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Come far fronte allo scoraggiamento

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2010 19:53
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23/11/2010 18:47
 
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Dato che siamo imperfetti, può essere difficile coltivare qualità cristiane, evitare le opere della carne e resistere alle pressioni esercitate dal mondo di Satana. Nondimeno siamo decisi a non permettere che lo scoraggiamento dovuto a debolezze, passi falsi o problemi di salute indebolisca la nostra fede o raffreddi il nostro amore per Geova. Sappiamo che Geova manterrà la sua promessa: la grande folla sopravvivrà alla grande tribolazione.

Nonostante ciò stiamo all’erta di continuo, perché sappiamo che il nostro vero nemico è il Diavolo, e lui non si arrende facilmente.

(Leggi 1 Pietro 5:8). Egli si è servito degli apostati e di altri per cercare di convincerci che gli insegnamenti che seguiamo sono falsi. Ma il più delle volte questa tattica non ha funzionato. Lo stesso si può dire della persecuzione: anche se a volte ha fatto rallentare l’opera di predicazione, spesso è servita solo a rafforzare la fede di quelli che erano perseguitati. Per questo Satana usa sempre più di frequente un metodo che forse secondo lui riesce meglio a indebolire la nostra fede: lo scoraggiamento. I cristiani del I secolo furono avvertiti di questo pericolo quando fu detto loro: “Considerate attentamente colui [Cristo] che ha sopportato tale parlare ostile dei peccatori contro i loro propri interessi”. Perché? “Affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime”. — Ebr. 12:3.

Vi è mai venuta voglia di arrendervi? Vi capita a volte di sentirvi degli incapaci? In tal caso, non permettete a Satana di approfittare di questi sentimenti per farvi smettere di servire Geova. Lo studio approfondito della Bibbia, la fervida preghiera, la regolare partecipazione alle adunanze e la compagnia dei fratelli vi rafforzeranno e vi impediranno di ‘venire meno nella vostra anima’. Geova ha promesso di aiutare quelli che lo servono a riacquistare potenza, e la sua promessa è sicura. (Leggi Isaia 40:30, 31). Rimanete concentrati sul servizio del Regno. Evitate quegli svaghi che non fanno altro che portare via tempo, e datevi da fare per aiutare altri. In tal modo avrete la forza di perseverare nonostante lo scoraggiamento. — Gal. 6:1, 2.

Fonte:w 15/1/08
23/11/2010 19:38
 
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LA BIBBIA contiene numerosi esempi di fedeli adoratori di Geova che a volte furono sopraffatti dallo scoraggiamento. In realtà, poiché siamo imperfetti, tutti a volte proviamo sentimenti del genere. Alcuni possono essere più inclini di altri a scoraggiarsi — forse anche a commiserarsi un po’ — perché la loro vita è stata funestata da qualche tragedia.

Se però questi sentimenti non vengono controllati possono rovinare la vostra relazione con altri e con Geova Dio. Una cristiana che è incline a commiserarsi ammette: “Ho rifiutato molti inviti perché non mi sentivo degna della compagnia dei componenti della congregazione”. Che effetto devastante possono avere questi sentimenti sulla vita di una persona! Cosa potete fare per combatterli?

Avvicinatevi a Geova

Nel Salmo 73 Asaf espresse francamente la sua perplessità. Paragonando la sua sorte alla vita beata dei malvagi, cominciò a invidiarli. Osservò che gli empi erano superbi e violenti e che sembravano farla franca. Quindi Asaf si chiedeva se servisse a qualcosa comportarsi rettamente. — Salmo 73:3-9, 13, 14.

