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Scrittura del giorno

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2010 09:59
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13/09/2008 14:24
 
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Sabato 13 settembre 2008

Geova scruta tutti i cuori, e discerne ogni inclinazione dei pensieri. — 1 Cron. 28:9.

Si possono avere limitazioni di vario tipo e gravità. Alcuni, per esempio, ora potrebbero avere difficoltà a esprimersi, ma conservano sempre cari ricordi dell’amore e dell’immeritata benignità che Dio ha mostrato. Pur essendo limitati in quello che riescono a esprimere a parole, nel loro cuore dicono a Geova: “Quanto amo la tua legge! Tutto il giorno è la mia sollecitudine”. (Sal. 119:97) Geova da parte sua conosce coloro che ‘pensano al suo nome’ e apprezza quanto sono diversi dalla grande maggioranza dell’umanità, che non ha alcun rispetto per le Sue vie. (Mal. 3:16; Sal. 10:4) Com’è confortante sapere che Geova si compiace della meditazione del nostro cuore! (Sal. 19:14) Coloro che per decenni hanno servito fedelmente Geova hanno ottenuto un risultato veramente unico, altrimenti irrealizzabile: un’indelebile reputazione di perseveranza



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
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Lonnie D. Kliever
14/09/2008 18:27
 
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Domenica 14 settembre 2008

C’è più felicità nel dare che nel ricevere. — Atti 20:35.

Timoteo collaborò strettamente con Paolo per circa 15 anni. Vide in prima persona la formazione di nuove congregazioni via via che la buona notizia si diffondeva in quasi tutta la parte settentrionale del bacino mediterraneo. Ebbe un’esistenza molto più entusiasmante e soddisfacente di quella che avrebbe condotto se avesse deciso di vivere una vita “normale”. Perseguendo obiettivi spirituali riceverai anche tu inestimabili benedizioni da Geova. Ti avvicinerai di più a lui e ti guadagnerai l’amore e il rispetto degli altri cristiani. Proverai la vera soddisfazione che deriva da un modo di vivere altruistico. Ciò che più conta, ‘afferrerai fermamente la vera vita’, la vita eterna su una terra paradisiaca. (1 Tim. 6:9, 10, 17-19) Perciò comincia subito ad addestrarti avendo di mira la santa devozione. Dai la precedenza allo studio regolare della Parola di Dio. Sii deciso a resistere allo spirito materialistico di questo mondo.



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Lonnie D. Kliever
15/09/2008 12:37
 
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Lunedì 15 settembre 2008

Vedi la vita con la moglie che ami. — Eccl. 9:9.

Il fatto che un coniuge si senta attratto sentimentalmente da qualcuno al di fuori del matrimonio potrebbe essere un segnale che marito e moglie non sono attenti ai reciproci bisogni. Potrebbe darsi che la moglie venga regolarmente ignorata, o che il marito sia oggetto di continue critiche. Anziché cercare fuori del matrimonio il modo di soddisfare i propri bisogni (ad esempio di affetto, di amicizia o di sostegno in un momento particolarmente difficile), marito e moglie dovrebbero darsi da fare per rafforzare il legame che li unisce. È dunque importantissimo che trascorriate del tempo insieme, e che vi avviciniate l’uno all’altro. Riflettete su cosa vi ha fatto innamorare. Cercate di risvegliare i sentimenti che provavate per la persona che avete sposato. Pensate ai bei giorni che avete passato insieme. Pregate Dio al riguardo. Il salmista Davide rivolse a Geova questa implorazione: “Crea in me anche un cuore puro, o Dio, e metti dentro di me uno spirito nuovo, saldo”. — Sal. 51:10.



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Lonnie D. Kliever
16/09/2008 12:21
 
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Martedì 16 settembre

Devi amare il tuo prossimo come te stesso. — Matt. 22:39.

