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Sarah Scazzi

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2021 15:54
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05/06/2011 10:21
 
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gianluca martini, 03.06.2011 11:58:




il suicidio è una facile via d'uscita che non offre alcuna concreta soluzione.

esistono modi migliori per pagare, lavori forzati, volontariato controllato, ecc. sempre che Michele sia realmente colpevole dell'omicidio e non una pedina manovrata ad arte da chi ha realmente commesso l'assassinio.



Ma l'hai visto il "fratello della vittima"?
Usa la morte di sua sorella per farsi pubblicità e entrare in televisione! Cosi' puo' andare anche lui su Rete 4 a dire "secondo me" e incassare succulenti assegni...

Non so se mi spiego.

Simon
05/06/2011 12:37
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 05/06/2011 10.21:



Ma l'hai visto il "fratello della vittima"?
Usa la morte di sua sorella per farsi pubblicità e entrare in televisione! Cosi' puo' andare anche lui su Rete 4 a dire "secondo me" e incassare succulenti assegni...

Non so se mi spiego.

Simon




beh, le emittenti televisive vivono su questi episodi per fare "audience": sembrano alla continua ricerca di nuovi efferati omicidi per offrire un piatto condito al grande pubblico, spesso interessato più agli aspetti scabrosi delle vicende che alla reale scoperta dei colpevoli.

come gli antichi romani nelle arene, molti spettatori vogliono "altro sangue" e gli imperatori televisivi sono ben lieti di tenerli incollati ai video.

Che un postino restituisca onestamente un portafogli trovato per strada o che un giovane aiuti educatamente una vecchietta ad attraversare la strada, purtroppo, interessa ben poco e non stimola l'interesse come invece fa la brama avida di notizie shock.

05/06/2011 13:22
 
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Re:
CRT@, 05/06/2011 10.08:









Solo Geova gli da la forza di sopportare il tutto....

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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06/06/2011 11:49
 
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...MA ANCHE NO ! (lettera firmata ad un giornale)


Domenica mattina, una chiesa di Spoleto affollata per la messa di mezzogiorno e dal pulpito il parroco predica la sua omelia che tocca il caso di Sara Scazzi la giovanissima ragazza uccisa quasi un anno fa ad Avetrana.

Dice il parroco che nonostante il "signor zio", lo chiama proprio così, "abbia dato molte versioni dei fatti e si capisce che è una persona semplice, con poca istruzione, ha però buoni principi, perchè mentre gettava il corpo della ragazzina nel pozzo ‘segnava' il cadavere con il segno della croce e recitava una preghiera."

Di buoni principi il signor zio, continua il parroco, perché la ragazza, essendo testimone di Geova non era battezzata e quindi, lui il signor Michele, cercava di salvarle l'anima.

Non le dico gentile direttrice che sconvolgimento hanno provocato in me quelle parole, non approfondisco il mio punto di vista e ogni lettore potrà trarne, se lo riterrà opportuno le proprie considerazioni.

Che Dio mi perdoni.

Credo che secondo la giustizia degli uomini, il processo è aperto e saranno i giudici a stabilire, forse, i colpevoli secondo le nostre leggi.

Secondo la giustizia di Dio, nessuno di noi può sapere quale metro userà Lui, possiamo solo supporre, e ci piace farlo perché in questo sta la grandezza della religione cristiana, che nella sua infinita bontà perdonerà tutti, come ci ha raccontato Gesù.

Ho voglia di andarmene e di sbatter la porta, ma in chiesa come si fa a sbattere la porta?

Intanto il parroco chiude l'omelia dicendo che il Signore non ha più piedi per andare in Palestina, non ha più le mani per gesticolare, non ha più la bocca per comunicare con noi.

Il Signore, insomma, ora parla ai fedeli attraverso la bocca dei parroci.

Ma anche no.
(Lettera firmata)

FONTE

[Modificato da gordon62 06/06/2011 11:52]
=================================================
...e un canto si alzerà : "Oh Geova Dio... immenso tu sei...nuova ogni cosa hai fatto per noi...trabocca il nostro cuore d'amore per te...(cant.134)"

06/06/2011 11:55
 
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Re: ...MA ANCHE NO ! (lettera firmata ad un giornale)
gordon62, 06/06/2011 11.49:



Domenica mattina, una chiesa di Spoleto affollata per la messa di mezzogiorno e dal pulpito il parroco predica la sua omelia che tocca il caso di Sara Scazzi la giovanissima ragazza uccisa quasi un anno fa ad Avetrana.

