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L'amicizia

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2008 18:24
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31/05/2008 18:12
 
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perchè ne abbiamo bisogno?
Perchè abbiamo bisogno di socializzare? Non sappiamo vivere in solitudine per sempre?
Perchè l'amicizia ci rende così felici?
Sentir dire da una persona che ci vuole bene ci commuove addirittura. Perchè?
Aristotele nell'Etica Nicomachea risponde così : "L'amicizia è una virtù o s'accompagna alla virtù; inoltre essa è cosa necessarissima per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se avesse tutti gli altri beni (e infatti sembra che proprio i ricchi e coloro che posseggono cariche e poteri abbiano soprattutto bisogno di amici; infatti quale utilità vi è in questa prosperità, se è tolta la possibilità di beneficare, la quale sorge ed è lodata soprattutto verso gli amici? O come essa potrebbe esser salvaguardata e conservata senza amici? Infatti quanto più essa è grande, tanto più è malsicura). E si ritiene che gli amici siano il solo rifugio nella povertà e nelle altre disgrazie; e ai giovani l'amicizia è d'aiuto per non errare, ai vecchi per assistenza e per la loro insufficienza ad agire a causa della loro debolezza, a quelli che sono nel pieno delle forze per le belle azioni."
Che ne pensate?
31/05/2008 22:50
 
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Perchè abbiamo bisogno di socializzare? Non sappiamo vivere in solitudine per sempre?

___________________________________________
I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero.
La memoria, nell'affievolirsi, li allenta;
e, nonostante l'illusione di cui vorremmo essere le vittime,
e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia,
per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri,
noi viviamo soli.

L'uomo è l'essere che non può uscire da sé,
che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che,
se dice il contrario, mentisce
.


M. Proust
_____________________________________________

[SM=x69]
Non sono così pessimista, ma credo sia questo il motivo per cui l'uomo fugge la solitudine. Riconoscersi come entità separate dal resto del mondo, incapaci di conoscere gli altri (se non tramite il paragone con se stessi) e dagli altri di essere conosciuti .............. ci fa sentire impotenti ed indifesi.
La solitudine genera ansia, depressione, angoscia, ............ Adamo ed Eva l'hanno sperimentata subito dopo il peccato: un secondo prima erano tutt'uno con il mondo, in perfetta armonia con se stessi e con il Creatore e un secondo dopo si trovano nudi, in mezzo ad un giardino, non riconoscono più ciò che li circonda ed appaiono diversi anche a se stessi, tutto diventa nemico e pericoloso. Da allora l'uomo cerca di ripristinare l'armonia e la "fusione" originale con il mondo e con i suoi simili .............. e l'amicizia, .............. quella autentica, è l'unica strada percorribile.
[Modificato da Esperidia 01/06/2008 00:15]
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
31/05/2008 23:19
 
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Da allora l'uomo cerca di ripristinare l'armonia e la "fusione" originale con il mondo e con i suoi simili e l'amicizia, quella autentica, è l'unica strada percorribile.



Espandi le tue sensazioni, non pensare, libera la mente, usa l'istinto. La Forza permea ogni cosa intorno a te, ascoltala e potrai interagire armonizzando te stesso con il fluire dell'universo...
01/06/2008 00:28
 
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Re:
Esperidia, 31/05/2008 22.50:


Perchè abbiamo bisogno di socializzare? Non sappiamo vivere in solitudine per sempre?

___________________________________________
I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero.
La memoria, nell'affievolirsi, li allenta;
e, nonostante l'illusione di cui vorremmo essere le vittime,
e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia,
per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri,
noi viviamo soli.

L'uomo è l'essere che non può uscire da sé,
che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che,
se dice il contrario, mentisce
.


