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Sarah Scazzi

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2021 15:54
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09/11/2010 12:53
 
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Sarah:malore per Cosima Rinviata l'audizione
Aggiornata a dopodomani dell'udienza del riesame di Sabrina


09 novembre, 12:24

TARANTO - Cosima Serrano, madre di Sabrina Misseri, non sara' piu' sentita oggi dai carabinieri al Comando provinciale di Taranto. La causa e' un malore che la donna ha accusato questa mattina mentre era nella sua casa, in via Deledda, ad Avetrana.

E' durata pochi minuti l'udienza del tribunale del riesame di Taranto (presidente de Tommasi, a latere Di Michele che e' anche relatore e Ariola) sul ricorso presentato per far scarcerare Sabrina Misseri. L'udienza e' stata aggiornata a dopodomani, giovedi 11 novembre.

Nel corso dell'udienza l'accusa, rappresentata dal procuratore Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha depositato il verbale di interrogatorio di Michele Misseri di venerdi' scorso in carcere, allorche' ha indicato quale esecutrice materiale dell'omicidio la figlia Sabrina. Il verbale e' di centinaia di pagine.

Da parte loro i difensori di Sabrina, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno depositato i risultati di indagini difensive con alcune testimonianze. L'aggiornamento dell'udienza e' stato deciso per consentire alle parti di esaminare i documenti prodotti.

Aggiornamento ANSA

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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09/11/2010 18:30
 
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Cosima sentita da inquirenti in casa sua
Aggiornata a dopodomani dell'udienza del riesame di Sabrina


09 novembre, 17:15

AVETRANA - Cosima Misseri viene sentita ora in casa sua a proposito delle ''clamorose rivelazioni'' che avrebbe ricevuto ieri dal marito nel primo colloquio che ha avuto con lui da quando egli e' detenuto (l'uomo e' in carcere dal 7 ottobre scorso). La donna, per le dichiarazioni che aveva chiesto lei stessa di fare, viene sentita dal comandante del reparto operativo di Taranto dei carabinieri, Antonio Russo, e da ufficiali di polizia giudiziaria che si sono recati poco fa nella casa dei Misseri, in via Grazia Deledda, ad Avetrana. Cosima Misseri avrebbe dovuto essere sentita stamane dalle 10 in poi nella caserma sede del comando provinciale di Tarantod ei carabinieri, ma aveva avuto poi un malore che le aveva impedito di recarsi nel capoluogo ionico.

E' durata pochi minuti l'udienza del tribunale del riesame di Taranto (presidente de Tommasi, a latere Di Michele che e' anche relatore e Ariola) sul ricorso presentato per far scarcerare Sabrina Misseri. L'udienza e' stata aggiornata a dopodomani, giovedi 11 novembre.

Nel corso dell'udienza l'accusa, rappresentata dal procuratore Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha depositato il verbale di interrogatorio di Michele Misseri di venerdi' scorso in carcere, allorche' ha indicato quale esecutrice materiale dell'omicidio la figlia Sabrina. Il verbale e' di centinaia di pagine.

Da parte loro i difensori di Sabrina, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno depositato i risultati di indagini difensive con alcune testimonianze. L'aggiornamento dell'udienza e' stato deciso per consentire alle parti di esaminare i documenti prodotti.


Aggiornamento ANSA

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09/11/2010 18:57
 
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Sarah: provvedimento disciplinare contro legali Misseri

09 novembre, 17:13

TARANTO - Il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Taranto ha avviato un provvedimento disciplinare nei confronti degli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri, difensori di fiducia di Sabrina Misseri, e di Daniele Galoppa difensore di Michele Misseri. E' stata fissata anche un'udienza di trattazione del procedimento che e' in via di notifica ai tre legali.


Con l'avvio del procedimento disciplinare si ipotizza da parte dell'Ordine ionico la violazione del codice deontologico forense per sovraesposizione mediatica. Il Consiglio dell'Ordine, tuttavia, starebbe valutando anche la possibilità di contestare l'accaparramento illecito di cliente e la compravendita di atti e interviste. I tre legali, che rischiano l'ammonimento o la censura, hanno un termine per presentare memorie difensive.

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09/11/2010 18:58
 
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Misseri cambia ancora, 3 verità per un delitto

08 novembre, 22:55

ROMA - Ecco, in sintesi, le tre diverse confessioni di Michele Misseri agli inquirenti sull'omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto scorso:

6 OTTOBRE, MISSERI UNO Michele Misseri si imbatte in Sarah che, alla ricerca della cugina Sabrina, si reca nel garage dello zio, dove lui sta sistemando il trattore. L'uomo tenta un approccio sessuale con la nipote, che respinge le avances. Michele l'aggredisce alle spalle e con una corda la strangola. Nasconde il cadavere, poi lo colloca nel bagagliaio della sua auto, si dirige nelle campagne di Avetrana, denuda la salma e si lascia andare a un rapporto sessuale completo. Depone di nuovo il cadavere in auto e, infine, lo getta in un pozzo. L'uomo non chiama mai in causa la figlia Sabrina.

15 OTTOBRE, MISSERI DUE Sarah arriva in casa Misseri e la cugina Sabrina la trascina nel garage con la forza, avendo la stessa Sabrina ed il padre concordato di darle una lezione per intimorirla ed evitare che la ragazza diffondesse in paese la notizia delle attenzioni sessuali riservatele dallo zio, delle quali anche Sabrina era venuta a conoscenza. Mentre quest'ultima tiene per le braccia la cugina, Michele Misseri avvolge una corda intorno al collo di Sarah e la strangola. Sabrina, nel momento in cui vede la cugina accasciarsi, impaurita molla la presa e si allontana. L'uomo poi fa sparire il cadavere gettandolo nel pozzo. Alcuni giorni dopo, tramite il suo legale, Michele Misseri fa sapere di voler ritrattare la precedente confessione nella parte relativa agli atti sessuali sul cadavere.

4 NOVEMBRE, MISSERI TRE Sabrina e Sarah si incontrano per andare al mare e litigano, forse per gelosia nei riguardi di un amico comune, Ivano Russo. Sabrina trascina nel garage Sarah: la discussione degenera e lei strangola la cugina con una cintura trovata in garage. Sabrina sale a casa ed informa il padre Michele, che stava dormendo. L'uomo rassicura la figlia, che si allontana con l'amica Mariangela. Michele Misseri carica la salma di Sarah in auto, si dirige in campagna, abusa sessualmente del cadavere e, infine, lo getta nel pozzo calandolo con una corda.