Avete anche voi, come Asaf, osservato l’apparente successo dei malvagi che commettono il male sfacciatamente? Cosa fece Asaf per vincere i suoi sentimenti negativi? Egli continua: “Consideravo in modo da conoscere ciò; era un affanno ai miei occhi, finché andavo nel grande santuario di Dio. Volevo discernere il loro futuro”. (Salmo 73:16, 17) Asaf agì in modo positivo rivolgendosi a Geova in preghiera. Per dirla con le parole usate in seguito dall’apostolo Paolo, Asaf represse “l’uomo fisico” risvegliando “l’uomo spirituale” dentro di sé. Con una visione spirituale rinnovata, comprese che Geova odiava la malizia e che a tempo debito i malvagi sarebbero stati puniti. — 1 Corinti 2:14, 15.

Com’è essenziale lasciare che la Bibbia ci aiuti a concentrarci sulla realtà della vita! Geova ci rammenta che non è all’oscuro di quello che fanno i malvagi. La Bibbia insegna: “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà . . . Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente”. (Galati 6:7-9) Geova porrà i malvagi “su suolo sdrucciolevole”; li farà “cadere in rovina”. (Salmo 73:18) Alla fine prevarrà sempre la giustizia divina.

Un programma regolare di alimentazione spirituale alla tavola di Geova e la sana compagnia dei servitori di Dio vi aiuterà a rafforzare la fede e a vincere lo scoraggiamento o altri sentimenti negativi. (Ebrei 10:25) Come Asaf, rimanendo vicini a Dio potete ricevere il suo amorevole sostegno. Asaf prosegue dicendo: “Io sono di continuo con te; hai afferrato la mia mano destra. Col tuo consiglio mi guiderai, e poi mi porterai fino alla gloria”. (Salmo 73:23, 24) Una cristiana che da piccola ha subìto dei maltrattamenti ha riscontrato quanto sono sagge queste parole. “Rimanendo vicina alla congregazione”, dice, “ho potuto vedere la vita sotto una luce diversa. Mi sono resa conto che gli anziani cristiani erano amorevoli, che non erano poliziotti ma pastori”. Sì, gli anziani cristiani compassionevoli hanno un ruolo essenziale nello scacciare i sentimenti dannosi. — Isaia 32:1, 2; 1 Tessalonicesi 2:7, 8.

Accettate i consigli di Geova

Baruc, segretario del profeta Geremia, sospirava a causa della tensione emotiva che il suo incarico gli procurava. Tuttavia Geova richiamò benignamente l’attenzione di Baruc sulla realtà. “‘In quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”. — Geremia 45:2-5.

Con parole schiette Geova spiegò a Baruc che erano le sue occupazioni egoistiche a causargli frustrazione. Baruc non poteva provare gioia nell’incarico affidatogli da Dio se nello stesso tempo cercava grandi cose per se stesso. Anche voi potete riscontrare che per combattere lo scoraggiamento è utile evitare le distrazioni e avere la pace mentale che deriva dall’accontentarsi. — Filippesi 4:6, 7.

Dopo la morte del marito e dei due figli, la vedova Naomi non si fece sopraffare dall’angoscia al punto di chiudersi in se stessa e rimanere in Moab. Però è evidente che per qualche tempo si sentì amareggiata per la sua sorte e per quella delle due nuore. Mandandole via, Naomi disse: “A causa di voi mi è molto amaro che la mano di Geova sia uscita contro di me”. Di nuovo, quando arrivò a Betleem, insisté: “Non chiamatemi Naomi [“mia piacevolezza”]. Chiamatemi Mara [“amara”], poiché l’Onnipotente mi ha reso la situazione molto amara”. — Rut 1:13, 20.

Naomi, tuttavia, non rimase a fare cordoglio da sola, lontana da Geova e dal suo popolo. In Moab aveva udito che “Geova aveva rivolto l’attenzione al suo popolo dandogli pane”. (Rut 1:6) Comprese che il posto migliore per lei era insieme al popolo di Geova. Naomi tornò quindi in Giuda con la nuora Rut alla quale indicò abilmente come doveva agire verso il loro parente più prossimo, Boaz, suo ricompratore.

