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Doni dello Spirito Santo SECONDA PARTE (guarigioni)

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2009 01:46
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15/07/2009 15:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 15/07/2009 15.12:

Guarda per me vale la testimonianza resa con la propria stessa vita e con la parola ogni volta che ve ne sia occasione.



Anche per noi è lo stesso



Detto questo l'andare a predicare di casa in casa come "obbligo di servizio" fa molto venditore ambulante...che lo fa per uno stipendio (non che voi lo facciate per questo ma non diciamo nemmeno che lo fate per amore "cristiano" quella è la scusa alla propria coscienza, in realtà lo fate perchè a fine mese dovete portare il conto.)



Lo vedi allora che ti fa schifo?
Non ti viene da pensare che, andando di casa in casa, si ha la certezza di non trascurare nessuno?
Sai quanta gente non può uscire di casa perchè ha problemi di salute, perchè è anziana, perchè non può camminare?
Sai quanta gente lavora tutto il giorno e, non andandosene in piazza o al bar, l'unico momento per contattarla è quando rientra nella propria abitazione?
Noi abbiamo lo scrupolo di non trascurare nessuno, esattamente come facevano i discepoli di Cristo: e guarda che per compilare il rapporto (che serve a fini statistici) non è neanche obbligatorio andare di casa in casa.
Forse ti sfugge che l'opera di casa in casa non è l'unico modo utilizzato per contattare la gente: esiste la testimonianza per strada, telefonica, per lettera, informale, e soprattutto adunanze e assemblee aperte al pubblico.

Atti 5:42 dice:

E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù.

Atti 20:20 dice:

mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa.

[Modificato da admintdg3 15/07/2009 15:24]



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1) Leggete attentamente il Regolamento e attenetevi alle varie regole.
2) Usate il tasto Cerca prima di postare, onde evitare di scrivere cose che sono già state scritte in passato.
15/07/2009 15:25
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
admintdg3, 15/07/2009 15.06:




Hai ragione, predicare di casa in casa è watchtoweriano, quindi fa automaticamente schifo [SM=g8149]
Prova a rileggere il passo, all'interno del contesto...




Ma che dici admin, stai forse scherzando?! Non si guarda il contesto!! Si prende solo per buono quello che si vuole. Gesù mica stava dicendo di non cambiare alloggio in cerca di uno migliore!!??


Dimenticavo...l' altro giorno è venuto il prete a casa mia dicendo: stiamo andando di casa in casa a benedire. Doveva essere un watchtoweriano anche lui visto che ha usato questo termine!! Forse sarà scomunicato per essere andato a benedire le case "di casa in casa".


15/07/2009 15:54
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Primo benedire non è predicare.

Per admin.
Atti 20,20 non dice affatto di predicare "di casa in casa"

Atti 20,20-21
20 Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, 21 scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.

Gesù ci ha indicato di predicare nelle sinagoghe (oggi le chiese), nelle piazze, nei villaggi. Anche di fermarsi nelle case per la formazione, come indicato in Atti 5,42. Ma qui si istruivano gli anziani delle chiese di Efeso e non si faceva una predicazione "porta a porta" .

di casa in casa o in case private dipende da come viene tradotto
kat´òikous, quindi dire che qualcosa sia scritturale quando dipende invece dalla scelta interpretativa del traduttore..mi pare almeno un po'? forzato.
15/07/2009 16:08
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 15/07/2009 15.54:

Primo benedire non è predicare.

Per admin.
Atti 20,20 non dice affatto di predicare "di casa in casa"

Atti 20,20-21
20 Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, 21 scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.

Gesù ci ha indicato di predicare nelle sinagoghe (oggi le chiese), nelle piazze, nei villaggi. Anche di fermarsi nelle case per la formazione, come indicato in Atti 5,42. Ma qui si istruivano gli anziani delle chiese di Efeso e non si faceva una predicazione "porta a porta" .

di casa in casa o in case private dipende da come viene tradotto
kat´òikous, quindi dire che qualcosa sia scritturale quando dipende invece dalla scelta interpretativa del traduttore..mi pare almeno un po'? forzato.



Apri un thread su kat’ òikon e kat’ òikus...il problema però è che a te dà fastidio la predicazione di casa in casa, e cerchi qualsiasi appiglio (a costo di fare delle figurette) per dimostrare che non è sollecitata nella Bibbia.
Anche nel caso in cui la Bibbia non affermasse nulla (ma, in realtà, così non è), nessuno mi proibisce di predicare anche di casa in casa, e a quanto pare si è dimostrato un metodo molto efficace [SM=g7562]





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15/07/2009 16:13
 
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Caro Araldo,


di casa in casa o in case private dipende da come viene tradotto
kat´òikous, quindi dire che qualcosa sia scritturale quando dipende invece dalla scelta interpretativa del traduttore...