Sintesi delle 3 verità di Misseri. ANSA

[Modificato da CRT@ 09/11/2010 19:01]

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10/11/2010 00:40
 
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Misseri: Sabrina mi disse 'è successo un guaio'

E' quanto l'uomo avrebbe raccontato il 5 novembre scorso in carcere agli inquirenti nell'interrogatorio in cui ha addossato la responsabilità del delitto alla figlia


09 novembre, 23:51

TARANTO - Quel pomeriggio del 26 agosto, quando Sarah Scazzi venne uccisa, Sabrina Misseri svegliò il padre che dormiva in casa su una sedia a sdraio e gli disse che era successo "un guaio in cantina". E' quanto Michele Misseri avrebbe raccontato il 5 novembre scorso in carcere agli inquirenti nell'interrogatorio in cui ha addossato la responsabilità del delitto a Sabrina. Un riassunto dell'interrogatorio è stato fornito stasera nella trasmissione Matrix su Canale 5.

MISSERI, IN GARAGE LA VIDI CON CORDA O CINTURA AL COLLO - "Quando scesi in garage vidi il corpo di Sarah che aveva una corda attorcigliata più volte al collo. Non escludo che fosse una cintura". Lo ha detto Michele Misseri nell'interrogatorio di venerdì scorso in cui ha accusato la figlia Sabrina di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. Alcune parti dell'interrogatorio, i cui verbali sono stati depositati oggi nell'udienza del tribunale del Riesame sul ricorso per la scarcerazione di Sabrina, sono state diffuse stasera nella trasmissione Matrix di Canale 5.

MISSERI, SABRINA DISSE DI LEI 'MI DAVA FASTIDIO' - "Tanto mi dava fastidio". Così Sabrina Misseri avrebbe risposto al padre Michele dopo che questi aveva appena scoperto il corpo di Sarah nel garage di casa. Lo ha riferito lo stesso contadino nell'interrogatorio del 5 novembre scorso, di cui la trasmissione Matrix ha dato stralci stasera. Misseri ha aggiunto che sarebbe stata la figlia a raccogliere le scarpe infradito della cugina per farle sparire.

dell'inviato Paolo Melchiorre

TARANTO - Il destino giudiziario di Sabrina Misseri lo si conoscerà solo a fine settimana. L'udienza davanti al Tribunale del riesame di Taranto per far annullare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti il 21 ottobre è durata pochi minuti, aggiornata a dopodomani; e i giudici hanno tempo sino a sabato per depositare la decisione. Nel frattempo le 'clamorose novita' che avrebbero dovuto accompagnare le dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Cosima Serrano, madre di Sabrina, dopo il colloquio della donna con il marito Michele Misseri in carcere, si sono rivelate poca cosa: "troppi farmaci, Michele non è più lui", ha detto la donna, evidentemente nel tentativo di scagionare la figlia. Cosima è stata ascoltata nella sua casa in via Deledda ad Avetrana, dopo un malore accusato al mattino che le ha impedito di recarsi a Taranto al comando provinciale dei carabinieri, dov'era prevista la sua audizione.

Palazzo di giustizia semi-blindato, dunque, per la comparizione di Sabrina dinanzi ai giudici. Cameramen e fotografi sono rimasti inizialmente fuori dai cancelli, poi una mediazione ha fatto sì che un gruppo ristretto si installasse al primo piano di fronte all'aula 'C' dove si doveva tenere l'udienza. Ma, com'era prevedibile, Sabrina è stata sottratta a flash e zoom: è arrivata a bordo di un cellulare con i vetri oscurati che è entrato nel garage, poi la detenuta è entrata in aula da un corridoio e una porta secondari. L'accesso all'aula è rimasto transennato sino a fine udienza, presidiato da carabinieri e agenti di polizia penitenziaria. In aula pochi minuti di schermaglia. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha depositato i verbali dell'interrogatorio di Michele Misseri di venerdì 5 novembre, quando il contadino di Avetrana cambiò le precedenti confessioni addossando la responsabilità materiale dell'uccisione della nipote Sarah Scazzi alla figlia Sabrina. I difensori di quest'ultima, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno invece consegnato al collegio giudicante (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ariola) i risultati di un'indagine difensiva contenente cinque testimonianze. Per consentire alle parti di esaminare la mole di documenti appena depositata, il tribunale ha quindi aggiornato l'udienza a dopodomani. In quella circostanza la Procura consegnerà un pro-memoria di quanto raccolto a carico di Sabrina Misseri, al quale verrà contrapposta una memoria difensiva.

Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la decisione. Conclusa l'udienza, gli inquirenti avrebbero dovuto sentire al Comando provinciale dei carabinieri le dichiarazioni spontanee di Cosima Serrano, madre di Sabrina, su quanto emerso dal suo colloquio in carcere di ieri con il marito, il primo da quando il contadino è stato arrestato. Ma la donna nel frattempo aveva accusato un malore in casa, certificato dal medico di famiglia, e all'ora di pranzo carabinieri e squadra di polizia giudiziaria hanno ascoltato la donna nella sua abitazione ad Avetrana. "Michele non è più lui", ha detto in sostanza la moglie, adducendo la colpa a farmaci che gli verrebbero somministrati in carcere e che lo avrebbero portato ad accusare anche innocenti, riferendosi alla chiamata in correità di Sabrina. Dichiarazioni che non potranno comunque avere alcun valore processuale. Se questa, per l'inchiesta sul delitto di Sarah, è la settimana di Sabrina Misseri, la prossima sarà quella di suo padre, Michele. Il gip Rosati ha fissato per venerdì 19 novembre alle 12 in carcere l'incidente probatorio per esaminare il contadino, come richiesto dalla Procura. Le sue dichiarazioni diventeranno parte non modificabile ai fini processuali: confermerà l'ultima versione che aggrava la posizione della figlia Sabrina?

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Ivano: Sabrina voleva stare con me, le dissi no

Dopo quel tentativo di allacciare una relazione sentimentale col ragazzo i rapporti tra Sabrina e la cugina sarebbero precipitati


10 novembre, 08:24

AVETRANA (TARANTO) - In un interrogatorio del 20 ottobre scorso Ivano Russo, l'amico di cui Sarah e Sabrina erano infatuate, ha raccontato agli investigatori che Sabrina il 20 agosto avrebbe tentato di allacciare con lui una relazione sentimentale, ma il giovane l'avrebbe respinta. Lo riporta sul suo sito Internet Nuovo Quotidiano di Puglia, riferendosi ai verbali depositati oggi al tribunale del riesame dalla Procura che indaga sull'uccisione di Sarah Scazzi. L'episodio sarebbe avvenuto di sera. Ivano e Sabrina si sarebbero appartati in auto alla periferia di Avetrana. Dopo quell'episodio, secondo gli investigatori, i rapporti tra Sabrina e Sarah sarebbero precipitati.

MISSERI,SABRINA MI DISSE 'E' SUCCESSO UN GUAIO' - Quel pomeriggio del 26 agosto, quando Sarah Scazzi venne uccisa, Sabrina Misseri svegliò il padre che dormiva in casa su una sedia a sdraio e gli disse che era successo "un guaio in cantina". E' quanto Michele Misseri avrebbe raccontato il 5 novembre scorso in carcere agli inquirenti nell'interrogatorio in cui ha addossato la responsabilità del delitto a Sabrina. Un riassunto dell'interrogatorio è stato fornito stasera nella trasmissione Matrix su Canale 5.

