cinesi lo chiamavano "riforma del pensiero", che è stato riduttivamente tradotto in inglese come "lavaggio del cervello".

Lavaggio del Cervello

Il lavaggio del cervello è ora considerato un processo diverso dalla riforma del pensiero o dal controllo mentale. Nel lavaggio del cervello la gente sa chi è il suo nemico. Un esempio è l'americana Patty Hearst, rapita da un gruppo terrorista. Attraverso l'abuso fisico alla fine è diventata membro del gruppo e ha preso parte ad attività terroristiche e a rapine in banca.

Controllo del Pensiero
Il controllo del pensiero è più sottile. La vittima non sa chi è il suo nemico, perché il nemico sembra il suo migliore amico che ha come solo interesse il suo benessere. Le sette mettono in pratica una forma di controllo del pensiero più raffinata di quello usato dai Cinesi. L'eminente psicologa Dr. Margaret Singer ha detto che le sette fanno meglio dei Cinesi perché per loro è più facile arrivare a fare in modo che la gente faccia quello che vogliono, manipolandoli con sensi di colpa e ansia. Durante questo procedimento l'obiettivo è rieducato e abbandonerà i precetti imparati dalla vita per la "verità" o l'"illuminazione" offerti dal gruppo. In alcune sette questo avviene in un lunghissimo lasso di tempo. Altri culti riescono ad effettuare questo cambiamento nel giro di 48 ore. In qualsiasi modo il procedimento venga applicato, porta comunque allo stesso risultato. L'individuo risulta essere totalmente cambiato nella personalità e spesso è irriconoscibile anche per la sua famiglia. Il procedimento di controllo del pensiero è stato documentato da Robert J. Lifton, che ha condotto ricerche sui prigionieri americani dei Cinesi comunisti. Ha classificato i gradini che sono poi diventati lo standard di giudizio se un gruppo sta usando sulle sue reclute "lavaggio del cervello" o "riforma del pensiero". La ricerca di Robert J. Lifton ha evidenziato che:

"Questi criteri consistono in otto temi psicologici che sono predominanti nel campo sociale dell'ambiente della riforma del pensiero. Ognuno di essi ha una qualità totalitaria; ognuno dipende da una presunzione filosofica ugualmente assoluta; e ognuno mette in moto certe tendenze emotive individuali, la maggior parte delle quali di natura polarizzante. Il tema psicologico, il razionale filosofico, e le tendenze polarizzanti individuali sono interdipendenti; dipendono l'una dall'altra, piuttosto che essere usate direttamente. Combinandosi creano un'atmosfera che può temporaneamente dare un senso di energia e euforia, ma allo stesso tempo sono la base della più grave delle minacce umane"
Thought Reform & the Psychology of Totalism, p 420


Gli otto punti distintivi notati da Lifton sono:

1. CONTROLLO DEL MILIEU
Controllo dell'ambiente e della Comunicazione
Il controllo della comunicazione umana è l'aspetto basilare dell'ambiente della riforma del pensiero. Consiste nel controllo di quello che l'individuo vede, sente, legge, scrive, sperimenta ed esprime. Va anche oltre a questo, e controlla la comunicazione dell'individuo con se stesso - i suoi stessi pensieri. Qualsiasi cosa diversa dalle sue stesse credenze viene esclusa. L'organizzazione a cui appartiene appare onnisciente, sembra che conosca e sappia tutto quello che sta succedendo [ha una spiegazione 'logica' per tutto]. La realtà è di suo esclusivo possesso. In questo ambiente l'individuo è privato della combinazione tra informazione esterna e riflessione necessarie per testare la realtà e mantenere separate, in una qualche misura, l'identità individuale dall'ambiente circostante. L'individuo può sentirsi vittimizzato dai suoi controllori, e sente un soffocamento ostile - la consapevolezza risentita che si ingegna verso nuove informazioni e giudizio indipendente e la sua espressione individuale frustrata.

2. MANIPOLAZIONE MISTICA
La Misticità dell'Organizzazione
Cerca di provocare modelli comportamentali ed emotivi in modo che appaiano come scaturiti spontaneamente dall'interno dell'ambiente. Per la persona manipolata ciò assume il valore di qualità quasi mistica. Non è solamente un dispositivo di potere dei manipolatori. C'è un senso di "scopo superiore" e vedono se stessi come "depositari della verità". Diventando gli strumenti della loro stessa mistica, creano un'aura di misticismo intorno alla istituzione manipolatrice - il Partito, il Governo, l'Organizzazione ecc. Sono 'agenti scelti' che portano avanti l'imperativo mistico. Il perseguimento di questo imperativo mistico sostituisce tutte le considerazioni di convenienza dell'immediato benessere umano. Il fine giustifica i mezzi. Puoi mentire, ingannare ecc. quelli al di fuori dell'organizzazione. L'associazione con l'"esterno" è solo per dare in qualche modo beneficio alla propria causa. Alcune sette come i Moonies e gli Hare Krishna chiamano i loro inganni 'inganni del paradiso' o 'stratagemmi trascendentali'. I membri sono talmente assorbiti dalla loro ideologia da razionalizzare questi inganni. I membri vengono sottoposti a frenetiche attività collegate al culto. Rimangono poco tempo ed energia per pensare al proprio stile di vita.
"La psicologia della pedina" - Questa persona si sente incapace di scappare da forze che vede più potenti di se stessa. Il modo di trattare con loro è di adattarsi. Impara ad anticipare i problemi con l'organizzazione e a manipolare gli eventi per evitare di incriminare se stessa. Questa è la persona che è nell'organizzazione da abbastanza tempo per capire che c'è qualcosa di sbagliato, è sul punto di andarsene poi all'improvviso ritorna molto leale. Pubblicizza l'organizzazione e attira amici che si sono fidati di lei.