Non ci vedo grossi problemi interpretativi, che sia "di casa in casa" o "nelle case" indica che l'opera di fare discepoli era di tipo distributivo: gli apostoli predicavano nei luoghi pubblici (mercati, piazze, sinagoghe) dove c'era gente, e lo facevano sistemanticamente. Non vedo perché escludere che nelle campagne e nei sobborghi visitassero le "case" che in genere erano vere e proprie piccole comunità, come un tempo in Italia la famiglia allargata. Gesù non aveva problemi a recarsi nelle case se invitato o a parlare sulla soglia con gli abitanti. Non c'era la fossazione della privacy come oggi, in genere il visitatore era fatto entrare ed ascoltato!

Insomma, quella della traduzione a me pare un dettaglio, quello che a me pare importante è al di là del "metodo" lo "spirito" con cui i cristiani divulgassero la Buona Notizia del Regno...

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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15/07/2009 16:17
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 15/07/2009 15.54:

Primo benedire non è predicare.

Per admin.
Atti 20,20 non dice affatto di predicare "di casa in casa"

Atti 20,20-21
20 Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, 21 scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù.

Gesù ci ha indicato di predicare nelle sinagoghe (oggi le chiese), nelle piazze, nei villaggi. Anche di fermarsi nelle case per la formazione, come indicato in Atti 5,42. Ma qui si istruivano gli anziani delle chiese di Efeso e non si faceva una predicazione "porta a porta" .

di casa in casa o in case private dipende da come viene tradotto
kat´òikous, quindi dire che qualcosa sia scritturale quando dipende invece dalla scelta interpretativa del traduttore..mi pare almeno un po'? forzato.




Lo so Araldo, benedire e predicare sono 2 cose differenti e i preti si guardano bene dal fare quest' ultima cosa.
La mia era una battuta sull' utilizzo del "di casa in casa".

Comunque Atti 5:42 è chiara, anche in altre traduzioni: "di casa in casa" oppure "per le case"





[Modificato da Morby968 15/07/2009 16:17]
15/07/2009 17:24
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
admintdg3, 7/15/2009 3:06 PM:




Hai ragione, predicare di casa in casa è watchtoweriano, quindi fa automaticamente schifo [SM=g8149]
Prova a rileggere il passo, all'interno del contesto...



Notate...... Che dice; Atti 20:20/ Che e' perfetta vista!!!! Non solo perfetta dell'ochio, ma anche perfetta vista di spiritualita'!

Che ADioLaGloria non e' pemesso di vedere [SM=g8050]

ATTI 20:20,e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case nessuna di quelle cose che sono giovevoli,




15/07/2009 17:54
 
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Queste erano prove convincenti del fatto che la congregazione cristiana, allora agli inizi, era veramente guidata da Dio. Ma una volta stabilito chiaramente questo, sarebbe stato necessario continuare a dimostrarlo indefinitamente?
1 Cor. 12:29, 30; 13:8, 13: “Non tutti sono profeti, vero? . . . Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? . . . L’amore non viene mai meno. Ma se ci sono doni di profezia, saranno eliminati; se ci sono lingue, cesseranno . . . Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore, queste tre cose; ma la più grande di queste è l’amore”.

Una volta assolta la loro funzione, quei doni miracolosi sarebbero cessati. Ma le qualità di valore inestimabile che costituiscono il frutto dello spirito di Dio avrebbero continuato a manifestarsi nella vita dei veri cristiani.

Indovina un pò? Tutte parole copiate ed incollate dal libro "Ragioniamo", a riprova che di ragionamento fatto dai Testimoni di Geova direttamente ce n'è ben poco.

forse nella sua Bibbia non c'è scritto " di casa in casa"...

Esatto...

Prova a rileggere il passo, all'interno del contesto...

Guarda, ho riletto il passo, ma in effetti dice la stessa cosa anche dopo averlo riletto...

mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa.