Dice il parroco che nonostante il "signor zio", lo chiama proprio così, "abbia dato molte versioni dei fatti e si capisce che è una persona semplice, con poca istruzione, ha però buoni principi, perchè mentre gettava il corpo della ragazzina nel pozzo ‘segnava' il cadavere con il segno della croce e recitava una preghiera."

Di buoni principi il signor zio, continua il parroco, perché la ragazza, essendo testimone di Geova non era battezzata e quindi, lui il signor Michele, cercava di salvarle l'anima.

Non le dico gentile direttrice che sconvolgimento hanno provocato in me quelle parole, non approfondisco il mio punto di vista e ogni lettore potrà trarne, se lo riterrà opportuno le proprie considerazioni.

Che Dio mi perdoni.

Credo che secondo la giustizia degli uomini, il processo è aperto e saranno i giudici a stabilire, forse, i colpevoli secondo le nostre leggi.

Secondo la giustizia di Dio, nessuno di noi può sapere quale metro userà Lui, possiamo solo supporre, e ci piace farlo perché in questo sta la grandezza della religione cristiana, che nella sua infinita bontà perdonerà tutti, come ci ha raccontato Gesù.

Ho voglia di andarmene e di sbatter la porta, ma in chiesa come si fa a sbattere la porta?

Intanto il parroco chiude l'omelia dicendo che il Signore non ha più piedi per andare in Palestina, non ha più le mani per gesticolare, non ha più la bocca per comunicare con noi.

Il Signore, insomma, ora parla ai fedeli attraverso la bocca dei parroci.

Ma anche no.
(Lettera firmata)

FONTE



Allucinante è dir poco, sarei curioso di sapere come hanno reagito i presenti a questa omelia, a parte la scrittrice. [SM=g7355]



***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


Testimoni di Geova Online Forum



06/06/2011 13:54
 
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Re: Re: ...MA ANCHE NO ! (lettera firmata ad un giornale)
(garoma), 06/06/2011 11.55:


Allucinante è dir poco, sarei curioso di sapere come hanno reagito i presenti a questa omelia, a parte la scrittrice. [SM=g7355]







La maggioranza dei presenti ama questo tipo di sermone" fai quel che ti pare, non ti preoccupare di nulla, Dio perdona sempre tutto e tutti".

Un parroco del genere, con i suoi ragionamenti contorti perdonerebbe Hitler ed il nazismo per il solo fatto di possedere la croce (anche se uncinata) nel logo.

E' il caso di dire "da che pulpito.....!!!"
09/06/2011 18:12
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 05/06/2011 10.21:



Ma l'hai visto il "fratello della vittima"?
Usa la morte di sua sorella per farsi pubblicità e entrare in televisione! Cosi' puo' andare anche lui su Rete 4 a dire "secondo me" e incassare succulenti assegni...

Non so se mi spiego.

Simon



Non mi sembra che il fratello della vittima abbia seguito questa strada, piuttosto direi che è molto poco televisivo e al quanto scortese. Infatti tutte le volte che l'ho ritrovato in uno studio televisivo rispondeva sempre sgarbatamente a domande leggittime attirandosi non poca antipatia di molti presenti e di quanti avrebbero voluto appoggiare anche il suo intento di realizzare un canile dedicato a Sara.

Il ragazzo non ci sa fare e se nella vita è così in generale avrà pochi amici e molte rogne.


09/06/2011 18:13
 
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Re: Re: Re: ...MA ANCHE NO ! (lettera firmata ad un giornale)
gianluca martini, 06/06/2011 13.54:




La maggioranza dei presenti ama questo tipo di sermone" fai quel che ti pare, non ti preoccupare di nulla, Dio perdona sempre tutto e tutti".

Un parroco del genere, con i suoi ragionamenti contorti perdonerebbe Hitler ed il nazismo per il solo fatto di possedere la croce (anche se uncinata) nel logo.

E' il caso di dire "da che pulpito.....!!!"




Oggi la gente non vuole sentire : COSA DEVI FARE PER DIO

Ma solo: COSA DIO PUO' FARE PER TE

La cristianità questo lo sà molto bene.
30/06/2011 12:02
 
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Il "rosa che batte al verdino" di zio Michele
AVETRANA – In una delle intercettazioni fatte in carcere tra Michele Misseri e la moglie Cosima Serrano che era andata a visitarlo, emergono particolari di quanta confusione abbia ancora nella testa zio Michele nel raccontare le fasi della soppressione del corpo della nipote Sarah Scazzi. In questa trascrizione del colloquio avvenuto tra i due il 26 maggio scorso nel carcere di Taranto, si nota il nervosismo di Cosima nel constatare l’inattendibilità del marito che fa ancora confusione con i colori dei vestiti indossati quel giorno da Sarah e che confonde addirittura la realtà con le ricostruzioni fatte dai programmi televisivi.

