Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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DIZIONARIO DI DOTTRINE BIBLICHE

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2010 22:32
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24/09/2010 20:55
 
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www.clcitaly.com/live/articolo/index.php?query=004149

Qualcuno di voi lo conosce?

Consigli?
24/09/2010 21:58
 
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INTERESSANTE
[Modificato da BRAUNSCHWEIG 24/09/2010 21:59]
24/09/2010 22:13
 
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Re:
jwfelix, 24/09/2010 20.55:

http://www.clcitaly.com/live/articolo/index.php?query=004149

Qualcuno di voi lo conosce?

Consigli?



Mah, gli avventisti hanno diversi punti in comune con noi, e comunque non mi sembrano uniformi nelle dottrine.
Tanto per dirne una, il pastore della chiesa avventista di Jesi, in provincia di Ancona (che conosco benissimo), mi ha dichiarato di non avere il minimo problema a chiamare Dio Geova, anche nella sua chiesa...
E ad esempio, si considerano trinitari ma non all' eccesso...
Io e un mio fratello di Ancona stiamo tenendo uno studio biblico ad uno studente avventista del settimo giorno, e per smontare pezzo per pezzo la trinità, con lui, è stato davvero un gioco da ragazzi, tanto che ora non ci crede più, come egli stesso afferma espressamente.
Un pò più dura col sabato, che loro celebrano: lì c' è da lavoraci ancora un pò...


