Sabato 17 gennaio 2009
[Gli apostoli si rallegrarono] perché erano stati ritenuti degni di essere disonorati a favore del [nome di Gesù]. — Atti 5:41.
Gli apostoli non erano felici della fustigazione e del dolore che provavano, ma perché sapevano che questo era accaduto loro per essersi mantenuti leali a Geova e aver seguito le orme di Gesù. (Atti 16:25; 2 Cor. 12:10; 1 Piet. 4:13) Se affrontiamo l’opposizione e la persecuzione con l’atteggiamento giusto possiamo coltivare la perseveranza. Questo ci aiuterà a sopportare le sofferenze future. (Giac. 1:2, 3) Romani 5:3-5 ci dice: “Esultiamo mentre siamo nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce perseveranza; la perseveranza, a sua volta, una condizione approvata; la condizione approvata, a sua volta, speranza, e la speranza non conduce alla delusione”. Quindi più perseveriamo nelle prove che incontriamo a motivo della nostra condotta cristiana, più siamo preparati a sopportare ulteriori prove in questo sistema di cose malvagio.
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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.
Lonnie D. Kliever