MICHELE: «E come hai fatto a sapere del verbale dell’inizio se?»
COSIMA: «Del mio sto parlando che, che cosa ne so del …»
MICHELE: «II tuo, il tuo se non ti ricordi non ti ricordi …»
COSIMA: «Va beh, perché tu ti ricordi? Non ti ricordi delle robe … (degli indumenti, nda)»
MICHELE: «No, io di, del come si chiama … no, le robe erano, battevano al verdino …»
COSIMA: «Eh … perché prima hai detto rosa?»
MICHELE: «Come rosa?»
COSIMA: «Ai primi, primi … la sera rosa dicevi …»
MICHELE: «Un rosa che batteva al verdino …»
COSIMA: «eh, se è rosa non è verde»
MICHELE: «come hanno fatto loro che hanno messo viola hanno messo … il viola nero è per me …»


COSIMA: «Eh, si se il viola è nero adesso, imparati i colori adesso»
MICHELE: «Che là sul disegno nero l’ho vista».
COSIMA: «Imparati i colori come sono …»
MICHELE: «Il disegno nero è quello che ho visto io».
COSIMA: «Che cosa?»
MICHELE: «Agli schizzi che hanno fatto un viola».
COSIMA: «Che c’entra gli schizzi … si gli schizzi a con gli schizzi te ne vai con i disegni che fanno in televisione?»
MICHELE: «Eh … e la maglietta è diversa .. , era tutta intera ..»
COSIMA: «Ma che c’entra quello un esempio è … un esempio è di come sono andate le cose».
MICHELE: «E quando l’hanno messa nel pozzo, che io ho detto che l’ho messa capo sotto e l’hanno messa capo all’aria al disegno?»
COSIMA: «Miche’ quello un disegno così è …»
MICHELE: «Bah!»
COSIMA: «Se tu te ne vai con quello che dicono alla televisione, tu la realtà devi dire non quello che dicono in televisione. Che molte persone per quello sbagliano per quello che sentono alla televisione».

www.lavocedimanduria.it/wp/intercettazione-il-rosa-che-batte-al-verdino-di-zio-mich...
01/07/2011 18:41
 
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Chiuse indagini; pm, la uccisero Cosima e Sabrina
Zio Michele soppresse cadavere


01 luglio, 18:16

TARANTO - Sarah Scazzi venne uccisa dalla zia Cosima Serrano e dalla cugina Sabrina Misseri; lo zio Michele operò la soppressione del cadavere e tentò di distruggere gli effetti personali della vittima. E' quanto scrivono il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore mariano Buccoliero nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari che i carabinieri stanno notificando in queste ore ai 15 indagati dell'inchiesta.

Negli avvisi di conclusione delle indagini, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, secondo l'accusa "privarono della libertà personale Sarah Scazzi, costringendola dopo averla strattonata ed afferrata per i capelli, e comunque con tono minaccioso, a salire sull'autovettura della Serrano, conducendola verso la loro abitazione contro la volontà della minore, di cui cagionavano la morte a mezzo di una cinghia". Del sequestro della piccola Sarah da parte di Cosima Serrano e Sabrina Misseri aveva parlato il fioraio Giovanni Buccolieri, di 40 anni, che pure figura tra gli indagati: il fioraio aveva raccontato nell'autunno scorso ad amici e collaboratori di aver visto Cosima Serrano e Sabrina sequestrare Sarah. Indotto a parlarne agli inquirenti, il 9 aprile scorso ha dichiarato di aver assistito il sequestro ma solo in sogno. Per questo è stato accusato di false dichiarazioni al pm.

Ansa

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02/07/2011 13:37
 
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Chiuse indagini; pm, la uccisero Cosima e Sabrina
Tutta la famiglia accusata anche di soppressione di cadavere


01 luglio, 22:01



TARANTO - Cosima Serrano e Sabrina Misseri sono accusate, oltre che di omicidio volontario, anche di concorso in sequestro di persona e soppressione di cadavere ai danni di Sarah, e, in concorso con Michele Misseri, di furto aggravato del telefonino, con la batteria, della quindicenne. Il reato di concorso in soppressione di cadavere, oltre che alle due donne, viene contestato anche a Michele Misseri, al fratello Carmine e al nipote Cosimo Cosma. Altri due reati vengono contestati dalla Procura a Michele Misseri e alla figlia Sabrina. L'agricoltore è accusato infatti anche di 'danneggiamento seguito da incendio' perché, allo scopo di assicurare l'impunità a moglie e figlia, appiccò il fuoco in aperta campagna per bruciare vestiti e zainetto di Sarah, creando pericolo di incendio.