[Modificato da Aquila-58 24/09/2010 22:14]
24/09/2010 22:16
 
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DIZIONARIO di
DOTTRINE BIBLICHE
gentilmente concesso da Edizioni A.D.V.
ANIMA
Ebr: Néfesh, gr: Psyché.
Nel corso dell'esposizione saranno utilizzate le seguenti abbreviazioni:
TNM = Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Roma 1986;
CEI = La Sacra Bibbia, Edizione Ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana, Roma 1983;
Riv.= La Sacra Bibbia, Versione Riveduta, a cura del Prof. G. Luzzi, Roma 1982.
Nell'AT il sostantivo Néfesh si trova 754 volte e il verbo nafash 3 volte. Nel NT il sostantivo psyché si trova
103 volte e l'aggettivo psychicòs 6 volte.
Antico Testamento. Il significato originario di néfesh è probabilmente gola, come in Salmo 69:1 (Riv. «Le
acque mi son giunte fino all'anima», CEI «L'acqua mi giunge alla gola»), Sal 124:4,5; Is 5:14, ecc.
Da questo si passa al senso di respiro (vedi il verbo nafash in Es 23:12; 31:17 e 2 Sam 16:14; la Riv. traduce
con «prendere fiato» o «riposare») e quindi al significato di «essere vivente», «vita» (come in Gen 2:7; 1 Sam
19:11, Riv: = vita; Is 47:14, Riv. = vita, ecc.) che è quello basilare. Indi si trovano una serie di idee tutte legate con
il concetto basilare di «vita». Ad esempio in Deut 12:23 il testo ebraico, parlando della carne, dice: «Guardati
assolutamente dal mangiarne il sangue, perché il sangue è l'anima (ebr hannàfesh) e tu non mangerai
l'anima (ebr hannéfesh) insieme con la carne».
Questa identificazione di «anima» con «sangue» si trova anche in Lev 17:10,11,12,14. Molte volte
«anima» designa semplicemente l'essere vivente con le sue passioni e le sue emozioni e spesso si può
tradurre con un pronome personale(io, tu, egli, ecc.) vedi Sal 107:9; 124:7; I 46:2; Ger 13:17; Gen 27:4 (Riv.
«L'anima mia ti benedica»; CEI « Io ti benedica») Gen 27:19 (Riv. «L'anima tua mi benedica», CEI «Tu mi
benedica»). Questo modo di esprimersi viene usato anche parlando di Dio, ad esempio in Is 1:14 (Riv «l'anima
mia li odia»; CEI «Io detesto») Al plurale néfesh può significare «persone» in frasi come: «Menò in cattività 382
anime» (Ger 52:29; Riv..«persone»). «Tenendo conto del numero delle anime» (Es 12:4; Riv. «Persone»).
Quindi, visto che néfesh designa l'esser vivente, accanto all'aggettivo «morto» può designare un essere che
ha cessato d vivere; ad esempio in Num 5:2 (TNM «anima deceduta»; Riv. «un morto») o 6:6 (TNM «anima
morta»; Riv. «Corpo morto»), ecc. Da tutto ciò che abbiamo detti risulta evidente che al pensiero dell'AT
totalmente estranea l'idea (greca) di un dualismo anima-corpo, cioè l'idea di un'anima spirituale e immortale,
rinchiusa nel corpo, che si stacca da questo al momenti della morte; secondo l'AT l'uomo non «ha»
un'anima, ma «è» un'anima.
In effetti, la néfesh è l'essere umano totale e quindi essa muore! Ecco alcun espressioni tipiche:
1. «L'anima mia preferisce... la morte» (Giob 7:15).
2. «L'anima sua si avvicina alla fossa» (Giob 33:22).
3. «Quelli che cercano l'anima mia pe farla perire» (Sal 40:14).
4. «Facendo morire anime che non de vene morire» (Ez 13:19).
5. «L'anima che pecca sarà quella chi morrà» (Ez 18:4,20).
Per concludere, va rilevato che nell'AT néfesh designa anche gli animali (in quanto esseri viventi). Per esempio
in Gen 1:20 «brulichino le acque di un brulichio d’anime viventi» (TNM, Riv. «animali viventi»); in 1:21: «e Dio
creava... ogni anima vivente che si muove» (TNM, Riv. «GIi esseri viventi»).
Vedi anche 1:24,30; 2:19 9:10; Lev 24:18 ecc. (tutti nella TNM).
Testi difficili
1. Testi come 1 Re 17:21,22 si spiegano facilmente tenendo conto che néfesh significa qui «respiro» e
quindi «l'anima del fanciullo ritornò in lui» equivale a «riprese a respirare» (vedi 17:17 «non gli restò
respiro», TNM ebr neshamà).
2. In Genesi 35:18 l'ebraico dice: «e avvenne, nell'uscire la sua anima poiché mori ...». La CEI traduce
1
bene con: «mentre esalava l'ultimo respiro...»; quindi, l'idea popolare dell'anima che esce dal
corpo quando questo muore è solo un equivoco basato su un antico modo di dire!
3. Riguardo al testo di 1 Samuele 28:3-20 (Saul che consulta lo «spirito» di Samuele) si deve notare prima
di tutto che non si può assolutamente trattare dell'apparizione dell'anima del defunto Samuele voluta
da Dio, prima di tutto perché secondo la Bibbia (come abbiamo già visto), l'anima è l'uomo stesso e
quindi muore (vedi anche Eccl 9:5,6,10; 2 Sam 12:22,23 ecc.), poi perché Dio non stava rispondendo a
Saul per nessuna via (1 Sam 28:6) e sarebbe stato inconcepibile che gli avesse risposto proprio tramite
una medium, visto che Egli stesso aveva comandato di mettere a morte coloro che praticavano lo
