Dorian Gray

Ho apprezzato l'ultima rivisitazione del romanzo di Oscar Wilde: Dorian Gray.

Nel titolo è omesso "Il ritratto" perché il film si concentra più sull'influenza cinica e mefistofelica che trasforma un innocente e ancora ingenuo Dorian nel dannato che diventerà, in un processo di dannazione, ricerca di redenzione e catarsi finale. Ottima interpretazione dell'attore principale, tal Ben Barnes che non ho mai visto prima, e del bravissimo Colin Firth, nella parte del cinico ed edonista Lord Wooton, cicerone del giovane Gray nella vorticosa discesa ad una vita dedita all'immoralità, senza valori e senza principi, figlia di una filosofia epicurea epurata di ogni moderazione.

Bellissima la scena in cui il giovane Gray, in un momento di debolezza, voglia abbracciare l'amico e come egli si sottragga al suo abbraccio, compiaciuto per le scelte e le gesta da lui perpretate e allo stesso tempo disgustato per il frutto vivente della filosofia che egli predica sia giusto applicare all'unica vita che abbiamo, facendone lo splendore della fiamma di cui ci consumiamo.

Decisamente sopra le attese, consigliato.

Grazie del suggerimento!