3. OBBLIGO DI PUREZZA
Tutto è in bianco e nero
L'ideologia dell'organizzazione definisce che cosa è 'puro' e che cosa è 'impuro'. Solamente le idee, sentimenti ed azioni coerenti alle direttive e all'ideologia sono buone. La coscienza individuale non è affidabile. La presunzione filosofica è che si può ottenere l'assoluta purezza, e qualsiasi cosa venga fatta in nome di questa purezza è morale. Definendo e manipolando il criterio di purezza e ingaggiando una guerra a tutto campo contro l''impurità' (il dissenso in modo particolare) l'organizzazione crea un mondo ristretto di senso di colpa e vergogna. Ciò viene perpetrato con un ethos [costume, norma di vita, etica] di riforma continua, con la richiesta che la persona si sforzi continuamente e dolorosamente per qualcosa che non solo non esiste, ma è estraneo alla condizione umana. In queste condizioni l'individuo, a causa della sua incapacità a vivere secondo questi criteri, si aspetta umiliazioni, ostracismo e punizioni e vive in uno stato di costante senso di colpa e vergogna. Dal momento che l'organizzazione è il giudice supremo del bene e del male, usa la colpa e la vergogna per controllare e manipolare i suoi membri. Agli occhi dei membri l'organizzazione diventa un'autorità illimitata, e il potere esercitato è evidenziato dalla loro capacità a "perdonare". Tutte le 'impurità' sono viste come originate dall'"esterno" (il mondo). Quindi, uno dei modi migliori per sollevarsi dal peso della colpa è di denunciarle con grande ostilità. Più colpevole uno si sente, e più grande è l'odio, e più ostile è la sua denuncia. A livello organizzativo, alla fine questo porta all'epurazione degli eretici, all'odio di massa e alle guerre sante. Il gruppo punterà il dito contro gli errori di tutti gli altri impianti di credenze, mentre pubblicizzerà la sua propria purezza. Questo da l'impressione che l'organizzazione sia perfetta, pulita e pura.
4. CULTO DELLA CONFESSIONE
Rapporti alla leadership
Questo è strettamente legato all'obbligo di purezza. Le confessioni sono portate al di là delle espressioni della religiosità ordinaria, legale, o terapeutica, al punto da divenire esse stesse un culto. In mani totalitarie, la confessione diventa un mezzo di sfruttamento piuttosto che l'offerta di sollievo ai peccati. La confessione totalitaria è un atto di auto-resa, l'espressione della fusione tra individuo e ambiente. È una dissoluzione del sé, del talento e dei soldi. È conformità. Il culto della confessione ha effetti contrari ai suoi ideali di totale esposizione; piuttosto che eliminare i segreti personali li aumenta e li intensifica. L'individuo viene preso in un continuo conflitto su quali segreti preservare e quali confessare, sui modi per confessare meno segreti possibile e modi per proteggere i più importanti. Il culto della confessione rende praticamente impossibile raggiungere un equilibrio ragionevole tra merito e umiltà.

5. SCIENZE SACRE
Verità" assoluta
La loro "verità" è l'assoluta verità. È sacra, va oltre le domande. Viene richiesta reverenza alla leadership. Loro hanno TUTTE le risposte. Solo loro sono in possesso della "verità" rivelata. La visione morale definitiva diventa la scienza definitiva, e la persona che osa criticarla, o anche solo pensare criticamente, è immorale, irriverente e "non scientifica". La presunzione, qui, non è tanto che l'uomo può essere Dio, piuttosto che le IDEE dell'uomo possono essere Dio. Questo al membro da un senso di sicurezza. Sono fiduciosi e sicuri che possono avere la risposta alle domande o ai problemi più difficili.