spiritismo in Israele (Lev 19:31; 20:6,27; Is 8:19,20, ecc.). La spiegazione secondo la quale si sarebbe
trattato dell'apparizione dello spirito di Samuele si ritrova solo nel testo di un apocrifo incluso nelle
Bibbie cattoliche: Siracide (o Ecclesiastico), 46:20 che dice, parlando di Samuele: «Perfino dopo la
sua morte profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la sua voce per
allontanare in una profezia l'iniquità del popolo» (CEI), (si tratta di un testo del II secolo a.C.) e nel
testo della LXX (più o meno dello stesso periodo) che aggiunge a 1 Cron 10:13 la frase: «Saul consultò
la maga affinché indagasse e gli rispose il profeta Samuele».
Secondo la spiegazione data dalla Bibbia stessa, invece, all'origine del fenomeno di En-dor non c'è
Dio; infatti 1 Cron 10:13,14 dice: «Così morì Saul, a motivo dell'infedeltà che egli aveva commessa
contro l'Eterno col non aver osservato la Parola dell'Eterno ed anche perché aveva interrogato e
consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato l'Eterno».
Risulta abbastanza semplice concludere che a En-dor fu uno spirito diabolico ad apparire sotto le
spoglie di Samuele (c'è da notare che Saul non lo vede, perché chiede al v 13 «che vedi?»). D'altronde
Saul, secondo 1 Sam 16:14-16, era già tormentato «da un cattivo spirito»! La spiegazione del testo
sulla base di una apparizione diabolíca fu sostenuta all'unanimità dai Padri della Chiesa e dai
commentatori fino alla Riforma.
Il v 14 («allora Saul comprese che era Samuele») descrive semplicemente quello che Saul dedusse
dalla descrizione della donna. Va notato che il Kittel, nella sua Bibbia ebraica, suppone che il testo del v
12 sìa corrotto e sulla base di alcuni manoscritti della LXX propone di leggere: «E la donna riconobbe
Saul».
In ogni caso, visto che si tratta di un chiaro caso dì spiritismo, sembra bene (come fa la TNM) mettere
nel testo il nome «Samuele» fra virgolette, visto che non si trattava del profeta, ma di una
contraffazione!
Periodo intertestamentario
A partire dalla conquista di Alessandro Magno (332 a.C.) la Palestina iniziò a subire fortemente l'influenza
greca: si iniziò a diffondere la lingua e la cultura greca. Questo processo, particolarmente accentuato nel II
secolo a.C. (sotto Antioco Epifane, sovrano di Siria) portò profondi mutamenti anche in alcune credenze
religiose ebraiche. Questi cambiamenti sono riflessi dagli scritti del tempo, soprattutto da quelli chiamati
«apocrifi» e «pseudoepigrafici»; in essi compare chiara la credenza nell'immortalità dell'anima, nell'inferno,
nel giudizio subito dopo la morte, ecc. Alcuni di questi scritti sono tradotti in Gli Apocrifi dell'Antico Testamento
(a cura di Paolo Sacchi), Torino 1981. Nel 1° libro di Enoch (che è una specie di «Divina Commedia» ante litteram)
troviamo tra l'altro una descrizione del luogo in cui sono punite le anime degli empi: «Queste belle località
(ci sono) affinché, in esse, si radunino gli spiriti, le anime dei morti... e io vidi gli spiriti dei figli degli uomini
morti». L'angelo chi accompagna Enoch nel suo «viaggio» risponde a una sua domanda: «Questo spirito è
quello uscito da Abele» (22:3,7; P. Sacchi, pp 500,501).
Queste credenze si trovano anche in alcuni di quei libri apocrifi che sono stati accettati come ispirati dalla
Chiesa Cattolica e quindi sono compresi nelle Bibbie cattoliche (ma non in quelle protestanti!). Ad esempio,
nel libro della Sapienza, scritto tra il 50 e il 30 a.C., troviamo: «Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro dipartita da noi una rovina, ma essi sono nella pace» (3:1-3, versione CEI) e ancora: «Ero un fanciullo
di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona o, piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo
senza macchia» (8:19,20, CEI).
E' chiara qui la credenza non solo nell'immortalità, ma anche nella preesistenza delle anime!
Sotto l'influsso greco sì diffuse quindi in varie correnti del giudaismo, l'idea dell'immortalità dell'anima, anche
se in alcuni scritti troviamo ancora l'idea biblica, come in Tobia e nel II Esdra. Va notato però che non tutti
accettavano questo teoria. Ad esempio gli Esseni di Qumran (di cui si sono scoperti moltissimi manoscritti, a
partire dal 1947, databili tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., sostenevano l'idea biblica che possiamo
chiamare «dell'immortalità condizionata» e non innata. Néfesh, a Qumran, come nell'AT designa l'uomo
totale, l'essere vivente che ovviamente, può morire. Negli inni (1 QH) troviamo, ad esempio: «hai riscattato
l'anima del povero, che essi cercavano di sopprimere, versando il suo sangue» (2:32 in I manoscritti di Qumran,
