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Schiavo fedele e discreto

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2020 23:18
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19/07/2011 11:54
 
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*** w95 1/10 pp. 25-28 Salvaguardate il vostro senso di urgenza ***
QUAL è un modo sicuro, approvato da Geova Dio, per continuare a servirlo con tutta l’anima? È quello di provare un autentico senso di urgenza nel profondo del cuore. Servire Dio con tutta l’anima significa servirlo col nostro intero essere, e richiede sollecita e totale ubbidienza a qualunque cosa egli ci chieda di fare.
Il profeta Mosè ribadì questa necessità quando comandò alla nazione di Israele: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza vitale”. (Deuteronomio 6:5) Secoli dopo, questo stesso comando fu ripetuto da Cristo Gesù: “Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Matteo 22:37) L’apostolo Paolo si riferì allo stesso requisito quando disse agli efesini di ‘fare la volontà di Dio con tutta l’anima’ e quando esortò i colossesi: “Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini”. — Efesini 6:6; Colossesi 3:23.
È difficile, tuttavia, mettere il cuore e l’anima nel servizio che rendiamo a Dio se non proviamo dentro di noi un senso di urgenza oppure se il senso di urgenza che avevamo un tempo si è attenuato, o forse è scomparso del tutto. Oggi viviamo in un tempo di urgenza senza precedenti in tutta la storia umana.
Specifici periodi di urgenza
In epoca precristiana ci furono diversi periodi di urgenza. I giorni di Noè e il periodo che portò alla distruzione di Sodoma e Gomorra furono sicuramente tempi di vera urgenza. (2 Pietro 2:5, 6; Giuda 7) Gli anni che precedettero il Diluvio furono indubbiamente pieni di urgente attività. Anche se Noè e la sua famiglia non sapevano esattamente quando sarebbe iniziato il Diluvio, il “santo timore” li indusse a non procrastinare. — Ebrei 11:7.
Similmente, prima della distruzione di Sodoma e Gomorra gli angeli “sollecitarono Lot”, dicendogli: “Scampa per la tua anima!” (Genesi 19:15, 17) Sì, anche in quell’occasione il senso di urgenza rese possibile la salvezza di vite giuste. Secoli dopo, agli ebrei prigionieri in Babilonia fu data l’esortazione: “Allontanatevi, allontanatevi, uscite di là, non toccate nulla d’impuro; uscite di mezzo ad essa”. (Isaia 52:11) Nel 537 a.E.V. circa 200.000 esiliati uscirono in gran fretta da Babilonia per ubbidire a quell’urgente comando profetico.
In ciascuna di queste situazioni il senso di urgenza permise a quelli che erano convinti di vivere in tempi urgenti, e che tenevano viva tale convinzione, di servire con tutta l’anima.
Urgenza in epoca cristiana
Da tutte le Scritture Greche Cristiane traspare un senso di urgenza. “Continuate a stare in guardia”, “siate svegli”, “siate vigilanti”, “siate pronti”: sono tutte espressioni usate da Cristo Gesù per infondere nei suoi seguaci un giusto senso di urgenza. (Matteo 24:42-44; Marco 13:32-37) Inoltre le sue illustrazioni sulle dieci vergini, lo schiavo malvagio, i talenti e la separazione delle pecore dai capri suscitano aspettativa e trasmettono un senso di urgenza. — Matteo 25:1, 14, 15, 32, 33.
Gesù non si limitò a parlare di urgenza, ma agì conformemente operando con urgenza. Una volta disse alle folle che cercavano di trattenerlo: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché per questo sono stato mandato”. (Luca 4:42, 43) Oltre a ciò incoraggiò i discepoli a implorare il Signore della messe perché mandasse più operai nella Sua messe, perché “la messe è grande, ma gli operai sono pochi”. (Matteo 9:37, 38) Da questa devota supplica a Dio traspare sicuramente un senso di urgenza.
Un inutile senso di urgenza?
Qualcuno logicamente potrebbe fare questa domanda: Perché mai a quel tempo c’era bisogno di manifestare un senso di urgenza se mancavano secoli alla predetta “grande tribolazione”? — Matteo 24:21.
Possiamo star certi che non era un semplice trucco usato da Gesù per tenere impegnati i suoi seguaci nell’opera di predicazione e insegnamento. No, alla base della raccomandazione di Cristo di avere un senso di urgenza c’era il suo amore per i discepoli, come pure il suo perfetto intendimento del concetto che Geova ha del tempo. Sì, Cristo Gesù sapeva che per compiere la volontà di Geova Dio in armonia col Suo proposito occorreva avere un senso di urgenza. Per di più sapeva che i suoi stessi discepoli avrebbero tratto spiritualmente beneficio dal mantenere un senso di urgenza fino al suo ritorno.

