Polymetis, 04/07/2008 20.03:
In molti passi della Bibbia, viene detto che
Gesù ha un Dio. Negli Atti degli Apostoli (3:13-15), Gesù è presentato come il “
servitore” di Dio, colui che Dio ha risuscitato dai morti.
Tornato in cielo, al cospetto di Dio, Gesù continua ad essere al suo servizio. L’apostolo Giovanni, dopo più di 60 anni che Gesù era tornato alla vita celeste, scrisse la sua Apocalisse, nella quale parla del Signore Gesù risuscitato e del
“suo Dio e Padre”. (Ap 1:6) Benchè tornato
nella sua posizione divina, Gesù continua a considerare il Padre ‘suo Dio’, non più come uomo, (come potrebbe giustificare qualunque sostenitore della trinità coeguale), ma come Figlio di Dio asceso al cielo, in una posizione subordinata e sottomessa al Padre, visto che continua a parlarne come di una persona superiore a lui: «
Il vittorioso, lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio e giammai ne uscirà; vi scriverò il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, la nuova Gerusalemme che discende dal cielo da presso il mio Dio». Apoc.3:12
Quando alla risurrezione, Gesù ritorna ‘nella posizione del seno del Padre’, è ovvio che non intende dire ‘nella persona del Padre’ o ‘nella persona di Dio’, ma “accanto al Padre ”, che continua ad essere il suo Dio. Rafforzano ancora questo concetto le seguenti parole di Paolo ai Colossesi: «Cercate le cose del cielo, dove Cristo regna accanto a Dio». Col 3:1