A Sabrina, invece, viene contestata anche la calunnia nei confronti della ex badante romena di casa Scazzi, Maria Ecaterina Pantir, che avrebbe accusato della scomparsa di Sarah pur sapendola innocente. Contestazioni varie per i quattro avvocati indagati. Vito Junior Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli sono accusati di favoreggiamento personale per aver fatto inviare da Carmine Misseri al fratello Michele, che era detenuto (16 ottobre 2010), un telegramma in cui lo invitava a revocare la nomina del difensore Daniele Galoppa (all'epoca ancora d'ufficio) indicando di fiducia Mongelli, e ciò - ritiene l'accusa - per assicurare l'impunità a Sabrina.

Russo é inoltre accusato di 'induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziarià perché "usando minaccia nei confronti di Russo Ivano", avrebbe riferito a quest'ultimo che si stava preparando nei suoi confronti un provvedimento di fermo, e per averlo indotto a dichiarare in un verbale di avere sospettato che Mariangela Spagnoletti (una delle principali accusatrici di Sabrina) "gli faceva la corte e le piaceva".

Ancora a carico di Russo ci sono le accuse di favoreggiamento personale, conseguenza dell'ipotesi di reato precedente, per aver tentato di far apparire inattendibile Spagnoletti, sempre per favorire Sabrina; e inoltre, insieme con la moglie Emilia Velletri, anche lei ex difensore di Sabrina, di 'soppressione di atti veri' per aver distrutto un verbale di Russo nel corso di indagini difensive. Il difensore di fiducia di Michele Misseri, l'avv.Francesco De Cristofaro, è accusato di infedele patrocinio per aver fatto pervenire all'ufficio del pm una lettera del 9 febbraio 2011 con la quale Misseri tornava ad accusarsi dell'omicidio di Sarah, e ciò "senza averne espressa autorizzazione dal suo cliente" (10 marzo 2011).

L'altra accusa è di aver consigliato a Misseri, "per essere credibile", di confermare quanto dichiarato in un precedente interrogatorio (18 aprile 2011) dicendogli "pure che non c'é stata violenza, tu hai detto che é stata violentata...che l'ha fatta eh...nuda; devi dire lo stesso, e poi quando dicono perché hai detto così e poi dopo non l'hai detto più?...che lo ha detto l'avvocato e la criminologa; di non dirlo più che non è vero". Due sono gli indagati accusati di false dichiarazioni al pm. Si tratta del fioraio Giovanni Buccolieri, che prima raccontò a parenti e amici di aver visto Cosima costringere Sarah a salire in auto per poi dire agli inquirenti il 9 aprile scorso che si era trattato di un sogno, e l'amico Michele Galasso. Quest'ultimo riferì ai pm, che dovevano sentirlo, di non aver avuto quel giorno contatti con Buccolieri, mentre dalle indagini risulterebbero tre contatti telefonici per concordare la versione da dare agli inquirenti.

Quattro sono, infine, gli indagati per favoreggiamento personale, tutti accusati di aver cercato di favorire Buccolieri perché venisse accreditata la tesi del sogno sul presunto sequestro di Sarah. Si tratta dei cognati di Buccolieri, Antonio Colazzo e Anna Scredo, della suocera, Cosima Prudenzano, e di Giuseppe Nigro, imprenditore turistico, il quale avrebbe suggerito alla suocera, che doveva essere sentita dai carabinieri circa alcune consegne di prodotti floreali fatte da Buccolieri il 26 agosto 2010 alla Masseria La Grottella di Avetrana, di "riferire falsamente che era andata via dalla predetta struttura 'verso mezzogiorno'', aiutando in questo modo ad eludere le indagini.

Ansa

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02/07/2011 14:43
 
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Re: Re:
CRT@, 05/06/2011 13.22:




Solo Geova gli da la forza di sopportare il tutto....




Infatti questa mattina è in assemblea a Bitonto.
Ha davvero una forza e una pace che sorpassa ogni pensiero.
--------------------------------------------------
Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi. Mondate le vostre mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, o indecisi.
Giacomo 4:8
TDG
03/07/2011 09:24
 
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Re: Re: Re:
agape76, 02/07/2011 14.43:




Infatti questa mattina è in assemblea a Bitonto.
Ha davvero una forza e una pace che sorpassa ogni pensiero.



Immagino come si sarà sentita quando avrà sentito l'ultimo discorso del venerdì....