Come si evince dal contesto di questo verso, che come al solito viene deliberatamente ignorato, l'apostolo Paolo sta indirizzando queste parole a credenti, e non come opera di evangelizzazione verso i nuovi. Paolo sta parlando agli anziani della chiesa di Efeso, a cui lui ha esposto "le cose che vi erano utili", ovvero dei consigli per la cura della comunità. Qui l'evangelizzazione porta a porta non c'entra assolutamente nulla. Infatti è normalissimo che un pastore evangelico, o un prete, vada a casa dei feli per visitarli e incoraggiarli.


RICORDO CHE QUESTO 3D RIGUARDA LE GUARIGIONI DIVINE.
15/07/2009 18:02
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 15/07/2009 15.12:

Guarda per me vale la testimonianza resa con la propria stessa vita e con la parola ogni volta che ve ne sia occasione.

Detto questo l'andare a predicare di casa in casa come "obbligo di servizio" fa molto venditore ambulante...che lo fa per uno stipendio (non che voi lo facciate per questo ma non diciamo nemmeno che lo fate per amore "cristiano" quella è la scusa alla propria coscienza, in realtà lo fate perchè a fine mese dovete portare il conto.)

Pax
Araldo.



no un momento fammi capire bene. Quale sarebbe il vero motivo secondo te? Con portare il conto ti riferisci al rapporto che si fa a fine mese?
Fare il rapporto serve per fare le statistiche e secondo te quello sarebbe un buon motivo per me a dedicare delle ore a dei perfetti sconosciuti anzichè alla mia famiglia? Se sarebbe questo lo scopo ci dovrebbe saltare fuori per me qualche cosa non pensi? Cosa?






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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
15/07/2009 18:06
 
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Re:
ADioLaGloria, 7/15/2009 5:54 PM:

Queste erano prove convincenti del fatto che la congregazione cristiana, allora agli inizi, era veramente guidata da Dio. Ma una volta stabilito chiaramente questo, sarebbe stato necessario continuare a dimostrarlo indefinitamente?
1 Cor. 12:29, 30; 13:8, 13: “Non tutti sono profeti, vero? . . . Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? . . . L’amore non viene mai meno. Ma se ci sono doni di profezia, saranno eliminati; se ci sono lingue, cesseranno . . . Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore, queste tre cose; ma la più grande di queste è l’amore”.

Una volta assolta la loro funzione, quei doni miracolosi sarebbero cessati. Ma le qualità di valore inestimabile che costituiscono il frutto dello spirito di Dio avrebbero continuato a manifestarsi nella vita dei veri cristiani.

Indovina un pò? Tutte parole copiate ed incollate dal libro "Ragioniamo", a riprova che di ragionamento fatto dai Testimoni di Geova direttamente ce n'è ben poco.

forse nella sua Bibbia non c'è scritto " di casa in casa"...

Esatto...

Prova a rileggere il passo, all'interno del contesto...

Guarda, ho riletto il passo, ma in effetti dice la stessa cosa anche dopo averlo riletto...

mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa.

Come si evince dal contesto di questo verso, che come al solito viene deliberatamente ignorato, l'apostolo Paolo sta indirizzando queste parole a credenti, e non come opera di evangelizzazione verso i nuovi. Paolo sta parlando agli anziani della chiesa di Efeso, a cui lui ha esposto "le cose che vi erano utili", ovvero dei consigli per la cura della comunità. Qui l'evangelizzazione porta a porta non c'entra assolutamente nulla. Infatti è normalissimo che un pastore evangelico, o un prete, vada a casa dei feli per visitarli e incoraggiarli.


RICORDO CHE QUESTO 3D RIGUARDA LE GUARIGIONI DIVINE.



Se ti male un dente, se non vai dal dentista sei fritto [SM=g8238]


15/07/2009 18:42
 
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Re:
ADioLaGloria, 15/07/2009 9.20:

Una domanda, se le guarigioni miracolose servono ad avvalorare l'evangelizzazione, come mai i pentecostali non hanno MAI bussato a casa mia, per illuminarmi riguardo alla verità e farmi constatare le loro opere miracolose?