6. LINGUAGGIO CARICATO
Blocco del pensiero con l'uso di cliché
Tutto viene compresso in frasi brevi, fortemente riduttive e dal suono definitivo, facilmente memorizzabili e facilmente esprimibili. Ci sono termini "buoni" che rappresentano l'ideologia del gruppo, e termini "cattivi" per rappresentare qualsiasi cosa esterna che deve essere rifiutata. Il linguaggio totalitario è un gergo di forte divisione, molto chiuso, spietatamente valutativo. Agli esterni al gruppo questo linguaggio è noioso - linguaggio del non-pensiero. Ciò di fatto isola i membri dal mondo esterno. La sola gente che vi capisce sono gli altri membri. Gli altri membri possono scoprire se siete veramente dei loro da come parlate. Questo restringimento del linguaggio è costrittivo. L'individuo viene deprivato linguisticamente perché il linguaggio è un punto centrale dell'esperienza umana, quindi la capacità del membro di pensare e provare e sentire viene immensamente ridotta. Se all'inizio questo linguaggio caricato può dare un senso di sicurezza al nuovo arrivato, col tempo si sviluppa il disagio. Questo disagio ha come risultato di farlo ritirare all'interno del sistema e di predicare ancora di più per nascondere i suoi problemi e dimostrare la sua lealtà. Può anche produrre una separazione interiore, e la persona si mostrerà all'esterno in un modo diverso da quello che è interiormente. In entrambi i casi, la sua immaginazione sarà sempre più dissociata dalla vita reale, e potrà addirittura arrivare ad atrofizzarsi per il non uso.

7. LA DOTTRINA È PIU' IMPORTANTE DELLA PERSONA
La dottrina rimpiazza l'esperienza umana
Il mito ideologico si fonde a tal punto con la loro "verità" che la deduzione risultante può essere così potente e coercitiva da rimpiazzare semplicemente la realtà [Accordo = Realtà]. Di conseguenza gli avvenimenti del passato possono essere travisati, riscritti o addirittura ignorati per renderli coerenti con la realtà attuale. Questa alterazione è particolarmente letale quando vengono imposte distorsioni alla memoria individuale. Obbligano il carattere e l'identità della persona a rimodellarsi per adattarsi al clone della loro mentalità. L'individuo deve adattarsi ai rigidi contorni dello stampo dottrinale piuttosto che sviluppare il suoi stessi potenziali e personalità. La supposizione che sta alla base di questo è che la dottrina - incluso i suoi elementi mitologici - è alla fine più valida, vera e reale di ogni altro aspetto del carattere umano o dell'esperienza umana. L'individuo sottoposto ad una pressione del genere è spinto in un intenso conflitto con il suo stesso senso di integrità, una lotta che si instaura in relazione ai sentimenti polarizzati di sincerità e non-sincerità. Il gruppo richiede assoluta sincerità, ma nello stesso tempo questa sincerità deve essere messa da parte dal cambiamento in atto nell'individuo, quando questi deve negare che il credo originale sia mai esistito. I sentimenti personali vengono soppressi, e i membri devono apparire per tutto il tempo contenti ed entusiasti. Alcuni culti credono che la malattia sia causata da mancanza di fede, e sia prova di peccato, le malattie quindi devono essere scacciate con la preghiera, e ogni intervento medico viene ignorato come "segno di fede".

8. DISPENSAZIONE DELL'ESISTENZA
Chi ha il diritto di vivere
Hanno il diritto di decidere chi è degno di vivere e chi no. Decidono anche quali libri di storia siano accurati e quali no. Gli appartenenti all'organizzazione sono degni di vivere, quelli fuori sono degni di morire. Agli outsider viene permesso di vivere solo se cambiano e diventano insider. I membri vivono nel terrore di essere dichiarati "morti". Hanno paura di essere annientati o di estinguersi. Il conflitto emotivo è "essere contro non-essere". L'esistenza arriva a dipendere dal credo (Credo, quindi sono), dalla missione (obbedisco, quindi sono) e oltre a questo, da un senso di totale fusione con l'organizzazione. Se il membro dovesse allontanarsi dalla "verità", il suo diritto ad esistere cesserebbe e sarebbe dichiarato "morto".


In breve
Più questi otto punti sono chiaramente visibili, più si avvicinano ad una ideologia totalitaria. Più un'organizzazione utilizza questi strumenti totalitari per cambiare gli individui e più si avvicina alla riforma del pensiero. Ricordate...un gruppo non deve essere necessariamente religioso per tenere un comportamento da culto settario. I gruppi con obblighi pressanti possono essere commerciali, politici o psicologici. Siatene consapevoli, in modo particolare se siete persone idealistiche, brillanti e intelligenti. Le persone che più probabilmente cadranno in questo tipo di sistemi comportamentali sono quelle che dicono "Non mi succederà mai. Non a me. Sono troppo intelligente per questo tipo di cose".

www.ilcounseling.it


INTERESSANTE VERO?
19/05/2008 18:47
 
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Caro Gian Luca,


INTERESSANTE VERO?