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16/08/2011 09:51
 
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Sarah Scazzi, c'è un nuovo indagato nell'inchiesta sull'omicidio

Un 73enne di Manduria per false dichiarazioni al Pm. Fissata al 29 agosto l'udienza preliminare per il filone principale


Taranto, 16 ago. (TMNews) - C'è un altro indagato nell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto dell'anno scorso. Si tratta di un 73enne di Manduria, indagato per false dichiarazioni al pubblico ministero. La conferma è arrivata in queste ore. L'uomo è stato interrogato lo scorso 20 luglio nella caserma dei carabinieri di Manduria dal pm Mariano Buccoliero.
L'anziano avrebbe negato di aver parlato telefonicamente dell'omicidio con un testimone, una donna. In pratica, Michele Misseri avrebbe riferito a due suoi conoscenti che probabilmente ad uccidere la nipote Sarah, era stata sua figlia Sabrina Misseri, circostanza di cui era venuta a conoscenza una donna che ne aveva parlato con il 73enne. L'uomo quindi è finito nei guai per aver negato un colloquio telefonico certificato invece dai tabulati telefonici.
Per il filone principale, che conta 13 imputati - fra cui la cugina di Sarah, Sabrina Misseri e sua madre, Cosima Serrano- il giudice per l'udienza preliminare Pompeo Carriere ha fissato l'udienza preliminare per il prossimo 29 agosto.

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06/09/2011 18:01
 
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Gip, lo zio Michele non ha ucciso Sarah


Misseri ancora imputato per il reato di soppressione del cadavere della nipote quindicenne

Michele Misseri è stato prosciolto dall'accusa di omicidio della nipote Sarah Scazzi, la quindicenne che fu uccisa il 26 agosto dell'anno scorso ad Avetrana. Il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha accolto la richiesta della Procura di Taranto. I pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, non ritenendo più valida l'accusa di omicidio a carico di Misseri, ne avevano infatti chiesto il proscioglimento.
Da ottobre dell'anno scorso erano emerse molte circostanze nuove nel corso dell'inchiesta sul delitto, che sono andate a modificare completamente il quadro probatorio, al punto che l'accusa principale, l'omicidio appunto, era stata ipotizzata solo a carico di Sabrina Misseri.
La ragazza era finita in carcere il 15 ottobre dell'anno scorso.
Successivamente, continuando a indagare, nell'inchiesta era stata coinvolta sempre con l'accusa di concorso in omicidio, anche Cosima Serrano, moglie di Misseri e mamma della stessa Sabrina. Michele Misseri resta imputato per il reato di soppressione del cadavere della nipote quindicenne.
6 settembre 2011

Fonte


Michele Misseri prosciolto dall'accusa di omicidio

Lo zio e' accusato della soppressione del cadavere della quindicenne

06 settembre, 13:31

TARANTO - Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto Martino Rosati ha archiviato nei confronti di Michele Misseri l'accusa di aver ucciso la nipote quindicenne Sarah Scazzi ad Avetrana il 26 agosto 2010. Lo riferisce lo stesso gip in un'intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno e al Tg1. Già nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, fatto notificare dalla Procura di Taranto il primo luglio scorso, a carico di Michele Misseri non compariva più l'accusa di omicidio. Del delitto, nonché di sequestro di persona, sono accusate la moglie e la figlia di Michele, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, mentre Michele Misseri, insieme alle due donne, ad un fratello e ad un nipote, è accusato della soppressione del cadavere di Sarah. "I dubbi che fosse davvero lui l'assassino - dice tra l'altro nell'intervista Rosati - li ho avuti sin dal momento in cui l'ho interrogato nell'udienza di convalida del fermo. E i dubbi che ho avuto io li hanno avuti, penso, tutti coloro che erano presenti".

Nell'inchiesta sono imputate 13 persone, tra le quali quattro avvocati accusati a vario titolo di favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia e infedele patrocinio. E' stata stralciata invece la posizione di altri tre indagati, accusati di false informazioni al pm, che dovranno attendere la definizione del processo di primo grado sul delitto. Nella prima udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere, svoltasi il 29 agosto, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri, hanno depositato una richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale. Il giudice ha sospeso il processo, rinviando l'udienza al 10 ottobre prossimo e trasmettendo gli atti alla Cassazione che dovrà decidere in merito alla richiesta di rimessione del processo.