segue altra parte


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19/07/2011 11:54
 
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Gesù Cristo aveva indicato chiaramente che c’era da compiere un’opera mondiale di testimonianza in un tempo limitato. (Matteo 24:14; Marco 13:10) Le fasi progressive di questo incarico furono rivelate soltanto man mano che l’opera si sviluppava. Ciascuna fase, però, per poter essere portata a compimento doveva essere svolta con urgenza. Gesù indicò la progressione di questo incarico quando disse: “Mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra”. (Atti 1:8) Ed è così che l’incarico è stato svolto fino ad oggi. Nel corso del tempo ha riservato qualche sorpresa ai servitori di Dio, richiedendo a volte correzioni nell’intendimento.
Il senso di urgenza dei cristiani è servito al proposito di Geova. Ha aiutato i discepoli di Cristo a compiere il loro incarico progressivamente secondo l’infallibile tabella di marcia di Geova. Pertanto oggi, ripensando ai quasi 2.000 anni trascorsi, comprendiamo meglio questo programma divino.
Lo spirito di urgenza aiutò i discepoli a dare completa testimonianza a Gerusalemme, in Giudea, nella Samaria e agli ebrei dispersi prima del 36 E.V. quando lo speciale favore concesso a Israele ebbe fine. (Daniele 9:27; Atti 2:46, 47) In modo analogo lo spirito di urgenza aiutò la congregazione cristiana primitiva ad avvertire chiaramente tutti gli ebrei che presto il loro sistema avrebbe avuto fine. (Luca 19:43, 44; Colossesi 1:5, 6, 23) E dopo la sua fine improvvisa nel 70 E.V., lo spirito di urgenza aiutò i testimoni di Cristo del I secolo a proclamare a molti la speranza celeste prima che prendesse piede la mortifera apostasia predetta. (2 Tessalonicesi 2:3; 2 Timoteo 4:2) Poi, durante i secoli del Medioevo, i pochi cristiani paragonabili al grano tennero viva la speranza del Regno, come aveva predetto Cristo Gesù. (Matteo 13:28-30) Infine, al tempo da lui stabilito, Geova suscitò la vigorosa congregazione odierna, spronata dal Suo urgente messaggio di giudizio da annunciare a quelli che vivono in questa generazione finale. — Matteo 24:34.
Come Daniele nell’antichità, gli odierni fedeli Testimoni non si permetterebbero mai di mettere in discussione l’operato di Geova Dio, chiedendogli: “Che cosa hai fatto?” (Daniele 4:35) Hanno fiducia che Geova sa esattamente cosa è necessario perché la sua opera venga compiuta in tempo. Perciò, invece di mettere in discussione il modo in cui Geova Dio decide di fare le cose, sono lieti che abbia dato loro l’opportunità di collaborare con lui in questi tempi straordinari. — 1 Corinti 3:9.
Un ulteriore incoraggiamento ad avere un senso di urgenza
Un’altra ragione per avere un senso di urgenza è la nostra incapacità di sapere il giorno e l’ora esatti in cui, all’improvviso, scoppierà la grande tribolazione. Cristo Gesù disse chiaramente che nessuno sulla terra conosce il giorno e l’ora prestabiliti in cui inizierà quell’evento cruciale. (Matteo 24:36) In un’altra occasione disse ai suoi apostoli impazienti: “Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. (Atti 1:7) Sì, è chiaro quale sarà l’esito, ma semplicemente non ci è dato di conoscere tutti i particolari.
