I saggi e gli astrologi di Babilonia non erano capaci di interpretare la scritta, nonostante Baldassarre promettesse di dare una collana d’oro e un alto incarico governativo a chiunque riuscisse a leggere e spiegare la strana scritta. — Daniele 5:7-9.
Benché mortificato dalla dichiarazione di condanna, Baldassarre mantenne la parola. Ordinò ai suoi servitori di vestire Daniele di porpora, di mettergli al collo una collana d’oro e di annunciare che era la terza autorità del regno. (Daniele 5:29)
Daniele non rifiutò questi onori, riconoscendo che rispecchiavano l’onore dovuto a Geova. Può darsi che Baldassarre sperasse di mitigare il giudizio di Geova onorando il Suo profeta. Ma era troppo tardi per cavarsela così a buon mercato.
Il re ricevette la ricompensa che meritava, quella che era in armonia con la scritta profetica sul muro: “In quella medesima notte Baldassarre il re caldeo fu ucciso, e Dario il medo stesso ricevette il regno”. — Daniele 5:30, 31.
Non fu Daniele stesso ad indossare il vestito e la collana. Gli vennero fatti indossare per ordine del sovrano assoluto, il re Baldassarre. Ma questo non è in contrasto con Daniele 5:17, dove il profeta rese chiaro che il suo motivo non era egoistico.