Cosa richiede Geova dai suoi adoratori? Gesù riassunse la risposta in poche parole, semplici ma profonde. Disse che il più grande comandamento è amare Geova con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza. (Matt. 22:37; Mar. 12:30) Il secondo comandamento in ordine di importanza, disse Gesù, è legato al primo: amare il prossimo come se stessi. Viviamo in un periodo contrassegnato da un amore egoistico e distorto. (2 Tim. 3:1-4) Gesù Cristo predisse: “Molti . . . si tradiranno e si odieranno gli uni gli altri. . . . L’amore della maggioranza si raffredderà”. (Matt. 24:10, 12) Notate, però, che Gesù non disse che l’amore di tutti si sarebbe raffreddato. Ci sono sempre state e ci saranno sempre persone che mostrano il tipo di amore che Geova richiede e merita. Chi ama veramente Geova si sforzerà di vedere gli altri come li vede lui



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Lonnie D. Kliever
17/09/2008 19:03
 
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Mercoledì 17 settembre 2008

Non rigettare . . . la disciplina di Geova; e non aborrire la sua riprensione, perché Geova riprende colui che ama. — Prov. 3:11, 12.

Il nostro Padre celeste ci disciplina perché ci ama. Il termine “disciplina” racchiude l’idea di castigo, correzione, educazione e insegnamento. “Nessuna disciplina al presente sembra essere gioiosa, ma dolorosa”, scrisse l’apostolo Paolo, “tuttavia a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. (Ebr. 12:11) Accettare e seguire la disciplina divina può aiutarvi ad avere una condotta retta e perciò avvicinarvi di più al nostro Dio, Geova, che è santo. (Sal. 99:5) La correzione può venire da compagni di fede, da ciò che impariamo alle adunanze cristiane o tramite lo studio della Parola di Dio e delle pubblicazioni dell’“economo fedele”. (Luca 12:42-44) Possiamo essere davvero grati quando ci viene fatto notare che abbiamo bisogno di correggere qualcosa.



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Lonnie D. Kliever
18/09/2008 15:55
 
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Giovedì 18 settembre 2008

Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio. — 1 Cor. 10:31.

Geova è il “felice Dio”, e vuole che i suoi servitori siano felici. (1 Tim. 1:11) Egli ha fatto sì che Salomone includesse nella Bibbia questa constatazione: “Io stesso lodai l’allegrezza, perché il genere umano non ha nulla di meglio sotto il sole che mangiare e bere e rallegrarsi, e che questo li accompagni nel loro duro lavoro nei giorni della loro vita”. (Eccl. 3:1, 4, 13; 8:15) Ci si può rallegrare in questo modo quando si consuma un pasto con la famiglia o si organizza qualche occasione per passare un po’ di tempo in compagnia di alcuni compagni di fede. (Giob. 1:4, 5, 18; Luca 10:38-42; 14:12-14) Se organizzate una festicciola o una riunione del genere e ne siete responsabili, dovreste riflettere bene su ciò che avrà luogo, anche se invitate solo pochi compagni di fede per mangiare qualcosa e fare una chiacchierata. (Rom. 12:13) Vorrete accertarvi che “ogni cosa abbia luogo decentemente”, in armonia con la “sapienza dall’alto”. — 1 Cor. 14:40; Giac. 3:17



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19/09/2008 18:32
 
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Venerdì 19 settembre 2008

Se, dunque, il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà illuminato. — Matt. 6:22.

L’occhio semplice è sincero, puro e privo di avidità e ambizione egoistica. Avere l’occhio semplice non significa vivere in condizioni di estrema povertà o essere negligenti nell’assolvere le proprie responsabilità cristiane. Significa invece mostrare “sanità di mente” mentre si continua a mettere il servizio di Geova al primo posto. (2 Tim. 1:7) Per mantenere l’occhio semplice è necessario avere fede e coraggio. Ad esempio, se un datore di lavoro insiste che lavoriate regolarmente negli orari in cui si tengono le adunanze, mostrerete coraggio dando la precedenza alle cose spirituali? Se una persona dubita che Geova manterrà la promessa di provvedere ai suoi servitori, allora Satana non deve far altro che insistere un po’ e tale persona forse smetterà completamente di frequentare le adunanze. Se non abbiamo fede Satana può far presa su di noi fino al punto di essere lui, e non Geova, a determinare a cosa diamo la precedenza. Sarebbe un vero disastro! — 2 Cor. 13:5.