L’apostolo Paolo era animato dal giusto spirito di urgenza. Forse aveva in mente le parole di Gesù quando scrisse ai tessalonicesi in merito alla presenza di Cristo: “Ora circa i tempi e le stagioni, fratelli, non avete bisogno che vi si scriva nulla”. (1 Tessalonicesi 5:1) Egli scrisse questa lettera circa 17 anni dopo che Gesù aveva detto: “Mi sarete testimoni . . . fino alla più distante parte della terra”. (Atti 1:8) A quel tempo non si poteva scrivere altro perché non era stato rivelato nient’altro. Nondimeno potevano aver fiducia che il giorno di Geova sarebbe sicuramente venuto “come un ladro di notte” mentre i cristiani sarebbero stati ancora impegnati a predicare con urgenza. — 1 Tessalonicesi 5:2.
Sembra improbabile che con queste parole in mente i cristiani del I secolo pensassero che mancavano ancora dei secoli all’arrivo del giorno di Geova. È vero che conoscevano la parabola di Gesù del re che andò in un paese lontano e quella dell’uomo che fece un viaggio all’estero. Sapevano pure che secondo quelle parabole il re sarebbe “infine” tornato e che il viaggiatore avrebbe fatto ritorno “dopo molto tempo”. Ma sicuramente si domandavano: “Infine” quando? E cosa significa “dopo molto tempo”? Dieci anni? Vent’anni? O di più? (Luca 19:12, 15; Matteo 25:14, 19) Nei loro orecchi avrebbero continuato a risuonare le parole di Gesù: “Anche voi siate pronti, perché in un’ora che non pensate viene il Figlio dell’uomo”. — Luca 12:40.
Effetto positivo del senso di urgenza
Sì, il senso di urgenza che Dio infonde ebbe un effetto straordinariamente incoraggiante sui cristiani del I secolo, aiutandoli a mantenersi impegnati nell’essenziale opera di predicare e insegnare. Continua a incoraggiare noi sotto molti aspetti. Ci impedisce di essere compiaciuti di noi stessi o di ‘stancarci di fare ciò che è eccellente’. (Galati 6:9) Ci protegge dal rimanere invischiati nel mondo e nel suo insidioso materialismo. Ci aiuta a tenere la mente rivolta alla “vera vita”. (1 Timoteo 6:19) Il Signore Gesù disse che i suoi discepoli sarebbero stati come “pecore in mezzo ai lupi”, e sapeva che per combattere il mondo dobbiamo avere un atteggiamento fermo e determinato. Sì, come cristiani siamo stati salvaguardati, protetti, dal senso di urgenza. — Matteo 10:16.
Geova Dio, nella sua infinita sapienza, ha sempre dato ai suoi servitori informazioni sufficienti per tener vivo il loro senso di urgenza. Ci ha benignamente assicurato che viviamo negli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose corrotto. (2 Timoteo 3:1) Ci viene rammentato di continuo che dobbiamo risplendere come illuminatori finché la generazione in cui viviamo non sarà scomparsa nella grande tribolazione, che culminerà con Har-Maghedon. — Filippesi 2:15; Rivelazione (Apocalisse) 7:14; 16:14, 16.
Sì, un devoto senso di urgenza è parte integrante del servizio che rendiamo a Geova con tutta l’anima. Tiene lontani e vanifica i tentativi del Diavolo di indurre i servitori di Dio a ‘stancarsi e a venir meno nelle loro anime’. (Ebrei 12:3) Per tutta l’eternità la devozione con tutta l’anima spingerà i servitori di Geova a ubbidirgli, ma ora, in questi giorni che precedono Armaghedon, un profondo, autentico senso di urgenza è parte essenziale della devozione resa con tutta l’anima.
Possa Geova nostro Dio aiutare tutti noi a salvaguardare il nostro senso di urgenza mentre continuiamo a far eco alle parole dell’apostolo Giovanni: “Amen! Vieni, Signore Gesù”. — Rivelazione 22:20.


