Il Circo

Questa non la considero una vera e propria poesia anche se...


Nella luce fioca di un lumicino che non basta ad illuminare 2 metri di stanza,
un uomo allo specchio prepara lo spettacolo più atteso della sera.
I vestiti sono larghi e la parrucca, fluorescente e luccicante, è già cotonata.
Quel finto naso rosso lo guarda e quasi sembra ridere ancor prima di essere indossato.
Ecco, è il suo momento. I cavalli hanno trottato ed il trapezzista è al suo ultimo salto.
Mentre con la mano porta al viso un po' di trucco, si perde nei suoi occhi...
"Da quanto tempo non mi guardavo dentro! Non ero più abituato a vedere il vero volto del pagliaccio. Quello che regala sorrisi e spensieratezza nelle sere di questo circo."
Una lacrima scende dai tuoi occhi. Sembra ricordarti che sei sempre un uomo.
Non basta un po' di trucco e l' aria buffa a nascondere la tua infelicità.
Ormai è da diverso tempo che lei non è più lì tra il tuo pubblico...
...e forse a lei non è mai piaciuto quello che sei.
Asciugati le lacrime che un ricordo non fa la felicità. Guarda avanti. Pensa ai bambini che ti acclameranno.

La mano passa sul viso e la pelle cambia colore. Il bianco del trucco pian piano copre gli ultimi spazi.
Ma il trucco non coprirà mai gli occhi lucidi e tristi di questo vecchio pagliaccio.