20/04/2011 08:21 |
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A ne l'evento appare molto probabilmente solo allegorico.
E' probabile che sia stato aggiunto da qualche copista successivo, come è accaduto per altri passi dei vangeli, ma, considerato le vostra ipotesi, vorrei mettere l'accento anche sull'ultima frase:
"entrati nella città santa apparvero a molti"
Quell'"apparvero" non sembra assolutamente potersi riferire a persone (di cui Matteo non parla) che entrano nella città per riferire dell'accaduto.
Da parte mia metto in dubbio la storicità sia dei corpi dei santi levati o resuscitati, sia del tremendo terremoto (tale doveva essere per provocare la rottura delle rocce, la rottura del velo del tempio e lo sbalzare fuori dalle tombe i corpi dei morti.
Sia l'episodio dei morti che entrano in città, sia il forte terremoto non sono assolutamente descritti in tutto il NT, neanche da Paolo, che pure era ispirato dallo Spirito Santo.
Ma, importante, tale terremoto avrebbe dovuto essere segnalato da almeno qualcuno degli innumerevoli seri scrittori del tempo, che invece non ne fanno il minimo cenno (in realtà non fanno cenno neanche ai miracoli a profusione di Gesù, anzi, non lo conoscono nemmeno).
Nessuna meraviglia, si può leggere il vangelo facendo conto che quegli avvenimenti non siano mai esistiti, non cambia nulla, e forse rappresenta la realtà storica. La realtà teologica è un'altra cosa. |
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