2
a cura di L. Moraldi, Torino 1971, p 370). E ancora: «Ti ringrazio, Adonai, perché hai liberato l'anima mia dalla
fossa e dallo Sheol dell'Abaddon (3:19; Moraldi, p 376) e infine: «La mia anima mi venne meno fino alla
distruzione, perché il vigore del mio corpo era scomparso» (8:32; Moraldi, p 414).
Nuovo Testamento. Il significato di psyché nel NT è equivalente a quello di néfesh nell'AT; quindi essa
equivale a «vita» (Gv 10:11,15,17; Fil 2:30; 1Tess 2:8; gr «anima») e a diversi significati già visti nell'AT. E' da
notare tra l'altro l'uso di psyché nel senso di «persona» in Atti 2:4 1: «circa 3000 anime» (TNM, Riv. «3000
persone»; vedi anche 7:14; 27:37; 1 Pt 3:20) e l'uso in riferimento agli animali in Apoc 8:9: «E un terzo delle
creature che sono nel mare e che hanno un'anima, morì (TNM, Riv. «Creature viventi», vedi anche 16:3).
Quindi anche nel NT si parla, ovviamente, della morte dell'anima, come in Giac 5:20: «Salverà l'anima di
lui dalla morte» (vedi Mt 10:39; 16:25; ecc.).
Testi difficili
1. Il testo più spesso citato da chi sostiene l'immortalità dell'anima è certamente la parabola del ricco e
Lazzaro (Lc 16:19-31). Possiamo senz'altro dire che, essendo una parabola, è certamente sbagliato
servirsene per sostenere una dottrina, come sarebbe sbagliato dedurre dalla parabola di Jotham, in
2Giud 9:8- 15, che gli alberi camminano o parlano! Notiamo ora le diverse incoerenze cui andremmo
incontro interpretando la parabola letteralmente:
a. Risulta dal testo che l'Ades (il soggiorno dei morti, la tomba), è diviso in due parti: una è il «seno di
Abramo» (cioè il «paradiso»), l'altra il «soggiorno degli empi» (l'«inferno», vv 22 e 23); inoltre, il
paradiso e l'inferno sarebbero vicini, ma separati da «una gran voragine» (v 26). Naturalmente chi
crede nell'immortalità dell'anima considera questa descrizione come simbolica!
b. Secondo i sostenitori dell'immortalità dell'anima, alla morte è l'anima, spirituale, disincarnata che
va in paradiso o all'inferno! Qui invece si parla di «occhi», «dito», « lingua» (vv 23,24), quindi di esseri
dotati di corpo. Ma il corpo sarà resuscitato solo alla fine dei tempi (1 Cor 15:52), come ne
conviene anche chi crede all'immortalità dell'anima! Inoltre, c'è da notare che la menzione della
«gran voragine» (v 26) per non permettere il passaggio dei dannati in paradiso e viceversa, sarebbe
assurda nell'ipotesi di anime disincarnate (che potrebbero passare dovunque!).
c. Secondo Ebr 11:8-19,39,40 Abramo non ha ancora avuto il suo «premio», quindi né lui né la
sua anima possono essere evidentemente in paradiso e ciò contraddirebbe i vv 22, 23.
d. Secondo il v 24 il ricco è tormentato nelle fiamme, che sono una caratteristica della Geenna (vedi
Gehenna) (Mt 5:22; 18:9) che, però, secondo il NT, si situa solo alla fine dei tempi (Mt 25:41); inoltre il
ricco non va nella Geenna, ma nell'Ades che indica nella Bibbia solo la tomba e quindi non un luogo
in cui c'è il fuoco!.
e. secondo Gesù stesso, il premio o il castigo verranno assegnati ad ognuno alla fine dell'età presente e
non alla morte (Mt 13:30, 39-43,49,50; 25:31-44, ecc.).
2. Tutte queste incongruenze rendono evidente che la parabola va interpretata per quello che è, cioè un
racconto allegorico con una morale. Gesù utilizzò semplicemente alcuni elementi delle credenze religiose
popolari del tempo (condivise in parte dai Farisei!) per insegnare che il destino eterno si decide in questa vita
e per questo non c'è più la possibilità di una seconda prova dopo la morte; quindi bisogna sfruttare al
massimo le occasioni di questa vita, come viene anche insegnato nella prima parte del capitolo 16 (vv 1-12)
nella parabola del «fattore infedele».
3. Per Luca 23:43 basta ricordare che i manoscritti originali del NT non avevano punteggiatura e il testo
(tradotto letteralmente) si leggeva: «E disse a lui in verità a te dico oggi con me sarai nel paradiso»; basta
mettere il punto dopo oggi e la frase acquista il senso di una promessa a tempo indeterminato; d'altronde
Gesù stesso, la domenica della resurrezione dice a Maria che non è ancora stato in Paradiso (Giov.
20:17).
4. In 2 Corinzi 5:1-4 l'apostolo Paolo utilizza un tipo di linguaggio che ci fa capire che egli stava combattendo
un gruppo di gnostici che credeva evidentemente nella possibilità dell'anima sincera (o «nuda», senza il
corpo, v 3). Paolo polemizza con loro dicendo che anche se il corpo terreno è disfatto, noi sappiamo
che Dio ce ne ha preparato uno migliore e desideriamo «rivestirci del nostro corpo celeste» (v 2, CEI), non
certo «essere spogliati» (v 4), ma comunque «anche se saremo spogliati (cioè colpiti dalla morte; il greco
