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Ultimo Aggiornamento: 29/12/2010 16:54
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27/12/2010 10:33
 
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Re: Dalla divinità solare al Dio antropomorfo
Sono in molti a pensare che quelli mitologici, siano racconti didattici per insegnare la materia astronomica, questo è noto da moltissimo tempo. Lo sapeva anche Platone.


Estratto dal Timeo.
Vi racconterò allora quest’antica storia, così come l'ho ascoltata da un uomo non più giovane… Io avevo appena dieci anni. Vi è in Egitto, nel Delta, presso il cui vertice si divide il corso del Nilo un distretto denominato Saitico, e Sais è la città più importante di questo distretto città da cui proveniva anche il re Amasi… Solone disse che, giunto in quel luogo, venne accolto con grandi onori presso di loro, e che avendo una volta domandato sui fatti antichi i sacerdoti più preparati intorno a tali questioni, scoprì che né lui stesso, né nessun altro greco era per così dire al corrente di tali fatti. E allora volendo spingerli verso i discorsi riguardanti eventi antichi cominciò a parlare di quei fatti che qui si pensa che siano i più antichi, e narrò di Foroneo, che si dice che sia il primo uomo, e di Niobe, e dopo il diluvio, di come Deucalione e Pirra trascorsero la vita, e fece la genealogia dei loro discendenti, e ricordando i tempi cercò di calcolare in quali anni erano accaduti gli eventi di cui parlava. Allora uno dei sacerdoti assai vecchio disse: "Solone, Solone, voi greci siete sempre bambini, e non esiste un greco vecchio". E Solone, dopo aver ascoltato, chiese: "Come? Che cos'è questa cosa che dici?" "Siete tutti giovani", rispose il sacerdote, nelle anime: infatti in esse non avete alcuna antica opinione che provenga da una primitiva tradizione e neppure alcun insegnamento che sia canuto per l'età. E questa è la ragione. Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del fuoco e dell'acqua, per moltissime altre ragioni altre minori. Quella storia che presso di voi si racconta, vale a dire che un giorno Fetonte , figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quel che c'era sulla terra, e lui stesso fu ucciso colpito da un fulmine, viene raccontata sotto forma di mito, ma in realtà si tratta della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che è sulla terra. Allora quanti abitano sui monti e in luoghi elevati e secchi muoiono più facilmente di quanti abitano presso i fiumi e il mare... Quando invece gli dei, purificando la terra con l'acqua, la sommergono, i bifolchi e i pastori che sono sui monti si salvano, mentre coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare. In questa regione né in quel tempo né mai l'acqua scorre dalle alture ai campi arati, ma al contrario, scaturisce per natura tutta dalla terra. Di qui e per queste ragioni si dice che siano state conservate le più antiche tradizioni, ma in realtà in tutti i luoghi in cui il freddo eccessivo o il calore soffocante non lo impedisca, sempre esiste, ora di più ora di meno, la stirpe degli uomini. E tutte quante le cose che sono accadute presso di voi o qui o in altro luogo di cui abbiamo sentito notizia, se ve ne sia qualcuna che sia onorevole, o grande, o che si sia distinta per qualche altra ragione, sono state scritte qui nei templi e vengono conservate: ma non appena presso di voi e presso altri popoli viene inventato l'uso della scrittura e di tutto ciò che serve per la città, ecco che di nuovo, nel solito spazio di anni, come una malattia giunge il terribile diluvio dal cielo, e di voi lascia coloro che sono inesperti di lettere e di arti, sicché diventate di nuovo dal principio come giovani, non sapendo nulla né di ciò che accadde qui, né di ciò che accadde presso di voi, e che avvenne in tempi antichi. Dunque queste vostre genealogie che hai ora esposto, Solone, sono poco diverse dalle favole dei bambini, perché in primo luogo voi ricordate un solo diluvio della terra, mentre in precedenza ve ne sono stati molti…


Platone sapeva che il mito era di leggersi in chiave astronomica. Questa cosa è ben evidenziata dal racconto di Ercole e le sue 12 fatiche. Nel mito, il Sole prende forma umana e le 12 divisioni della fascia zodiacale, divengono le sue 12 fatiche. Il Sole, nel suo viaggio deve percorrere le 12 suddivisioni dello zodiaco. Lo spostamento precessionale da uno spicchio all’altro, costituisce una fatica...
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