E chi l'ha detto che le chiese evangeliche non evangelizzano? Semplicemente non lo fanno "casa per casa". Noi abbiamo un banchetto al mercato una volta alla settimana, usciamo ogni sabato a distribuire volantini, abbiamo un gazzebo da 175 mq che piazziamo per 4 giorni a rotazione nelle principali città, e così come lo facciamo noi, ogni comunità delle Assemblee di Dio in Italia dedica il suo tempo all'evangelizzazione. Gesù ha detto "Andate per il mondo", poi voi ci andate in un modo, noi ci andiamo in un altro. Comunque, a riprova che il battesimo nello Spirito Santo sia utile nell'evangelizzazione ti faccio notare che i Testimoni di Geova esistono da più tempo dei pentecostali, e sebbene oggi i Testimoni di Geova non raggiungano nemmeno 100milioni di membri, i pentecostali in meno anni sono oltre 250.000.000, quasi un quarto dell'intera cristianità. Guardando le statistiche, il rapporto tra numero di conversioni e numero delle ore impiegate nella predicazione parla chiaro: affinchè uno si converta ai Testimoni di Geova occorrono migliaia e migliaia di ore di predicazione. Forse noi predicheremo di meno, ma gli affetti sono molto maggiori. Poi ovviamente l'Italia è un discorso a parte, nella culla del Cattolicesimo è difficile far sentire forte la propria voce.



Caro ADLG per tua informazione i TDG sono circa sette milioni.
Ma non mi preoccuperei tanto del numero dei credenti, ricorda le parole di Cristo:

(Matteo 7:13) “Entrate per la porta stretta; perché ampia e spaziosa è la strada che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi entrano;

Più che del numero dei proseliti o la rapidità nel crescere come numero, mi preoccuperei dell'insegnamento portato avanti, se è conforme o meno alle Scritture.

Circa i metodi di predicazione da voi usati, da tempo i tdg li utilizzano similmente, predicano OVUNQUE E IN QUALUNQUE MODO, la predicazione di casa in casa è il metodo formale con il quale siamo ben conosciuti.
Questo per seguire il MODELLO che istituì Cristo mandando i 70 a due a due.
[Modificato da ultimo80. 15/07/2009 18:46]
__________
SALUTI
15/07/2009 19:02
 
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Re: Re:
jwfelix, 15/07/2009 12.43:


Continuando, Ragioniamo dice che i versi di Marco 16:17,18 non compaiono nei manoscritti grechi più antichi, il Sinaitico e il vaticano 1209, del IV secolo, tuttavia sono stati ritenuti attendibili da tutte le traduzioni bibliche, tanto che sono presenti anche nella Traduzione del Nuovo Mondo stessa, quindi non mi sembra una grande giustificazione.



Per questa trattazione ti rimando qui

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...




Nobody answer???
15/07/2009 21:56
 
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Re:
ADioLaGloria, 15/07/2009 17.54:

Queste erano prove convincenti del fatto che la congregazione cristiana, allora agli inizi, era veramente guidata da Dio. Ma una volta stabilito chiaramente questo, sarebbe stato necessario continuare a dimostrarlo indefinitamente?
1 Cor. 12:29, 30; 13:8, 13: “Non tutti sono profeti, vero? . . . Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così? . . . L’amore non viene mai meno. Ma se ci sono doni di profezia, saranno eliminati; se ci sono lingue, cesseranno . . . Ora, comunque, rimangono fede, speranza, amore, queste tre cose; ma la più grande di queste è l’amore”.

Una volta assolta la loro funzione, quei doni miracolosi sarebbero cessati. Ma le qualità di valore inestimabile che costituiscono il frutto dello spirito di Dio avrebbero continuato a manifestarsi nella vita dei veri cristiani.

Indovina un pò? Tutte parole copiate ed incollate dal libro "Ragioniamo", a riprova che di ragionamento fatto dai Testimoni di Geova direttamente ce n'è ben poco.



Era l'unico modo per farti leggere davvero quello che dice il libro Ragioniamo che TU stai usando in questa discussione.
Ecco il motivo del copia/incolla.

E per confermare questo basta vedere che nel tuo post iniziale, questo "pezzo" non lo citi nemmeno e neanche stavolta lo commenti.
E' troppo lontano dalle tue convinzioni che non ti interessa per niente, vero?
E poi sarebbe troppo complicato smentirlo.


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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
16/07/2009 10:12
 
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Re:
ADioLaGloria, 15/07/2009 17.54:


mentre non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa.

Come si evince dal contesto di questo verso, che come al solito viene deliberatamente ignorato, l'apostolo Paolo sta indirizzando queste parole a credenti, e non come opera di evangelizzazione verso i nuovi. Paolo sta parlando agli anziani della chiesa di Efeso, a cui lui ha esposto "le cose che vi erano utili", ovvero dei consigli per la cura della comunità. Qui l'evangelizzazione porta a porta non c'entra assolutamente nulla. Infatti è normalissimo che un pastore evangelico, o un prete, vada a casa dei feli per visitarli e incoraggiarli.