Abbastanza interessante, ma non vedo cosa c'entri con i TdG. Mi pare che nonostante gli sforzi dell'autrice (che era una fuoriuscita dai mormoni e testimoni di Geova) questi otto punti non hanno nulla a che vedere con la religione che io conosco.

Di fatto raducalizzando quello che dice questa psicologa il cristianesimo primitivo stesso potrebbe essere definito un culto distruttivo!

Shalom [SM=g9444]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
19/05/2008 18:54
 
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DOVE hai letto che l'autrice era una ex testimone?
qui non si parla dei TDG in particolare,anche se io ci vedo qualche vicinanaza con qualche punto, poi ogni lettore ci vedrà più o meno qualcosa ovviamente... saluti G.LUCA
19/05/2008 18:59
 
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Coercizione psicologica e Controllo Mentale
Da un opuscolo distribuito al campus dell'Università di Waterloo.

La parola setta è qui impiegata nel significato limitato di "culto distruttivo".



Una setta

Usa tecniche psicologicamente coercitive per reclutare e indottrinare i propri membri;

Sostiene che il fine giustifica i mezzi;

Forma una società elitaria e totalitaria;

Ha un leader auto-proclamato, carismatico, messianico, dogmatico che pretende devozione totale;

Ottiene fondi con l'inganno per il potere e/o il beneficio personale del suo leader, e non fornisce un reale servizio alla società.



Coercizione Psicologica
I due principi di base della coercizione psicologica sono:


Se riesci a fare in modo che una persona si comporti come vuoi tu, puoi fare in modo che quella persona creda a quello che vuoi tu.

Cambiamenti improvvisi e drastici nell'ambiente che ci circonda conducono ad una maggiore suggestionabilità, e ad un drastico cambiamento nel carattere e nelle credenze.



Tecniche di Controllo Mentale

Cambiamenti del mondo delle relazioni: Mantenere la lealtà e l'obbedienza al gruppo, paventando minacce alla salvezza spirituale o dell'anima per il più piccolo pensiero, parola o intenzione negativi.

Paure: Distruggere le famiglie pre-setta organizzando famiglie e matrimoni all'interno della setta.

Ipnosi: Introdurre uno stato di alta suggestionabilità con l'ipnosi, spesso presentata sotto forma di meditazione.

Pressione del Gruppo: Sopprimere dubbi e resistenze alle idee nuove sfruttando il bisogno di appartenenza al gruppo.

Love-Bombing [Bombardamento di amore]: Creare un senso di famiglia e di appartenenza con abbracci, baci, contatto fisico e lusinghe.

Rifiuto dei Vecchi Valori: Accelerare l'accettazione di un nuovo stile di vita condannando costantemente i valori e le credenze precedenti.

Dottrina Confusa: Incoraggiare l'accettazione cieca e il rifiuto della logica con complesse lezioni di dottrina incomprensibile.

Codice di Abbigliamento: Rimuovere l'individualità con la pretesa di una conformità al codice di abbigliamento del gruppo.

Niente Domande: Favorire l'accettazione automatica di credenze scoraggiando le domande.

Metacomunicazione: Impianto di messaggi subliminali mettendo l'accento su parole chiave o frasi in lunghe e confuse lezioni e/o conferenze.

Eliminazione della Privacy: Ottenere una mancanza di capacità di valutazione e giudizio logico prevenendo la riflessione privata.

Privazione del Senso del Tempo: Distruggere la capacità di valutare notizie, informazioni, reazioni personali e funzioni fisiche in relazione al passare del tempo, rimuovendo gli orologi personali e da muro.

Disinibizione: Incoraggiare obbedienza di tipo infantile con l'organizzazione di comportamenti di tipo infantile.

Regole Inflessibili: Induzione a regressione e disorientamento sollecitando l'accordo su regole apparentemente semplici che scandiscono le pause-pasto, pause gabinetto e l'uso di medicine.

Abuso Verbale: Desensibilizzazione con il bombardamento di linguaggio maleducato e volgare.

Giochi:Induzione alla dipendenza al gruppo con l'introduzione di giochi dalle regole oscure.

Senso di Colpa: Rafforzare il bisogno di salvezza esagerando i peccati dello stile di vita precedente.

Cambiamento della Dieta: Creare disorientamento e accrescere la suscettibilità agli stimoli emotivi privando il sistema nervoso degli elementi nutrizionali necessari con l'applicazione di diete particolari.

Privazione del Sonno e Fatica Fisica: Creare disorientamento e vulnerabilità con attività fisiche o mentali prolungate, e privazione di riposo o sonno adeguato.

Ripetizione di Slogan, Salmi, Parole, Codici di Comportamento e Canti: Eliminazione delle idee non-setta con la ripetizione di salmi o frasi che restringono la visuale mentale.

Confessioni: Incoraggiare la distruzione dell'ego individuale con confessioni di debolezze personali e sentimenti o dubbi intimi.

