 15/10/2009 17:17 |
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La Parola di chi? Che senso ha? Un nome strettamente annesso ad un ruolo? Che ruolo? |
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| 15/10/2009 17:21 |
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Re: La Parola di chi? Che senso ha? Morby968, 15/10/2009 17.17:
Un nome strettamente annesso ad un ruolo? Che ruolo?
La Parola di Dio strettamente annessa al ruolo di parlare. |
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| 15/10/2009 17:23 |
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Il messaggero di Dio |
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| 15/10/2009 17:25 |
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Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? ortodox, 15/10/2009 17.21:
La Parola di Dio strettamente annessa al ruolo di parlare.
La Parola di Dio? E quindi porta il messaggio di Dio, giusto? E se porta il messaggio di Dio, allora, come dice felix è un messaggero, anzi, il messaggero personale di Dio. [Modificato da Morby968 15/10/2009 17:26] |
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| 15/10/2009 17:33 |
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Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? Morby968, 15/10/2009 17.25:
La Parola di Dio? E quindi porta il messaggio di Dio, giusto? E se porta il messaggio di Dio, allora, come dice felix è un messaggero, anzi, il messaggero personale di Dio.
Ahh, ho capito. Per cui ad esempio dire di un gatto (visto che è il tuo avatar, non per altro!) "Gli manca la parola" non significa che miagola invece di articolare dei suoni secondo un vocabolario quanto piuttosto che manca di qualcuno che sia il suo messaggero personale.
Giusto?
Anzi no, scusate. Stavo ancora riflettendo (sapete, non si finisce mai di imparare). Il miagolio per il gatto è parlare, quindi l'esempio non calza. Pertanto, nel mondo felino, l'equivalente sarebbe uno che va in giro a miagolare per conto suo o al suo posto.
[Modificato da Maimonide 15/10/2009 17:37] |
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| 15/10/2009 17:44 |
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Re: Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? Maimonide, 15/10/2009 17.33:
Ahh, ho capito. Per cui ad esempio dire di un gatto (visto che è il tuo avatar, non per altro!) "Gli manca la parola" non significa che miagola invece di articolare dei suoni secondo un vocabolario quanto piuttosto che manca di qualcuno che sia il suo messaggero personale.
Giusto?
Solitamente si dice di un animale che "gli manca la parola" quando l' insieme di tutti gli atti che fa ti porta a capire che sarebbe completo se potesse esprimere il proprio pensiero attraverso il linguaggio. Si, perchè la parola, termine inteso come la capacità di comunicare, serve per far arrivare alle persone i nostri pensieri, il nostro volere ecc, ecc. Definendo suo figlio LA PAROLA (sottinteso di Dio), Dio annuncia il suo volere. |
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| 15/10/2009 17:45 |
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Re: Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? Maimonide, 15/10/2009 17.33:
Anzi no, scusate. Stavo ancora riflettendo (sapete, non si finisce mai di imparare). Il miagolio per il gatto è parlare, quindi l'esempio non calza. Pertanto, nel mondo felino, l'equivalente sarebbe uno che va in giro a miagolare per conto suo o al suo posto.
L' equivalente appunto, si chiama PORTAVOCE!! O mi verrai a dire : Si è mai visto qualcuno che porta la voce di qualcun'altro?? [Modificato da Morby968 15/10/2009 17:45] |
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| 15/10/2009 17:45 |
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Re: Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? Maimonide, 15/10/2009 17.33:
Ahh, ho capito. Per cui ad esempio dire di un gatto (visto che è il tuo avatar, non per altro!) "Gli manca la parola" non significa che miagola invece di articolare dei suoni secondo un vocabolario quanto piuttosto che manca di qualcuno che sia il suo messaggero personale.
Giusto?
Anzi no, scusate. Stavo ancora riflettendo (sapete, non si finisce mai di imparare). Il miagolio per il gatto è parlare, quindi l'esempio non calza. Pertanto, nel mondo felino, l'equivalente sarebbe uno che va in giro a miagolare per conto suo o al suo posto.
Gesù, la Parola.
Il gatto che miagola, che parla per conto suo, per conto degli altri, che gli manca la parola.
Sto avendo qualche difficoltà a capire.
Aiutami Maimonide.
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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.
Lonnie D. Kliever |
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| 15/10/2009 17:55 |
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Re: Re: Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? operman, 15/10/2009 17.45:
Gesù, la Parola.
Il gatto che miagola, che parla per conto suo, per conto degli altri, che gli manca la parola.
Sto avendo qualche difficoltà a capire.
Aiutami Maimonide.
Ti aiuto volentieri. Fino ad oggi pensavo che uno sprovvisto di parola fosse muto; oggi scopro che invece parla, solo che ha bisogno di un portavoce personale.
