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Atti 11:26 "chiamati cristiani per divina provvidenza"?

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2013 20:37
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18/01/2010 13:58
 
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Non ricordo se questo argomento è già stato affrontato nel forum.

Comunque in Atti 11:26 si legge nella TNM:



e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia. Avvenne così che per un anno intero radunarono a sé nella congregazione e ammaestrarono una grande folla, e fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani.



Alcuni contestano la presenza nel testo della precisazione "per divina provvidenza". Alcuni sostengono non solo che il nome cristiani fu affibbiato da uomini ma addirittura fu usato con una connotazione spregiativa.

Altre traduzioni così rendono il passo:


Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani - Nuova Riveduta



Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani - CEI



Un commentario evangelico così commenta questo fatto:


Questo nome non nacque nella Chiesa. Finora abbiamo visto che i seguaci di Gesù si chiamavano "i discepoli" (Atti 6:2 e nel nostro passo); "i fratelli" Atti 11:1; "i credenti" Atti 2:44; 4:32; "i santi" Atti 9:32, 41; "i salvati" Atti 2:47; e nel Nuovo T. il nome di cristiani non appare che due altre volte: in Atti 26:28, in senso ironico, sulle labbra d'Agrippa; ed in 1Pietro 4:16, dal qual passo si può forse inferire, ch'era nome dato a mo' di rimprovero e d'insulto. Cotesto nome non è neppure d'origine giudaica. I giudei non lo avrebbero mai dato ai discepoli di Gesù; perché, fino ad un certo punto, era nome che avrebbero potuto dare a loro stessi. Cristo è la traduzione greca dell'ebraico Messia; i cristiani, quindi, sarebbero stati i seguaci del Messia. Come mai avrebbero essi inventato cotesto nome per darlo ai discepoli di colui che aveano crocifisso? essi, che tanto teneano alle loro speranze messianiche? Difatti, quando voleano nominare i discepoli di Gesù, non diceano, i cristiani; ma diceano: i Galilei Atti 2:7, o: i Nazareni Atti 24:5. L'origine dunque del nome non può essere che pagana. Dalla forma lo si direbbe d'origine latina; analogo a Pompeiani, Sullani e simili. Ma d'origine latina o greca, è certo ch'ei fu inventato dagli abitanti pagani d'Antiochia; e, forse, con intenzione di scherno, se si vuole accentuare il fatto dell'imperatore Giuliano, il quale dice (Nisopog., pag. 344) che gli antiocheni erano satirici, mordaci, e famosi per inventar dei nomignoli e dar la baia a chi prendevano di mira.

Le ricerche del Martini, a proposito delle origini di questo nome, sono svelte e sbrigative. "Abbiamo veduto, dic'egli, che per l'addietro coloro che abbracciavano il Vangelo erano chiamati discepoli, credenti, fratelli; adesso vien dato loro un nuovo nome, secondo la predizione di Isaia 65:15; e non è da dubitarsi che questo nome fosse preso per movimento dello Spirito Santo con pubblico consiglio della Chiesa di Antiochia, diretta allora dai due apostoli, Paolo e Barnaba!" - www.laparola.net/testo.php



Cosa ne pensate in merito? Fu un nome dato per divina provvidenza o fu un nome dato da uomini?
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18/01/2010 14:53
 
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la parola cristiano è un aggettivo.
non è menzionata molte volte nella bibbia...cmq dev'essere un termine in uso al tempo della predicazione degli apostoli altrimenti non si spiegherebbe come Agrippa usi il termine rivolgendosi a Paolo: "..manca poco che tu mi persuada a farmi cristiano" (atti 26:28 ed Paoline)..
neologismo coniato per deridere i discepoli?
può essere...fatto certo è che oggi chi si sforza di seguire le orme di Cristo è definito cristiano. Per divina provvidenza? certo Dio ha provveduto il Cristo come riscatto...

l'esegesi la lascio agli specialisti. [SM=g27985] (che presto si lanceranno nelle danze appassionate) [SM=g27986]
20/01/2010 12:40
 
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Il Dizionario dei Concetti biblici del NT (Coenen - Beyreuther - Bietenhard, EDB) dice in merito ad Atti 11:26:


"Sia questo che gli altri due passi del NT, nei quali ricorre il termine (At 26:28; 1 PT 4:16), fanno pensare che al nome fosse collegato un sottofondo dispregiativo da parte di gente estranea e in ciò non si disitnguesse dalla qualifica di nazareni. E' chiaro che in questo caso, come in tanti altri in cui l'apellativo ha avuto la stessa origine, si tratta di un titolo che è diventato ben presto onorifico per coloro che lo portavano".



