Vuole sedere alla J.Lo, muore studentessa

di Alessandra Baldini

(ANSA) LONDRA - Morire per un sedere alla Jennifer Lopez: ed e' feroce polemica tra Stati Uniti e Gran Bretagna sul mito della bellezza che rischia di diventare fatale. Claudia Aderotimi, una studentessa nigeriana trapiantata a Londra,e' morta negli Usa dopo esser stata sottoposta a una iniezione di silicone mirata ad aumentare le dimensioni del suo fondoschiena sul modello della 'Madonna latina'.

''Voleva fare la cantante e la ballerina. Pensava di aver talento e che con un sedere vistoso le si sarebbero aperte le porte dell'hip hop'', ha detto Tee Ali, un talent scout che aveva conosciuto la ragazza a Londra quando, proprio perche' troppo poco dotata nel posteriore, era stata respinta a un'audizione. Claudia indossava jeans imbottiti per adeguarsi al prorompente modello di bellezza proposto dalla musica afro-latina, ma quando discografici si sono accorti che il suo sedere era falso l'avevano rispedita a casa. Di qui la corsa all'operazione che le e' costata la vita. La polizia di Filadelfia ha aperto un'inchiesta e coinvolto la Food and Drug Administration per verificare la legalita' del trattamento. Proprio come era successo poco piu' di un anno fa a Solange Magnano, l'ex miss Argentina vittima di un intervento di gluteo-plastica per diventare ancora piu' bella, Claudia si e' sentita male qualche ora dopo l'iniezione a cui si era sottoposta all'Hampton Inn, un alberghetto da pochi soldi non lontano dall'aeroporto della citta' della Pennsylvania. E' morta in ospedale per arresto cardiaco: un mandato di perquisizione quindi e' stato emesso per i gestori dell'hotel. Ieri la polizia ha interrogato una donna in New Jersey che avrebbe organizzato l'intervento. Si indaga anche sulla tipologia di silicone utilizzato: quello liquido negli Stati Uniti e' proibito. Claudia si era gia' rivolta alla stessa fonte in novembre per aumentarsi il fondoschiena e l'intervento fatale avrebbe dovuto essere un 'ritocco'. ''E' una tragedia che non sarebbe dovuta accadere'', ha detto a SkyNews Phil Haeck, presidente della American Society of Plastic Surgeons, secondo cui la procedura a cui si e' sottoposta la ragazza non e' approvata dalla Fda. Per Rajiv Grover, il suo corrispettivo britannico, quel che ha fatto Claudia e' stato ''giocare alla roulette russa''. A volte va bene, ma ogni volta che provi metti a rischio la vita''. E' andata bene invece a una sua amica arrivata anche lei da Londra per rifarsi le anche, un intervento per cui avrebbe pagato 1.800 dollari. Ma mentre per l'amica non ci sono state complicazioni, qualche ora dopo l'iniezione Claudia ha cominciato a lamentarsi di dolori atroci al petto ed e' morta in ospedale. Secondo un rapporto preliminare del medico legale, la causa della morte di Claudia sarebbe stato l'ingresso del silicone nelle vene, che a sua volta avrebbe provocato l'arresto cardiaco.