ha Ekdusàmenoi) non saremo trovati nudi» (v 3 traduzione letterale dal greco) come invece sostenevano gli
gnostici. Se poi al v 3 si accetta la lezione Endusàmenoi nel greco (come fa la Riv.) allora si dovrebbe
tradurre: «Sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste, e dal
momento che saremo rivestiti con esso non saremo trovati nudi». Il punto centrale dell'argomentazione di
Paolo è proprio quello di negare l'argomento degli gnostici che credevano nella sopravvivenza di un'anima
disincarnata!
3
4
5. Per i testi di Filippesi 1:23 e 2 Corinzi 5:8 basta ricordare che nella morte, come avviene nel sonno, non
c'è coscienza del tempo, per cui come addormentarsi e svegliarsi sembrano due atti immediatamente
consecutivi per chi va a letto la sera, così, morire, per il cristiano equivale a risorgere; i due atti vengono
vissuti come consecutivi proprio perché non c'è coscienza del tempo! La frase «partire dal corpo»
(2Cor 5:8) significa semplicemente «lasciare questa vita» (TILC), «morire». Alcuni pensano che in Fil 1:23
Paolo preferisca alle due alternative dei versetti 20,21 (vivere-morire) un'altra: la «traslazione» (cioè
l'essere trasformato e rapito nelle nuvole alla parusia di Cristo, come egli dice in 1 Tess 4:16,17), ma questa
spiegazione appare un po’ forzata!
6. Per Apocalisse 6:9 (le anime sotto l'altare) occorre notare:
a. l'uso di Psyché nell'Apocalisse è conforme a quello del resto del NT; il sostantivo viene usato in altri sei
passi, oltre a quello citato: Apoc 8:9: «e un terzo delle creature che sono nel mare e che hanno
anima mori» (TNM); 12:11 «e non amarono la loro anima neppure di fronte alla morte» (TNM) e
inoltre 16:3; 18:13,14 e 20:4.
b. Il passo di 6:9 è chiamato simbolico; si parla nel contesto di un cavallo bianco, di uno rosso, di sigilli,
ecc. Come il sangue veniva sparso alla base dell'altare (Lev 4:7) così le «anime» si trovano sotto
l'altare. La morte dei martiri viene paragonata a un sacrificio dell'AT (essi sono stati «sgozzati», dice il
testo greco, e usa lo stesso verbo - sfàzo - che nella LXX era un termine tecnico per indicare i sacrifici
rituali; vedi, ad esempio Lev 4:4). Giovanni utilizza la parola «anime» perché si associa molto bene
con «sangue» del v. 10; infatti, come abbiamo visto i due termini sono sinonimi.
c. Si tratta perciò di una visione (simbolica) dei martiri che chiedono giustizia. Viene data loro una
veste bianca (altro simbolo, vedi Apoc 3:5!) e viene loro detto di aspettare (v 11).
Anima
1. Significato fondamentale Vita (1Sam 19.11; 1 s 47:14; Gv 10:11,15,17, ecc.
2. Significati derivati Sangue (Lev 17:11)
a. Persona (Atti 2:41)
b. Individuo (Io, tu, egli, Gen 27.4,19 ecc.), ecc.
3. L'uomo non ha un'anima, ma è un'anima (Gen 27:7).
4. In quanto indica tutto l'uomo, l'essere vivente, essa può morire (è tutto l'uomo che muore!): Giob
7:15; 33.22; Sa140:14; Giac 5:20.
I.F.
Bibliografia
1. Sarà molto utile la consultazione della Traduzione del Nuovo Mondo della Bibbia (= TNM)
pubblicata dai Testimoni di Geova perché, anche se piena di errori, in questo caso rende i termini
Néfesh e Psyché sempre letteralmente con «anima» e questo può aiutare a vedere la vastità dei
significati di queste espressioni.
2. Per l'AT la migliore trattazione in italiano è quella della voce «Nefesh» nel Dizionario Teologico
dell'Antico Testamento (a cura di E. Jenni - C. Westermann), voi H, Casale Monferrato 1982, coli 66-89;
si può vedere anche H.W. Wolff, Antropologia dell'Antico Testamento, Ed. Queriniana, Brescia
1975, pp 18-39.
3. Per l'AT e il NT insieme, si può consultare la voce «Psyché» nel Grande Lessico del Nuovo
Testamento (a cura di G. Kittel - G. Friedrich), Brescia 1965 ss e la voce «anima» nel Dizionario dei
concetti biblici del Nuovo Testamento (a cura di L. Coenen e altri), Bologna 1980, pp 111-120.
4. Una buona sintesi anche dal punto di vista teologico si può trovare in Philippe H. Menoud, Dopo la
morte: immortalità o resurrezione?, Ed. Claudiana, Torino, e nei due saggi di O. Cullmann:
Immortalità dell'anima o resurrezione dei morti? e La liberazione anticipata del corpo umano
secondo il Nuovo Testamento, entrambi in O. Cullmann, Dalle fonti dell'evangelo alla Teologia
cristiana, Ed. Ave, Roma 1971, rispettivamente pagine 193-223 e 109-120.
5. Per chi legge l'inglese c'è l'opera veramente documentata di Leroy Edwin From, The
Conditionalist Faith of our Fathers (2 vol.), Washington D.C. 1965-66 che, in circa 2500 pagine (!)
tratta tutti gli aspetti dell'immortalità dell'anima e presenta anche una storia completa delle discussioni al
riguardo nel corso dei secoli.
24/09/2010 22:18
 