Allo stesso modo oggi i leali servitori di Dio a cui è morto il coniuge riescono a far fronte allo stress emotivo mantenendosi attivi nella congregazione cristiana. Come Naomi, continuano a impegnarsi in attività spirituali, leggendo ogni giorno la Parola di Dio.

Benefìci derivanti dal seguire la sapienza divina

Questi racconti biblici aiutano a capire come si può far fronte agli effetti dei sentimenti negativi. Asaf chiese aiuto a Geova nel suo santuario e ne attese pazientemente l’intervento. Baruc accettò i consigli ed evitò di farsi distrarre dalle cose materiali. Naomi si mantenne attiva in mezzo al popolo di Geova, preparando la giovane Rut per i suoi privilegi di adoratrice del vero Dio. — 1 Corinti 4:7; Galati 5:26; 6:4.

Si possono sconfiggere lo scoraggiamento e altri sentimenti negativi riflettendo sulle vittorie che Geova Dio ha dato ai suoi servitori, singolarmente e collettivamente. A tal fine, meditate sul supremo atto d’amore che Geova ha compiuto provvedendovi il riscatto.

Apprezzate il sincero amore della fratellanza cristiana. Concentratevi sulla vita che farete nel nuovo mondo di Dio che sta per arrivare. E vi sia consentito di rispondere come Asaf: “Ma in quanto a me, avvicinarmi a Dio è bene per me. Nel Sovrano Signore Geova ho posto il mio rifugio, per dichiarare tutte le tue opere”. — Salmo 73:28.
Fonte:w 15/4/01
23/11/2010 19:43
 
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La congregazione: un’espressione dell’amore di Dio

Un altro provvedimento di Geova che può aiutarci in tempi di angustia sono le compagnie che abbiamo nella congregazione cristiana. La Bibbia dice: “Il vero compagno ama in ogni tempo, ed è un fratello nato per quando c’è angustia”. (Proverbi 17:17) La Parola di Dio incoraggia tutti i componenti della congregazione a mostrare onore e amore gli uni agli altri. (Romani 12:10) “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. (1 Corinti 10:24) Avere un atteggiamento simile può aiutarci a tenere la mente concentrata sui bisogni degli altri anziché sulle nostre prove. Quando ci prodighiamo per i nostri simili non solo aiutiamo loro, ma noi stessi proviamo una certa felicità e soddisfazione, e questo rende più sopportabili i nostri pesi. — Atti 20:35.

Uomini e donne spiritualmente maturi possono fare molto per rafforzare altri. A tal fine si rendono avvicinabili e disponibili. (2 Corinti 6:11-13) Quando tutti trovano il tempo per lodare i giovani, edificare i nuovi credenti e incoraggiare quelli che sono depressi, la congregazione ne trae beneficio. (Romani 15:7) L’amore fraterno ci aiuterà anche a non sospettare gli uni degli altri. Non dovremmo concludere frettolosamente che le difficoltà personali siano un segno di debolezza spirituale. Paolo esorta appropriatamente i cristiani a ‘parlare in maniera consolante alle anime depresse’. (1 Tessalonicesi 5:14) La Bibbia mostra che pure i cristiani fedeli talvolta sono angosciati. — Atti 14:15.

Le adunanze cristiane ci offrono un’ottima opportunità per confortarci e incoraggiarci vicendevolmente. (Ebrei 10:24, 25) Questo amorevole scambio non avviene solo alle adunanze di congregazione. I servitori di Dio cercano invece le occasioni per stare in piacevole compagnia anche in altri momenti. Quando sorgono situazioni angosciose siamo pronti ad assisterci gli uni gli altri perché esistono già forti legami di amicizia. L’apostolo Paolo scrisse: “Nel corpo non [dev’esserci] divisione, ma le sue membra [devono avere] cura le une per le altre. E se un membro soffre, tutte le altre membra soffrono con esso; o se un membro è glorificato, tutte le altre membra si rallegrano con esso”. — 1 Corinti 12:25, 26.