Misseri non ha saputo indicare con precisione l'arma con la quale è stata uccisa Sarah Scazzi né dove l'avrebbe eventualmente nascosta: sarebbero questi due motivi per i quali il gip di Taranto ha firmato il decreto di archiviazione dall'accusa di omicidio nei confronti dell'agricoltore di Avetrana, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura. Il decreto, composto di una sola pagina, è in fase di notifica alle parti interessate. Michele Misseri inizialmente aveva dichiarato agli investigatori di aver strangolato Sarah con una corda; poi aveva parlato di una cintura. Più di recente l'agricoltore è tornato ad indicare quale arma del delitto una corda, che però non è stata mai ritrovata, così come la cintura.

Ansa
[Modificato da CRT@ 06/09/2011 18:03]

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11/10/2011 09:22
 
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La beffa
Sarah, per Cassazione 'indizi carenti'
Corte avverte "manca tenuta logica" ricostruzione delitto

(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Per Sabrina Misseri e per la madre Cosima Serrano, ad avviso della Cassazione, c'e' "insussistenza del quadro di gravita' indiziaria in ordine ai delitti, loro contestati in concorso, di omicidio volontario e sequestro di persona" ai danni della quindicenne Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana. Lo scrive la Suprema Corte nelle motivazioni del provvedimento in base al quale, lo scorso 26 settembre ha, in buona parte, accolto il ricorso dei difensori delle due donne.

Fa bene Concetta ad aggrapparsi a Geova per avere giustizia


Fonte


IL DELITTO DI AVETRANA
Sarah, la Cassazione bacchetta i giudici
"Pochi riscontri e ordinanze confuse"
Depositate le motivazioni: per Sabrina e la madre Cosima "insussistenza del quadro di gravità indiziaria". In buona parte accolto il ricorso dei difensori delle due donne
di MARIO DILIBERTO


TARANTO - "Insussistenza del quadro di gravità indiziaria in ordine ai delitti, contestati in concorso, di omicidio volontario e sequestro di persona". Così la Corte di Cassazione scardina le accuse contro Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, in carcere perché ritenute le assassine di Sarah Scazzi. Ieri la Corte ha depositato le motivazioni della decisione con la quale, lo scorso 26 settembre aveva annullato con rinvio, i provvedimenti restrittivi disposti per le dame nere di via Deledda. E la batosta per gli inquirenti appare più dura del verdetto. Perché da Roma, e non è la prima volta, piovono pesanti censure sul lavoro degli investigatori di Taranto. Al momento, quindi, per la Corte mancano gli elementi per inchiodare mamma e figlia al ruolo di carnefici di quello scricciolo biondo che scomparve da Avetrana il 26 agosto dello scorso anno.

Quel giorno Sarah si recò certamente a casa della cugina Sabrina. Ed è certo che in quel momento cominciò il suo dramma. Ma la sua tragedia, a leggere le quarantaquattro pagine della sentenza, va ancora decifrata in maniera compiuta. Nel dettaglio la Cassazione descrive l'inchiesta come un percorso accidentato e lastricato di contraddizioni. Si punta il dito contro l'emissione di ordinanze di custodia cautelare in cui responsabili e complicità nel delitto cambiano in maniera incompatibile. E si censura che siano ancora in piedi provvedimenti in cui Sabrina è assassina una volta con la complicità del padre e l'altra con la complicità della madre. Circostanza che finisce per minare la "tenuta logica" della ricostruzione dell'omicidio e contrasta con il principio del "ne bis in idem". Ma nel lavoro investigativo la Cassazione individua altre falle da colmare. A cominciare dalla mancata ricostruzione dei movimenti delle due donne nei quaranta minuti di quel pomeriggio in cui Sarah venne assassinata.

Per i giudici, infatti, manca "ogni riferimento a quanto accaduto tra le 14 e le 14,42 del 26 agosto, lasso di tempo fondamentale, perché in esso si colloca la consumazione dell'omicidio". Un buco di capitale importanza che va a braccetto con le incertezze sul luogo in cui Sarah venne assassinata. Perché - rileva la Cassazione - nelle diverse ordinanze emesse a carico di Sabrina, il soffocamento di Sarah avviene ora in casa Misseri, ora nel garage, ora nella macchina di Cosima. E riguarda al ruolo di zia Cosima, si aggiunge: "l'asserito contributo all'uccisione della nipote non è stato in alcun modo specificato, con intuitive carenze motivazionali in ordine al tipo di apporto, materiale o morale, fornito, e alla eventuale astratta configurabilità, in alternativa, di forme di favoreggiamento".