Obblighi finanziari: Raggiungere un'ulteriore dipendenza al gruppo tagliando i ponti con il passato attraverso la donazione delle proprietà (mobili e immobili).

Segnare a Dito: Creare un falso senso di giustizia sottolineando i difetti del mondo esterno e degli altri culti.

Gerarchia Sfarzosa: Promuovere l'accettazione dell'autorità della setta promettendo avanzamenti, potere e salvezza.

Isolamento: Induzione alla perdita della realtà con la separazione fisica dalla società e dai punti di riferimento razionali [famiglia, amici ecc.].

Approvazione Controllata: Mantenimento della vulnerabilità e della confusione alternando premi e punizioni per azioni similari.
19/05/2008 19:04
 
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FA MALE scoprire di essere stato ingannato - che quella che tu pensavi essere "l'unica vera religione", "il sentiero per la libertà totale" o "verità" era in realtà un culto.

FA MALE quando apprendi che la gente di cui ti fidavi implicitamente - a cui avevi imparato a non fare domande - stava mettendo "la lana nei tuoi occhi", quantunque inconsapevolmente.

FA MALE quando scopri che coloro che ti erano stati indicati come i tuoi "nemici" stavano dicendo la verità, dopo tutto - ma a te era stato detto che erano bugiardi, ingannatori, repressivi, satanici e di non ascoltarli.

FA MALE quando sai che la tua fede in Dio non è cambiata - solo la tua fiducia in una organizzazione - eppure vieni accusato di apostasia, poiché crei problemi, sei un "Giuda". Fa anche più male quando sono i tuoi amici e la tua famiglia a fare queste accuse.

FA MALE rendersi conto che il loro amore e accettazione erano condizionati al fatto che tu restassi un membro fedele. Questo ti distrugge così profondamente che tu tenti di sopprimerlo. Tutto quello che vuoi fare è dimenticare, ma come puoi dimenticare la tua famiglia ed i tuoi amici?

FA MALE vedere gli sguardi di odio che vengono dai volti di coloro che tu ami - sentire l'assordante silenzio quando tenti di parlare con loro. Ti distrugge profondamente quando tenti di dare un abbraccio a tuo figlio e lui rimane come una statua, fingendo che tu non sia lì. Ti ferisce come un coltello quando sai che il tuo coniuge ti guarda come fossi demoniaca ed insegna ai tuoi figli ad odiarti.

FA MALE sapere che devi ricominciare tutto daccapo. Sai di aver sprecato così tanto tempo. Ti senti tradito, deluso, sospettoso di chiunque, compresa la famiglia, gli amici e gli altri ex membri.

FA MALE quando scopri di sentirti colpevole o di vergognarti per ciò che eri, anche per averli lasciati. Ti senti depresso, confuso, solo. Trovi difficile prendere delle decisioni. Non sai cosa fare di te stesso perchè hai così tanto tempo, adesso - eppure ti senti colpevole trascorrendolo nello svago.

FA MALE quando ti senti come se avessi perso contatto con la realtà. Ti senti come se stessi "galleggiando" e ti chiedi se stai meglio e desideri la sicurezza che avevi nell'organizzazione eppure sai che non puoi tornare indietro.

FA MALE quando senti che sei solo - che nessuno sembra capire quello che stai provando. Fa male quando ti rendi conto che la fiducia in te stesso e la tua autostima sono quasi inesistenti.

FA MALE quando devi affrontare la tua famiglia e i tuoi amici e sentirli dire "te lo avevo detto", che sia detto esplicitamente o no. Ti fa sentire anche più stupido di prima, la tua autostima crolla ancora di più.

FA MALE quando ti rendi conto di aver abbandonato tutto per il culto - la tua istruzione, carriera, finanza, tempo ed energia - e adesso devi cercare un nuovo lavoro o ricominciare con la tua istruzione. Come puoi spiegare tutti questi anni mancanti?

FA MALE perchè sai che anche se sei stato ingannato, tu sei responsabile del coinvolgimento. Tutto quel tempo sprecato... alla fine questo è quello che tu vedi... tempo sprecato.

La sofferenza del dolore

Lasciare un culto è come sperimentare la morte di un parente stretto o di una relazione interrotta. La sensazione viene spesso descritta come se si fosse traditi da qualcuno di cui eri innamorato. Ti senti semplicemente usato.

C'è un processo doloroso da affrontare. Mentre la maggior parte delle persone capiscono che una persona soffra dopo una morte ecc, trovano difficile capire che la stessa cosa si verifichi in questa situazione. Non c'è una cura istantanea per la sofferenza, la confusione ed il dolore. Come per tutti i periodi tristi, il tempo è la cura. Alcuni si sentono colpevoli, o sbagliati per il dolore. Non dovrebbero, E' normale! NON è sbagliato sentirsi confusi, incerti, delusi, colpevoli, arrabbiati, sfiduciati - tutto questo fa parte del processo. Nel tempo, le sensazioni negative saranno rimpiazzate da pensieri chiari, gioia, pace e fiducia.