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19/07/2011 19:09
 
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Re:
LeonardoN, 19/07/2011 11.53:


Caro Nik,
che questo desiderio abbia in parte influito non vi è dubbio lo abbiamo scritto nelle nostre pubblicazioni e ascoltato ad es all'assemblea internazionale di due anni fa! Ma non siamo d'accordo che il CD si sia fatto condizionare tanto da questo desiderio tanto da non tener conto delle chiare indicazioni scritturali, quindi che abbia sbagliato volutamente perchè annebbiato dal desiderio di vedere santificato il nome di Dio! Ancor oggi, come prima del 1995, potrebbe continuare a intendere le parole di Gesù sul giorno e l'ora alla lettera e stabilire che nell'anno tale inizierà la grande tribolazione perchè non andrebbe contro una lettura letterale del passo da te citato: mi sono spiegato bene?
Quindi potremmo dire più correttamente che forse il desiderio di vedere Cristo intervenire per far conoscere a tutta l'umanità che insieme e Suo Padre vogliono mettere la parola fine alle sofferenze dell'umanità è stato un desiderio lecito che ha portato a leggere alla lettera quel passo capito questo il CD si è messo nella condizione di comprendere le Scritture sotto un'altra luce - proprio come i discepoli di Emmaus che dopo la risurrezione erano pronti per capire quello che Gesù risorto gli spiegò di come le Scritture Ebraiche profetizzavano che il Cristo avrebbe dovuto soffrire morire e risorgere, le stesse Scritture che avevano sempre letto e compreso in modo diverso - è cioè che lo spirito profetico dell'escatologia legata alla parousia di Cristo non è quello di dire quando di preciso egli sarebbe tornato ma quello di aiutarci nel continuare ad attenderlo rimanendo desti spiritualmente e alimentare questa speranza/attesa indagando i segni dei tempi!

Questo spirito giusto riassunto nell'espressione da noi utilizzata "senzo di urgenza" fu ben spiegato in un articolo della torre di guardia 01/10/95 p. 25 intitolato "Salvaguardate il vostro senso di urgenza" articolo che venne pubblicato poco prima del cambiamento epocale sulla generazione del 1914 e quindi su come considerare i calcoli cronologici sulla "fine".

Se vuoi te lo leggi qui di seguito, in un altro post perchè supero i caratteri a disposizione, altrimenti ti fermi qui sperando che ti sia chiaro che il CD non ha mai fatto e insegnato niente - nè mai lo farà - anche se in buona fede (leggi per motivi buoni o a fin di bene), sapendo che andava contro le Sacre Scritture!

Con simpatia, Leo








Caro Leo
Per quanto riguarda la lettura letterale di Matteo
non mi trovi daccordo il passo mi sembra abbastanza chiaro, anche se non dice anno, è ovvio che lo comprenda.....

Penso che però tu possa aver compreso dal mio post che il Cd abbia volutamente insegnato una "Falsa Dottrina", io non volgio sostenere questo..il voler calcolare il giorno (o l'anno) della fine, non è una cosa contraria alle scritture, in merito in Matteo non viene lanciato un Anatema a chi prova a farlo ma si dice chiaramente che è impossibile farlo..ed è in questo senso che per il mio modestissimo parere, il Cd ha provato a fare una cosa sapendo bene,che non sarebbe riuscito a fare, quidni reputo un affinamento milgiore e più consono alle scritture la "linea" che evita di fare calcoli e pone l'accento sulla vigilanza e su quei segni premonitori, che possono e devono essere identificati... ma nel precedente modo di agire non ci vedo una falsa dottrina ma solo un errata convinzione che lungi dall'essere sostenuta da una sorta di leggerezza interpretativa, lo è da un forte desiderio che ha fatto mancare un pò di lucidità al CD e a quei fedeli che si aspettavano addirittura più di quello che lo stesso sosteneva

Un Saluto

19/07/2011 20:26
 
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Vorei porre una questione in rapporto con la discussione che è nata su questo argomento.

Ma voi che cosa intendete per "imminente", per "ultimi giorni", per "non tarderà". Duemila anni, e ve ne saranno forse almeno altrettanti, sono qualcosa di imminente? qualcosa che non tarderà?
Va bene che il tempo è relativo, ma tutto ha un limite.

Gesù è stato molto chiaro nei vangeli, quando ha affermato che la fine dei tempi (chiaramente la parousia o qualcosa di analogo) sarebbe avvenuta entro una generazione, e che alcuni dei presenti l'avrebbero vista.
E' vero che ha detto che nessuno, nemmeno Lui stesso, sapeva il giorno e l'ora, ma ha indicato con discreta approssimazione l'anno o il decennio, comunque entro il I secolo.
Se fosse avvenuta allora, tutti avrebbero detto che la profezia di Gesù si era avverata; siccome sono passati millenni, si cerca di trovare tutte le spiegazioni possibili e immaginabili.