"IN GARAGE LA VIDI CON CORDA O CINTURA AL COLLO" - "Quando scesi in garage vidi il corpo di Sarah che aveva una corda attorcigliata più volte al collo. Non escludo che fosse una cintura". Lo ha detto Michele Misseri nell'interrogatorio di venerdì scorso in cui ha accusato la figlia Sabrina di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. Alcune parti dell'interrogatorio, i cui verbali sono stati depositati oggi nell'udienza del tribunale del Riesame sul ricorso per la scarcerazione di Sabrina, sono state diffuse stasera nella trasmissione Matrix di Canale 5.

"SABRINA DISSE DI LEI 'MI DAVA FASTIDIO'" - "Tanto mi dava fastidio". Così Sabrina Misseri avrebbe risposto al padre Michele dopo che questi aveva appena scoperto il corpo di Sarah nel garage di casa. Lo ha riferito lo stesso contadino nell'interrogatorio del 5 novembre scorso, di cui la trasmissione Matrix ha dato stralci stasera. Misseri ha aggiunto che sarebbe stata la figlia a raccogliere le scarpe infradito della cugina per farle sparire.

dell'inviato Paolo Melchiorre

TARANTO - Il destino giudiziario di Sabrina Misseri lo si conoscerà solo a fine settimana. L'udienza davanti al Tribunale del riesame di Taranto per far annullare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti il 21 ottobre è durata pochi minuti, aggiornata a dopodomani; e i giudici hanno tempo sino a sabato per depositare la decisione. Nel frattempo le 'clamorose novita' che avrebbero dovuto accompagnare le dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Cosima Serrano, madre di Sabrina, dopo il colloquio della donna con il marito Michele Misseri in carcere, si sono rivelate poca cosa: "troppi farmaci, Michele non è più lui", ha detto la donna, evidentemente nel tentativo di scagionare la figlia. Cosima è stata ascoltata nella sua casa in via Deledda ad Avetrana, dopo un malore accusato al mattino che le ha impedito di recarsi a Taranto al comando provinciale dei carabinieri, dov'era prevista la sua audizione.

Palazzo di giustizia semi-blindato, dunque, per la comparizione di Sabrina dinanzi ai giudici. Cameramen e fotografi sono rimasti inizialmente fuori dai cancelli, poi una mediazione ha fatto sì che un gruppo ristretto si installasse al primo piano di fronte all'aula 'C' dove si doveva tenere l'udienza. Ma, com'era prevedibile, Sabrina è stata sottratta a flash e zoom: è arrivata a bordo di un cellulare con i vetri oscurati che è entrato nel garage, poi la detenuta è entrata in aula da un corridoio e una porta secondari. L'accesso all'aula è rimasto transennato sino a fine udienza, presidiato da carabinieri e agenti di polizia penitenziaria. In aula pochi minuti di schermaglia. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha depositato i verbali dell'interrogatorio di Michele Misseri di venerdì 5 novembre, quando il contadino di Avetrana cambiò le precedenti confessioni addossando la responsabilità materiale dell'uccisione della nipote Sarah Scazzi alla figlia Sabrina. I difensori di quest'ultima, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno invece consegnato al collegio giudicante (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ariola) i risultati di un'indagine difensiva contenente cinque testimonianze. Per consentire alle parti di esaminare la mole di documenti appena depositata, il tribunale ha quindi aggiornato l'udienza a dopodomani. In quella circostanza la Procura consegnerà un pro-memoria di quanto raccolto a carico di Sabrina Misseri, al quale verrà contrapposta una memoria difensiva.

Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la decisione. Conclusa l'udienza, gli inquirenti avrebbero dovuto sentire al Comando provinciale dei carabinieri le dichiarazioni spontanee di Cosima Serrano, madre di Sabrina, su quanto emerso dal suo colloquio in carcere di ieri con il marito, il primo da quando il contadino è stato arrestato. Ma la donna nel frattempo aveva accusato un malore in casa, certificato dal medico di famiglia, e all'ora di pranzo carabinieri e squadra di polizia giudiziaria hanno ascoltato la donna nella sua abitazione ad Avetrana. "Michele non è più lui", ha detto in sostanza la moglie, adducendo la colpa a farmaci che gli verrebbero somministrati in carcere e che lo avrebbero portato ad accusare anche innocenti, riferendosi alla chiamata in correità di Sabrina. Dichiarazioni che non potranno comunque avere alcun valore processuale. Se questa, per l'inchiesta sul delitto di Sarah, è la settimana di Sabrina Misseri, la prossima sarà quella di suo padre, Michele. Il gip Rosati ha fissato per venerdì 19 novembre alle 12 in carcere l'incidente probatorio per esaminare il contadino, come richiesto dalla Procura. Le sue dichiarazioni diventeranno parte non modificabile ai fini processuali: confermerà l'ultima versione che aggrava la posizione della figlia Sabrina?

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Sarah, Ivano disse a Sabrina che non gli interessava

Sarebbe stato il momento della rottura definitiva tra la 15enne e la cugina. Questo elemento avvalorerebbe la tesi del delitto consumato per gelosia. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Cosima: Mio marito è pazzo


Ivano disse a Sabrina che non gli interessava. Un elemento che nella complicata trama di relazioni, invidie e gelosie, che è il dramma di Avetrana, può avvalorare la tesi della Procura di Taranto che chiede che Sabrina Misseri resti in carcere. Tra le carte presentate al Tribunale del Riesame dai pm ci sono anche una serie di testimonianze acquisita dai carabinieri negli ultimi tempi, a cominciare dalle dichiarazioni della signora Anna P. che, in tempi non sospetti,
avrebbe raccolto uno sfogo disperato di Sabrina Misseri e le parole di due amiche di Sabrina che avevano raccontato di come Sarah prendesse in giro la cugina: "Sarah diceva in paese che Ivano aveva scaricato Sabrina".

Un'indicazione, questa, che avvalorerebbe l'idea della gelosia di Sabrina Misseri verso la quindicenne e che si sposerebbe perfettamente con il movente e con la spiegazione che l'indagata avrebbe fornito al padre sul perché dell'omicidio: "Mi dava fastidio, stava sempre in mezzo. Non ne potevo più". In un interrogatorio svoltosi il 20 ottobre Ivano, l'amico di cui Sarah e Sabrina erano infatuate, ha raccontato agli investigatori che Sabrina il 20 agosto tentò di instaurare una relazione con lui, che però non se la sentì. L'episodio sarebbe avvenuto di sera, il 20 agosto. Ivano e Sabrina si erano appartati in auto alla periferia di Avetrana. Dopo quella sera, secondo gli investigatori, i rapporti tra Sarah e la cugina 22enne sarebbero precipitati.