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20/09/2008 11:57
 
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Sabato 20 settembre 2008

Aveva un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella a quelli che dimorano sulla terra. — Riv. 14:6.

I testimoni di Geova prendono sul serio l’incarico di predicare la buona notizia del Regno in tutto il mondo e fare discepoli insegnando la verità della Bibbia alle persone interessate. (Matt. 28:19, 20) Tuttavia sanno bene che non possono assolvere questo incarico senza l’aiuto degli angeli. Come mostra Rivelazione 14:6, 7, l’opera mondiale di evangelizzazione compiuta dai testimoni di Geova ha il sostegno e la guida angelica. Geova sta usando gli angeli per guidare le persone sincere verso i suoi Testimoni. Ma è successo anche che gli angeli abbiano guidato i Testimoni perché trovassero i meritevoli. Questo spiegherebbe perché così tante volte, troppo numerose per essere semplici coincidenze, accade che un testimone di Geova contatti una persona proprio quando sta attraversando un momento difficile e ha bisogno di aiuto spirituale.



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22/09/2008 16:37
 
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Domenica 21 settembre 2008

La tua parola è una lampada al mio piede, e una luce al mio cammino. — Sal. 119:105.

Ci sono molte situazioni in cui i detti di Dio possono essere come una lampada al nostro piede. Per esempio, forse a un cristiano che è disoccupato viene offerto il lavoro di cui ha disperato bisogno. Tuttavia quel lavoro gli porterebbe via molto tempo e se l’accetta perderà più volte le adunanze e non potrà partecipare ad altre attività legate alla vera adorazione. (Sal. 37:25) Un altro cristiano potrebbe essere fortemente tentato di guardare uno spettacolo che viola chiaramente dei princìpi biblici. (Efes. 4:17-19) Un altro ancora potrebbe offendersi facilmente a causa dei difetti dei compagni di fede. (Col. 3:13) In situazioni come queste dovremmo lasciare che la Parola di Dio sia una lampada al nostro piede. Certamente seguendo i princìpi biblici possiamo riuscire ad affrontare qualsiasi problema che si presenti nella nostra vita. La Parola di Dio è “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. — 2 Tim. 3:16.



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22/09/2008 16:38
 
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Lunedì 22 settembre 2008

In quanto ai morti, non sono consci di nulla. — Eccl. 9:5.

C’è qualche speranza, allora, per quelli che sono morti? Sì. Dev’esserci per forza dal momento che il proposito originale di Dio per l’umanità si adempirà sicuramente. Nel corso dei secoli i leali servitori di Geova hanno esercitato fede nella sua promessa secondo cui sarebbe sorto un Seme che avrebbe distrutto Satana e annullato il male da lui causato. (Gen. 3:15) La maggior parte di questi servitori di Geova sono morti. Per poter vedere l’adempimento di quella e di altre promesse di Geova devono quindi essere destati dai morti. (Ebr. 11:13) È possibile una cosa del genere? Certo che è possibile. L’apostolo Paolo disse: “Ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Una volta Paolo risuscitò un giovane di nome Eutico, che era caduto dal terzo piano ed era stato “raccolto morto”. Questa è l’ultima di nove risurrezioni narrate nella Bibbia. (Atti 20:7-12) Quelle nove risurrezioni provvedono una base per riporre fede nell’affermazione di Paolo.