M. Proust
_____________________________________________

[SM=x69]
Non sono così pessimista, ma credo sia questo il motivo per cui l'uomo fugge la solitudine. Riconoscersi come entità separate dal resto del mondo, incapaci di conoscere gli altri (se non tramite il paragone con se stessi) e dagli altri di essere conosciuti .............. ci fa sentire impotenti ed indifesi.
La solitudine genera ansia, depressione, angoscia, ............ Adamo ed Eva l'hanno sperimentata subito dopo il peccato: un secondo prima erano tutt'uno con il mondo, in perfetta armonia con se stessi e con il Creatore e un secondo dopo si trovano nudi, in mezzo ad un giardino, non riconoscono più ciò che li circonda ed appaiono diversi anche a se stessi, tutto diventa nemico e pericoloso. Da allora l'uomo cerca di ripristinare l'armonia e la "fusione" originale con il mondo e con i suoi simili .............. e l'amicizia, .............. quella autentica, è l'unica strada percorribile.



Deduco che "possiamo dire che l'amicizia è una necessità?"
Se l'amicizia è necessaria per il bene per noi stessi allora non è un sentimento incondizionato verso gli altri ma piuttosto un interesse avente lo scopo di migliorare la nostra esistenza....
Colui che si ritiene amico tuttavia è tale proprio perchè "ama" senza secondi fini l'altra persona solo perchè apprezza il suo modo d'essere e in tal senso chiamiamo l'amicizia con l'appellativo di virtù....
Eppure sembra che tutti, uomini e animali traggono profitto dallo stare insieme....dunque l'amicizia è qualcosa di basso,un elemento che fa parte dell'istinto di sopravvivenza che l'ipocrisia umana riveste di buoni propositi?
Oppure esiste davvero l'amicizia disinteressata,quella che ama e non desidera nulla in cambio?
Possono gli esseri umani, questi individui così egoisti essere capaci di nobili sentimenti verso qualcuno?
Eppure c'è da dire che l'amico che abbiamo in realtà lo scegliamo...non si è mai amici per caso...allora temo proprio che non sia un concetto nobile se noi stessi facciamo una cernita per decidere chi merita cosa...
Cosa muove il bene che proviamo verso queste persone....se non è una virtù perchè allora coinvolge il sentimento del bene?

01/06/2008 01:47
 
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Se l'amicizia è necessaria per il bene per noi stessi allora non è un sentimento incondizionato verso gli altri ma piuttosto un interesse avente lo scopo di migliorare la nostra esistenza....



Nessuno ha amore più grande di questo: che qualcuno ceda la sua anima per i propri amici.

L'argomento che deduci è inficiato da un difetto di fondo. Interrogandomi sul tuo quesito, ma in misura molto più ampia rispetto al solo tema dell'amicizia, l'ho definito: "cultura dell'interesse".
Questa meccanica dominante sembra permeare tutti gli strati sociali.

Questa che definisco "onda di disturbo" filtra un'evidenza attraverso uno spettro che chiamiamo economia o principio economico.
Il problema è che siamo macchine biologiche che hanno uno scopo. Nessuno spende più energia di quanta riesca a produrne.
Questo processo molto semplice inficia tutta una serie di considerazioni, ma non spiega determinati comportamenti che come quello in overture di Gesù che va in una direzione contraria al principio economico.
L'unico essere in antitesi a questo principio sembra essere il Creatore poiché non dipende da nessun'altra energia.
La natura che ci caratterizza come dipendenti dall'energia non può discostarsi da un'interpretazione negativa di questo dato di fatto.
E come sempre arriviamo alla constatazione che scegliamo quello in cui credere.

Personalmente aborro la "cultura dell'interesse", nonostante riconosca che il principio economico è alla base della sopravvivenza e del nostro essere. Tuttavia ritengo anche che la visione negativa di questo processo è una lettura miope: spesso ci sono persone che si sforzano di essere amici di chi assolutamente non li può ricambiare sia per qualità intellettuali o umanistiche: in questa attività costoro spendono più energia di quanta ne ricevino, in barba al principio economico.
01/06/2008 10:27
 
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Re:
Cromatiste, 01/06/2008 1.47:


spesso ci sono persone che si sforzano di essere amici di chi assolutamente non li può ricambiare sia per qualità intellettuali o umanistiche: in questa attività costoro spendono più energia di quanta ne ricevino, in barba al principio economico.