Forse a volte ci sentiamo troppo giù di corda per provare piacere nella compagnia dei conservi cristiani. Dovremmo combattere questi sentimenti per non privarci del conforto e dell’aiuto che i compagni di fede possono darci. La Bibbia ci avverte: “Chi si isola cercherà la sua propria brama egoistica; irromperà contro ogni saggezza”. (Proverbi 18:1) I fratelli e le sorelle sono un’espressione della cura che Dio ha per noi. Se riconosciamo questo amorevole provvedimento, proveremo sollievo “in tempi di angustia”.

Mantenete uno spirito positivo

Quando siamo scoraggiati e tristi è facile avere pensieri negativi. Per esempio, quando si trovano nelle avversità, alcuni cominciano a dubitare della propria spiritualità, pensando che i loro problemi siano un segno della disapprovazione di Dio. Ricordate però che Geova non prova nessuno con “i mali”. (Giacomo 1:13) “Non di suo proprio cuore [Dio] ha afflitto o addolora i figli degli uomini”, dice la Bibbia. (Lamentazioni 3:33) Al contrario Geova si rattrista profondamente quando i suoi servitori soffrono. — Isaia 63:8, 9; Zaccaria 2:8.

Geova è “il Padre delle tenere misericordie e l’Iddio di ogni conforto”. (2 Corinti 1:3) Ha cura di noi e a suo tempo ci esalterà. (1 Pietro 5:6, 7) La costante consapevolezza che Dio ha affetto per noi ci aiuterà a mantenere uno spirito positivo, perfino a rallegrarci. Giacomo scrisse: “Consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando incontrate varie prove”. (Giacomo 1:2) Perché? Egli risponde: “Perché, essendo approvato, riceverà la corona della vita, che Geova ha promesso a quelli che continuano ad amarlo”. — Giacomo 1:12.

Come avvertì Gesù, nel mondo avremo tribolazione. (Giovanni 16:33) Ma la Bibbia promette che nessuna “tribolazione o angustia o persecuzione o fame o nudità o pericolo” ci separerà dall’amore di Geova e di suo Figlio. (Romani 8:35, 39) Com’è confortante sapere che qualsiasi angustia è temporanea! Nel frattempo, mentre attendiamo la fine delle sofferenze umane, il nostro amorevole Padre, Geova, vigila su di noi. Se ci rivolgiamo a lui per avere protezione, mostrerà di essere “una sicura altezza per ogni oppresso, una sicura altezza in tempi di angustia”. — Salmo 9:9.

Fonte:w 15/8/04
23/11/2010 19:47
 
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Le “macchinazioni” di Satana sono di vario tipo. (Efesini 6:11) Può tentarci col materialismo, col timore, con i dubbi o con la ricerca dei piaceri.

Ma uno dei suoi metodi più efficaci è lo scoraggiamento. Astuto opportunista, Satana sa che lo sconforto può indebolirci, rendendoci vulnerabili. (Proverbi 24:10) Perciò, specialmente quando siamo ‘affranti’ a livello emotivo, egli ci tenta per indurci a gettare la spugna. — Salmo 38:8.

Man mano che ci inoltriamo negli ultimi giorni, sembra che le cause di scoraggiamento aumentino, e noi non ne siamo immuni. . Qualunque ne sia la causa, lo scoraggiamento può toglierci le forze. ‘Riscattare il tempo opportuno’ per gli obblighi spirituali — compresi lo studio della Bibbia, la frequenza alle adunanze e la partecipazione al ministero — può essere un’impresa quando siamo esausti fisicamente, mentalmente o emotivamente. (Efesini 5:15, 16) Ricordate che il Tentatore vuole farvi abbandonare la corsa. Ma questo non è il momento di rallentare o di perdere il senso di urgenza in relazione ai tempi in cui viviamo!