La Cassazione, poi, avvalora le considerazioni dei difensori delle imputate per quanto riguarda "l'omessa valutazione critica" delle "diverse dichiarazioni rese da Michele Misseri" durante i suoi interrogatori e nelle lettere che ha inviato alle figlie e nelle quali si descrive come l'unico assassino di Sarah. Alla rivisitazione prospettata dai giudici romani, infine, sopravvive solo la contestazione di soppressione di cadavere. Contestazione alla quale al momento si appoggia la detenzione di mamma e figlia recluse nella stessa cella del penitenziario di Taranto. Il tutto in attesa del prossimo round atteso per domani ancora una volta in Cassazione.

(11 ottobre 2011)

La Repubblica

“Nessuno ha ucciso Sarah”, la Cassazione smonta (quasi) tutto

Per i giudici della Corte suprema Sabrina e la madre Cosima non hanno ucciso la ragazza. Per la Procura di Taranto Michele MIsseri non è stato. Si ricomincia tutto daccapo


TARANTO – Gli indizi di colpevolezza a carico di Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano «sono insussistenti» per quanto riguarda «il sequestro di persona» ed anche per «l’omicidio». Qualcosa ci potrebbe invece essere per il reato di soppressione del cadavere. Con una sentenza di quaranta pagine, depositata ieri, i giudici della Cassazione smontano le accuse sostenute dalla Procura della Repubblica, dal gip e dai giudici del Riesame del Tribunale di Taranto che si sono occupati del delitto di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto 2010. Come dire che l’unica cosa certa è la morte della ragazza.
Incerta, allo stato dei fatti, è la mano che l’ha strangolata mentre l’altra quasi certezza è la possibile identificazione delle persone che hanno nascosto e distrutto il suo corpo. Inoltre i giudici supremi che il 26 settembre scorso avevano accolto con rinvio i ricorsi presentati dalla difesa delle due donne, sprecano lezioni di diritto sollevando errori grossolani dei pm tarantini come l’esistenza di due versioni alternative dell’esecuzione dello stesso delitto che «crea un problema di tenuta logica» e contrasta con uno dei principi cardini del nostro ordinamento processuale. Quello che vieta che ci siano due processi per lo stesso reato.
«Il soffocamento di Sarah — rilevano i giudici della Cassazione — avviene ora in casa Misseri, ora nel garage, ora nella macchina di Cosima». In pratica ci sarebbero «delle discrasie» sia per il «ruolo di Sabrina che per quello di Cosima in ordine al luogo di consumazione del delitto, alla sua dinamica, nonché alla diversa riconducibilità soggettiva dello stesso».
Sempre nelle quaranta pagine della motivazione, i giudici supremi eccepiscono anche alcuni vuoti nella ricostruzione del delitto. Mancherebbe «ogni riferimento a quanto accaduto tra le 14 e le 14,42 del 26 agosto, lasso di tempo fondamentale, perché in esso si colloca la consumazione dell’omicidio».
Bacchettate ai magistrati tarantini anche per non aver tenuto conto delle argomentazioni della difesa mentre non si entra nel merito delle numerose argomentazioni testimoniali che concorrono a disegnare un quadro accusatorio e che sembra essere del tutto ignorato dai giudici romani.


L’udienza preliminare di ieri
Ieri, intanto, il gup del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, ha rinviato a venerdì prossimo l’udienza preliminare sull’omicidio di Sarah Scazzi per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 imputati.
Lo slittamento è motivato dall’appuntamento in Cassazione, fissato per la giornata di domani, che si esprimerà sulla richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale avanzata dai difensori di Sabrina Misseri. Una seduta tecnica dall’esito scontato, quella di ieri, dove non sono mancate le novità come la presenza in aula della cugina della vittima, Sabrina Misseri, che non ha saputo rinunciare alla possibilità di uscire dalle mura del carcere tarantino in cui è rinchiusa da 360 giorni. Quasi un anno.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno


Fonte
[Modificato da CRT@ 11/10/2011 09:33]

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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11/10/2011 09:36
 
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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Sabrina: 'Io innocente, mio padre un vigliacco'
A Taranto l'udienza preliminare per l'omicidio di Sarah

17 ottobre, 19:47

TARANTO - Michele Misseri ha consegnato al gup Pompeo Carriere un memoriale nel quale si dichiara unico colpevole dell'omicidio di Sarah Scazzi. Il contadino di Avetrana - a quanto si è saputo - sta anche rilasciando dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua colpevolezza.

