Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La medicina impara dalla creazione

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2010 19:42
Autore
Stampa | Notifica email    
05/08/2010 19:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 32.398
TdG

AVETE fatto di recente una passeggiata nei boschi o in aperta campagna? In tal caso, probabilmente non avete pensato che camminavate in mezzo alla più antica e più grande “fabbrica” per la produzione di medicinali. Tuttavia, facendo un esame scoprirete che la creazione è un’importantissima fonte di preparati chimici impiegati nella cura dei nostri mali e dei nostri dolori.

Avete avuto recentemente mal di testa? Probabilmente avete preso un’aspirina. L’aspirina è il nome commerciale dell’acido acetilsalicilico, prodotto ora sinteticamente in grandi quantità. In origine, però, l’aspirina veniva ricavata da una sostanza scoperta nella corteccia del salice, che contiene salicilina. Raffinando la salicilina si ricava l’acido salicilico, che è l’elemento base dell’aspirina, probabilmente il sedativo più conosciuto del mondo.

Persino i farmaci più complessi della medicina moderna spesso non sono nulla di nuovo. Si trovano in natura. In molti casi gli scienziati si sono ispirati alla medicina popolare. Notando che certe piante facevano bene per curare particolari disturbi, i chimici hanno isolato il principio attivo per produrlo in gran quantità.

Dalle piante si ricavano le materie prime con cui si producono molti medicamenti. Ne è un esempio un farmaco famoso per i disturbi di cuore. Circa due secoli fa un medico inglese notò che un certo rimedio casalingo giovava a chi soffriva di idropisia, una malattia in cui i liquidi si accumulano in vari tessuti o cavità dell’organismo. Per ottenere questo rimedio si usavano le foglie della pianta della digitale (Digitalis purpurea), così chiamata perché i fiori purpurei hanno la forma di un ditale. Dalle foglie della digitale si ricava la sostanza chimica detta “digitalina”, nota in tutto il mondo per le proprietà essenziali nella cura di molti disturbi cardiaci. Sarebbe molto imprudente, però, curarsi da soli con queste foglie, perché sono velenosissime e la dose corretta è della massima importanza.


Un’altra pianta medicinale famosa è l’Atropa belladonna. Se ne ricava l’atropina, il più conosciuto di una categoria di farmaci che alleviano gli spasmi in vari organi.

Le piante forniscono la materia prima anche per diversi narcotici. Il più conosciuto è il papavero da oppio. Dalle capsule immature di questi papaveri si ricava un lattice contenente oppio (dalla parola greca per succo di papavero). Parlando degli effetti del narcotico, un medico del diciassettesimo secolo scrisse: “Tra i rimedi che è piaciuto all’Onnipotente Dio dare all’uomo per alleviare le sue sofferenze, nessuno è così universale ed efficace come l’oppio”. Le proprietà sedative dell’oppio sono da attribuirsi a un alcaloide che esso contiene, la “morfina”, dal nome di Morfeo, dio greco dei sogni. La ben nota codeina (dal greco kodeia, “testa di papavero”) è un sedativo a base di morfina.

Quasi tutti hanno sentito parlare della penicillina. Forse questa sostanza antibatterica vi ha aiutato a guarire da una grave malattia.
Benché la penicillina sia ora fabbricata industrialmente su vasta scala, sapevate che questo “farmaco miracoloso” ebbe un umile inizio? In principio si ricavava da una muffa del genere Penicillium. Una delle migliori qualità si ottenne in una coltura prodotta con il peduncolo di un cantalupo ammuffito.

Avete mai sentito parlare della “malattia del meliloto”? Una cinquantina d’anni fa si notò che certi bovini, dopo avere mangiato fieno di meliloto indebitamente conservato, contraevano una malattia caratterizzata da forti emorragie. In seguito, gli scienziati isolarono il veleno che aveva impedito la normale coagulazione del sangue nel bestiame. Chiamarono questa sostanza dicumarolo e oggi viene largamente impiegata come anticoagulante.

Farmaci ricavati da animali


Gli animali sono un’altra fonte di medicamenti moderni. Gli estratti di organi, soprattutto di ghiandole di animali macellati, forniscono ormoni ed enzimi impiegati per produrre medicine. Per esempio, la tiroxina, ormone della tiroide impiegato per la cura di certe malattie della tiroide, si ricava dalla ghiandola tiroidea di animali.
Conoscete qualcuno che ha il diabete? Forse non sapevate che l’insulina impiegata nella cura di questa malattia viene spesso estratta dal pancreas dei bovini. Tuttavia, molta insulina viene oggi prodotta sinteticamente.

Imitano la creazione

Ovviamente, non tutti i medicinali contengono sostanze naturali. Quando le sostanze naturali scarseggiano, gli scienziati le producono sinteticamente. Partono da una sostanza naturale simile a quella che vogliono e poi la “ricostruiscono” per ottenere quella desiderata.
Considerate il “cortisone”, uno steroide comunemente impiegato nella cura di varie malattie, tra cui alcune forme di artrite. Il cortisone naturale si trova nella bile dei bovini. Ma in natura se ne trova così poco che la dose necessaria per una sola giornata potrebbe richiedere la bile di quaranta bovini. Tuttavia, in certe patate coltivate nel Messico si trova una sostanza detta diosgenina, la cui struttura molecolare è simile a quella del cortisone. Impiegando un enzima estratto dalla muffa del pane nero, i chimici riuscirono a trasformare una molecola di diosgenina in una molecola di cortisone. Ora per produrre cortisone si impiegano i sottoprodotti di varie piante.

La vitamina C, essenziale per mantenersi in buona salute, si trova in natura, ma in quantità troppo piccole per la produzione su vasta scala. Avendo determinato la struttura molecolare dell’acido ascorbico, che è vitamina C pura, gli scienziati notarono che somigliava a un’altra molecola, quella del glucosio. Servendosi dei batteri dell’acido acetico, riuscirono a “ricostruire” la molecola del glucosio trasformandola in una molecola di acido ascorbico, producendo così vitamina C sintetica.


Essendo riusciti a dare una nuova forma a molecole già esistenti, i chimici impararono presto a formare sostanze interamente nuove, che non si trovano in natura, ma la cui struttura è simile a quelle naturali.

In effetti, molti prodotti usati in medicina sono semplici modificazioni o riproduzioni sintetiche di sostanze naturali. Anche in questa epoca moderna, perciò, la medicina continua a imparare dalla creazione.

Rivelazione 4:11
Fonte:g 8/1/77
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com