Tomba apostolo Paolo

operman, 6/29/2009 11:59 AM:

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ROMA - Il Papa non ha nascosto la sua «profonda emozione» nel fare un annuncio che rappresenta a suo modo una tappa miliare nella storia della Chiesa: è stata fatta la prima ricognizione, attraverso una sonda, nella tomba di San Paolo, sotto l'omonima basilica romana. Le analisi e i reperti trovati, frammenti d'ossa, grani d'incenso, un lino laminato d'oro, hanno confermato - ha proclamato Ratzinger - la tradizione religiosa di quasi 20 secoli, secondo cui, proprio in quel sarcofago, vengono venerati i resti dell'apostolo delle genti.

L'«ATTENTA» ANALISI NELL'ANNO PAOLINO - L'Anno Paolino, dedicato al bimillenario della nascita di Paolo di Tarso, non poteva concludersi oggi in modo più degno. La Chiesa cattolica aveva effettuato scavi e ricerche per individuare con certezza la tomba di Pietro, cardine della stessa fede cattolica e del primato del vescovo di Roma; attorno al sarcofago di Paolo e di che cosa contenesse, era sempre rimasto invece un alone di incertezza. Nella Basilica romana dedicata all'apostolo delle genti, durante una cerimonia ecumenica a cui ha preso parte anche una delegazione ortodossa da Costantinopoli (Istanbul), Benedetto XVI ha spiegato la recente e «attenta» analisi scientifica. «Nel sarcofago che non è mai stato aperto in tanti secoli - ha raccontato il pontefice - è stata praticata una piccolissima perforazione per produrre una speciale sonda mediante la quale sono state rilevate tracce di un prezioso tessuto di lino colorato di porpora, laminato di oro zecchino e di un tessuto di colore azzurro con filamenti di lino. È stata anche rilevata la presenza di grani di incenso rosso e di sostanze proteiche e calcaree».

L'ESAME DEL CARBONIO 14 - «Inoltre - ha proseguito - piccolissimi frammenti ossei , sottoposti all'esame del carbonio 14 da parte di esperti ignari della loro provenienza sono risultati appartenere a persona vissuta tra il primo e il secondo secolo». «Ciò - ha concluso - sembra confermare l'unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell'apostolo Paolo. Tutto questo riempie il nostro animo di profonda emozione». Al suo fianco, l'arciprete della Basilica, il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, che solo due giorni fa, in una conferenza stampa in Vaticano, si era limitato ad accennare a progetti futuri di ricognizione.

Gli Atti degli Apostoli narrano che Paolo fu catturato, su accusa dei giudei del Tempio, verso la fine degli anni 50 a Gerusalemme, dove si era recato per celebrare la Pentecoste insieme ai cristiani locali. In quanto cittadino romano, chiese di essere giudicato a Roma, dove arrivò nel 60-62, dopo essere stato per anni agli arresti domiciliari a Cesarea Marittima e al termine di un viaggio rocambolesco, con tanto di naufragio a Malta. San Paolo fu probabilmente liberato e poi arrestato nuovamente: il suo martirio avvenne per decapitazione, come si usava con i cittadini romani, verso il 66-67 sulla via Laurentina, in un posto chiamato allora «Le tre taverne» e divenuto oggi «Le tre fontane». La sepoltura fu fatta sulla via Ostiense, dove sorge la Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Già dal secondo secolo d. C., si pregava sulla tomba di Paolo, come attesta il racconto di un presbitero dell'epoca, tal Giaio. Da allora la venerazione è proseguita nei secoli, fino ai giorni nostri. Certo, manca la possibilità di effettuare prove scientifiche moderne come la prova del Dna, ma le analisi rivelate oggi dal papa offrono un'importante conferma alla tradizione religiosa.

www.corriere.it/cronache/09_giugno_28/san_paolo_tomba_fe6000e8-6414-11de-baf4-00144f02aa...

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(Gladio), 01/07/2009 13.27:

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Fossero pure le ossa di San Paolo non vedo perchè dovrei venerarle.

Sono di SAN Paolo.....?

Benissimo.....una prova in più che si trovò effettivamente a Roma.

Sono di un vescovo del primo secolo che non era Paolo?

Bene lo stesso.........non ho bisogno di una tomba o di un frammento di osso per ricordare la grandezza di quest'uomo.

Saluti.

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(Gladio), 01/07/2009 13.44:

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Dimenticavo......il ritrovamento gioverà ai ristoratori ,albergatori,escort ,tassisti, preti e molti altri ancora.

In tempi di crisi tutto aiuta.

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barnabino, 01/07/2009 15.13:

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Se era davvero Paolo mi domando come mai, se i santi venivano venerati già dal I secolo, proprio le sue reliquie a Roma vennero dimenticate... forse la chiesa di Roma, nel I secolo prevalentemente giudaica, non seguiva alcuna pratica di venerazione dei santi e delle loro reliquie.

Shalom

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Seabiscuit, 01/07/2009 16.22:

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ma come fanno a determinare che siano i resti del'apostolo Paolo? Quali sarebbero i chiari indizzi? la datazione è stata data tra il I ed il II secolo, quindi potrebbe trattarsi di qualcun'altro.

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barnabino, 01/07/2009 16.40:

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Beh, ripeto che se fossero vere sarebbero una prova del fatto che tra I e II secolo i santi e le loro reliquie non venivano venerati... interessante infatti che si conservano resti di martiri ma nessuno di essi risale al I secolo, come se nessuno si fosse preoccupato di salvarli.

Possibile che se nel I secolo si fossero venerati i "santi" la tomba ed i resti di un santo come Paolo sarebbero stati dimenticati subito e finiti nell'oblio?

Shalom

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(Gladio), 7/1/2009 1:27 PM:

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Fossero pure le ossa di San Paolo non vedo perchè dovrei venerarle.

Sono di SAN Paolo.....?

Benissimo.....una prova in più che si trovò effettivamente a Roma.

Sono di un vescovo del primo secolo che non era Paolo?

Bene lo stesso.........non ho bisogno di una tomba o di un frammento di osso per ricordare la grandezza di quest'uomo.

Saluti.

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barnabino, 01/07/2009 16.55:

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Non mi risulta che siano state dimenticate.

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Beh, se è stata scoperta solo nel 2006 non doveva aver avuto tanto successo...

Shalom

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MauriF, 7/2/2009 7:29 AM:

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Come no...era proprio persa e dimenticata...

Sotto chiese e basiliche costruiteci sopra.

Poi sai...tessuti preziosi, oro ed incenso fanno parte di una sepoltura di tipo "comune".

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