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| 15/10/2009 18:00 |
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Fino ad oggi pensavo che uno sprovvisto di parola fosse muto; oggi scopro che invece parla, solo che ha bisogno di un portavoce personale
Io starei peggiorando? Tu, caro mio, con queste volgarizzazioni mi pare che dai proprio un pessimo spettacolo!
![[SM=x1408403]](https://im0.freeforumzone.it/upload1/474988_Ridi7i.gif) --------------------------------------------------------------------
Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
FORUM TESTIMONI DI GEOVA |
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| 15/10/2009 18:07 |
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barnabino, 15/10/2009 18.00:
Fino ad oggi pensavo che uno sprovvisto di parola fosse muto; oggi scopro che invece parla, solo che ha bisogno di un portavoce personale
Io starei peggiorando? Tu, caro mio, con queste volgarizzazioni mi pare che dai proprio un pessimo spettacolo!
Barnabino, mi spiace che adesso la butti sulla denigrazione. Se stai dubitando del fatto che questa tipologia di argomenti sia per me convincente, probabilmente ti rendi conto della loro debolezza.
Mi spiace per te; me ne farò una ragione.
Pensavo che le volgarizzazioni fossero di altri. Probabilmente mi sbaglio.
Faccio un esempio. Cosa vuol dire parola? chiede qualcuno.
Portavoce, risponde un altro.
Ottimo. Argomento chiuso.
Pensavo anche che la lingua avesse più sfumature. Evidentemente non è così.
Forse anche qui mi sbaglio, ma dov'è finito un certo spessore che caratterizzava la gran parte delle discussioni esegetiche? |
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| 15/10/2009 18:15 |
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Caro Maimonide,
pensavo anche che la lingua avesse più sfumature. Evidentemente non è così
Allora invece di fare delle spiritosaggini su un presunto Dio muto vediamo di analizzare queste sfumature in base al contesto scritturale. Francamente queste boutade mi sembrano fuori luogo se vogliamo discutere in modo serio.
ma dov'è finito un certo spessore che caratterizzava la gran parte delle discussioni esegetiche?
Capisci che se ci sono utenti che vengono qui dicendo che vogliono "farsi quattro risate" (non parlo di te, ovviamente) lo spessore delle discussioni non può che essere ben poco significativo.
Te lo dico senza alcun rimprovero, ma se ci si confronta facciamolo in modo rispettoso delle opinioni e la fede di tutti.
Shalom [Modificato da barnabino 15/10/2009 18:17] --------------------------------------------------------------------
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| 15/10/2009 18:19 |
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barnabino, 15/10/2009 18.15:
Caro Allora invece di fare delle spiritosaggini su un presunto Dio muto vediamo di analizzare queste sfumature in base al contesto scritturale. Francamente queste boutade mi sembrano fuori luogo se vogliamo discutere in modo serio
Chiedo venia se ho dato adito a pensare che Dio sia muto.
Volevo semplicemente dire che per altri la Parola è il pensiero di Dio. Potresti anche dirmi che è un concetto troppo ontologico ed io potrei magari dirti che sì, è così: perché nei vangeli appare proprio in quello giovanneo che (e bla bla bla). Poi puoi pure rotolarti dalle risate.
Ma per favore, non dire che le mie sono boutade per assolvere nel contempo un certo "tipo" di risposta. Sai perfettamente che sto rispondendo usando la stessa "qualità" di risposta.
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| 15/10/2009 18:33 |
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Caro Maimonide,
Chiedo venia se ho dato adito a pensare che Dio sia muto
Figurati, semplicemente mi pareva un commento inutilmente polemico, che per altro fraintende il senso di "portavoce" o "rappresentante divino".
Volevo semplicemente dire che per altri la Parola è il pensiero di Dio
Questo è noto e non è certo la solo ipotesi che è stata fatta in base soprattutto al senso ellenistico di logos , ma dove questo si evincerebbe dalle Scritture questo significato?
perché nei vangeli appare proprio in quello giovanneo che (e bla bla bla). Poi puoi pure rotolarti dalle risate
Questo non mi fa certo rotolare dalle risate, non vedo da cosa lo deduci. Mi fa ridere solo chi pensa di liquidare l'argomento con una boutade polemica. Quella che esponi è solo un'interpretazione patristca, oggi funzionale al dogma, ma ben poco vicina alla concezione che poteva avere Giovanni.
Sai perfettamente che sto rispondendo usando la stessa "qualità" di risposta
L'ipotesi di Parola come di "portavoce" a me pare molto qualitativa, estremamente coerente con le Scritture.
Shalom
[Modificato da barnabino 15/10/2009 22:32] --------------------------------------------------------------------
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| 15/10/2009 18:36 |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: La Parola di chi? Che senso ha? Maimonide, 15/10/2009 17.55:
Ti aiuto volentieri. Fino ad oggi pensavo che uno sprovvisto di parola fosse muto; oggi scopro che invece parla, solo che ha bisogno di un portavoce personale.
