Riassumendo dire che in Giustino le anime (e sarebbe da capire bene cosa intende Giustino con questo termine) effettivamente moriranno, come ogni cosa creata, sono tenute in vita dalla volontà di Dio, quelle premiate da Dio con l'immortalità e la beatitudine e quelle tenute in vita da Dio per essere "punite in eterno" o quanto tempo Dio desideri punire il reprobo (ma attenzione, eternità non è immortalità!). Ma quello che è importante è che Giustino è mortalista: la morte dell'anima è ammessa sicuramente in linea teorica per i malvagi, ma anche pratica, perché dice che "alcune" anime non moriranno, facendo pensare che altre moriranno anche se non specifica quali.
Infatti è questo che non capisco: Polymetis ritiene che, secondo Giustino, le anime pur essendo potenzialmente mortali vengano mantenute in vita TUTTE (sia il giusto che il reprobo)?