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Matteo 27:52-53 - Corpi Resuscitati o Cadaveri emersi da un terremoto?

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2020 23:14
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20/04/2011 04:57
 
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Barnabino

Parlavo di unità degli scritti neotestamentari, una posizione oggi decisamente marginale tra i biblisti.



Beh direi, in quanto parte da un approccio fideistico e religioso(cioè che siano ispirati da un Dio e lo stesso Dio) e non scientifico a questi testi, non trovi? Un bravo esegeta deve essere pronto a mettere in discussione tutto e non dare mai nulla per scontato.


Si, chiaramente non possiamo escludere la storicità



Non mi riferivo alla storicità, ma al semplice fatto che da un punto di vista filologico l'evangelista originale abbia voluto scrivere o meno di quell'evento. Il che vuol dire che potrebbe anche aver scritto una balla, ma almeno ci accertiamo del fatto che sia stata nella sua intenzione trasmettere proprio quel messaggio e non altri. Storicamente parlando, è tutta un'altra storia.


Un riferimento un po' labile



Infatti è molto vago e quasi certamente non si riferisce all'evento matteano. Tuttavia ho solo fatto notare di come diversi Padri abbiano teologicamente associato le varie scritture secondo l'insegnamento orale ricevuto su questa cosa.


Inoltre nessun racconto dell'ascensione ricorda che congiuntamente a Gesù ascesero altre persone con lui, né il libro di Atti nei giorni prima dell'ascensione di Cristo ricorda la presenza di questi "corpi di santi" a Gerusalemme.



Devi considerare che Atti è stato scritto da un altro autore : Luca, non Matteo. Luca non riporta nemmeno gli episodi post-resurrezione registrati nel Vangelo di Giovanni se è per questo. Ogni evangelista ha le proprie fonti redazionali.


né quando tratta la questione di "come" risorgeranno i morti parla di un'immediata risurrezione corporea per poi ascendere successivamente al cielo sul modello di quei "corpi di santi" rilevati dal terremoto e risorti tre giorni dopo.



Infatti Paolo sicuramente non conosce l'episodio di questa resurrezione di massa di corpi alla morte di Gesù. Ma non possiamo dire nemmeno se conoscesse il Vangelo di Matteo in toto se è per questo, giacchè del Gesù storico dice poco e nulla e niente che appartenga al Gesù di redazione matteana. Anzi, secondo la critica-storica, i vangeli sono stati scritti molto dopo le lettere paoline, dunque è possibile che Paolo in realtà non poteva nemmeno essere a conoscenza dei materiali redazionali di ciascun agiografo. Dunque, la testimonianza di Paolo di per sè non ci è utile nel dire se l'agiografo quando ha redatto il suo vangelo ha voluto o meno parlare di questa resurrezione.


D'altronde anche con la traduzione CEI si evince che i "morti levati dalle tombe" restarono morti fino al 16 nisan (altrimenti avrebbero preceduto Cristo, primogenito dei morti) e solo dopo quel giorno "risusciterebbero" entrando nella città santa.



Io ho un'altra ipotesi.

Leggiamo il testo secondo la CEI, le cose in realtà starebbero letteralmente cosi' invece:

i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.

Cioè, dal testo, cosi' com'è si evince che i morti risorgono il giorno stesso di Gesù, ma che dalle tombe escono effettivamente solo dopo la resurrezione. Ha un senso logico cosi'? No, per nessun punto di vista, nemmeno teologico, infatti secondo me la spiegazione plausibile sarebbe questa. Originariamente il testo originale sarebbe dovuto essere cosi:

i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono, e uscendo dai sepolcri entrarono nella città santa e apparvero a molti

Ovvero, si direbbe in maniera molto chiara che i morti risorgono e vanno a Gerusalemme il giorno stesso in cui risorge Gesù. Dopo (anni, decenni,etc.) viene elaborata una cristologia più elaborata (sopratutto dalle lettere deuteropaoline e l'apocalisse) in cui Gesù diviene teologicamente il "primogenito dei morti". Che fare allora per correggere la contraddizione presente nel vangelo matteano originale accolto dalla comunità cristiana primitiva e armonizzare con questa dottrina? Viene introdotta (maldestramente) nelle prime copie una glossa nel testo che specifica che in realtà i morti sarebbero usciti dalle tombe solo dopo la resurrezione di Gesù, cosi' la frase "dopo la resurrezione di lui", sarebbe in realtà un'aggiunta tardiva o stratificata. L'interpolazione, come dicevo, sarebbe maldestra, perchè comunque nel testo si capirebbe ancora che la grammaticalmente, la resurrezione sarebbe avvenuta comunque alla morte di Gesù. Tuttavia se la lettura "morti risorti" fosse quella giusta, allora l'ipotesi dell'armonizzazione confermerebbe che il verso, in quanto "imbarazzante" per la Chiesa primitiva, sarebbe stato composto realmente dall'agiografo matteano.


Comunque preciso che anche la mia è una pura congettura senza pretese di fondamento o valore probatorio e che la sto esponendo giusto solo per esprimere una mia idea o parere sull'argomento [SM=g7350]



Saluti
[Modificato da Lucifero_89 20/04/2011 05:06]
«Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme ­ una crisi quale mai si era vista sulla terra, la più profonda collisione di coscienze, una decisione evocata contro tutto ciò che finora è stato creduto, preteso, consacrato. Conosco la mia sorte. Il mio tempo non è ancora venuto. Alcuni eroi nascono postumi.»
- (Friedrich Nietzsche, Ecce Homo)
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