Intanto la Procura ha aperti un nuovo fascicolo, al momento contro ignoti. "Qualcuno" secondo i pm tarantini avrebbe messo in atto una serie di tentativi attuati per inquinare il quadro probatorio. Si tratterebbe di iniziative venute a galla dopo la denuncia dell'avvocato Daniele Galoppa, legale di Michele Misseri, che in più di una circostanza aveva lamentato incursioni ai suoi danni, finalizzate a strapparlo dalla difesa d'ufficio dell'indagato. Queste attività sarebbero state poste in essere con il concorso, sia pur indiretto, di un altro legale, che però non è parte, almeno per ora, nel procedimento gestito dal pm Mariano Buccoliero e dal procuratore aggiunto Pietro Argentino.

Tra gli atti c'è un telegramma effettuato sulla carta stampata di uno studio legale tarantino "vicino" ai difensori di Sabrina Misseri, che al momento è al vaglio della magistratura che ne sta studiando gli sviluppi. Inutile ribadire che su questi atti, e sull'identità di chi avrebbe avuto interesse a "pilotare" la nuova nomina difensiva in sostituzione di quella dell'avvocato Galoppa, c'è la massima attenzione della magistratura.

COSIMA: MIO MARITO E' PAZZO
Ha descritto il marito come un bordeline sotto effetto di farmaci e per questo non più credibile. "Mio marito Michele non è più lui, ha problemi psicologici perché sotto l'effetto dei farmaci non capisce più e non sa qual è la realta". Così Cosima Misseri ha detto ai carabinieri che sono andati ad ascoltarla nella sua abitazione di via Deledda ad Avetrana nella tarda mattina di ieri. "Mio marito non capisce più nulla, è diventato pazzo, si è inventato un sacco di storie poco vere, non lo riconosco più", ha poi aggiunto. (Apcom)

Fonte


[Modificato da CRT@ 10/11/2010 09:56]

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Gip, no a perizia psichiatrica Michele Misseri

Il gip del tribunale di Taranto ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica in incidente probatorio avanzata dal difensore di Misseri


10 novembre, 14:58

TARANTO - Il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica in incidente probatorio avanzata dal difensore di Michele Misseri, l'avv.Daniele Galoppa. La richiesta era stata depositata l'11 ottobre scorso e la procura aveva espresso parere negativo.

In un interrogatorio del 20 ottobre scorso Ivano Russo, l'amico di cui Sarah e Sabrina erano infatuate, ha raccontato agli investigatori che Sabrina il 20 agosto avrebbe tentato di allacciare con lui una relazione sentimentale, ma il giovane l'avrebbe respinta. Lo riporta sul suo sito Internet Nuovo Quotidiano di Puglia, riferendosi ai verbali depositati oggi al tribunale del riesame dalla Procura che indaga sull'uccisione di Sarah Scazzi. L'episodio sarebbe avvenuto di sera. Ivano e Sabrina si sarebbero appartati in auto alla periferia di Avetrana. Dopo quell'episodio, secondo gli investigatori, i rapporti tra Sabrina e Sarah sarebbero precipitati.

MISSERI, SABRINA MI DISSE 'E' SUCCESSO UN GUAIO' - Quel pomeriggio del 26 agosto, quando Sarah Scazzi venne uccisa, Sabrina Misseri svegliò il padre che dormiva in casa su una sedia a sdraio e gli disse che era successo "un guaio in cantina". E' quanto Michele Misseri avrebbe raccontato il 5 novembre scorso in carcere agli inquirenti nell'interrogatorio in cui ha addossato la responsabilità del delitto a Sabrina. Un riassunto dell'interrogatorio è stato fornito stasera nella trasmissione Matrix su Canale 5.

"IN GARAGE LA VIDI CON CORDA O CINTURA AL COLLO" - "Quando scesi in garage vidi il corpo di Sarah che aveva una corda attorcigliata più volte al collo. Non escludo che fosse una cintura". Lo ha detto Michele Misseri nell'interrogatorio di venerdì scorso in cui ha accusato la figlia Sabrina di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. Alcune parti dell'interrogatorio, i cui verbali sono stati depositati oggi nell'udienza del tribunale del Riesame sul ricorso per la scarcerazione di Sabrina, sono state diffuse stasera nella trasmissione Matrix di Canale 5.

"SABRINA DISSE DI LEI 'MI DAVA FASTIDIO'" - "Tanto mi dava fastidio". Così Sabrina Misseri avrebbe risposto al padre Michele dopo che questi aveva appena scoperto il corpo di Sarah nel garage di casa. Lo ha riferito lo stesso contadino nell'interrogatorio del 5 novembre scorso, di cui la trasmissione Matrix ha dato stralci stasera. Misseri ha aggiunto che sarebbe stata la figlia a raccogliere le scarpe infradito della cugina per farle sparire.

dell'inviato Paolo Melchiorre

TARANTO - Il destino giudiziario di Sabrina Misseri lo si conoscerà solo a fine settimana. L'udienza davanti al Tribunale del riesame di Taranto per far annullare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti il 21 ottobre è durata pochi minuti, aggiornata a dopodomani; e i giudici hanno tempo sino a sabato per depositare la decisione. Nel frattempo le 'clamorose novita' che avrebbero dovuto accompagnare le dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Cosima Serrano, madre di Sabrina, dopo il colloquio della donna con il marito Michele Misseri in carcere, si sono rivelate poca cosa: "troppi farmaci, Michele non è più lui", ha detto la donna, evidentemente nel tentativo di scagionare la figlia. Cosima è stata ascoltata nella sua casa in via Deledda ad Avetrana, dopo un malore accusato al mattino che le ha impedito di recarsi a Taranto al comando provinciale dei carabinieri, dov'era prevista la sua audizione.

Palazzo di giustizia semi-blindato, dunque, per la comparizione di Sabrina dinanzi ai giudici. Cameramen e fotografi sono rimasti inizialmente fuori dai cancelli, poi una mediazione ha fatto sì che un gruppo ristretto si installasse al primo piano di fronte all'aula 'C' dove si doveva tenere l'udienza. Ma, com'era prevedibile, Sabrina è stata sottratta a flash e zoom: è arrivata a bordo di un cellulare con i vetri oscurati che è entrato nel garage, poi la detenuta è entrata in aula da un corridoio e una porta secondari. L'accesso all'aula è rimasto transennato sino a fine udienza, presidiato da carabinieri e agenti di polizia penitenziaria. In aula pochi minuti di schermaglia. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, ha depositato i verbali dell'interrogatorio di Michele Misseri di venerdì 5 novembre, quando il contadino di Avetrana cambiò le precedenti confessioni addossando la responsabilità materiale dell'uccisione della nipote Sarah Scazzi alla figlia Sabrina. I difensori di quest'ultima, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno invece consegnato al collegio giudicante (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ariola) i risultati di un'indagine difensiva contenente cinque testimonianze. Per consentire alle parti di esaminare la mole di documenti appena depositata, il tribunale ha quindi aggiornato l'udienza a dopodomani. In quella circostanza la Procura consegnerà un pro-memoria di quanto raccolto a carico di Sabrina Misseri, al quale verrà contrapposta una memoria difensiva.

Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la decisione. Conclusa l'udienza, gli inquirenti avrebbero dovuto sentire al Comando provinciale dei carabinieri le dichiarazioni spontanee di Cosima Serrano, madre di Sabrina, su quanto emerso dal suo colloquio in carcere di ieri con il marito, il primo da quando il contadino è stato arrestato. Ma la donna nel frattempo aveva accusato un malore in casa, certificato dal medico di famiglia, e all'ora di pranzo carabinieri e squadra di polizia giudiziaria hanno ascoltato la donna nella sua abitazione ad Avetrana. "Michele non è più lui", ha detto in sostanza la moglie, adducendo la colpa a farmaci che gli verrebbero somministrati in carcere e che lo avrebbero portato ad accusare anche innocenti, riferendosi alla chiamata in correità di Sabrina. Dichiarazioni che non potranno comunque avere alcun valore processuale. Se questa, per l'inchiesta sul delitto di Sarah, è la settimana di Sabrina Misseri, la prossima sarà quella di suo padre, Michele. Il gip Rosati ha fissato per venerdì 19 novembre alle 12 in carcere l'incidente probatorio per esaminare il contadino, come richiesto dalla Procura. Le sue dichiarazioni diventeranno parte non modificabile ai fini processuali: confermerà l'ultima versione che aggrava la posizione della figlia Sabrina?


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Indagate anche Cosima e Valentina
Per il caso Sarah Scazzi, sarebbero state iscritte nel registro degli indagati anche Cosima Serrano e Valentina Misseri perché avrebbero tentato di far pressioni su Michele Misseri con lo scopo di far ritrattare l'uomo e di scagionare Sabrina. Le due donne per lo stesso motivo avrebbero fatto pressione anche contro la linea difensiva del legale dello zio di Sarah.

Tra gli elementi più importanti emersi ultimamente c'è la decisione del gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, che ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica presentata per Michele Misseri, dall'avvocato Daniele Galoppa.

Oggi, la stampa inoltre ha messo molto in rilievo il rifiuto di Ivano alle avances di Sabrina. Il ragazzo si sarebbe appartato una sera con la 22enne e Sabrina si sarebbe spogliata, ma ritenendola solo un'amica, Ivano avrebbe rifiutato le avances della ragazza, chiedendole di rivestirsi, per non rovinare l'amicizia.

Si fa sempre più strada il movente della gelosia. Sabrina, che a detta dell'amica Mariangela era ossessionata dal pensiero di Ivano, sarebbe stata gelosa di Sarah. La 15enne una volta avrebbe detto a Ivano "Ti voglio bene" e anche lui le avrebbe risposto "pure io ti voglio bene".
Ivano ha sempre detto comunque di aver considerato Sarah sempre e solo una bambina.

Nell'ultimo interrogatorio Michele Misseri ha raccontato che stava dormendo quando Sarah è morta. Sabrina avrebbe chiamato il padre dicendogli di andare in cantina per aiutarla.
Michele quando è arrivato in garage ha raccontato di aver visto Sarah con una corda o forse una cintura avvolta intorno al collo e di aver detto alla figlia: "Cosa hai fatto?". Sabrina avrebbe risposto alterata "mi dava fastidio".

Secondo Misseri la moglie Cosima non avrebbe visto e saputo niente. Cosima dormiva sul letto e Michele riposava sulla sdraio, mentre le due cugine"giocavano" nel garage, quando Sarah è morta.

www.in-dies.info/10/11/2010/sarah-scazzi-indagate-cosima-e-valentina-il-gip-nega-perizia-psichiatrica-mich...



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10/11/2010 18:45
 
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Per chi non avesse potuto vedere ieri sera la puntata di Matrix in onda su Canale 5 ecco a voi il link per poterla vedere

Matrix del 9 Novembre 2010

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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Testimone di Geova
11/11/2010 15:34
 
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Medico legale: cintura arma del delitto

Il gip del tribunale di Taranto ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica in incidente probatorio avanzata dal difensore di Misseri


11 novembre, 12:55

TARANTO- Sarah Scazzi è stata strangolata con una cintura, del diametro di 2,5 centimetri che ha lasciato un solco sul collo della vittima. E' quanto avrebbe scritto il medico legale Luigi Strada nella relazione preliminare di una dozzina di pagine, corredata da foto, che la procura ha depositato oggi nel'udienza del Tribunale del riesame per il ricorso su Sabrina Misseri.

Nella relazione preliminare del medico legale mancano ancora i risultati degli esami su un graffio rilevato su un avambraccio di Michele Misseri il 7 ottobre scorso, quando l'indagato venne esaminato dal professor Strada prima che venisse eseguita l'autopsia sul corpo di Sarah. Alla documentazione finale verranno aggiunte altre foto, mentre non è stato possibile accertare il vilipendio del cadavere, del quale si è accusato Michele Misseri. Già nelle scorse settimane il medico legale aveva riferito che la permanenza in acqua per 42 giorni del cadavere impediva questo tipo di accertamento.

AGGIORNATA UDIENZA RIESAME SU SABRINA - L'udienza del tribunale del riesame per Sabrina Misseri è stata aggiornata alle 15. La pubblica accusa, a quanto si è appreso, ha depositato una sintesi di poche pagine, corredata da foto, dei risultati della perizia medico-legale del professor Luigi Strada sui risultati dell'autopsia sul cadavere di Sarah Scazzi. I giudici hanno accolto la richiesta dei difensori di Sabrina di poter visionare la documentazione insieme con il consulente di parte, il medico legale Enrico Risso.

Sabrina Misseri, accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina quindicenne Sarah Scazzi, non è presente in aula, al contrario di quanto aveva fatto martedì scorso.

GIP, NO A PERIZIA PSICHIATRICA SU MICHELE MISSERI
dell'inviato Paolo Melchiorre

TARANTO - Non ci sono i presupposti giuridici per sospettare che Michele Misseri non sia capace di intendere e di volere: e' questa la valutazione del gip del tribunale di Taranto Martino Rosati che ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica in sede di incidente probatorio avanzata dal difensore d'ufficio del contadino di Avetrana, l'avv. Daniele Galoppa.

La richiesta era stata depositata l'11 ottobre, quattro giorni dopo che Misseri si era addossato tutte le responsabilita' dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi e di aver violentato e occultato il cadavere, ma anche quattro giorni prima che lo stesso reo confesso chiamasse in correita' la figlia Sabrina quale complice del delitto. Sono sostanzialmente quattro i motivi per i quali il giudice per le indagini preliminari ha detto di no alla perizia psichiatrica.