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Penso che lo comprerò [SM=g28004]
24/09/2010 22:31
 
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Re:
jwfelix, 24/09/2010 22.18:

Penso che lo comprerò [SM=g28004]



Anch'io Felix. Mi sembra ottimo, come del resto il libro di Bacchiocchi sull' anima, anche lui un avventista.
[SM=g28002]


24/09/2010 22:37
 
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[SM=g1871116] [SM=g1871116] [SM=g1871116] [SM=g1871116]
04/10/2010 18:40
 
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Re:
jwfelix, 24/09/2010 20.55:

http://www.clcitaly.com/live/articolo/index.php?query=004149

Qualcuno di voi lo conosce?

Consigli?




Non hai visto che è presente nel mio elenco di libri in vendita? [SM=x1408440]

E' un dizionario che consiglio a tutti perchè ben fatto!
________________________________________________

04/10/2010 19:08
 
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poco utile secondo me
ragazzi ma è pur ssempre di parte!
nel senso che può essere utile nel confronto solo con gli avventisti... in alcuni punti.
ma non potremo mai usare per esempio il soggetto del anima di questo dizionario con un cattolico, evangelico o altri....
volete sapere invece la migliore opera in assoluto?
il Grande Lessico del Nuovo Testamento di kittel continuato da freiderik... edizione paideia.
hooo quella si che è un opera straordinaria!!!
andate a vedere quante volte è menzionato nelle publicazioni watch tower...
questa è un opera già piu neutrale accettato praticamente da tutti...
anche se datato è comunque insuperato!!!
unico neo: i suoi 16 volumi costano intorno ai 1600 euro.
chi cè là???
04/10/2010 19:22
 
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Re: poco utile secondo me
imperatorbiblico, 04/10/2010 19.08:

ragazzi ma è pur ssempre di parte!
nel senso che può essere utile nel confronto solo con gli avventisti... in alcuni punti.
ma non potremo mai usare per esempio il soggetto del anima di questo dizionario con un cattolico, evangelico o altri....
volete sapere invece la migliore opera in assoluto?
il Grande Lessico del Nuovo Testamento di kittel continuato da freiderik... edizione paideia.
hooo quella si che è un opera straordinaria!!!
andate a vedere quante volte è menzionato nelle publicazioni watch tower...
questa è un opera già piu neutrale accettato praticamente da tutti...
anche se datato è comunque insuperato!!!
unico neo: i suoi 16 volumi costano intorno ai 1600 euro.
chi cè là???




