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Matteo 27:52-53 - Corpi Resuscitati o Cadaveri emersi da un terremoto?

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2020 23:14
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20/04/2011 13:37
 
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Ne avevamo già parlato ma non ricordo cove

Comunque vi allego la mia ricerca


Note in calce

"…alle difficoltà che la questione non può non sollevare, alcuni interpreti moderni (Schegg, Bisping, Fillion) preferiscono dire che non si tratta di risurrezioni propriamente dette, ma di semplici apparizioni…". – Vangelo secondo San Matteo (1955) Commento di A. Durand S. J.

"…i vers. 52-53 non sono una parte del testo originale.". – FENTON

"…la sua interpretazione è difficile, e per questo, oggetto di varie opinioni…". – Nacar Colunga

"Di questo episodio misterioso non è stata data ancora nessuna spiegazione soddisfacente.". – UTET

Dizionari biblici – Commentari

"È difficile rendere conto dell'avvenimento menzionato nei versetti 52 e 53. Alcuni hanno pensato che questi due versetti siano stati inseriti nel testo di Matteo dal vangelo dei Nazareni, altri pensano che il semplice significato sia questo: col terremoto parecchi corpi che erano stati sepolti furono gettati fuori ed esposti alla vista, e rimasero sulla superficie del suolo fin dopo la risurrezione di Cristo, e furono visti da molte persone nella città…Il passo è estremamente oscuro". – Commentary, Adam Clarke

"Questo fatto non è narrato così pienamente come la curiosità desidererebbe…Noi possiamo fare al riguardo domande che non possiamo appagare". – Dott. Jenks, Bible Commentary

Vocabolari – Lessici, ecc.

…sollevo…". – Vocabolario Greco – Italiano (1967) L. Rocci

…sollevare…tirar su, tirar fuori…". – Dizionario base del Nuovo Testamento Greco – Italiano a cura di Carlo Buzzetti (1991)

Altro

"…a) Hagioi (i santi che risorgono e appaiono in Gerusalemme) non è un vocabolo matteano, Mt userebbe dikaioi: b) il termine egersis (dopo la sua risurrezione: v. 53) per indicare la risurrezione di Cristo è un apaxlegomenon nel NT mentre Mt conosce anastasis…la successione di proposizioni coordinate da un ripetuto kai…non è il modo usuale di scrivere di Mt…Da tutte queste osservazioni…siamo di fronte a un testo preesistente a Mt, formatosi in due tempi…". – Cristianesimo nella Storia; Volume VI, Ricerche Storiche Esegetiche Teologiche – Ottobre 1985, Fascicolo 3; EDB, pag. 603

"Dal racconto matteano si potrebbe dedurre che questi giusti, forse profeti martirizzati, sarebbero risorti prima di Gesù…Ora, da tutto il NT risulta che il primo essere umano risuscitato fu Gesù, "la primizia di coloro che sono morti" (1Cor 15,20; cf Col 1,18; Ap 1,5). L'Evangelista, pertanto, non si riferisce alla risurrezione fisica dei giusti, ma alla loro salvezza derivante dalla morte redentrice e dalla risurrezione di Gesù…Che Mt vada inteso simbolicamente, si evince pure da Atti 2,29, dove Pietro nel giorno di Pentecoste non accenna alla risurrezione di Davide, ma afferma che il santo re giaceva ancora nella tomba…". – Sinossi e commento esegetico-spirituale dei quattro vangeli (2004) Angelico Poppi, ofmconv; Edizioni Messaggero Padova

Commento

Ci fu una risurrezione dei morti, quando Gesù morì? Molti dicono di sì, basandosi su Matteo 27:52, 53. Ma è proprio così? Esaminiamo i fatti.

Alcuni particolari

Un particolare interessante è che tale passo si trova esclusivamente in Matteo. Se questa fu veramente una risurrezione, un fatto molto importante, come mai gli altri libri della Bibbia non ne fanno alcuna menzione?
Innanzi tutto, come già accennato nella nota a cura di FEN, secondo alcuni questi versetti non fanno parte del testo originale. Il commentario di Adam Clarke sottolinea: "Alcuni hanno pensato che questi due versetti siano stati inseriti nel testo di Matteo dal vangelo dei Nazzareni". Il Tyndale New Testament Commentaries precisa che tutto ciò "deve presumibilmente essere visto come simbolico". Sì, questo può essere probabile, poiché lo stile di questi due versetti sembra essere diverso da quello di Matteo.

Le parole greche

La parola "" (i santi), non è un vocabolo usato da Matteo, egli usa  (i giusti). (Vedi Matteo 13:43, 49; 23:29; 25:46) Inoltre, anche Luca quando parla della risurrezione fa riferimento a quella dei giusti (), non a quella dei santi (). (Vedi Luca 14:14; Atti 24:15)
Il commentatore Clarke afferma che "col terremoto parecchi corpi che erano stati sepolti furono gettati fuori ed esposti alla vista, e rimasero sulla superficie del suolo fin dopo la risurrezione di Cristo, e furono visti da molte persone nella città…Il passo è estremamente oscuro".
Infine, "va detto che éghersis compare solo una volta, in Mt 27, 53, per indicare la risurrezione di Gesù; per il resto abbiamo anástasis o le forme verbali". (Dizionario dei Concetti Biblici del Nuovo Testamento (1991) a cura di L. Coenen – E. Beyreuther – H. Bietenhard; EDB, pagina 1573)

Una risurrezione?

Poteva questa essere una risurrezione? No, poiché Gesù doveva essere il primo ad essere risuscitato dai morti (Atti 26:23; 1 Corinti 15:20; Colossesi 1:18) ed è durante la parusia, o presenza di Cristo che i santi devono partecipare alla prima risurrezione (1 Tessalonicesi 4:14-17; Apocalisse 20:6).

Conclusione

A questo punto si deve ammettere che questi due versetti sono molto strani. Infine, i fatti esposti sopra mostrano che, data l'incomprensibilità, sia più corretto tradurli com'è stato fatto nella TNM per essere in armonia con il resto delle scritture.

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