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Ultimo Aggiornamento: 12/03/2024 17:51
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21/03/2010 20:46
 
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Arriva la primavera:
boom di allergie da polline
I consigli per difendersi



Starnuti a raffica, naso che prude, lacrimoni agli occhi. In ufficio, in riunione, per strada, con la primavera tornano anche le allergie da polline. Nonostante le precipitazioni abbondanti di questi mesi, pioggia e neve non hanno messo gli allergici in salvo. Circa 9 milioni di italiani alle prese con tosse secca e naso chiuso. "Spesso sono sufficienti due giorni senza pioggia per scatenare i primi sintomi, perché il `risveglio` delle piante è andato avanti, nonostante un inverno particolarmente freddo", spiega a Salute24 il professor Alessandro Travaglini, ricercatore dell’Università di Roma Tor Vergata e coordinatore della Rete di monitoraggio sui pollini dell`Associazione italiana di Aerobiologia (AIA).

Primavera croce e delizia - Le insidie maggiori in questo momento dell`anno arrivano da cipressi, noccioli, e betulle. C`è poi la parietaria, chiamata "l`erbaccia dei muri" perché preferisce gli edifici abbondonati, "presente ormai quasi tutto l`anno in Italia", ricorda lo specialista. Le giornate di sole improvvise possono "risvegliare" anche altre fioriture e "accanto ai pollini tipicamente invernali - continua Travaglini - possono fare la prima comparsa anche i pollini tipici della primavera, a cominciare dalle Graminacee (frumento, mais e gramigna)". Un ottimo strumento per districarsi tra varietà botaniche, nasi che colano e week-end pasquali è il meteo pollinico. Con l`ingresso della primavera, domenica 21, l`AIA organizza anche al Giornata nazionale dei pollini, per informare e sensibilizzare sull`importanza degli studio e delle "previsioni" aerobiologiche. Ogni mercoledì sul sito dell`associazione, www.ilpolline.it, è presente il "bollettino pollinico" con la situazione stagionale divisa per regioni.

Attenti alla "sindrome da Biancaneve": nella gallery i consigli per difendersi

I sintomi dell`allergia - I pollini di questa stagione possono provocare problemi fino alla metà di maggio. "Forse più spesso di altri tipi di pollini, quelli del cipresso provocano congiuntivite con prurito oculare intenso, che talvolta si estende alle palpebre o a tutto il volto", ricorda Susanna Voltolini, allergologa dell`Ospedale San Martino di Genova e componente della Rete Aia. La pollinosi da alberi può rovinare anche il sonno. "Frequente è anche la tosse stizzosa, specie notturna - aggiunge -, che può precedere una vera e propria asma, oppure rimanere tale per settimane".

Il decalogo anti allergia

Raffreddati o allergici? - Impossibile confondere i sintomi di un raffreddamento da una reazione allergica. Il primo "è preceduto da infiammazione della gola e presenta una tipica evoluzione, con una fase acquosa seguita da una fase catarrale nel giro di qualche giorno", precisa l`allergologa. Il raffreddore allergico da pollini invece compare all’improvviso e altrettanto all’improvviso può scomparire: "Basta un cambiamento di tempo o anche solo di direzione e velocità del vento - continua -, mentre i sintomi sono prurito nasofaringeo, crisi di starnuti, secrezione nasale acquosa, naso chiuso".

Test e cure, che fare? - I test allergologici possono essere fatti in qualunque periodo dell`anno. La terapia iposensibilizzante specifica, invece "nel caso dei pollini, deve essere iniziata qualche mese prima della prevista diffusione del polline", sottolinea Voltolini. La terapia, decisa dall`allergolo, è infatti l`unica in grado di "riequilibrare le risposte immunitarie alterate - spiega la specialista - a differenza di quella farmacologica che ha un effetto tipicamente sintomatico". Per i ritardatari, esistono delle soluzioni parziali. "Alcuni tipi di terapia sublinguale vengono oggi consigliati anche in piena stagione, data la loro tollerabilità, ma in questo modo - ricorda il medico - non si sfrutta l’effetto di tipo `preventivo`".

I rimedi dell`ultimo minuto - Se invece prendere la parola durante una riunione, tenere una lezione, sbrogliare un problema in ufficio possono diventare compiti impossibili, "si può ricorrere ad un antistaminico di ultima generazione, privo di effetti sedativi - consiglia la specialista -, ad uno spray nasale cortisonico o, in casi estremi - conclude - una vasocostrittore nasale". Per tutti valgono sempre i consigli di buon senso. Lavare spesso viso e capelli, dove possono depositarsi tracce di polline, proteggere gli occhi, evitare di aprire le finestre rivolte controvento e mai nelle ore più calde e, se possibile, evitare gite in prossimità dei boschi.

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