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Disassociazione: "Condanna all'invisibilità", ovvero a "Non esistere"

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2009 21:26
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19/01/2009 19:55
 
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Invisibile nel senso che... lo trattate come se non ci fosse!
Carissimo.

"Invisibile" non nel senso che non c'è. Lui c'è, come nel Film. Lui entra, esce, segue, partecipa ai canti e così via.

E' invisibile nel senso che... per voi non esiste. Nel senso che per voi, quando lo osservate, non lo degnate nemmeno di un sorriso, che dimostri affetto, o un minimo moto del Cuore.

Semplicemente, uno sguardo immoto, che osserva come se, appunto, lì non ci fosse niente.

Ho visto con i miei occhi, e posso dire che è così.

La persona "può" partecipare, ma per voi la sua presenza "non esiste".

Meglio sarebbe impedirgli di partecipare. Almeno, significa che lo considerate come persona, che comunque, con la vostra "opposizione", lo considerate esistente, e degno di essere tale.

Ignorandolo, considerandolo come se non ci fosse, attuate un comportamento che non è comprensibile.

Ammetto che provo un po' di rabbia, nello scrivere, in questo momento. E la voglia di andare ad abbracciare tutti i Disassociati che voi ignorate.
Magari, per dargli la forza di capire che il Mondo è grande, e che vi è altro dai Testimoni di Geova.
Magari per fargli capire che è inutile tornare dove non ti considerano nemmeno degno di un sorriso (che nulla costa, e molto dona a chi lo riceve). Ed andare, invece, dove il sorriso esiste ed è molto bello.

Sinceramente, credo che non reagirei in maniera dolce se, parlando con un disassociato, mi sentissi dire "Non si può". Risponderei probabilmente facendo capire cosa si sta provocando.

Posso dire che un altro desiderio è quello che il Popolo di Geova della vostra Congregazione si ribelli in modo dolce a questa direttiva, semplicemente andando a parlare, con il sorriso del cuore, a coloro che sono disassociati.

Io, quando dovessi averne l'occasione, mi riprometto, come scrivevo, di farlo. Ed inviterei tutti i presenti non associati a fare altrettanto.
Bisogna pur "dare il buon esempio", non trovate?
E poi, chissà: magari quella persona può trovare la forza di andarsene dalla sala. E di andare altrove. Magari in qualche Gruppo Evangelico, dove verrebbe accolto con Amore. O ovunque: va bene anche il Circolo degli Scacchi o della Bocce.
Dove potrebbe socializzare. e il suo Mondo è stato semplicemente quello dei Testimoni di Geova, magari gli si può insegnare che esiste anche altro nella Vita. Esistono luoghi dove la Spiritualità è bellissima e sincera, e si è trattati in modo differente.

E, se qualcuno gli ha detto che, lasciando la congregazione sarà condannato alla Seconda Morte, gli si può insegnare che... nessuno può ucciderlo, visto che non può morire. Come nessuno di noi, d'altra parte! Anche perché non siamo mai nati!
Comprendendo questo, credo proprio che lascerebbe la sala, sentendo come è dolce l'aria della sera, sentendo la Natura attorno a lui. E percependo che Vita è ovunque. E che l'Amore può essere trovato anche altrove.

Un carissimo saluto a tutti voi, ed un augurio di consapevolezza e gioia, che vi aiuti a non cadere in atteggiamenti che, con l'idea di essere educativi, creano solo disagio e sofferenza.

Sergio.


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