Si, fa male ma il dolore sarà curato dal tempo, la pazienza e la comprensione.

C'è una vita dopo il culto.


Usato con l'autorizzazione: Copyright (c) Jan Groenveld

19/05/2008 19:04
 
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DOVE hai letto che l'autrice era una ex testimone?



Su Wikipedia. Indipendentemente da questo, quello che scrive a me sembra opinabile, infatti applicano di suoi parametri anche il cristianesimo primitivo finirebbe per essere una forma di controllo mentale.

Shalom
[Modificato da barnabino 19/05/2008 19:05]
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Re:
barnabino, 19/05/2008 19.04:


DOVE hai letto che l'autrice era una ex testimone?



Su Wikipedia. Indipendentemente da questo, quello che scrive a me sembra opinabile, infatti applicano di suoi parametri anche il cristianesimo primitivo finirebbe per essere una forma di controllo mentale.

Shalom




hai ragione ho letto anche io ora su wilki, i suoi otto punti obbiettivamente mi sembrano molto relistici...
19/05/2008 21:40
 
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Re:
decorlanzi, 19/05/2008 19.04:

FA MALE scoprire di essere stato ingannato - che quella che tu pensavi essere "l'unica vera religione", "il sentiero per la libertà totale" o "verità" era in realtà un culto.

FA MALE quando apprendi che la gente di cui ti fidavi implicitamente - a cui avevi imparato a non fare domande - stava mettendo "la lana nei tuoi occhi", quantunque inconsapevolmente.

FA MALE quando scopri che coloro che ti erano stati indicati come i tuoi "nemici" stavano dicendo la verità, dopo tutto - ma a te era stato detto che erano bugiardi, ingannatori, repressivi, satanici e di non ascoltarli.

FA MALE quando sai che la tua fede in Dio non è cambiata - solo la tua fiducia in una organizzazione - eppure vieni accusato di apostasia, poiché crei problemi, sei un "Giuda". Fa anche più male quando sono i tuoi amici e la tua famiglia a fare queste accuse.

FA MALE rendersi conto che il loro amore e accettazione erano condizionati al fatto che tu restassi un membro fedele. Questo ti distrugge così profondamente che tu tenti di sopprimerlo. Tutto quello che vuoi fare è dimenticare, ma come puoi dimenticare la tua famiglia ed i tuoi amici?

FA MALE vedere gli sguardi di odio che vengono dai volti di coloro che tu ami - sentire l'assordante silenzio quando tenti di parlare con loro. Ti distrugge profondamente quando tenti di dare un abbraccio a tuo figlio e lui rimane come una statua, fingendo che tu non sia lì. Ti ferisce come un coltello quando sai che il tuo coniuge ti guarda come fossi demoniaca ed insegna ai tuoi figli ad odiarti.

FA MALE sapere che devi ricominciare tutto daccapo. Sai di aver sprecato così tanto tempo. Ti senti tradito, deluso, sospettoso di chiunque, compresa la famiglia, gli amici e gli altri ex membri.

FA MALE quando scopri di sentirti colpevole o di vergognarti per ciò che eri, anche per averli lasciati. Ti senti depresso, confuso, solo. Trovi difficile prendere delle decisioni. Non sai cosa fare di te stesso perchè hai così tanto tempo, adesso - eppure ti senti colpevole trascorrendolo nello svago.

FA MALE quando ti senti come se avessi perso contatto con la realtà. Ti senti come se stessi "galleggiando" e ti chiedi se stai meglio e desideri la sicurezza che avevi nell'organizzazione eppure sai che non puoi tornare indietro.

FA MALE quando senti che sei solo - che nessuno sembra capire quello che stai provando. Fa male quando ti rendi conto che la fiducia in te stesso e la tua autostima sono quasi inesistenti.

FA MALE quando devi affrontare la tua famiglia e i tuoi amici e sentirli dire "te lo avevo detto", che sia detto esplicitamente o no. Ti fa sentire anche più stupido di prima, la tua autostima crolla ancora di più.

FA MALE quando ti rendi conto di aver abbandonato tutto per il culto - la tua istruzione, carriera, finanza, tempo ed energia - e adesso devi cercare un nuovo lavoro o ricominciare con la tua istruzione. Come puoi spiegare tutti questi anni mancanti?

FA MALE perchè sai che anche se sei stato ingannato, tu sei responsabile del coinvolgimento. Tutto quel tempo sprecato... alla fine questo è quello che tu vedi... tempo sprecato.

La sofferenza del dolore

Lasciare un culto è come sperimentare la morte di un parente stretto o di una relazione interrotta. La sensazione viene spesso descritta come se si fosse traditi da qualcuno di cui eri innamorato. Ti senti semplicemente usato.

