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La filosofia..........

Ultimo Aggiornamento: 16/08/2017 15:16
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11/08/2017 22:28
 
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erevnitis, 11/08/2017 18.18:

Voglio dire tutte le religioni cristiane accettano questo dato che Maria è stata resa incinta per mezzo dello spirito santo e accettano la sua risurrezione, questo per una persona che ha fede che la bibbia sia la parola di Dio non è difficile da credere, mentre c'è dibattito su altre dottrine a livello interpretativo.

Mi è sembrato capire che la fede non ha bisogno di un altro supporto!!! colui che crede, crede... punto e basta!!!

La bibbia dice "accertatevi da ogni cosa" suppongo anche a livello interpretativo della sacra scrittura che puo differire da una religione all'altra.

La fede perché avrebbe bisogno di accertazioni?
Se tu credi, devi credere a prescindere o sbaglio?




no, la fede non è credulità cieca.
Ci si deve accertare di ogni cosa, se per esempio la risurrezione di Cristo è in armonia con il disegno divino di redenzione e di salvezza, quindi se in questo senso è qualcosa di plausibile.


[Modificato da Aquila-58 11/08/2017 22:29]
11/08/2017 22:35
 
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Re:
erevnitis, 11/08/2017 18:18:

Voglio dire tutte le religioni cristiane accettano questo dato che Maria è stata resa incinta per mezzo dello spirito santo e accettano la sua risurrezione, questo per una persona che ha fede che la bibbia sia la parola di Dio non è difficile da credere, mentre c'è dibattito su altre dottrine a livello interpretativo.

Mi è sembrato capire che la fede non ha bisogno di un altro supporto!!! colui che crede, crede... punto e basta!!!

La bibbia dice "accertatevi da ogni cosa" suppongo anche a livello interpretativo della sacra scrittura che puo differire da una religione all'altra.

La fede perché avrebbe bisogno di accertazioni?
Se tu credi, devi credere a prescindere o sbaglio?



Dovresti cogliere la differenza tra "fede" e "credulità". Dire che si "crede per fede" non esenta dal cercare conferme alla propria fede.

Come ti dicevo, i primi a sostenere la resurrezione del Cristo furono proprio i primissimi cristiani e lo fecero di fronte ai testimoni oculari della sua morte, alle accuse dei giudei e all'occhio critico dei romani (le guardie al sepoltro erano romane).

Non troverai mai una conferma sperimentale alla resurrezione del Cristo, questo è ovvio e non è un dato da ricercare, ma cercando troverai molte conferme indirette che puntano in quel senso.

Simon
12/08/2017 13:33
 
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Re:

Nella fede in teoria c'è solo quello, ..... Certo, poi il cristiano si fa delle domande, ovvio, ma forse quello è già un sconfinare nelle filosofia, a mio parere. La fede assoluta è quella del bambino che non si pone domande perché ha fiducia totale: "Veramente vi dico: A meno che non vi convertiate e non diveniate come bambini, non entrerete affatto nel regno dei cieli".



Voglio dire tutte le religioni cristiane accettano questo dato che Maria è stata resa incinta per mezzo dello spirito santo e accettano la risurrezione di Gesù, questo per una persona che ha fede che la bibbia sia la parola di Dio non è difficile da credere, mentre c'è dibattito su altre dottrine a livello interpretativo.

Mi è sembrato capire che la fede non ha bisogno di un altro supporto!!! colui che crede, crede... punto e basta!!!
La bibbia dice "accertatevi da ogni cosa" suppongo anche a livello interpretativo della sacra scrittura che puo differire da una religione all'altra.

La fede perché avrebbe bisogno di accertazioni?
Se tu credi, devi credere a prescindere o sbaglio?
12/08/2017 15:40
 
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Di nuovo una discussioni tagliata senza motivo...

Shalom [SM=g2037509]
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12/08/2017 16:25
 
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Si, comunque non ho perso il filo del discorso, ho posto questa nuova domanda oggi!!
12/08/2017 16:41
 
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Mi è sembrato capire che la fede non ha bisogno di un altro supporto!!! colui che crede, crede... punto e basta!!!



