Caro Barnaba,
Il testo evangelico parla di santi morti che resuscitano e girano pèer la città, non parla di evulsione di cadaveri per il terremoto, e neanche, se ci rifletti, avrebbe avuto alcun senso in quel contesto, con persone che giravano per la città a dire che si erano scoperchiate alcune tombe
Non è corretto, perché il testo permette entrambe lo soluzioni. Rispetto ad un fenomeno piuttosto strano (ovvero tombe scoperchiate, con conseguente rischio di contaminarsi cerimonialmente) mi pare sensato che coloro che entrassero in città ne facessero un resoconto, pensa se avvenisse lo stesso fenomeno nella tua città, come minimo ne parlerebbero i giornali.
Rimane inoltre il dubbio di come mai un terremoto di tale portata non sia stato avvertito da nessuno degli storici del tempo
Beh, come minimo lo riporta un vangelo, d'altronde era evidentemente un terremoto di origine divina e di portata molto locale che a quanto pare, oltre a questo fenomeno, non produsse altri danni.
Potresti spiegarmi anche come mai gli altri evangelisti non udirono alcun terremoto, e non ne sentirono parlare da nessuno
Non si dice che i discepoli non udirono alcun terremoto, semplicemente Giovanni
non dice nulla, evidentemente perché ciascun evangelista mise in risalto aspetti diversi degli avvenimenti, il fatto che viene ricordato da uno solo di essi non ne toglie verità, d'altronde non risulta che vi fossero testimoni oculari che smentissero Matteo, eppure molti di essi potevano essere in vita ancora dopo il 70. Inoltre Luca non riporta il terremoto ma ricorda che la grande cortina che separava il santo dal santissimo si squarciò nello stesso momento.
Giovanni inoltre scrisse molto tardi, e dunque non ripete quello che si poteva trovare in testi già diffusi, ma aggiunge altre informazioni sull'insegnamento e la figura di Gesù.
Un centurione sembra che si impressioni e dica che Gesù era veramente il Figlio di Dio, ma un altro evangelista ricorda invece che disse "è morto un uomo giusto", versione un po' diversa, non vuol dire la stessa cosa.
Questo dimostra la genuinità del racconto, Matteo e Marco riportano "figlio di Dio" (o "un figlio di dio" o "un figlio di un dio") e Luca "un giusto". Forse il Centurione pronunciò entrambe le frasi, glorificando Dio e riconoscendo l'innocenza di Cristo, oppure Luca interpretò il senso di quello che intendeva dire il centurione, che ovviamente era un pagano e non intendeva l'espressione "figlio di Dio" nella stessa maniera in cui potevano intenderla i cristiani o gli ebrei.
Shalom
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