Mercoledì 4 febbraio 2009
Diamoci convegno nella casa del vero Dio, dentro il tempio, e chiudiamo le porte del tempio; poiché verranno per ucciderti. — Nee. 6:10.
Semaia affermò che Neemia stava per essere assassinato, ma che poteva salvarsi la vita nascondendosi nel tempio. Neemia però non era un sacerdote. Avrebbe commesso un peccato nascondendosi nella casa di Dio. Avrebbe infranto la Legge nel tentativo di salvarsi la vita? Neemia rispose: “Chi è come me che potrebbe entrare nel tempio e vivere? Non entrerò!” Perché non cadde nella trappola che gli era stata tesa? Perché sapeva che per quanto Semaia fosse un israelita “non l’aveva mandato Dio”. Infatti un vero profeta non gli avrebbe mai consigliato di infrangere la Legge di Dio. Neemia non si lasciò vincere dal male tramato dagli oppositori e la ricostruzione della mura di Gerusalemme fu completata “in cinquantadue giorni”. — Nee. 6:10-15; Num. 1:51; 18:7.
<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>
Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.
Lonnie D. Kliever