Il fatto che uno si serva di un portavoce non significa che sia necessariamente muto.
Anche semplici uomini hanno un portavoce.
Se Gesù viene chiamato "la Parola" è perchè ha agito in molte circostanze da portavoce di Dio.
Certo, questo può essere inaccettabile per chi lo considera una parte della Trinità.
Dio che usa se stesso per farsi da portavoce, non è facilmente spiegabile.
Mi spiego il motivo del discorso sul gatto.
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Lonnie D. Kliever |
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| 15/10/2009 21:00 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.384 | Città: PONTINIA | Età: 43 | |
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La parola è comunicazione ! Non è esprimere dei suoni, come può essere un miagolio, bensì è trasmettere un messaggio ! |
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| 15/10/2009 22:34 |
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Visto che Maimonide si lamenta della "qualità" di questi interventi si possono portare degli elementi più approfonditi su questo significato? Mi pare che lui, in linea con una certa linea patristica, tenda a leggere "logos" nel suo senso greco, non potrebbe essere come dice lui, cioè indicare il "pensiero" di Dio? Cosa indicano le Scritture?
Shalom [Modificato da barnabino 15/10/2009 22:35] --------------------------------------------------------------------
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| 15/10/2009 22:50 |
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*** it-2 p. 491 Parola, La ***
Perché il Figlio di Dio è chiamato “la Parola”. Un titolo spesso descrive le funzioni svolte o gli incarichi ricoperti da chi lo porta. Così avveniva per il titolo Kal-Hatzé, che significa “la voce o parola del re”, attribuito a un funzionario abissino. In seguito ai viaggi compiuti dal 1768 al 1773, James Bruce descrisse come segue i doveri del Kal-Hatzé: Stava in piedi presso una finestra coperta da una tenda attraverso la quale, invisibile dall’esterno, il re parlava a questo funzionario. Egli trasmetteva quindi il messaggio ai singoli individui o gruppi interessati. Il Kal-Hatzé fungeva perciò da parola o voce del re d’Abissinia. — Travels to Discover the Source of the Nile, Londra, 1790, vol. III, p. 265; vol. IV, p. 76.
Si ricordi, inoltre, che Dio costituì Aaronne come parola o “bocca” di Mosè, dicendo: “Egli deve parlare per te al popolo; e deve avvenire che egli ti servirà come bocca, e tu gli servirai come Dio”. — Eso 4:16.
Similmente il Figlio primogenito di Dio servì senza dubbio come Bocca o Portavoce del Padre suo, il grande Re d’Eternità. Era la Parola di Dio in quanto serviva a trasmettere le informazioni e le istruzioni agli altri figli spirituali e umani del Creatore. È ragionevole credere che Dio, in molte delle occasioni in cui aveva comunicato con gli uomini prima che Gesù venisse sulla terra, si fosse servito della Parola come di un suo portavoce angelico. (Ge 16:7-11; 22:11; 31:11; Eso 3:2-5; Gdc 2:1-4; 6:11, 12; 13:3) Poiché l’angelo che guidò gli israeliti attraverso il deserto aveva ‘il nome di Geova in lui’, può darsi che fosse la Parola, il Figlio di Dio. — Eso 23:20-23; vedi GESÙ CRISTO (Esistenza preumana).
A dimostrazione del fatto che durante il suo ministero terreno aveva continuato a prestare servizio quale Parola o Portavoce del Padre suo, Gesù disse ai suoi ascoltatori: “Non ho parlato di mio proprio impulso, ma il Padre stesso che mi ha mandato mi ha dato comandamento su ciò che devo dire e di che devo parlare. . . . Perciò le cose che dico, come il Padre me le ha dette, così le dico”. — Gv 12:49, 50; 14:10; 7:16, 17.
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| 15/10/2009 22:53 |
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Dunque le cosiddette "teofanie" altro non sono che manifestazioni del logos che parla quale messaggero angelico di Dio, Gesù è "logos" in quanto rappresenta Dio, ne porta il "nome" manifestando la volontà di Dio e rivelando la parola di Dio agli esseri umani imperfetti, nel suo ruolo di mediatore.
Shalom [Modificato da barnabino 15/10/2009 22:53] --------------------------------------------------------------------
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| 16/10/2009 10:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.205 | Città: CANTAGALLO | Età: 50 | |
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Caro Maimonide, lascia perdere non ci caverai mai un ragno dal buco. Se a loro hanno detto che Parola significa portavoce o (peggio ancora) rappresentante (come quello della Folletto, hai presente) non riuscirai mai a far cambiare loro idea.
Fai come me, lasciali parlare e fatti due risate con le cose che secondo loro "rispondono ad una logica ferrea" mentre invece della logica (quella vera) non sono neanche lontanamente parenti.
Tutto il resto è noia !
Saluti
ortodox
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