Fattori che possono causare scoraggiamento

Salute/vecchiaia. Se abbiamo una malattia cronica o siamo in là con gli anni, potremmo sentirci depressi perché non siamo in grado di fare quanto vorremmo nel servizio di Dio. — Ebrei 6:10.

Delusione. Ci si può sentire avviliti per gli scarsi risultati avuti nel predicare la Parola di Dio. — Proverbi 13:12.

Sentimenti di indegnità. Una persona che ha subìto anni di maltrattamenti può convincersi che nessuno la ami, nemmeno Geova. — 1 Giovanni 3:19, 20.

Sentimenti feriti. Chi ha ricevuto un grave torto da un compagno di fede può essere così sconvolto da essere tentato di non andare più alle adunanze cristiane o di non partecipare più al ministero di campo. — Luca 17:1.

Persecuzione. Persone che non condividono la vostra fede possono farvi opposizione, perseguitarvi o schernirvi. — 2 Timoteo 3:12; 2 Pietro 3:3, 4.

kp 24, 25
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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23/11/2010 19:53
 
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“Ti ho amato con un amore a tempo indefinito. Perciò ti ho attratto con amorevole benignità”. — GEREMIA 31:3.

POTEVANO leggerglielo negli occhi. Quell’uomo, Gesù, era del tutto diverso dai loro capi religiosi: si interessava delle persone. Provava pietà per loro perché “erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore”. (Matteo 9:36) In teoria i loro capi religiosi dovevano essere amorevoli pastori e rappresentanti di un Dio amorevole e misericordioso. In realtà disprezzavano la gente comune, considerandola una massa amorfa e maledetta. (Giovanni 7:47-49; confronta Ezechiele 34:4). Chiaramente un’opinione così distorta e antiscritturale era ben diversa da quella che Geova aveva del suo popolo. Alla nazione di Israele aveva detto: “Ti ho amato con un amore a tempo indefinito”. — Geremia 31:3.

Tuttavia i farisei non erano certo i primi a cercare di convincere le dilette pecore di Geova che non erano buone a nulla. Prendete il caso di Giobbe. Agli occhi di Geova egli era giusto e irriprovevole, ma per i tre “confortatori” era un apostata malvagio e immorale che sarebbe morto senza lasciare traccia di sé. Asserivano che Dio non avrebbe minimamente tenuto conto dell’eventuale giustizia di Giobbe, dato che secondo loro Dio non si fidava nemmeno dei suoi angeli e considerava impuro il cielo stesso! — Giobbe 1:8; 4:18; 15:15, 16; 18:17-19; 22:3.

Oggi Satana ricorre ancora a questa ‘astuzia’ nel tentativo di convincere le persone che non valgono nulla e che nessuno le ama. (Efesini 6:11, nota in calce) È vero che spesso egli inganna le persone facendo leva sulla loro vanità e sul loro orgoglio. (2 Corinti 11:3) Ma si diletta anche a distruggere l’autostima degli individui vulnerabili. Lo fa particolarmente in questi difficili “ultimi giorni”. Oggi molti crescono in famiglie dove non esiste “affezione naturale”; molti devono affrontare ogni giorno persone spietate, egoiste e caparbie. (2 Timoteo 3:1-5) Anni di maltrattamenti, discriminazione razziale, odio e abusi possono aver convinto queste persone che non valgono nulla e che nessuno le ama. Un uomo scrisse: “Non amo nessuno e non mi sento amato da nessuno. Trovo molto difficile credere che Dio si interessi in qualche modo di me”.

L’idea di non valere nulla è diametralmente opposta al nocciolo della verità della Parola di Dio, l’insegnamento del riscatto. (Giovanni 3:16) Se Dio è stato disposto a pagare un prezzo così alto — la preziosa vita del suo stesso Figlio — per darci l’opportunità di vivere per sempre, di sicuro deve volerci bene, di sicuro dobbiamo valere qualcosa ai Suoi occhi!

w95 1/4 11
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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