Gesù ha detto ai suoi contemporanei di vigilare, perchè il suo ritorno sarebbe avvenuto senza preavviso "come un ladro nella notte".

Poi sembra rimangiarsi tutto, spiegando quali sono i segni degli ultimi tempi, spiegazione assolutamente generica, perchè terremoti, guerre etc si sono susseguiti nei tempi, senza sosta.

Comunque l'unica cosa assolutamente certa è l'imminenza di questa fine (non certo della distruzione di Gerusalemme), ben spiegata sia dai vangeli, sia, ancora meglio, dall'Apocalisse:

"Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino».

[20]Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. [21]La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!


In conclusione Gesù dice che verrà presto, e "presto", per me e per tutti, non vuol dire migliaia di anni, vuol dire presto!!

20/07/2011 14:13
 
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Re: Re:
Nik 82, 19/07/2011 19.09:




Caro Leo
Per quanto riguarda la lettura letterale di Matteo
non mi trovi d’accordo il passo mi sembra abbastanza chiaro, anche se non dice anno, è ovvio che lo comprenda.....

Penso che però tu possa aver compreso dal mio post che il Cd abbia volutamente insegnato una "Falsa Dottrina", io non volgio sostenere questo..il voler calcolare il giorno (o l'anno) della fine, non è una cosa contraria alle scritture, in merito in Matteo non viene lanciato un Anatema a chi prova a farlo ma si dice chiaramente che è impossibile farlo..ed è in questo senso che per il mio modestissimo parere, il Cd ha provato a fare una cosa sapendo bene,che non sarebbe riuscito a fare, quidni reputo un affinamento milgiore e più consono alle scritture la "linea" che evita di fare calcoli e pone l'accento sulla vigilanza e su quei segni premonitori, che possono e devono essere identificati... ma nel precedente modo di agire non ci vedo una falsa dottrina ma solo un errata convinzione che lungi dall'essere sostenuta da una sorta di leggerezza interpretativa, lo è da un forte desiderio che ha fatto mancare un pò di lucidità al CD e a quei fedeli che si aspettavano addirittura più di quello che lo stesso sosteneva

Un Saluto




Caro Nik,
è chiaro che io non sono lo SFD e nè il suo CD quindi i miei sono tentativi di trovare risposte e non le risposte! [SM=g27988]
Baso i miei ragionamenti su quello che ho compreso dalle pubblicazioni ufficiali e dalla convinzione maturata nei 25 anni di vita e studio comunitario tra i miei fratelli di fede che mi hanno portato a concludere che lo SFD e il suo CD possono non capire completamente le Scritture ma mai vanno contro al loro spirito quando l'hanno già compreso.

Il tuo appunto su quello che ho detto è giusto, ma non mi fa desistere dal pensare che la migliore ricostruzione del perchè sono stati indicati certi anni come possibile inizio della grande tribolazione o di Harmaghedon sia da ricercarsi sul come intendevano l'espressione di Matteo 24:36!

Tu dici giustamente che 'ti sembra abbastanza chiaro, anche se non dice anno, è ovvio che lo comprenda'. Questo è vero ma il considerare alla lettera quell'espressione vuol dire che i fratelli pensavano che Dio non avesse dato agli uomini la possibilità di capire la data precisa, il tempo preciso, in cui il giudizio divino sarebbe venuto!
Nelle nostre pubblicazioni si parla sempre di "data" giorno-mese-anno preciso che Gesù non conosceva, non si dice mai che non conoscesse l'anno[0]. Il riferimento all'”ora” è ancor più significativo perchè indica con maggior intensità un tempo preciso, una data precisa.
Indi per cui i fratelli, pur facendolo in modo non dogmatico non nello stile profetico, come se Geova dicesse loro che quello sarebbe stato l'anno entro cui sicuramente la "fine" sarebbe arrivata, a volte hanno sostenuto che per es. nel 1915, 1925, 1975 avevano delle aspettative e invitavano a vedere cosa sarebbe accaduto! [1]
Non è che presi dal desiderio di vedere santificato il nome di Dio si azzardarano in previsioni che sapevano che la Bibbia non autorizzava, anche se non condannava (e questa tua precisazione è stata molto bella e sottile) se lo avessero fatto sarebbero andati comunque contro un certo alert o limite che la Bibbia dava! [2] Il loro legittimo desiderio allora, in che modo influì?
Fece in modo che leggero Matteo 24:36 in modo letterale, applicato ad una data precisa e non ad un anno meno preciso! L’anno si poteva indicare ma non la data precisa ([ora] giorno-mese-anno ).

