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Impegno Cattolico

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2010 22:02
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16/06/2010 18:36
 
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Non solo mensa: l'Opera San Francesco
inaugura il nuovo poliambulatorio
Per i poveri otto ambulatori medici, tre dentistici e una farmacia. Al lavoro 224 volontari tra cui 137 medici

Presentazione del nuovo poliambulatorio (foto Corradini)
MILANO - È stato inaugurato giovedì a Milano il nuovo poliambulatorio dell'Opera San Francesco per i poveri. La nuova struttura, situata presso il convento dei frati cappuccini in piazzale Velasquez, è dotata di otto ambulatori medici, tre dentistici e una farmacia, e potrà contare sull'intervento di 224 volontari, di cui 137 medici, oltre a 16 dipendenti. «La casa dei frati cappuccini si conferma ancora di più casa dei poveri - commenta fra Maurizio Annoni, presidente Osf -. Che sono quotidianamente posti al centro della nostra attività». La nuova struttura prende il posto del vecchio ambulatorio di via Bixio che, nel corso del 2009, aveva offerto oltre 33 mila prestazioni sanitarie a poveri e indigenti che non riescono ad accedere al servizio sanitario nazionale. Particolarmente richieste le prestazioni di medicina di base (16.500 interventi) e di odontoiatria (4mila) che permettono agli utenti di usufruire di cure e controlli che, difficilmente, potrebbero sostenere privatamente e che, di solito, non vengono erogate dalle strutture pubbliche.

LA FARMACIA - Altro importante servizio offerto dall'ambulatorio dell'Opera San Francesco è il servizio farmacia. Nel corso del 2009 Osf ha ricevuto circa 75mila farmaci provenienti per il 48% da farmacie e privati, per il 31,7% da ditte farmaceutiche e per il 13,8% dal Banco farmaceutico. A questo servizio, oltre ai malati visitati nel poliambulatorio, hanno accesso anche utenti esterni che, nel 2009, sono stati 2.307 (44,37% in più rispetto al 2008), di cui 1.027 inviati dagli ospedali. «Si tratta prevalentemente di italiani che non hanno abbastanza soldi per poter acquistare i farmaci non dispensati dal servizio sanitario nazionale», si legge nel rapporto dell'Opera.

TRE PIANI - Il nuovo poliambulatorio offre ampi spazi, in grado di risolvere il problema del sovraffollamento che si era registrato nella precedente struttura di via Bixio. L'edificio si sviluppa su tre piani: il piano interrato che ospita il deposito dei medicinali, il pian terreno è diviso tra sala d'attesa e di accoglienza, tre studi dentistici, due studi medici e uno spazio adibito alla distribuzione dei farmaci. Il piano rialzato invece è occupato da sei studi medici, una sala per le medicazioni, due letti per astanteria, la direzione sanitaria e una sala riunioni. «Questa struttura - ha detto il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha inaugurato l'ambulatorio - rappresenta un nuovo presidio di solidarietà, che contribuirà a rafforzare la collaborazione virtuosa tra Comune di Milano e l'Opera». Un lavoro che palazzo Marino sostiene con un contributo di 35 mila euro.

GLI OSPITI - Nel 2009, 24 mila ospiti hanno usufruito dei servizi dell'Osf. Quasi 700.000 i pasti distribuiti, 33.000 le visite mediche eseguite, 8.407 cambi d'abito garantiti a poveri e indigenti di Milano. Prestazioni che è stato possibile offrire grazie alle circa 50 mila ore di volontariato messe a disposizione da 568 volontari. In maggioranza gli ospiti sono uomini (73%) e più della metà (59%) ha un'età compresa tra i 25 e 45 anni. Tanti gli stranieri: le nazionalità più rappresentate sono peruviani (13%), romeni (11%) ed egiziani (8,54%). Gli italiani rappresentano l'8,53% del totale.

LA MENSA E I VESTITI - In città, quando si pensa all'Osf, il pensiero corre immediatamente alla mensa: una struttura capace di offrire ogni giorno oltre 2.500 pasti caldi. Nel corso del 2009 sono stati 16.444 gli utenti che, almeno una volta dell'anno, hanno avuto accesso alla struttura. A garantirne il funzionamento (oltre ai due cuochi e ai 12 dipendenti di una società di servizi che si occupano della distribuzione del cibo) sono impegnati oltre cento volontari, che hanno il compito di accogliere gli ospiti e garantire una tranquilla fruizione del servizio. Oltre alla mensa, l'Osf dà la possibilità a chi è povero e bisognoso di lavarsi e indossare vestiti puliti. Nel 2009 hanno usufruito delle docce 5.033 uomini (provenienti soprattutto da Romania, Marocco, Italia ed Egitto) e sono stati praticati 108 trattamenti anti scabbia. Al guardaroba invece hanno avuto accesso 4.436 utenti; sono stati distribuiti 1.638 coperte, 927 lenzuola, 3.366 giubbotti, 16.423 camicie, 534 sacchi a pelo e 3,797 paia di scarpe. (fonte: Dires)

18/06/2010 22:02
 
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RELIGIONE, EVANGELICI. Intese. Prosegue l'iter parlamentare delle sei Intese dopo la firma del Governo RELIGIONE, EVANGELICI. Intese. Prosegue l'iter parlamentare delle sei Intese dopo la firma del Governo

Il sen. Malan primo firmatario di analoghi disegni di legge già assegnati in I Commissione

Roma (NEV ) - Sono state presentati al Senato della Repubblica i sei disegni di legge (ddl) governativi di Intesa tra lo Stato italiano e altrettante confessioni religiose - ortodossi, mormoni, apostolici, buddisti, induisti, e testimoni di Geova - dopo essere state approvate lo scorso 13 maggio da parte del Consiglio dei ministri (vedi NEV 20/10).

Le comunità di fede, che da anni sono in attesa di un formale riconoscimento ai sensi del III comma dell'art. 8 della Costituzione, in queste settimane sono state inoltre oggetto di ddl ad hoc depositati dal sen. Lucio Malan (PDL), valdese, già assegnati alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e attualmente in attesa di calendarizzazione.

Malan si è detto soddisfatto dei tempi rapidi con cui sta procedendo l'iter parlamentare dei ddl da lui avanzati insieme al sen. Stefano Ceccanti (PD), ddl ai quali verranno ora presumibilmente abbinati quelli governativi presentati ieri "utili per dare maggiore peso alla cosa", dice Malan.

"Queste Intese sono attese da molti cittadini italiani - afferma Malan in un recente comunicato stampa -, non solo quelli appartenenti alle confessioni interessate, ma anche coloro che hanno a cuore la piena applicazione della Costituzione in materia di libertà religiosa". Secondo Malan l'impulso del Governo è ora fondamentale per consentire una rapida approvazione al Senato e alla Camera dei diversi ddl, "ultimi passi di una procedura iniziata in alcuni casi più di vent'anni fa", ha precisato.

A norma dell'articolo 8 della Costituzione le bozze d'Intesa riguardano la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova (presentata solo dal ddl governativo), l'Unione buddista italiana, la Chiesa Apostolica in Italia, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia, l'Unione induista italiana.

www.icn-news.com/?do=news&id=9207

www.fedevangelica.it/


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