Michele Misseri ha fatto lunghe dichiarazioni spontanee nel corso delle quali ribadisce la versione fornita piu' di recente (quella secondo la quale Sarah e' morta perche' avrebbe sbattuto la testa sul compressore mentre voleva allontanarsi da lui che tentava avances) e scagiona la figlia e la moglie, addossandosi tutte le responsabilita' del delitto. Michele Misseri avrebbe accusato, per la chiamata in correita' di sua figlia Sabrina, il suo precedente difensore (prima di ufficio, poi di fiducia), l'avv.Daniele Galoppa, che - per dichiarazioni di questo genere - lo avrebbe gia' denunciato per diffamazione. Oggi Misseri pare abbia ribadito che l'avvocato lo avrebbe convinto a denunciare sua figlia, dicendo cose non vere. All'udienza non ha partecipato - come era gia' avvenuto nella prima udienza - la madre di Sarah, Concetta Serrano. Tra gli altri imputati presenti ci sono anche i due ex legali di Sabrina, Vito Russo ed Emilia Velletri, accusati di reati minori svolti nel compimento del loro incarico.

SABRINA MISSERI, IO INNOCENTE E MIO PADRE VIGLIACCO - E' durata pochi minuti la dichiarazione spontanea di Sabrina Misseri, accusata dell'uccisione della piccola Sarah Scazzi, nell'udienza che si tiene dinanzi al gup di Taranto Pompeo Carriere per decidere se lei e sua madre, Cosima Serrano, debbano essere rinviate a giudizio per l'omicidio. La ragazza - a quanto si è saputo - ha proclamato la sua innocenza e ha detto che suo padre è un vigliacco per averla tirata in ballo senza che lei avesse alcuna responsabilità.

A Taranto e' cominciata infatti l'udienza preliminare per l'omicidio di Sarah. In aula sono presenti Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, entrambe accusate dell'omicidio della quindicenne avvenuto il 26 agosto del 2010. E' presente in aula anche Michele Misseri, marito e padre delle due donne. L'uomo ieri aveva annunciato ai giornalisti che oggi avrebbe presentato ai giudici un memoriale nel quale si dichiara unico colpevole dell'uccisione della nipote. L'accesso all'aula 'Alessandrini' dove si svolge l'udienza preliminare - come di norma a porte chiuse - è transennato e vigilato da alcuni carabinieri. Nell'atrio del tribunale ci sono numerosi giornalisti e operatori televisivi ma, contrariamente a quanto avvenuto nelle altre udienze, non ci sono curiosi.

ZIO MICHELE: 'SABRINA HA RAGIONE, SONO VIGLIACCO' - "Mia figlia ha ragione, sono io l'unico colpevole": lo ha detto Michele Misseri parlando con i giornalisti all'uscita del tribunale di Taranto. "Ho sentito che mi ha chiamato vigliacco - ha detto - e lei ha ragione". "Sul conto di mia figlia e di mia moglie - ha continuato - non ci sono le prove".

Ansa

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La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.— Prov. 15:1.

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17/10/2011 23:37
 
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Re:
CRT@, 17/10/2011 23.22:

Sabrina: TARANTO - Michele Misseri ha consegnato al gup Pompeo Carriere un memoriale nel quale si dichiara unico colpevole dell'omicidio di Sarah Scazzi. Il contadino di Avetrana - a quanto si è saputo - sta anche rilasciando dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua colpevolezza.


L'ennesimo colpo di coda in una vicenda alquanto complicata e intricata,intrisa di numerevoli versioni che ribaltano le precedenti.
L'uscita plateale dello zio di Sara in un momento delicato come questo è fuori luogo,perche non tiene conto dei sentimenti familiari della vittima.
Lo zio è troppo imprudente visto le dichiarazioni che ha fatto in pubblico senza la difesa di un avvocato.
[SM=g2037506]

[Modificato da VERYGOODFLOWER 17/10/2011 23:39]
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Sette cose sono detestabili agli occhi di Geova:Gli occhi alteri,la lingua falsa,e le mani che spargono sangue innocente,il cuore che architetta disegni nocivi,i piedi che corrono in fretta al male,il falso testimone che spaccia menzogne,e chiunque suscita contese tra fratelli.
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Re: Re:
VERYGOODFLOWER, 17.10.2011 23:37:


L'ennesimo colpo di coda in una vicenda alquanto complicata e intricata,intrisa di numerevoli versioni che ribaltano le precedenti.
L'uscita plateale dello zio di Sara in un momento delicato come questo è fuori luogo,perche non tiene conto dei sentimenti familiari della vittima.
Lo zio è troppo imprudente visto le dichiarazioni che ha fatto in pubblico senza la difesa di un avvocato.
[SM=g2037506]



Non è un colpo di scena, è ormai una commedia, dopo la tragedia.
Quello non è credibile, ormai se ne sono accorti anche i muri.


Simon
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