Preso atto di questo errore di lettura e che le profezie contenenti calcoli cronologici sono state eccezioni da parte di Dio (diluvio e i 7 gg) [3] e che comunque la data precisa delle profezie la ricostruiamo noi oggi a posteriori ma tali profezie non permettevano durante l'adempimento di risalirvi, ecco che approdarono al nuovo intendimento del 11/1995 dove di comprese che gli avvenimenti sono sempre stati centrali nel riconoscere i tempi di intervento di Dio e non i calcoli profetici. [4]

Per comprendendo che anche la tua è una ricostruzione che non vuole mancare di fiducia nello SFD preferisco questa perchè i miei 25 anni mi hanno fatto comprendere che lo SFD se ha sbagliato nel corso del tempo è stato più per voler restare un passo indietro rispetto a quello che anche velatamente la Bibbia insegna e non un passo avanti.

Sono convinzioni personali e non ho nessuna pretesa di Verità!

Ciao, Leo

PS: Nel prossimo post seguono i riferimenti alle nostre pubblicazioni

[Modificato da LeonardoN 20/07/2011 14:25]

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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20/07/2011 14:14
 
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Riferimenti:

[0]*** ka cap. 16 p. 332 par. 80 Si avvicina il completamento del “segno” predetto *** (Il millenario regno di Dio si è avvicinato del 1955)
Non è necessario che noi conosciamo il giorno e l’ora dell’anno esatto in cui la “grande tribolazione” dovrà scoppiare contro questo intero “sistema di cose”. Per sapere che ora è pericolosamente vicina, tutto ciò che dobbiamo fare è prestare ascolto a quanto Gesù disse a questo critico punto della sua profezia: “Ora imparate dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate ch’egli è vicino alle porte. Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto”. — Matteo 24:32-35

[1]
*** Torre di guardia 74 1/12 pp. 731-732 parr. 18-19 Servite in vista dell’eternità ***
E oggi è la stessa cosa fra i veri cristiani i quali si rendono conto dall’adempimento della profezia biblica che la fine di questo intero sistema di cose malvagio è prossima. È vero che la più accurata cronologia biblica disponibile indica che 6.000 anni di esistenza umana finiranno a metà degli anni settanta. Questi cristiani sono dunque vivamente interessati di vedere se ciò coinciderà con lo scoppio della “grande tribolazione” del nostro giorno che eliminerà dalla terra tutti i malvagi. Potrebbe. Ma non tentano neppure di predire esattamente quando verrà la distruzione del malvagio sistema di cose di Satana. Si accontentano di aspettare e vedere, comprendendo che nessun uomo sulla terra conosce la data. — Matt. 24:36

[2]
*** Torre di guardia 75 1/7 pp. 397-398 Vivrete per vedere la ‘venuta’ di Cristo? ***
Orbene, sappiamo che Gesù Cristo era in cielo con il Padre suo al tempo della creazione della terra. (Giov. 1:1-3; Col. 1:13-17) Conosceva il tempo esatto della creazione sia di Adamo che di Eva. (Gen. 1:26, 27) Sapeva precisamente quando sarebbero terminati i 6.000 anni di storia umana. Sapeva esattamente quando cominciò e quando sarebbe finito il settimo giorno creativo di Dio, il suo grande giorno di “riposo”. (Gen. 2:1-3) Ma nonostante tutta la sua perfetta conoscenza della cronologia, quando era sulla terra non conosceva il giorno e l’ora in cui egli avrebbe eseguito il giudizio su questo mondo, prima dell’inizio del suo regno millenario. (Riv. 20:4-6) Come potrebbe dunque calcolarlo oggi una creatura umana?