Per il magistrato, la circostanza che Misseri abbia abusato del cadavere, come lui stesso sostiene, potrebbe essere indice di una devianza sessuale, ma non di incapacita' di intendere e volere. Cosi' come le confessioni del contadino, spesso parziali e rivisitate nei dettagli, non significherebbero che Misseri abbia qualche patologia. Elemento non trascurabile indicato dal gip e' che Misseri, prima di essere arrestato, non ha mai fatto uso di farmaci o psicofarmaci; solo nelle ore immediatamente successive all'arresto gli sarebbero stati somministrati, e per non piu' di un giorno, alcuni sedativi. La richiesta di sottoporre Misseri a perizia psichiatrica, sottolinea sul piano giuridico il giudice, potra' comunque essere chiesta in fase dibattimentale, anche perche' questo non comporterebbe la sospensione del processo.

Per Misseri invece, come aveva gia' deciso ieri, il gip Rosati ritiene sia necessario e utile procedere all'incidente probatorio per fissare le sue dichiarazioni, cosa che avverra' venerdi' 19 novembre nel carcere di Taranto. Due i motivi: le differenti versioni dei fatti fornite dal contadino e gli ''elevatissimi rischi di condizionamento'' che potrebbero derivargli dalla pressione psicologica alla quale e' sottoposto, sia per ''il contesto famigliare'' in cui e' maturato il delitto di Sarah, sia per la ''immaginabile ricaduta mediatica'' che la vicenda ha avuto. Tra poco piu' di una settimana, dunque, Michele Misseri dovra' fornire la versione definitiva di quanto accadde quel 26 agosto, quando Sarah scomparve nel nulla dopo essere uscita da casa per andare al mare con la cugina Sabrina e venne uccisa. Si sapra' cosi' se il contadino confermera' la chiamata in correita' della figlia fatta il 15 ottobre, escludendo altre complicita'.

Nei giorni successivi al delitto, ha dichiarato Misseri nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre, quando ha addossato a Sabrina anche la responsabilita' materiale dell'omicidio, lui non avrebbe chiesto alla figlia il motivo per cui avrebbe ucciso Sarah, aggiungendo: ''Mia moglie non ha mai saputo nulla''. Oggi in Procura gli inquirenti hanno interrogato alcune persone 'informate sui fatti'; si sarebbe trattato di amici e di un famigliare di Ivano Russo, il giovane amico di Sabrina che l'avrebbe respinta ma soprattutto amico di Sarah, le cui affettuosita', anche benevole, nei confronti della quindicenne avrebbero scatenato, secondo la Procura, l'ira della stessa Sabrina, sino a spingerla al delitto. Il 16 novembre i carabinieri del Ris di Roma cominceranno ad esaminare le cinture sequestrate in casa Misseri e nell'auto di Michele. Ma soprattutto domani si terra' la seconda udienza del tribunale del Riesame sul ricorso per far scarcerare Sabrina. Lei non sara' in aula, hanno fatto sapere dall'entourage della difesa, mentre le parti giocheranno le ultime carte a suon di memorie e risultati investigativi. Il fine settimana, per l'inchiesta Scazzi, sara' comunque col 'botto'.


Aggiornamento ANSA

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Testimone di Geova
11/11/2010 16:18
 
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Medico legale: cintura arma del delitto

Il gip del tribunale di Taranto ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica in incidente probatorio avanzata dal difensore di Misseri


11 novembre, 16:12

TARANTO- Sarah Scazzi è stata strangolata con una cintura, del diametro di 2,5 centimetri che ha lasciato un solco sul collo della vittima. E' quanto avrebbe scritto il medico legale Luigi Strada nella relazione preliminare di una dozzina di pagine, corredata da foto, che la procura ha depositato oggi nel'udienza del Tribunale del riesame per il ricorso su Sabrina Misseri.

Nella relazione preliminare del medico legale mancano ancora i risultati degli esami su un graffio rilevato su un avambraccio di Michele Misseri il 7 ottobre scorso, quando l'indagato venne esaminato dal professor Strada prima che venisse eseguita l'autopsia sul corpo di Sarah. Alla documentazione finale verranno aggiunte altre foto, mentre non è stato possibile accertare il vilipendio del cadavere, del quale si è accusato Michele Misseri. Già nelle scorse settimane il medico legale aveva riferito che la permanenza in acqua per 42 giorni del cadavere impediva questo tipo di accertamento.

SARAH: MORTE SOPRAGGIUNTA IN DUE-TRE MINUTI - Sarah Scazzi mori' in due-tre minuti per asfissia per effetto dello strangolamento subito con una cintura larga 2,5 centimetri circa. E' quanto indicato nella relazione preliminare della perizia che il medico legale incaricato dalla Procura Luigi Strada ha consegnato oggi al tribunale del riesame.

AGGIORNATA UDIENZA RIESAME SU SABRINA - L'udienza del tribunale del riesame per Sabrina Misseri è stata aggiornata alle 15. La pubblica accusa, a quanto si è appreso, ha depositato una sintesi di poche pagine, corredata da foto, dei risultati della perizia medico-legale del professor Luigi Strada sui risultati dell'autopsia sul cadavere di Sarah Scazzi. I giudici hanno accolto la richiesta dei difensori di Sabrina di poter visionare la documentazione insieme con il consulente di parte, il medico legale Enrico Risso.

Sabrina Misseri, accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina quindicenne Sarah Scazzi, non è presente in aula, al contrario di quanto aveva fatto martedì scorso.

GIP, NO A PERIZIA PSICHIATRICA SU MICHELE MISSERI
dell'inviato Paolo Melchiorre

TARANTO - Non ci sono i presupposti giuridici per sospettare che Michele Misseri non sia capace di intendere e di volere: e' questa la valutazione del gip del tribunale di Taranto Martino Rosati che ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica in sede di incidente probatorio avanzata dal difensore d'ufficio del contadino di Avetrana, l'avv. Daniele Galoppa.

La richiesta era stata depositata l'11 ottobre, quattro giorni dopo che Misseri si era addossato tutte le responsabilita' dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi e di aver violentato e occultato il cadavere, ma anche quattro giorni prima che lo stesso reo confesso chiamasse in correita' la figlia Sabrina quale complice del delitto. Sono sostanzialmente quattro i motivi per i quali il giudice per le indagini preliminari ha detto di no alla perizia psichiatrica.

Per il magistrato, la circostanza che Misseri abbia abusato del cadavere, come lui stesso sostiene, potrebbe essere indice di una devianza sessuale, ma non di incapacita' di intendere e volere. Cosi' come le confessioni del contadino, spesso parziali e rivisitate nei dettagli, non significherebbero che Misseri abbia qualche patologia. Elemento non trascurabile indicato dal gip e' che Misseri, prima di essere arrestato, non ha mai fatto uso di farmaci o psicofarmaci; solo nelle ore immediatamente successive all'arresto gli sarebbero stati somministrati, e per non piu' di un giorno, alcuni sedativi. La richiesta di sottoporre Misseri a perizia psichiatrica, sottolinea sul piano giuridico il giudice, potra' comunque essere chiesta in fase dibattimentale, anche perche' questo non comporterebbe la sospensione del processo.