Non è esattamente così, quella sarebbe credulità che sconfina nell'opinione, per cui io credo una cosa e tu ne credi un'altra e siamo a posto, come ciascuno ha la sua opinione ciascuno ha la sua fede. La fede invece è una spiegazione della realtà altrettanto solida che la scienza, ma in un altro versante.

Ti suggerisco la lettura di questo libro, su cui non sono completamente d'accordo, ma ci sono alcuni passi illuminanti, a mio avviso, per capire in che cosa consiste la certezza della fede



Prevale oggi l'idea, nel mondo scientifico e super tecnicizzato, che ogni credo religioso sia antiquato o del tutto inammissibile. Secondo l'opinione dominante, la scienza si basa su fatti dimostrati e conduce quindi ad una conoscenza reale; la religione si fonda invece solo su opinioni, su «credenze» personali, che possono essere vere per me o per voi, ma non possono ambire ad essere il «vero» puro e semplice. Ma questa è un'idea errata, da respingere, dice Polkinghorne. D'altra parte la religione ha valore solo se può avvicinarsi alla verità: non è una tecnica per farsi coraggio e tenere alto il morale. In realtà, superata la prima impressione, scienza e religione sono cugine, da un punto di vista intellettuale. Ambedue sono alla ricerca di un «credere» che sia motivato. Né l'una né l'altra possono pretendere di possedere la conoscenza assoluta, certa, poiché ciascuna deve fondare le proprie conclusioni sul ruolo reciproco che giocano interpretazione ed esperienza. Nessuna delle due si basa soltanto su puri fatti o su mere opinioni. Sono parte ambedue del grande tentativo umano di capire. J. Polkinghorne, già docente di Fisica matematica all'Università di Cambridge e ora teologo anglicano, ha alle spalle una lunga serie di opere sul tema «scienza e fede». Qui raccoglie la summa del suo pensiero in forma chiara ed accessibile al non specialista. è il libro di uno scienziato serio e scrupoloso che si pone interrogativi inconsueti: «C'è la mente di un creatore dietro l'universo?», «Come finirà il mondo?», «Uno scienziato può credere in Dio e pregare?», «Che cosa pensare dei miracoli della Bibbia?», «Vi sono argomenti per credere alla risurrezione di Gesù?». Un libro lucido e originale, per chi crede e per chi non crede, che invita alla riflessione sul modo in cui procedono la scienza e la fede religiosa, ognuno nel proprio campo, in vista di un superamento di barriere e di schemi precostituiti, tipici del nostro tempo.

Shalom
[Modificato da barnabino 12/08/2017 16:41]
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12/08/2017 18:55
 
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Grazie per le coordinate barnabino.

Allora

1 - scienza , filosofia e fede cercano di spiegare la realtà. Quindi sono distanti per certi versi ma vicini per altri.

2 - La bibbia dice "accertatevi da ogni cosa"

Questo "accertarsi" ha relazione con la fede? Quando ci si accerta, la fede viene edificata?
[Modificato da erevnitis 12/08/2017 19:08]
12/08/2017 20:17
 
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Re:
erevnitis, 12/08/2017 18.55:



Questo "accertarsi" ha relazione con la fede? Quando ci si accerta, la fede viene edificata?




assolutamente si, la fede non è credulità.
La fede deve avere solide basi, sennò muore...

(mannaggia però ' sta discussione.....cancellati la metà dei post [SM=g7556] )

[Modificato da Aquila-58 12/08/2017 20:18]
13/08/2017 23:09
 
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Sembra che ci siano due discorsi diversi.

Il primo

La fede pura come quella di Abraamo che va nel deserto, senza farsi nessuna domanda, senza nessun calcolo. Pietro che cammina sulle acque con una fede che non si pone nessun quesito, i problemi avvengono dal momento che vede il turbine ed inizia a farsi delle domande. La fede e come l'uomo che salta senza un paracadute. Il bambino che ha una fiducia cieca nel suo papà, che si butta nelle sua braccia senza nessun interrogativo.

Il secondo

La fede che viene edificata, per questo occorre uno studio, delle prove. La fede che ha una base solida per credere. Non si crede ha occhi chiusi ma con occhi ben aperti.

