Caro Roberto,
Ma ho controllato i versi sulla Diodati originale. Avevi ragione. Ci sono aggiunte che è evidente che sono mirate a dare un aspetto trinitario ad alcuni versi.
Non offendiamo il Diodati, che era un uomo retto ed irriprovevole!
Egli non aggiunge nulla per dare "un aspetto trinitario" semplicemente quando tradusse il NT non c'erano ancora edizioni critiche affidabili e il testo greco di riferimento era ancora quello bizantino, molto spurio, che poi venne corretto dalla successiva scoperta di mss ritenuti più affidabili, come in ms Sinaitico o quello Vaticano.
Ho imparato che è inevitabile una interpretazione nella traduzione
Questo solo in un piccolo numero di passi ambigui, in genere si tiene conto innanzi tutto della grammatica, della sintassi e del contesto.
ma posso voler sapere quali sono le chiavi di questa interpretazione? E' chiedere troppo sapere quale dottrina abbracciavano i traduttori della TNM?
I traduttori si servono soprattutto della coerenza interna al testo, quanto la grammatica, la cultura dell'epoca, il conteso del libro non riescono a risolvere il contesto la dottrina che guida il traduttore è quella di concordare il passo con la teologia di altri passi... comunque
trovi i principi della traduzione della TNM nell'introduzione, mi chiedo perché prima di muovere delle critiche non privi perlomeno ad esaminare le fonti? In genere la correttezza lo richiede...
Shalom
[Modificato da barnabino 28/06/2012 23:48]
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