Per Misseri invece, come aveva gia' deciso ieri, il gip Rosati ritiene sia necessario e utile procedere all'incidente probatorio per fissare le sue dichiarazioni, cosa che avverra' venerdi' 19 novembre nel carcere di Taranto. Due i motivi: le differenti versioni dei fatti fornite dal contadino e gli ''elevatissimi rischi di condizionamento'' che potrebbero derivargli dalla pressione psicologica alla quale e' sottoposto, sia per ''il contesto famigliare'' in cui e' maturato il delitto di Sarah, sia per la ''immaginabile ricaduta mediatica'' che la vicenda ha avuto. Tra poco piu' di una settimana, dunque, Michele Misseri dovra' fornire la versione definitiva di quanto accadde quel 26 agosto, quando Sarah scomparve nel nulla dopo essere uscita da casa per andare al mare con la cugina Sabrina e venne uccisa. Si sapra' cosi' se il contadino confermera' la chiamata in correita' della figlia fatta il 15 ottobre, escludendo altre complicita'.

Nei giorni successivi al delitto, ha dichiarato Misseri nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre, quando ha addossato a Sabrina anche la responsabilita' materiale dell'omicidio, lui non avrebbe chiesto alla figlia il motivo per cui avrebbe ucciso Sarah, aggiungendo: ''Mia moglie non ha mai saputo nulla''. Oggi in Procura gli inquirenti hanno interrogato alcune persone 'informate sui fatti'; si sarebbe trattato di amici e di un famigliare di Ivano Russo, il giovane amico di Sabrina che l'avrebbe respinta ma soprattutto amico di Sarah, le cui affettuosita', anche benevole, nei confronti della quindicenne avrebbero scatenato, secondo la Procura, l'ira della stessa Sabrina, sino a spingerla al delitto. Il 16 novembre i carabinieri del Ris di Roma cominceranno ad esaminare le cinture sequestrate in casa Misseri e nell'auto di Michele. Ma soprattutto domani si terra' la seconda udienza del tribunale del Riesame sul ricorso per far scarcerare Sabrina. Lei non sara' in aula, hanno fatto sapere dall'entourage della difesa, mentre le parti giocheranno le ultime carte a suon di memorie e risultati investigativi. Il fine settimana, per l'inchiesta Scazzi, sara' comunque col 'botto'.


Ansa Aggiornamento

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11/11/2010 20:25
 
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Video parziale in cui parlano di Concetta quale Testimone di Geova.
Una bellissima testimonianza. [SM=g2037512]


[Modificato da CRT@ 11/11/2010 20:28]

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Testimone di Geova
12/11/2010 15:55
 
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All'incidente probatorio forse ci sarà anche Sabrina

"Sta bene". Il legale smentisce la notizia che il contadino di Avetrana sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca la scorsa settimana


12 novembre, 14:16

TARANTO - Sabrina Misseri potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE - "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.


STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre

Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.

A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore.

Ansa

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12/11/2010 20:36
 
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Sabrina avrebbe detto all'amica: papà ha confessato, io invece sono stata più brava

"Sta bene". Il legale smentisce la notizia che il contadino di Avetrana sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca la scorsa settimana


12 novembre, 19:53

TARANTO - ''Papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'': lo avrebbe detto Sabrina Misseri ad un'amica di famiglia e sua cliente la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. La testimonianza e' contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame.

Sabrina potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE - "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.


STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre

Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.

A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore.


Ansa

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13/11/2010 11:13
 
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Sarah: Sabrina resta in carcere

Omicidio di Sarah Scazzi, il Tribunale di Taranto rigetta l'istanza dei legali della ragazza


13 novembre, 11:04

TARANTO, 13 NOV - Sabrina Misseri resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della ragazza accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina Sarah Scazzi.

Il Tribunale del riesame (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione. Le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.

SABRINA ALL'AMICA: PAPA' HA CONFESSATO, IO INVECE SONO STATA PIU' BRAVA - ''Papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'': lo avrebbe detto Sabrina Misseri ad un'amica di famiglia e sua cliente la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. La testimonianza e' contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame.

Sabrina potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.

La sera del 6 ottobre lo staff della trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto? era impegnato nella diretta da casa Misseri, dove c'era anche Concetta, la madre di Sarah. Quando si diffuse la notizia che Michele Misseri aveva confessato il delitto, Sabrina - secondo la testimone, che si trovava nel cortile di casa insieme ad altre persone - l'avrebbe avvicinata sussurrandole in un orecchio la frase incriminata. La testimone è la stessa persona che ha riferito ai carabinieri che la mattina del 26 agosto, mentre era a casa Misseri per un trattamento estetico, avrebbe visto Sarah molto triste chiedendole il motivo, ma la quindicenne sarebbe stata 'zittita' con lo sguardo da Sabrina.

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE - "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.


STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre

Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.

A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore.

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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La mamma di Sarah Scazzi: Giusto che Sabrina rimanga in carcere

La decisione del tribunale del Riesame a lasciare la cugina della vittima in prigione. Intanto fa discutere una nuova testimonianza. Anna Pisanò ha raccontato che Sabrina le disse: Mio padre ha confessato, io sono stata più brava di lui




Rimane in carcere Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi. La decisione del tribunale del Riesame è stata commentata da Concetta Serrano Spagnolo, la mamma della 15enne uccisa il 26 agosto, che ha rotto il suo silenzio: "Se Sabrina ha ucciso è colpevole. I giudici hanno preso atto dei gravi indizi e mi sembra giusto. Se è colpevole è giusto che rimanga dentro". La sentenza sarà depositata nella cancelleria del Riesame, l'unica aperta in questa giornata prefestiva. La cancelleria trasmetterà la decisione al carcere di Taranto, dove si trova detenuta Sabrina, e notificherà ai magistrati la decisione.

Intanto fa discutere una nuova rivelazione sul caso, stavolta fatta da Anna Pisanò, un'amica e cliente di Sabrina. Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, quando Michele Misseri confessa, nella diretta da casa Misseri della trasmissione "Chi l'ha visto" Sabrina esce dall'inquadratura. La ragazza si sposta nel cortile della sua abitazione e lì viene raggiunta da Anna, la quale cerca di rincuorarla. Il dialogo tra le due è il seguente Anna dice: "Sabri, tranquilla ti sono vicino" e Sabrina risponde: "L'hanno incastrato, l'hanno incastrato". Anna: "Sabri, se lui ha detto che ha fatto queste cose perché l'hanno incastratato?". Sabrina: "Se ti tengono sotto torchio per sette ore prima o poi cadi e alla fine dici pure quello che non vuoi dire, io sono stata più brava e non ho detto nulla".