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Lonnie D. Kliever
23/09/2008 16:51
 
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Martedì 23 settembre 2008

Tu e i giudei state tramando di ribellarvi. — Nee. 6:6.

Nel tentativo di fermare la ricostruzione delle mura di Gerusalemme, i nemici di Neemia diffusero notizie false, accusandolo di ‘tramare di ribellarsi’ contro il re Artaserse. Una volta ancora gli dissero: “Consultiamoci insieme”. Di nuovo Neemia rifiutò, perché intuì le loro intenzioni: “Cercavano tutti di incuterci timore, dicendo: ‘Cascheranno loro le mani dal lavoro così che non sarà fatto’”. Questa volta però Neemia respinse le accuse dei suoi nemici dicendo a uno di loro: “Cose come quelle che tu dici non sono state compiute, ma le inventi dal tuo proprio cuore”. Inoltre chiese aiuto a Geova, pregando: “Rafforza le mie mani”. Era fiducioso che con l’aiuto di Geova sarebbe riuscito a sventare quella malvagia cospirazione e a mandare avanti la costruzione. — Nee. 6:5, 7-9.



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Lonnie D. Kliever
25/09/2008 17:07
 
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Mercoledì 24 settembre 2008

[Gesù] umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura. — Filip. 2:8.

Gesù mostrò in modo perfetto come si può ubbidire a Geova spinti da un profondo amore per lui. (Giov. 8:28, 29) Quando era sulla terra “imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì”. (Ebr. 5:8, 9) L’ubbidienza di Gesù, benché fosse già stata manifestata in cielo, fu ulteriormente messa alla prova sulla terra. (Ebr. 4:15) Che dire di noi? Possiamo imitare Gesù mettendo al primo posto l’ubbidienza alla volontà divina. (1 Piet. 2:21) Possiamo provare soddisfazione quando l’amore per Geova Dio ci spinge a fare ciò che lui comanda, anche in quelle circostanze in cui siamo sottoposti a pressioni o siamo tentati di agire diversamente. (Rom. 7:18-20) Questo include ubbidire a quelli che prendono la direttiva nella vera adorazione, benché siano imperfetti. (Ebr. 13:17) L’ubbidienza ai comandamenti di Dio nella nostra vita privata è preziosa ai suoi occhi.



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Lonnie D. Kliever
25/09/2008 17:08
 
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Giovedì 25 settembre 2008

Noi stessi siamo orgogliosi di voi fra le congregazioni di Dio. — 2 Tess. 1:4.

Talvolta il termine “congregazione” viene usato per indicare i cristiani che compongono una singola congregazione locale, ad esempio quella che si riunisce in una casa. Paolo menzionò le “congregazioni della Galazia”. In quell’estesa provincia romana non c’era solo una congregazione. Parlando della Galazia, Paolo usò due volte il plurale, “congregazioni”, includendo quelle di Antiochia, Derbe, Listra e Iconio. In queste congregazioni locali venivano nominati anziani, o sorveglianti, qualificati. (1 Cor. 16:1; Gal. 1:2; Atti 14:19-23) In alcuni casi i presenti alle adunanze cristiane saranno stati piccoli gruppi, che potevano radunarsi in una casa privata. Tra le congregazioni che conosciamo c’erano quelle che si radunavano in casa di Aquila e Prisca, di Ninfa e di Filemone. (Rom. 16:3-5; Col. 4:15; Filem. 2) Geova riconobbe le piccole congregazioni nel I secolo e sicuramente lo fa anche ora benedicendole con il suo spirito.



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26/09/2008 17:21
 
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Venerdì 26 settembre 2008

Producete . . . frutti degni di pentimento. — Luca 3:8.