Se leggi il versetto 21, il successivo, parla di testimonianza a giudei e greci, in relazione all'insegnamento del versetto 20.
Non vedo quindi la difficoltà di applicare il versetto alla predicazione di casa in casa o nelle case.


[Modificato da Barnaba1977 16/07/2009 10:13]


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«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
16/07/2009 10:41
 
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Era l'unico modo per farti leggere davvero quello che dice il libro Ragioniamo che TU stai usando in questa discussione.
Ecco il motivo del copia/incolla.

Quello che mi rattrista è constatare che TU non hai letto assolutamentenulla di quello che ho scritto, perchè se lo avessi letto ti renderesti conto che io ho risposto a tutte le cose che hai riportato: il fatto che i doni dovessero finire nel primo secolo! Anzi, nel 3D che riguarda la PRIMA PARTE di questo argomento, ho inserito proprio quei versi e li ho commentati singolarmente. Avendolo fatto di là, mi sembrava inutile rifarlo per la seconda parte dello stesso argomento.
16/07/2009 14:44
 
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Re:
ADioLaGloria, 16/07/2009 10.41:

Era l'unico modo per farti leggere davvero quello che dice il libro Ragioniamo che TU stai usando in questa discussione.
Ecco il motivo del copia/incolla.

Quello che mi rattrista è constatare che TU non hai letto assolutamentenulla di quello che ho scritto, perchè se lo avessi letto ti renderesti conto che io ho risposto a tutte le cose che hai riportato: il fatto che i doni dovessero finire nel primo secolo! Anzi, nel 3D che riguarda la PRIMA PARTE di questo argomento, ho inserito proprio quei versi e li ho commentati singolarmente. Avendolo fatto di là, mi sembrava inutile rifarlo per la seconda parte dello stesso argomento.



Quindi il mio errore è non aver letto la prima parte, che è un'altra discussione.
Questo modo di postare non è che agevoli la discussione.
Se "parli" con me in questa ed io rispondo in questa, non puoi dirmi che siccome hai già risposto in un'altra discussione era inutile rispondere in questa.
Ci complichiamo troppo la vita.

Per tornare all'argomento vorrei chiederti:

Le guarigioni odierne, atte ad identificare i veri discepoli di Cristo, fanno parte o no di quei doni, che secondo l'apostolo Paolo, "sarebbero cessati"?

Grazie per la risposta, sempre che tu non abbia già risposto nell'altra.

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16/07/2009 16:32
 
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Quindi il mio errore è non aver letto la prima parte, che è un'altra discussione.

Non è che sia un tuo errore, è che poichè ho letto le risposte che il libro "Rigioniamo facendo uso delle Scritture" fornisce riguardo a guarigioni e riguardo al dono delle lingue e ho constatato che alcuni elemnti sono uguali ho preferito creare DUE discussioni (per non mettere troppi elementi tutti in una volta) ma che hanno lo stesso titolo, dividendole in PARTE PRIMA e PARTE SECONDA. In realtà la discussione è una, e cioè "Doni dello Spirito Santo".

Le guarigioni odierne, atte ad identificare i veri discepoli di Cristo, fanno parte o no di quei doni, che secondo l'apostolo Paolo, "sarebbero cessati"?

Fanno parte di queri doni, che sarebbero cessati. Il problema è il QUANDO dovrebbero cessare. Non sono certo finiti nel primo secolo. La promessa del dono dello Spirito Santo che Gesù fece ai discepoli (Atti 1:4,8), che si manifestò nella forma in cui avvenne a Pentecoste (Atti 2:1-4) viene estesa dall'apostolo Pietro a "tutti quelli che il Signore Dio nostro chiamerà" (Atti 2:39). Ora, visto che Dio non ha smesso di chiamare, i doni sono ancora per la chiesa. L'apostolo Paolo afferma che i doni sarebbero cessati "quando sarà venuta la perfezione". Siccome la perfezione può essere intesa o come la fine dei tempi, in cui Cristo regnerà su ogni cosa e in cui non ci sarà più il peccato (e quindi la perfezione), oppure quando il cristiano sarà direttamente alla presenza di Dio, fuori dalla carne che impedisce di raggiungere la perfezione (Gal. 3:3). Questi tipi di perfezione, non sono ancora venuti, e quindi i doni sono ancora per la chiesa. Gesù dice che il parlare in lingue e le guarigioni sono segni che accompagneranno coloro che avranno creduto nell'evangelizzazione (Mar. 16:17-18). Poichè ancora oggi, grazie a Dio, c'è un popolo che evangelizza non vedo perchè mai Dio dovrebbe non mantenere la sua promessa di accompagnare l'evangelizzazione con questi segni.
Riassumendo, i doni non sono cessati per almeno 3 motivi:
1) La perfezione non è ancora venuta
2) La promessa è per quanti il Signore ne chiamerà
3) Finchè c'è un popolo che evangelizza, Dio accompagna con i doni dello Spirito
16/07/2009 18:08
 
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Re:
ADioLaGloria, 16/07/2009 16.32:



Fanno parte di queri doni, che sarebbero cessati. Il problema è il QUANDO dovrebbero cessare.