Per oltre due mesi, la signora Anna non ha rivelato questo particolare. E le remore di Anna non sono soltanto su quell'episodio, secondo quanto si evince dai verbali di interrogatorio depositati dalla procura al tribunale del Riesame di Taranto. La mattina della sua scomparsa, Sarah non è allegra e contenta come la descrive Sabrina nei vari interrogatori, ma secondo la stessa Anna la ragazzina era giù di morale e molto nervosa. Infatti, quando Anna apprende dalla televisione, in un'intervista in cui Sabrina descrive la mattinata del 26 agosto, che Sarah era felice e sorridente chiede spiegazioni alla stessa Sabrina, la quale le risponde: "Mi è venuto di dire così e ho detto così". A quel punto, Anna Pisanò risponde: "Perché non vai a dire la verità?". E Sabrina: "No, no, anzi se ti chiamano i carabinieri racconta che è così". (Apcom)

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Sarah: Sabrina Misseri resta in carcere



(ANSA) - TARANTO, 13 NOV - Sabrina Misseri resta in carcere: il Tribunale del Riesame di Taranto ha infatti rigettato il ricorso presentato dalla difesa della ventiduenne accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina Sarah Scazzi. Il Tribunale (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che e' anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione mentre le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.

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Sarah: Sabrina resta in carcere

Omicidio di Sarah Scazzi, il Tribunale di Taranto rigetta l'istanza dei legali della ragazza


13 novembre, 12:03

TARANTO, 13 NOV - Sabrina Misseri resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della ragazza accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina Sarah Scazzi.

Il Tribunale del riesame (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione. Le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.

SABRINA ALL'AMICA: PAPA' HA CONFESSATO, IO INVECE SONO STATA PIU' BRAVA - ''Papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'': lo avrebbe detto Sabrina Misseri ad un'amica di famiglia e sua cliente la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. La testimonianza e' contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame.

Sabrina potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.

La sera del 6 ottobre lo staff della trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto? era impegnato nella diretta da casa Misseri, dove c'era anche Concetta, la madre di Sarah. Quando si diffuse la notizia che Michele Misseri aveva confessato il delitto, Sabrina - secondo la testimone, che si trovava nel cortile di casa insieme ad altre persone - l'avrebbe avvicinata sussurrandole in un orecchio la frase incriminata. La testimone è la stessa persona che ha riferito ai carabinieri che la mattina del 26 agosto, mentre era a casa Misseri per un trattamento estetico, avrebbe visto Sarah molto triste chiedendole il motivo, ma la quindicenne sarebbe stata 'zittita' con lo sguardo da Sabrina.

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE - "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.


STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre

Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.

A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore


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Omicidio di Sarah Scazzi, il Tribunale di Taranto rigetta l'istanza dei legali della ragazza


13 novembre, 13:37

TARANTO, 13 NOV - Sabrina Misseri resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della ragazza accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina Sarah Scazzi.

Il Tribunale del riesame (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione. Le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.

MAMMA CONCETTA: NON PROVO ODIO MA MOLTA PENA - "Non provo odio ma molta pena. Da giorni non ho rapporti con l'altra famiglia". Lo ha detto Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri. "Se Sabrina è colpevole - ha aggiunto - è giusto che rimanga dentro". "I giudici - ha detto - hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così"

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SABRINA ALL'AMICA: PAPA' HA CONFESSATO, IO INVECE SONO STATA PIU' BRAVA - ''Papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'': lo avrebbe detto Sabrina Misseri ad un'amica di famiglia e sua cliente la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. La testimonianza e' contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame.

Sabrina potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.

La sera del 6 ottobre lo staff della trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto? era impegnato nella diretta da casa Misseri, dove c'era anche Concetta, la madre di Sarah. Quando si diffuse la notizia che Michele Misseri aveva confessato il delitto, Sabrina - secondo la testimone, che si trovava nel cortile di casa insieme ad altre persone - l'avrebbe avvicinata sussurrandole in un orecchio la frase incriminata. La testimone è la stessa persona che ha riferito ai carabinieri che la mattina del 26 agosto, mentre era a casa Misseri per un trattamento estetico, avrebbe visto Sarah molto triste chiedendole il motivo, ma la quindicenne sarebbe stata 'zittita' con lo sguardo da Sabrina.

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE - "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.


STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre

Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.

A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore.


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Sarah: Sabrina resta in carcere

Omicidio di Sarah Scazzi, il Tribunale di Taranto rigetta l'istanza dei legali della ragazza


13 novembre, 16:09

TARANTO - 'Io sono innocente, fino alla fine lo provero': e' quanto ripete in carcere Sabrina, anche dopo la conferma della sua detenzione, secondo quanto raccontano i suoi difensori, Vito Russo e Emilia Velletri, all'uscita dal carcere di Taranto dove oggi hanno incontrato la giovane. ''Sabrina ha avuto la reazione di una persona che e' estranea ai fatti. Non sta bene, e' normale, pero' e' ancora molto piu' combattiva e ripete la sua innocenza e anche noi le crediamo''.

I due legali hanno raccontato, parlando con i giornalisti, che quando sono andati a far visita a Sabrina, la giovane sapeva gia' della decisione dei giudici, perche' il provvedimento le era stato notificato. Circa l'eventualita' che venerdi' prossimo Sabrina Misseri assista all'incidente probatorio del padre Michele, Russo e Velletri hanno detto che ''e' una valutazione soggettiva che deve fare Sabrina''. I due legali hanno poi riferito che ''secondo tabulati telefonici non puo' essere oggettivamente ritenuta credibile'' la testimonianza, depositata dalla Procura ai giudici, di un'amica di famiglia di Sabrina, alla quale la ragazza, la sera della prima confessione del padre, avrebbe sussurrato 'papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'. ''Non capiamo il movente per cui Sabrina e' dentro - hanno concluso Russo e Velletri - e anche il motivo''.

MAMMA CONCETTA: NON PROVO ODIO MA MOLTA PENA - "Non provo odio ma molta pena. Da giorni non ho rapporti con l'altra famiglia". Lo ha detto Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri. "Se Sabrina è colpevole - ha aggiunto - è giusto che rimanga dentro". "I giudici - ha detto - hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così".

LEGALI SCAZZI: SU SABRINA INDIZI SOLIDI E GRAVI - "Altri tre giudici si sono convinti di un quadro indiziario solido e grave nei confronti di Sabrina e questi sono fatti". Lo hanno dichiarato gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, commentando la decisione del tribunale del Riesame di confermare il carcere per Sabrina Misseri. "Proseguendo con i fatti - aggiungono i legali - aspettiamo l'incidente probatorio di Michele Misseri, dove saremo presenti perché non dimentichiamo che se è pur vero che lui ha fatto trovare il corpo e piano piano sta raccontando la verità, ci sono alcune zone d'ombra che meritano di essere approfondite. In particolare - concludono gli avvocati - ci riferiamo a quell' 'abbiamo parcheggiato' e 'l'hanno trascinata' detti da Misseri".

LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE

- "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.

Aggiornamento Ansa

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