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La crisi non pesa su maghi e astrologi

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2009 18:06
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04/05/2009 18:06
 
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Roma, 3 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Magia, astrologia e occultismo. Questi i settori che non risentono affatto della crisi economica, ma che continuano ad ingrossare le tasche degli 'operatori'. Ogni giorno, sono 33.000 le persone che si rivolgono a consulti 'magici' per un totale di 11 milioni l'anno, pari al 18% della popolazione e a 3,5 milioni di famiglie interessate a risolvere problemi di amore (46%), salute (25%), protezione (22%) e lavoro (7%).



Una vasta clientela che frutta un incasso annuo di 6 miliardi di euro e un'evasione fiscale del 99%. Questi i dati rilevati dal Telefono Antiplagio fondato da Giovanni Panunzio, che dal 1994 cerca di mettere la parola fine a truffe e raggiri. ''Oltre 16.000 gli abusi segnalati - dice a LABITALIA - e per la maggior parte si tratta di donne (51%), ma anche i minori (6%) vengono coinvolti dalla spirale della magia. Non sorprende che in tempi di crisi il mercato sia in aumento. E' come un gatto che si morde la coda: in Italia, la superstizione e' altissima e chi ha problemi cerca di risolverli con la magia''.

''Ma - rimarca Panunzio - quello che la gente non capisce è che anche i maghi risentono della crisi e che per arginarla truffano i propri clienti, che non solo non risolvono i problemi economici, ma anzi li accrescono''. Così, i circa 155.000 maghi e astrologi la fanno da padrone su tutto il territorio: il 41% risiede al Nord, il 28% al Centro, il 18% al Sud e il 13% nelle Isole. Sempre secondo il Rapporto del Telefono Antiplagio, le province con il più alto numero di maghi e astrologi sono Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino. ''Gli illeciti più frequenti - continua - sono l'esercizio del mestiere di ciarlatano, evasione fiscale, circonvenzione d'incapace, truffa, truffa aggravata, estorsione, esercizio abusivo della professione medica e psicologica, abuso della credulità popolare, violazione della privacy e pubblicità ingannevole ma - conclude Panunzio - solo 4 cittadini su 100 sporgono querela''.

E, se ''è impossibile - ribadisce il fondatore del Telefono Antiplagio Giovanni Panunzio - riconoscere la truffa dei maghi, perché si rifiutano di farsi controllare quando esercitano le pratiche, non si può condividere la loro richiesta di essere riconosciuti a livello professionale''. ''La categoria - conferma - è formata da grossi evasori fiscali, la cui attività non può essere regolamentata perché non esiste''.

Eppure, alcuni di loro sono tutelati anche a livello sindacale. ''Tra i nostri iscritti - spiega Antonio Ieroschi, segretario generale Sinape, il sindacato nazionale confederale di categoria dei consulenti operatori delle bio-discipline naturali, della naturopatia, della pranoterapia e dell'estetologia, aderente al Clacs-Cisl - c'è una minoranza che esercita alcune pratiche vicine all'astrologia, non a caso prima ci chiamavamo 'Unione sindacale astrologica occultista'. Nel tempo, c'è stata un'evoluzione del sindacato, che è stato associato alla disciplina del benessere naturale''.

''I lavoratori del settore - ricorda Ieroschi - lamentano molte problematiche legate soprattutto alla mancanza di una regolamentazione precisa. Agli operatori viene infatti contestato ogni tipo di reato: dall'abuso della professione medica alla circonvenzione di incapaci. Per questo, come sindacato, stiamo cercando di regolamentare il settore con la definizione dei diversi profili professionali, individuando elenchi ad hoc senza passare per gli albi. Ora, invece, potendo chiunque autocertificarsi, non è possibile alcun controllo di qualità, per cui viene svilita la propria qualificazione professionale, con la conseguenza che ognuno appare legittimato a proporsi, preparato o dilettante che sia; al punto tale che anche i seri professionisti si trovano equiparati ai dilettanti''. ''Non è una cosa semplice - afferma il sindacalista - procedere a livello legislativo, anche perché non possono essere definiti 'artigiani', in quanto non c'è la trasformazione del materiale usato. In questo caso, invece, abbiamo a che fare con dei consulenti veri e propri''.


www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3274800703
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