C'è un processo doloroso da affrontare. Mentre la maggior parte delle persone capiscono che una persona soffra dopo una morte ecc, trovano difficile capire che la stessa cosa si verifichi in questa situazione. Non c'è una cura istantanea per la sofferenza, la confusione ed il dolore. Come per tutti i periodi tristi, il tempo è la cura. Alcuni si sentono colpevoli, o sbagliati per il dolore. Non dovrebbero, E' normale! NON è sbagliato sentirsi confusi, incerti, delusi, colpevoli, arrabbiati, sfiduciati - tutto questo fa parte del processo. Nel tempo, le sensazioni negative saranno rimpiazzate da pensieri chiari, gioia, pace e fiducia.

Si, fa male ma il dolore sarà curato dal tempo, la pazienza e la comprensione.

C'è una vita dopo il culto.


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Mi fa male sapere che esistono elementi come te! [SM=g8286]
19/05/2008 22:22
 
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Città: IVREA
Età: 39
Re: Re:
HYUNDAY1982, 19/05/2008 21.40:




Mi fa male sapere che esistono elementi come te! [SM=g8286]




Beh, più che l'elemento, sono i suoi posts... [SM=x68]

Spero che non stressi sempre con queste cose la nostra cara sorella.... [SM=x1408426]

Eh si, fa proprio male scoprire di essere sempre stati sottomessi a qualcuno che non se lo meritava, quando potevamo invece decidere per noi stessi, avere le NOSTRE idee, scegliere ognuno per sé cos'è bene e cos'è male..... aspetta, mi sembra di ricordare qualcuno che in passato ha fatto lo stesso ragionamento...

sono quelli che hanno fatto così: [SM=g10632]
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Io ho un capo religioso che mi ha condizionato la mente. Se mi dicesse di buttarmi sotto un treno, lo farei. Lo prendo a modello nella mia vita, lo seguo nei limiti del possibile, è il mio capo indiscusso. E' Gesù Cristo.

Mi ha fatto il lavaggio del cervello.... E MENO MALE, ALMENO ADESSO IL MIO E' PULITO!!! [SM=g8490]
Fra due selle il sedere per terra.
19/05/2008 23:28
 
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Re: Re:



Mi fa male sapere che esistono elementi come te! [SM=g8286]



non cado nella tua provocazione...la mia educazione è superiore alla tua e quindi non rispondo ai tuoi attacchi personali gratuiti, ciao G.LUCA
20/05/2008 05:45
 
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Re:
decorlanzi, 19/05/2008 17.17:



INTERESSANTE VERO?





MOLTO interessante.

Hai fatto bene a postare questo lungo commento, perché è un fatto che in molti gruppi o sette, che siano di carattere religioso o meno, si applichino di queste... metodologie, diciamo così.

Come pure è vero che certuni, convintissimi di 'chiamarsi fuori' da ciò, al punto magari da guardare dall'alto in basso chi ritengono che sia in tale condizione, siano essi stessi mentalmente manipolati molti di più di quanto non credano. La solita storia del 'bue che dà del cornuto all'asino'.

E' proprio vero, eh, DecorLanzi?

[Modificato da EverLastingLife 20/05/2008 05:56]
20/05/2008 05:54
 
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Re:
decorlanzi, 19/05/2008 18.54:



l'autrice era una ex testimone






barnabino, 19/05/2008 18.47:



era una fuoriuscita dai mormoni e testimoni di Geova






Ah sì? Grazie a DL e Barny, molto istruttivo anche ciò.


Questa persona quindi è dovuta diventare mormone, poi abbandonare i mormoni, poi tdG, poi ha abbandonato anche i tdG, e solo a quel punto le si è accesa una lampadina in testa ed ha 'scoperto' (secondo lei) i culti distruttivi.


Bah.


Peccato, l'avevo presa per una citazione seria. Sarà per un'altra volta.

ELL
[Modificato da EverLastingLife 20/05/2008 05:55]
20/05/2008 09:18
 
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hai ragione ho letto anche io ora su wilki, i suoi otto punti obbiettivamente mi sembrano molto relistici...



Fa parte della tecnica di manipolazione mentale... [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408406]


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
20/05/2008 09:19
 
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Premetto che purtroppo non ho ancora potuto leggeretutto il thread, lo farò sicuramente stasera, ma conosco abbastanza bene l'argomento.

Non esiste gruppo (checchè ne dica Steven Hassan) che non usi tecniche "manipolative", perchè per essere accettato da un gruppo è sempre necessario presentare i requisiti da questo direttamente o indirettamente richiesti. Come ben diceva barnabino, la primitiva chiesa cristiana ripondeva chiaramente ai criteri da te enunciati. La religione che non fa uso di tecniche "persuasive" di fatto manca di un gruppo coeso (vedi religioni tradizionali) e spesso gli aderenti di queste grandi chiese sentono la necessità di riunirsi in sottogruppi con caratteristiche ben definite, che ben rispondono ai criteri svraesposti di setta (vedi Opus dei, focolarini, ........).
A mio parere il termine setta dovrebbe essere usato in senso negaivo solo per indicare i gruppi che usano le cosiddette tecniche di controllo mentale consapevolmente ed a scopo estorsivo.
[Modificato da Esperidia 20/05/2008 09:23]
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
20/05/2008 17:15
 
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Re:
decorlanzi, 19/05/2008 19.04:



FA MALE perchè sai che anche se sei stato ingannato, tu sei responsabile del coinvolgimento. Tutto quel tempo sprecato... alla fine questo è quello che tu vedi... tempo sprecato.




