Faccio una premessa, tanto per liberare il campo da qualsiasi ipotesi.
1) Personalmente di musica non ne capisco, l’unica musica che ascolto volentieri sono i cantici, qualche canzone degli anni 60 e melodie napoletane classiche.
2) Anche se non ne capisco, non per questo condanno a priori qualsiasi tipo di musica e rispetto i gusti e le preferenze di ciascuno e la loro libertà di coscienza.
Poiché l’argomento come tale ha stuzzicato la mia curiosità, ho fatto alcune ricerche su cosa ne pensa lo SFD ed ho trovato queste due interessante pubblicazioni che vi posto. Da esse si possono notare alcune cose:
a) La musica è un dono di Geova e come tale va apprezzato;
b) Lo SFD non fa nessun listone particolare a cui attenersi;
c) Lo SFD stimola solo la nostra coscienza a usare saggezza nella scelta della stessa dandoci alcuni suggerimenti, ma lasciando alla nostra coscienza la scelta personale.
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Sapevate che circa un decimo della Bibbia è scritta in forma di canto? Gli esempi più notevoli sono i Salmi, il Cantico dei Cantici e il libro di Lamentazioni. Ovviamente, dei quasi trecento riferimenti al canto, la maggioranza ha a che fare con l’adorazione di Dio. “Geova è la mia forza . . . e lo loderò col mio canto”, scrisse il re Davide, un musicista e compositore di grande talento. — Salmo 28:7.
Davide dispose che 4.000 uomini della tribù di Levi servissero come musicisti e cantori a Gerusalemme. Di questi, 288 erano “addestrati nel canto a Geova, tutti esperti”. (1 Cronache 23:4, 5; 25:7) Senza dubbio questi cantori si esercitavano assiduamente. Infatti la musica era così importante nell’adorazione di Dio, che i cantori erano dispensati da altre mansioni in relazione al tempio per potersi concentrare sul canto. — 1 Cronache 9:33.
La notte prima di morire Gesù, insieme agli apostoli, cantò lodi a Dio, probabilmente i Salmi da 113 a 118. All’epoca quei salmi, detti “Salmi dell’Hallel”, venivano cantati durante la celebrazione della Pasqua. (Matteo 26:26-30) Il nome “Salmi dell’Hallel” è dovuto al fatto che in essi viene usata ripetutamente l’esclamazione “Alleluia!”, che significa “Lodate Iah!” “Iah” è la forma poetica abbreviata di Geova, nome dell’Iddio Altissimo. — Salmo 83:18.
Anche tra i cristiani il canto divenne parte dell’adorazione. Il libro The History of Music spiega: “I primi cristiani erano soliti cantare nell’adorazione sia pubblica che privata. Per gli ebrei convertiti era il perpetuarsi della consuetudine seguita nelle sinagoghe . . . Oltre ai Salmi ebraici . . . la nuova fede tendeva a produrre continuamente nuovi inni”. Anche oggi ai testimoni di Geova piace lodare Dio con il canto, sia in privato che alle adunanze cristiane.
Dal momento che la musica ci permette di esprimere una gamma quasi infinita di emozioni e dato che può influire profondamente sul cuore, la mente e il corpo, dovremmo avere profondo rispetto di questo ‘regalo perfetto che viene dall’alto’. (Giacomo 1:17) Usiamolo quindi in modo generoso e saggio.
[Nota in calce]
Oltre a evitare canzoni che esaltano odio, immoralità o violenza, chi ama Dio e il prossimo non ascolterà nemmeno musica che promuove idolatria, nazionalismo e falsità religiose. — Isaia 2:4; 2 Corinti 6:14-18; 1 Giovanni 5:21.
g 5/08 22
Quale messaggio trasmette la musica che ascolti?
La musica è come il cibo: il tipo giusto nella giusta quantità fa bene; il tipo sbagliato fa comunque male a prescindere dalla quantità. Purtroppo nel caso della musica quella sbagliata può essere la più allettante. “Perché le canzoni con gli accordi più belli hanno sempre dei testi orribili?”, si lamenta un ragazzo che si chiama Steve.
Ma se il ritmo ti piace, il messaggio è davvero così importante? Per rispondere, fatti questa domanda: ‘Se qualcuno volesse farmi ingerire del cibo avvelenato, come mi invoglierebbe a mangiarlo? Lo immergerebbe nell’aceto o lo ricoprirebbe di glassa?’ Il fedele Giobbe disse: “Non prova l’orecchio stesso le parole come il palato gusta il cibo?” (Giobbe 12:11) Pertanto, invece di “mandare giù” una canzone solo perché ti piace il ritmo o la melodia, vale a dire la copertura di glassa, ‘prova le parole’ esaminando il titolo e il testo. Perché dovresti farlo? Perché il testo che accompagna la musica condizionerà il tuo modo di pensare e di agire.
Purtroppo, gran parte della musica moderna e innovativa contiene testi che promuovono sesso, violenza e droga. Se pensi che ascoltare questa musica non abbia alcun effetto su di te, il “veleno” ha già iniziato ad agire.
Come puoi usare le tue facoltà di percezione nella scelta della musica? Prendi in esame i seguenti suggerimenti:
Osserva la copertina. Spesso basta dare un’occhiata alla copertina o guardare la pubblicità per capire il contenuto. Immagini erotiche, violente o ispirate all’occultismo dovrebbero essere un campanello d’allarme. Con tutta probabilità la musica all’interno è altrettanto deplorevole.
Esamina il testo. Cosa viene detto? Vuoi davvero ascoltare o ripetere di continuo quelle idee? I pensieri espressi sono in armonia con i tuoi valori e con i princìpi cristiani? — Efesini 5:3-5.
Nota quale effetto produce. “Ho notato che molta della musica e dei testi che ascoltavo mi facevano sentire depresso”, dice un ragazzo che si chiama Philip. È vero, ci sono diversi modi in cui la musica può influire sulle persone. Ma come influisce sul tuo umore? Chiediti: ‘Dopo aver ascoltato le canzoni che mi piacciono mi ritrovo a indugiare su pensieri sbagliati? Le espressioni gergali usate in quelle canzoni stanno entrando a far parte del mio vocabolario?’ — 1 Corinti 15:33.
Tieni conto degli altri. Cosa dicono i tuoi genitori della musica che ascolti? Chiedi la loro opinione. Rifletti anche su ciò che potrebbero pensare i tuoi fratelli cristiani. Alcuni rimarrebbero turbati da quel tipo di musica? Tener conto dei sentimenti degli altri e modificare di conseguenza il tuo comportamento è segno di maturità. — Romani 15:1, 2.
Facendoti le varie domande citate, sarai in grado di scegliere un tipo di musica che sollevi lo spirito senza abbattere la spiritualità.
yp2 255-256, 259-260[Modificato da (garoma) 13/02/2011 21:27]
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”. (Isaia 41:10)
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