Un peccato non è necessariamente imperdonabile neppure se il trasgressore al momento non è pentito e viene espulso dalla congregazione. Parlando di un trasgressore unto di Corinto che era stato disassociato, Paolo scrisse: “Questo rimprovero fatto dalla maggioranza è sufficiente a tal uomo, in modo che, al contrario, ora benignamente lo perdoniate e confortiate, affinché non sia in qualche modo inghiottito dalla sua eccessiva tristezza”. (2 Cor. 2:6-8; 1 Cor. 5:1-5) Comunque, per ristabilirsi spiritualmente, coloro che hanno sbagliato devono accettare l’aiuto spirituale basato sulla Bibbia provveduto dagli anziani cristiani e, come indica la scrittura di oggi, dare prova di vero pentimento. Cosa potrebbe portarci a pensare di avere peccato contro lo spirito santo? Forse ci facciamo eccessivi scrupoli o abbiamo qualche problema di salute. In tal caso, possono essere utili la preghiera e maggior riposo. In particolare non dobbiamo permettere a Satana di scoraggiarci e smettere così di servire Dio.



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27/09/2008 17:00
 
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Sabato 27 settembre 2008

La supplicazione del giusto, quando opera, ha molta forza. — Giac. 5:16.

Voi che siete avanti con gli anni, vi rendete conto di quanto le vostre preghiere aiutano la congregazione? Grazie alla vostra fede nel sangue versato da Cristo, godete di una posizione approvata dinanzi a Geova e, a motivo della vostra perseveranza, la vostra fede è diventata di “provata qualità”. (Giac. 1:3; 1 Piet. 1:7) Le vostre preghiere a sostegno dell’opera del Regno di Geova sono necessarie. Alcuni nostri fratelli sono in prigione a motivo della neutralità cristiana. Altri sono stati vittime di disastri naturali, guerre e disordini civili. Altri ancora, nella nostra stessa congregazione, devono far fronte all’opposizione o a tentazioni. (Matt. 10:35, 36) Anche coloro che prendono l’iniziativa nell’opera di predicazione e ricoprono incarichi nella congregazione hanno bisogno delle vostre regolari preghiere a loro favore. (Efes. 6:18, 19; Col. 4:2, 3) Come è bello che menzioniate i compagni di fede nelle vostre preghiere, come faceva Epafra! — Col. 4:12.



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28/09/2008 09:10
 
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Domenica 28 settembre 2008

Tutto il mondo giace nel potere del malvagio. — 1 Giov. 5:19.

Forse dobbiamo aiutare una persona a capire che Dio non è responsabile della malvagità che dilaga nel mondo. A molti è stato insegnato che Dio governa il mondo in cui viviamo, che ha deciso molto tempo fa tutto quello che ci capita e che ha dei motivi imperscrutabili e misteriosi per infliggere sofferenze all’umanità. Questi sono insegnamenti falsi. Disonorano Dio e lo fanno passare per il responsabile della malvagità e delle sofferenze che ci sono nel mondo. Quindi dobbiamo usare la Parola di Dio per chiarire come stanno le cose. (2 Tim. 3:16) Il governante di questo sistema corrotto non è Geova, ma Satana il Diavolo. Geova non predestina le sue creature intelligenti; dà a ciascuno la libertà e la possibilità di scegliere tra bene e male, tra giusto e sbagliato. (Deut. 30:19) E Geova non è mai la fonte della malvagità; odia la malvagità e ha cura di chi soffre ingiustamente. — Giob. 34:10; Prov. 6:16-19; 1 Piet. 5:7



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29/09/2008 18:56
 
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Lunedì 29 settembre 2008

L’amore è da Dio . . . Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. — 1 Giov. 4:7, 8.