Questo principio non è insito solo nel Creatore e in Cristo.
E quelle poche persone, le quali citi, che riescono in tale impresa sono da considerarsi "veri" amici al di là di ogni ostacolo che la vita ci impone.
Chi vuole essere amico si districherà, sgroviglierà ogni nodo che tiene legata la sua anima dal "dare".
Chi non vuole esserelo non si sforzerà nemmeno in questa ardua iniziativa.
E' un sacrificio che dovremmo essere disposti a fare altrimenti non discerniamo il valore reale dell'amicizia.
01/06/2008 10:45
 
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Io non credo che chi dà a chi non può ricambiare in realtà spenda più energia di quanto ne riceva, altrimenti la legge del Cristo c'è più gioia nel dare che nel ricevere sarebbe falsa.
___________________________________
Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
01/06/2008 13:08
 
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Io non credo che chi dà a chi non può ricambiare in realtà spenda più energia di quanto ne riceva, altrimenti la legge del Cristo c'è più gioia nel dare che nel ricevere sarebbe falsa.



Non vedo contraddizione nelle due cose.
Io posso spendere energie emotive, spirituali e fisiche per aiutare qualcuno che è nel bisogno e che in quanto tale non può ricambiare quello che spendo nella stessa misura. Quindi spendo più energie di quante ne ricevo. Tuttavia la gioia che ricevo in questo processo non è a causa di una sublimazione, non dipende quindi da una contropartita economica, bensì da una perdita, dalla consapevolezza di aver speso energia in un processo nobile e contrario alla mero principio economico di matrice darwinista.


E' un sacrificio che dovremmo essere disposti a fare altrimenti non discerniamo il valore reale dell'amicizia.



Completamente d'accordo, e aggiungo alla reale amicizia, il vero spirito cristiano.
01/06/2008 13:52
 
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Non vedo contraddizione nelle due cose.
Io posso spendere energie emotive, spirituali e fisiche per aiutare qualcuno che è nel bisogno e che in quanto tale non può ricambiare quello che spendo nella stessa misura. Quindi spendo più energie di quante ne ricevo. Tuttavia la gioia che ricevo in questo processo non è a causa di una sublimazione, non dipende quindi da una contropartita economica, bensì da una perdita, dalla consapevolezza di aver speso energia in un processo nobile e contrario alla mero principio economico di matrice darwinista.


Sì, solo che io considero la gioia e lo stato di benessere la fonte di ogni nostra energia. Per cui chi più dà più riceve o meglio autogenera.
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Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
01/06/2008 13:57
 
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Comunque ritengo che l'amicizia sia una necessità, non sia una rapporto di amore incondizionato: gli amici intimi si scelgono, si stimano, ............. c'è uno scambio reciproco tra due amici. L'amore cristiano, che supera l'amicizia, è invece quello che dà anche senza ricevere nulla in cambio ............ Ce l'ha insegnato Gesù donando la sua vita non solo per gli amici, ma per l'intero genere umano.
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Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.

Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.

Ulrich Schaffer
07/11/2008 13:29
 
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Città: MONOPOLI
Età: 38
Non si può vivere senza socializzare... senza una vita sociale è impossibile "sopravvivere".
Io credo di non essere mai stato fortunatissimo in amicizia (in amore si e come......), gli amici che ho per lo più non ricoprono un ruolo "d'amicizia", stento a carpire in loro un interessamento nei miei confronti, ma mi sono anche detto che magari lo stesso capita con me nei loro di confronti.
Certe volte bisogna solo arrivare a capire che non sono gli altri che non ci capiscono ma siamo noi a non capire gli altri, è difficile ma cercare di rendere concreto ciò potrebbe rivelarsi utile nel rapporto con gli altri. [SM=g8174]
12/11/2008 12:10
 
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prima di diventare tdg avevo amici. poi, come tutti sanno, quando sei tdg non puoi avere amici sinceri perche' se hai delle vedute diverse della vita...ops..tutti spariscono nel nulla..........Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte..... [SM=g11459]
12/11/2008 18:24
 
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Re:
al.64, 12/11/2008 12.10:

prima di diventare tdg avevo amici. poi, come tutti sanno, quando sei tdg non puoi avere amici sinceri perche' se hai delle vedute diverse della vita...ops..tutti spariscono nel nulla



Segno che non erano sinceri.
Questo tipo di amici è meglio perderli che trovarli.




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Bertolt Brecht
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