Hai mai provato a dire questo ad un ex TdG? Visto che pratichi un forum pieno di tali ex, prova a dirgli che forse hanno sprecato i migliori anni della loro vita essendo andati dietro al nulla (secondo la loro attuale idea) e facci sapere. [SM=g7574]



<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>
Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
20/05/2008 18:43
 
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Re: Re:
operman, 20/05/2008 17.15:



Hai mai provato a dire questo ad un ex TdG? Visto che pratichi un forum pieno di tali ex, prova a dirgli che forse hanno sprecato i migliori anni della loro vita essendo andati dietro al nulla (secondo la loro attuale idea) e facci sapere. [SM=g7574]




SE hanno fatto la scelta sicuramente dolorosa di diventare ex, non hanno bisogno che qualcuno gli dica se fa male... pultroppo questi cari fratelli lo hanno provato sulla loro pelle... potresti anche rispettare il dolore altrui non credi?
20/05/2008 18:52
 
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Re: Re: Re:
decorlanzi, 20/05/2008 18.43:




SE hanno fatto la scelta sicuramente dolorosa di diventare ex, non hanno bisogno che qualcuno gli dica se fa male... pultroppo questi cari fratelli lo hanno provato sulla loro pelle... potresti anche rispettare il dolore altrui non credi?




Non mi hai capito, o non mi sono spiegato bene, scegli tu.

Ti ho chiesto di chiederlo, in quanto prima di te, in certe occasioni l'ho fatto io. E la loro risposta è stata: Nessun tempo perso, non siamo andati dietro al nulla, eravamo convinti di quello che facevamo e quindi nessuna sofferenza sotto questo punto di vista. Per loro essere diventati ex ha significato la liberazione dalla WTS e quindi nessuna sofferenza sotto questo aspetto. Almeno questo è quello che scrivono. Se al contrario soffrono per aver dedicato molti anni della loro vita a cose rivelatesi per loro inutili, posso solo capirli.

Se a te risulta diversamente, non ti contraddico.
Non mi considerare insensibile



<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>
Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
20/05/2008 19:00
 
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Sinceramente penso che sia difficile non soffrire dopo aver dedicato una parte della propria vita in una cosa in cui credevano e che ora per qualche motivo non credono più, io soffro anche quando mi muore un BONSAY... [SM=x1408433]
20/05/2008 20:42
 
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Re: Re: Re:
decorlanzi, 19/05/2008 23.28:




Mi fa male sapere che esistono elementi come te! [SM=g8286]



non cado nella tua provocazione...la mia educazione è superiore alla tua e quindi non rispondo ai tuoi attacchi personali gratuiti, ciao G.LUCA




ma me la spieghi una cosa?
Ma ti sei sposato una che ha avuto il lavaggio del cervello, è tutti gli altri punti,insostanza che non è capace di decire da se?
ma le cose sono 2:
1° ho ti sei ammatito tu che ti si sposato una persona incapace di nulla.

o le cose stanno diversamente?
20/05/2008 21:05
 
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Qui non si parla di ex, ma di tecniche di controllo mentale.
Cerchiamo di attenerci a questo, propongo uno spunto di riflessione.

A mio avviso non esiste gruppo (checchè ne dica Steven Hassan) che non usi tecniche "manipolative", perchè per essere accettato da un gruppo è sempre necessario presentare i requisiti da questo direttamente o indirettamente richiesti (provate ad entrare nl gruppo delle giovani marmotte e poi mi dite).

Come ben diceva barnabino anche la primitiva chiesa cristiana ripondeva ai criteri elencati nel primo post.

Il gruppo religioso organizzato che non fa uso di tecniche "persuasive", di fatto non riesce a mantenere un gruppo coeso (vedi religioni tradizionali: cattolici, luterani, ..... completamente disgregate) e spesso gli aderenti di queste grandi chiese sentono la necessità di riunirsi in sottogruppi con caratteristiche ben definite e che spesso ben rispondono ai criteri sovraesposti di setta (vedi Opus dei, focolarini, ........).

A mio parere il termine setta dovrebbe essere usato in senso negativo solo per indicare i gruppi che usano le cosiddette tecniche di controllo mentale consapevolmente ed a scopo estorsivo.


[Modificato da Esperidia 20/05/2008 23:49]
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Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
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