Ma non pensi che sorga anche un altro problema: A chi vengono oggi dati questi doni?

ADioLaGloria, 16/07/2009 16.32:


La promessa è per quanti il Signore ne chiamerà



Mi sà che siete in diversi a pretenderne l'esclusiva.



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A chi vengono oggi dati questi doni?

Se accetti il SIGNORE Gesù con tutto il tuo cuore, caro admintdg2, e desideri di ricevere il dono di Dio, il Battesimo nello Spirito Santo è anche per te!
16/07/2009 21:13
 
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Il ministero di casa in casa: Perché oggi è così importante? [SM=g8050]
“Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. — ATTI 5:42.
È UNA scena familiare in quasi ogni paese della terra. Due persone ben vestite si avvicinano a una casa e cercano di trasmettere a chi vi abita un breve messaggio tratto dalla Bibbia e inerente al Regno di Dio. Se il messaggio gli interessa, forse presentano qualche pubblicazione biblica e offrono un gratuito studio biblico a domicilio. Poi passano alla casa successiva. Se svolgete quest’opera, avrete notato che spesso la gente capisce che siete testimoni di Geova ancor prima che apriate bocca. Il ministero di casa in casa è diventato il nostro segno distintivo.
Per adempiere l’incarico che Gesù diede di predicare e fare discepoli usiamo svariati metodi. (Matt. 28:19, 20) Diamo testimonianza nei mercati, agli angoli delle strade e in altri spazi pubblici. (Atti 17:17) Molti li contattiamo per telefono e per lettera. Parliamo delle verità bibliche anche mentre svolgiamo le attività di tutti i giorni. Abbiamo perfino un sito Web ufficiale che permette di accedere a informazioni basate sulla Bibbia in oltre 300 lingue. Tutti questi metodi danno buoni risultati, eppure quasi ovunque il modo principale in cui diffondiamo la buona notizia è la predicazione di casa in casa. Su cosa si basa questo metodo? In che modo i servitori di Dio dei tempi moderni sono arrivati a farne un uso così ampio? E perché oggi è tanto importante?
Il metodo seguito dagli apostoli
La predicazione di casa in casa è un metodo che si basa sulle Scritture. Quando mandò gli apostoli a predicare, Gesù diede loro queste istruzioni: “In qualunque città o villaggio entriate, cercate chi vi è meritevole”. In che modo dovevano cercare i meritevoli? Gesù comandò loro di andare a casa della gente: “Quando entrate nella casa, salutate quelli della casa; e se la casa lo merita, la pace che le augurate venga su di essa”. Dovevano andarci senza essere stati invitati? Notate cos’altro disse Gesù: “Dovunque qualcuno non vi riceva o non ascolti le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi”. (Matt. 10:11-14) Da queste istruzioni è chiaro che dovevano essere gli apostoli, mentre andavano “attraverso il territorio di villaggio in villaggio, dichiarando la buona notizia”, a prendere l’iniziativa di visitare le persone nelle loro case. — Luca 9:6.
La Bibbia dice esplicitamente che gli apostoli predicavano di casa in casa. Per esempio, in Atti 5:42 leggiamo: “Ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù”. Una ventina d’anni dopo l’apostolo Paolo ricordò agli anziani della congregazione di Efeso: “Non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa”. Paolo aveva forse contattato quegli anziani prima che diventassero credenti? Evidentemente sì, perché fra le varie cose che aveva insegnato loro c’erano ‘il pentimento verso Dio e la fede nel nostro Signore Gesù’. (Atti 20:20, 21) Commentando Atti 20:20, lo studioso A. T. Robertson osserva: “Vale la pena notare che il più grande dei predicatori predicava di casa in casa”. — Word Pictures in the New Testament.
Un moderno esercito di locuste [SM=g8238]