Mi manca qualcosina per armonizzare i due !!!
[Modificato da erevnitis 13/08/2017 23:12]
13/08/2017 23:38
 
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La fede di Abraamo e Pietro non era senza fondamento, Abraamo conosceva alcuni eventi che motivarono la sua fede, ad esempio era contemporaneo di Sem il figlio di Noè che aveva vissuto il diluvio... lo stesso vale per Pietro, che aveva avuto modo di conoscere Gesù. La loro non era credulità, il bambino ha fiducia nel padre perché ha sperimentato cosa significa...

Shalom
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13/08/2017 23:53
 
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Stupendo barnabino, penso di aver capito il punto, ci sono nella bibbia atti di fede pura, ma questi si sono potuti verificare solo perché c'era stato un fondamento che si era costruito ben prima.
[Modificato da erevnitis 14/08/2017 00:04]
16/08/2017 12:31
 
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Re:
barnabino, 13/08/2017 23:38:

La fede di Abraamo e Pietro non era senza fondamento, Abraamo conosceva alcuni eventi che motivarono la sua fede, ad esempio era contemporaneo di Sem il figlio di Noè che aveva vissuto il diluvio... lo stesso vale per Pietro, che aveva avuto modo di conoscere Gesù. La loro non era credulità, il bambino ha fiducia nel padre perché ha sperimentato cosa significa...

Shalom




Tuttavia mi chiedo, il costruire questo "fondamento" non è sinonimo di assicurarci prima, un "vedere!! Non è un equiparare ad un camminare prima, per "visione"?

Come conciliare questo dato con il principio "Felici quelli che non vedono e credono"?
[Modificato da erevnitis 16/08/2017 12:42]
16/08/2017 13:13
 
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Perché la fede non è vedere con gli occhi fisici... io posso pure vedere un prodigio, alcuni videro la risurrezione di Gesù o il mar Rosso aprirsi ma questo non edificò la fede, altri non videro prodigi eppure credettero. Per questo che Dio ci ha parlato prima per mezzo dei profeti e poi per mezzo di un figlio, affinché potessimo vedere oltre quello che vedono gli occhi fisici.

Shalom
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16/08/2017 14:09
 
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Ovviamente credere solo con gli occhi fisici non basta anche il diavolo ha visto Geova.

Tuttavia stando agli esempi citati di Abramo che udiva la voce di Geova, Pietro che vedeva i miracoli di Cristo e il bambino che sperimenta la protezione del padre, la visione aveva motivato la loro fede. Del resto anche nel primo secolo avvenivano i miracoli per agievolare questa fede.

Se io credo senza nessuna visione non è credulità?

La visione non potrebbe essere anche equiparata all'accertarmi da ogni cosa per mezzo dello studio per creare un fondamento?

Secondo me, il "credere" deve implicare necessariamente gli occhi fisici, il "vedere" , tuttavia non solo si deve accettare questo "vedere" con gli occhi fisisci ma sopratutto con il cuore per creare un fondamento per la fede. Poi successivamente avendo questo fondamento si potrà credere eventualmente senza vedere.


Che dici ?
16/08/2017 14:16
 
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Mi pare corretto, la fede non è credulità, ha delle basi.

Shalom
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16/08/2017 14:36
 
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Quindi Gesù quando dice "Felici quelli che non vedono e credono"
sta parlando solo di questa categoria di persone che avevano già costruito un fondamento?

Fondamento che si era creato con un "vedere" non solo con gli occhi fisici ma sopratutto con il cuore.

Quelli che avevano costruito questo fondamento, avevano una fede tale che non era piu necessaria la visione, si credeva a prescindere dal vedere come dice il Cristo.

Concordi?


16/08/2017 15:16
 
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Quindi Gesù quando dice "Felici quelli che non vedono e credono"
sta parlando solo di questa categoria di persone che avevano già costruito un fondamento?



Beh, Gesù disse quella frase a Tommaso, vedi tu se aveva bisogno di vedere le piaghe nel corpo di Cristo per credere che Dio lo aveva risorto...


Fondamento che si era creato con un "vedere" non solo con gli occhi fisici ma sopratutto con il cuore



Sempre Gesù dice: “Felici gli occhi che vedono le cose che voi vedete"!


Quelli che avevano costruito questo fondamento, avevano una fede tale che non era piu necessaria la visione, si credeva a prescindere dal vedere come dice il Cristo. Concordi?



Esatto...

Shalom
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