Avete altri spunti in merito? Fu un nome ascritto da Dio o dai pagani?
[Modificato da viceadmintdg4 15/11/2013 19:59]
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20/01/2010 14:49
 
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Chiamati cristiani per divina provvidenza

Per un anno intero Barnaba e Saulo “ammaestrarono una grande folla, e fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani”. È improbabile che siano stati gli ebrei i primi a chiamare i seguaci di Gesù cristiani (in greco) o messianisti (in ebraico), perché avevano respinto Gesù quale Messia, o Cristo, e quindi non lo avrebbero implicitamente riconosciuto come tale chiamando cristiani i suoi seguaci. Alcuni pensano che sia stata la popolazione pagana a soprannominarli cristiani per burla o per disprezzo. La Bibbia però indica che il nome cristiani fu dato da Dio. — Atti 11:26.
Nelle Scritture Greche Cristiane il verbo usato in relazione al nuovo nome, generalmente tradotto “furono chiamati”, è sempre associato con qualcosa di soprannaturale, oracolistico o divino. Il Vocabolario greco-italiano di Lorenzo Rocci lo definisce: “do responso; . . . di Dio, dico; parlo; rivelo”; altri lessicografi lo rendono “pronunciare un oracolo”, “dare un comando o un ammonimento divino, insegnare dal cielo”. Dato che i seguaci di Gesù furono chiamati cristiani “per divina provvidenza”, è possibile che Geova abbia indicato a Saulo e Barnaba di dare questo nome.


Entro il 44 E.V., o poco dopo, i fedeli seguaci di Gesù Cristo cominciarono a essere conosciuti come cristiani. Alcuni asseriscono che furono gli estranei a soprannominarli cristiani, per dispregio. Eppure diversi lessicografi e commentatori biblici affermano che il verbo usato in Atti 11:26 sottintenda guida o rivelazione divina. Perciò, nella Traduzione del Nuovo Mondo, questo passo legge: “Fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli furono per divina provvidenza chiamati cristiani”. (Lezioni simili si trovano in R. Young, Literal Translation of the Holy Bible, Edizione Riveduta, 1898; The Simple English Bible, 1981; H. McCord, New Testament, 1988). Entro il 58 E.V. circa il nome cristiani era ben noto anche ai funzionari romani. — Atti 26:28.


Fu per la prima volta ad Antiochia di Siria che i seguaci di Cristo furono chiamati cristiani. È assai improbabile che gli ebrei siano stati i primi a chiamare “cristiani” (dal greco) o “messianisti” (dall’ebraico) i seguaci di Gesù: non avrebbero rifiutato di accettare Gesù come Messia o Cristo per poi riconoscerlo tacitamente come l’Unto o il Cristo dando ai suoi seguaci il nome di “cristiani”. Alcuni pensano che la popolazione pagana abbia dato loro il nome di cristiani per scherzo o disprezzo, ma la Bibbia spiega che venne dato loro da Dio, dicendo che “furono per divina provvidenza chiamati cristiani”. — At 11:26.
Nella maggioranza delle traduzioni bibliche la voce del verbo greco chrematìzo che ricorre in questo versetto viene resa semplicemente “furono chiamati”. Ci sono però delle traduzioni che indicano che la scelta del nome “cristiano” va attribuita a Dio. Degne di nota a questo riguardo sono la Traduzione del Nuovo Mondo, la Young’s Literal Translation e la Simple English Bible. La versione di Young dice: “I discepoli inoltre furono divinamente chiamati cristiani la prima volta in Antiochia”.
Il verbo chrematìzo è sempre usato nelle Scritture Greche Cristiane in relazione a qualcosa di soprannaturale, oracolistico o divino. Il Vocabolario greco-italiano di L. Rocci contiene la definizione “do responso; . . . di Dio, dico; parlo; rivelo”. Il Greek-English Lexicon of the New Testament di Thayer (1889, p. 671) dà questa definizione: “Dare un comando o un ammonimento divino, insegnare dal cielo . . . ricevere un comando, un ammonimento, un’istruzione da Dio . . . essere portavoce di rivelazioni divine, proclamare i comandi di Dio”. Nelle sue note a questo versetto, Thomas Scott dice: “Il termine indica che ciò avvenne per rivelazione divina: infatti nel Nuovo Testamento in genere ha questo significato, ed è reso ‘avvertito da Dio’ o ‘avvertimento di Dio’, anche se in greco il termine DIO non compare”. (Explanatory Notes, 1832, vol. III, p. 419) E nel suo commentario anche Clarke dice di Atti 11:26: “Il termine [chrematìsai] del nostro testo comune, che traduciamo furono chiamati, nel Nuovo Testamento significa: nominare, avvertire o designare, per comando divino. In questo senso il termine è usato in Mt ii. 12. . . . Se dunque il nome fu dato per nomina divina, è molto probabile che Saulo e Barnaba abbiano avuto ordine di darlo; e che, perciò, il nome cristiano venga da Dio”. — Vedi Mt 2:12, 22; Lu 2:26; At 10:22; Ro 7:3, Int; Eb 8:5; 11:7; 12:25, dove ricorre questo verbo greco.


17/11/2013 14:16
 
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Una abbreviazione scritta della parola greca "antrwpoi" (uomini) era "anoi";

"Cristou anoi" avrebbe potuto significare "uomini di Cristo".

E' vero che "cristiani" viene usata pochissimo (due volte?)nel nuovo testamento e credo che sia una prova molto forte della secondarietà di questo termine.

Venivano usate comunemente altre espressioni come "nazareni" "Galilei" e tra i cristiani soprattutto "fratelli" "santi", "schiavi"

17/11/2013 14:31
 
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Per mostrare la differenza tra ora e il primo secolo, solo nel libro Perspicacia "cristiani" compare ora ben 1238 volte.
17/11/2013 20:37
 
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