L’opera di testimonianza compiuta nel I secolo fu solo un assaggio di un’opera più grande che sarebbe stata svolta nei nostri giorni. Nella profezia di Gioele la predicazione dei cristiani unti viene paragonata a una devastatrice piaga di insetti, tra cui le locuste. (Gioe. 1:4) Come un esercito che avanza, le locuste superano ostacoli, entrano nelle case e divorano tutto quello che trovano sul loro cammino. (Leggi Gioele 2:2, 7-9). Questa è una descrizione davvero efficace della perseveranza e della scrupolosità con cui i servitori di Dio compiono l’opera di testimonianza nei tempi moderni. Il metodo più importante tra quelli usati dai cristiani unti e dai loro compagni delle “altre pecore” nell’adempiere questo quadro profetico è il ministero di casa in casa. (Giov. 10:16) Come mai noi testimoni di Geova abbiamo adottato il metodo usato dagli apostoli nella predicazione?
Dal 1919 in avanti è stata messa in risalto la responsabilità che ciascun cristiano ha di partecipare personalmente all’opera di testimonianza. Per esempio, l’articolo intitolato “Servizio essenziale”, comparso nell’edizione inglese della Torre di Guardia del 15 agosto 1922, ricordava ai cristiani unti l’importanza di darsi da fare per “portare alle persone il messaggio stampato e parlare loro alle porte, rendendo testimonianza al fatto che il regno dei cieli è vicino”. Il Bulletin (Il ministero del Regno di oggi) conteneva presentazioni dettagliate. Tuttavia all’inizio il numero di quelli che predicavano effettivamente di casa in casa era esiguo. Alcuni si trattenevano, sollevando varie obiezioni. Ma il problema di fondo era che alcuni consideravano umiliante predicare di casa in casa. Man mano che veniva data maggiore importanza al servizio di campo, molti di loro si allontanavano dall’organizzazione di Geova.
Nei decenni che seguirono, l’opera crebbe. Comunque si rese evidente che era necessario preparare meglio ogni ministro per l’opera di casa in casa. Prendiamo per esempio la situazione degli Stati Uniti: nei primi anni ’50 del secolo scorso il 28 per cento dei Testimoni si limitavano a distribuire foglietti d’invito o a stare fermi per la strada con le riviste in mano. Più del 40 per cento erano irregolari nel servizio di campo e lasciavano passare mesi senza dare affatto testimonianza. Cosa si poteva fare per aiutare tutti i cristiani dedicati a predicare di casa in casa?
All’assemblea internazionale tenuta a New York nel 1953 si prestò particolare attenzione all’opera di casa in casa. Il fratello Nathan H. Knorr dichiarò che il principale compito di tutti i sorveglianti cristiani doveva essere quello di aiutare ogni Testimone a partecipare regolarmente al ministero di casa in casa. “Ognuno”, disse, “dovrebbe essere in grado di predicare la buona notizia di casa in casa”. Per conseguire tale obiettivo fu messo in atto un programma di addestramento a livello mondiale. A coloro che ancora non predicavano di casa in casa fu insegnato come iniziare conversazioni con le persone alle porte, ragionare con loro mediante la Bibbia e rispondere alle loro domande.
Questo programma di addestramento diede risultati notevoli. In un decennio i proclamatori in tutto il mondo aumentarono del 100 per cento, le visite ulteriori del 126 per cento e gli studi biblici del 150 per cento. Oggi quasi sette milioni di proclamatori del Regno predicano la buona notizia in tutto il mondo. Questa crescita straordinaria è una prova che Geova sostiene i suoi servitori nel ministero di casa in casa. — Isa. 60:22.
Vengono segnati quelli che sopravvivranno
L’importanza del ministero di casa in casa si capisce da una visione avuta dal profeta Ezechiele. Nella visione Ezechiele vede sei uomini con un’arma in mano e un settimo uomo vestito di lino con un calamaio da segretario. A quest’ultimo è detto di ‘passare in mezzo alla città’ e di “apporre un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa”. Terminata l’opera di apporre il segno viene dato ai sei uomini armati il comando di uccidere tutti quelli che non hanno il segno. — Leggi Ezechiele 9:1-6.
Comprendiamo che, nell’adempimento di questa profezia, l’uomo “vestito di lino” rappresenta il rimanente dei cristiani unti con lo spirito. Compiendo l’opera di predicare e fare discepoli, la classe degli unti appone un segno simbolico su coloro che diventano parte delle “altre pecore” di Cristo. (Giov. 10:16) Cos’è questo segno? È la prova ben visibile, come se l’avessero sulla fronte scoperta, che tali pecore sono discepoli di Gesù Cristo dedicati e battezzati e che hanno rivestito una nuova personalità simile alla sua. (Efes. 4:20-24) Queste persone simili a pecore formano un solo gregge insieme ai cristiani unti e li aiutano nell’importantissima opera di apporre il segno su altri ancora. — Riv. 22:17.