Geova è la personificazione dell’amore, e ne è anche la Fonte. Un amore simile a quello di Dio, perciò, può nascere solo quando ci si accosta a Geova mediante l’accurata conoscenza e poi si agisce in armonia con ciò che si è imparato, ubbidendo di cuore. (Filip. 1:9; Giac. 4:8; 1 Giov. 5:3) Nell’ultima preghiera che pronunciò con i suoi 11 apostoli fedeli Gesù mostrò il legame che esiste fra la conoscenza di Dio e l’amore, dicendo: “Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, affinché l’amore col quale mi hai amato sia in loro e io unito a loro”. (Giov. 17:26) Gesù aiutò i discepoli a sviluppare lo stesso tipo di amore che esisteva fra lui e il Padre, rivelando sia a parole che con l’esempio ciò che il nome di Dio rappresenta: le meravigliose qualità di Dio. Per questo poté dire: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. — Giov. 14:9, 10; 17:8.



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30/09/2008 15:45
 
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Martedì 30 settembre 2008

Tiravano pietre a Stefano mentre faceva appello e diceva: “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”. Quindi, piegando le ginocchia, gridò a gran voce: “Geova, non imputare loro questo peccato”. — Atti 7:59, 60.

Uno degli uomini per cui Stefano pregò quel giorno era Saulo, che assisté al suo assassinio e lo approvò. (Atti 7:58; 8:1) In seguito Gesù risuscitato apparve a Saulo. Quel persecutore diventò un seguace di Cristo e successivamente diventò l’apostolo Paolo. (Atti 26:12-18) In armonia con la preghiera di Stefano, Geova evidentemente perdonò Paolo per essere stato un persecutore. (1 Tim. 1:12-16) Non sorprende che Paolo esortasse i cristiani: “Continuate a benedire quelli che vi perseguitano”! (Rom. 12:14) Sapeva per esperienza che alcuni persecutori potrebbero infine diventare servitori di Dio. Anche nei nostri giorni dei persecutori sono diventati credenti grazie al comportamento pacifico dei servitori di Geova.



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01/10/2008 12:09
 
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Mercoledì 1° ottobre 2008

L’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima. — Giob. 2:4.

Con questa dichiarazione Satana calunniò tutti gli esseri umani, anche voi. È vero che davanti a un pericolo smettereste di servire Dio? Riflettendo sulla speranza della risurrezione potete essere più determinati a continuare a fare la volontà del vostro Padre celeste. Non dobbiamo aver paura né di Satana né dei suoi strumenti umani. (Matt. 10:28) È vero che alcuni forse hanno il potere di fare del male, perfino di causare la morte. Ma anche nella peggiore delle ipotesi, ciò che possono fare ha solo una durata temporanea. Geova può annullare e annullerà qualsiasi danno causato ai suoi fedeli servitori, se necessario risuscitandoli. Lui solo ha il potere di togliere la vita e ogni prospettiva di vita futura, distruggendo sia il corpo che l’anima nella Geenna. Ma possiamo rallegrarci, perché Geova non vuole che questo ci accada. (2 Piet. 3:9) Finché siamo fedeli abbiamo la prospettiva della vita eterna, e non c’è nulla che Satana o i suoi accoliti possano fare per togliercela.



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02/10/2008 18:51
 
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Giovedì 2 ottobre 2008

Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa. In questo modo i mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi. — Efes. 5:25, 28.


Paolo non elenca tutti i possibili problemi che potrebbero sorgere tra marito e moglie. Va invece al nocciolo della questione indicando un elemento essenziale su cui ogni matrimonio cristiano dovrebbe fondarsi: l’amore. Infatti l’amore viene menzionato tre volte nei succitati versetti. Si noti anche che Paolo dice ai mariti: “Continuate ad amare le vostre mogli”. Senza dubbio Paolo riconosceva che spesso innamorarsi è molto più facile che rimanere innamorati. Ciò è vero soprattutto in questi “ultimi giorni”, in cui molti sono “amanti di se stessi” e “non disposti a nessun accordo”. (2 Tim. 3:1-3) Oggi queste caratteristiche negative indeboliscono molti matrimoni, ma un marito amorevole non permetterà che l’egoismo diffuso nel mondo influisca sul suo modo di pensare e di agire. — Rom. 12:2.



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever
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