Mi stai facendo un paragone improbonibile. Il Grande lessico è un'opera monumentale in 16 volumi!

Il dizionario di dottrine bibliche è un'opera molto sintetica. La sua utilità non è tanto nell'autorità del testo e nella possibilità di citarlo, ma solo nel contenuto. Molte voci sono trattate in un modo del tutto condivisibile e quindi il dizionario si rivela utile per attingere valide argomentazioni!
[Modificato da christofer2006 04/10/2010 19:23]
________________________________________________

04/10/2010 19:32
 
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Re: Re:
christofer2006, 04/10/2010 18.40:




Non hai visto che è presente nel mio elenco di libri in vendita? [SM=x1408440]

E' un dizionario che consiglio a tutti perchè ben fatto!



Ma dove, se non l'ho visto?

04/10/2010 19:37
 
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Re: Re: Re:
jwfelix, 04/10/2010 19.32:



Ma dove, se non l'ho visto?





Metti gli occhiali quando leggi! [SM=g7349]

Nel primo elenco c'era ora l'ho tolto perchè venduto. Ne avevo 2 copie e sono state richieste entrambe. Se ti interessa posso procurartene un altro...
[Modificato da christofer2006 04/10/2010 19:37]
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Re: Re: Re: Re:
christofer2006, 04/10/2010 19.37:




Metti gli occhiali quando leggi! [SM=g7349]

Nel primo elenco c'era ora l'ho tolto perchè venduto. Ne avevo 2 copie e sono state richieste entrambe. Se ti interessa posso procurartene un altro...




Hai ragione, adesso che ho gli occhiali lo vedo [SM=x1408403]

04/10/2010 21:35
 
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Felix,

in fascia protetta non si mettono immagini horror! [SM=x1408447]
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Re: Re: Re: Re: Re:
jwfelix, 04.10.2010 20:03:




Hai ragione, adesso che ho gli occhiali lo vedo [SM=x1408403]




ma se non ti va di tagliarti i peli del pizzetto, almeno taglia quelli del NASO!!! (o è na caccola?)
[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]




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Re:
christofer2006, 04/10/2010 21.35:

Felix,

in fascia protetta non si mettono immagini horror! [SM=x1408447]




Appunto, leva l'avatar che hai [SM=x1408403]



Seabiscuit, 04/10/2010 21.39:

ma se non ti va di tagliarti i peli del pizzetto, almeno taglia quelli del NASO!!! (o è na caccola?)
[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]



Era un moscerino [SM=x1408428]
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Re: Re:
jwfelix, 04.10.2010 21:50:






Era un moscerino [SM=x1408428]



seeeeee come no, un cammello era
[SM=x1408403]



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04/10/2010 22:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 04/10/2010 21.39:



ma se non ti va di tagliarti i peli del pizzetto



Guarda che l'ho tagliato 20 giorni fa

(biblico) può confermare. Mi ha visto oggi [SM=x1408399]


04/10/2010 22:03
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
jwfelix, 04.10.2010 22:00:



Guarda che l'ho tagliato 20 giorni fa

(biblico) può confermare. Mi ha visto oggi [SM=x1408399]





non credo che potrà confermare. Dopo che ti ha visto così sarà finito al ospedale coi crampi allo stomaco
[SM=x1408403]



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04/10/2010 22:08
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 04/10/2010 22.03:



non credo che potrà confermare. Dopo che ti ha visto così sarà finito al ospedale coi crampi allo stomaco
[SM=x1408403]






Non ci crederai, ma con quel cappellino marocchino in testa mi ha fermato la POLIZIA a Milano Malpensa [SM=x1408403]
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