La visione di Ezechiele dà risalto a un motivo per cui è così urgente continuare a cercare coloro che “sospirano e gemono”. Sono in gioco delle vite. Presto i giustizieri celesti mandati da Geova, rappresentati dai sei uomini armati, distruggeranno quelli che non hanno il segno simbolico. Riguardo a tale giudizio futuro, l’apostolo Paolo scrisse che il Signore Gesù, accompagnato dai “suoi potenti angeli . . . recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù”. (2 Tess. 1:7, 8) Si noti che le persone saranno giudicate a seconda della loro reazione alla buona notizia. Perciò la proclamazione del messaggio di Dio deve continuare incessantemente sino alla fine. (Riv. 14:6, 7) Ciò pone una responsabilità molto seria sulle spalle di tutti i dedicati servitori di Geova. — Leggi Ezechiele 3:17-19.
L’apostolo Paolo sentiva la responsabilità di parlare ad altri della buona notizia. Infatti scrisse: “Sono debitore ai greci e ai barbari, ai saggi e agli insensati: quindi, da parte mia, ho premura di dichiarare la buona notizia anche a voi che siete a Roma”. (Rom. 1:14, 15) Grato della misericordia mostratagli, Paolo si sentiva in dovere di aiutare altri affinché fossero oggetto, proprio come lui, dell’immeritata benignità di Dio. (1 Tim. 1:12-16) Era come se avesse un debito con ognuno di quelli che incontrava, debito che poteva essere ripagato solo trasmettendo loro la buona notizia. Vi sentite anche voi in debito verso le persone del vostro territorio? — Leggi Atti 20:26, 27.
Per quanto salvare vite umane sia importante, noi predichiamo di casa in casa per un motivo che lo è ancora di più. Nella profezia riportata in Malachia 1:11, Geova dichiara: “Da dove si leva il sole fin dove tramonta, il mio nome sarà grande fra le nazioni, e . . . si farà una presentazione al mio nome, sì, un dono puro; perché il mio nome sarà grande fra le nazioni”. In adempimento di questa profezia, i dedicati servitori di Geova svolgono umilmente il ministero e così lodano pubblicamente il suo nome in tutta la terra. (Sal. 109:30; Matt. 24:14) Il motivo principale per cui predichiamo pubblicamente e di casa in casa è quello di offrire a Geova “un sacrificio di lode”. — Ebr. 13:15.
Gli eventi cruciali che ci attendono
Quali sviluppi possiamo ancora attenderci per quanto riguarda l’opera di predicazione? L’assedio di Gerico, narrato nel libro di Giosuè, lo illustra. Ricordiamo che poco prima che Dio distruggesse Gerico, gli israeliti avevano ricevuto il comando di marciare attorno alla città una volta al giorno per sei giorni. Il settimo giorno, però, la loro attività doveva diventare molto più intensa. Geova aveva detto a Giosuè: “Dovete marciare intorno alla città sette volte e i sacerdoti devono suonare i corni. E deve avvenire che quando suonano il corno di montone, . . . tutto il popolo deve lanciare un grande grido di guerra; e le mura della città devono crollare”. (Gios. 6:2-5) È possibile che in futuro anche la nostra attività di predicazione divenga più intensa. Senza dubbio, quando il sistema di cose attuale sarà distrutto, avremo visto la più grande testimonianza mai resa al nome e al Regno di Dio.
È possibile che a un certo punto il messaggio che dichiariamo divenga come “un grande grido di guerra”. Nel libro di Rivelazione gli energici messaggi di giudizio sono simboleggiati da “una grossa grandine dai chicchi del peso di circa un talento”. E Rivelazione 16:21 dice: “La piaga d’essa era insolitamente grande”. Non sappiamo ancora quale ruolo avrà il ministero di casa in casa nella proclamazione di quei decisivi messaggi di giudizio. Ma possiamo essere sicuri che, prima della fine della “grande tribolazione”, il nome di Geova sarà stato fatto conoscere come non era mai accaduto nella storia dell’uomo. [SM=g8336] — Riv. 7:14; Ezec. 38:23.



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