[3]
*** Torre di Guardia 75 1/10 pp. 596-598 Perché non ci sono stati detti ‘quel giorno e quell’ora’ ***
COME SI DETERMINA IL TEMPO
22 Quando verrà dunque il Figlio dell’uomo con potenza distruttiva per purificare questa terra da tutti quelli che amano la via dell’ingiustizia? Gesù stesso risponde: “Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. (Matt. 24:34; Mar. 13:30) Di quale “generazione” si tratta? Di quella che ha visto gli avvenimenti in adempimento della profezia dal 1914 E.V. Non c’è dubbio sulla veracità di quanto disse Gesù. Egli aggiunse in modo enfatico: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto”. — Matt. 24:35; Mar. 13:31; si paragoni Matteo 5:18.
23 Fornì Gesù altri particolari oltre a questo, dicendo ai discepoli il tempo preciso in cui ciò doveva avvenire? Al contrario, disse loro che ‘il giorno e l’ora’ non erano noti a nessuna creatura e mise in risalto il punto ripetendolo più volte, sì, cinque volte. “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”, disse. — Matt. 24:36–25:13.
24 Ricordate che quando la profezia di Gesù sulla “grande tribolazione” si adempì nel primo secolo, non fu detta loro in anticipo nessuna data sul tempo in cui dovevano fuggire da Gerusalemme. Invece, dovevano stare attenti per scorgere un segno, ‘la cosa disgustante, dichiarata per mezzo del profeta Daniele, stabilita nel luogo santo’. (Matt. 24:15, 16) Essa apparve nell’anno 66 E.V. Ubbidendo, i seguaci di Gesù uscirono dalla città e, secondo le registrazioni storiche, andarono ad abitare dall’altra parte del fiume Giordano nella regione montuosa di Pella. In seguito, comunque, trascorsero alcuni anni prima che venisse su Gerusalemme la “grande tribolazione” nell’anno 70 E.V. Non c’è nessuna indicazione che ai seguaci di Gesù fosse detto in anticipo quando si sarebbe scatenata quella tribolazione. Essi erano già in luogo sicuro; in realtà non c’era nessun bisogno di saperlo.
25 Ma non paragonò Gesù stesso i giorni di Noè alla sua presenza? (Matt. 24:37-39) E non fu detto in anticipo a Noè il giorno esatto in cui sarebbe cominciato il diluvio? Sì, ma la ragione per cui a Noè fu detto il “giorno” non corrisponde alla nostra situazione. Noè e la sua famiglia dovettero conoscere il tempo in cui sarebbe iniziato il diluvio per poter mettere al sicuro nell’arca tutte le fondamentali specie animali e poi per entrarci essi stessi prima che cadessero le acque del diluvio. Questa era una cosa che non avrebbero potuto fare con molti mesi di anticipo, poiché in tal caso avrebbero usato prematuramente le provviste di cibo messe da parte. Fu dunque proprio al tempo giusto che Dio disse a Noè: “Fra soli sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; e per certo cancellerò ogni cosa esistente che ho fatta dalla superficie della terra”. — Gen. 7:4.
26 Noi, comunque, non abbiamo bisogno di conoscere ‘il giorno e l’ora’ in cui comincerà il futuro atto distruttivo di Dio. La sopravvivenza della creazione animale non è stata affidata a noi né la preservazione delle persone timorate di Dio — che si trovano ora in oltre duecento paesi della terra — dipende dall’entrare tutte in qualche costruzione materiale in un solo luogo. L’attuazione del proposito di Dio, inclusa la preservazione del suo popolo, non richiede che siano avvisati in anticipo circa ‘il giorno e l’ora’


[4]
*** Torre di guardia 98 15/9 p. 10 Tempi e stagioni nelle mani di Geova *** (tutto l’articolo di studio)

*** Torre di guardia 95 1/11 p. 16 È tempo di stare svegli *** (tutto l'articolo di studio)
[Modificato da LeonardoN 20/07/2011 14:21]

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Re: Re: Re:
LeonardoN, 20/07/2011 14.13:



Caro Nik,
è chiaro che io non sono lo SFD e nè il suo CD quindi i miei sono tentativi di trovare risposte e non le risposte! [SM=g27988]
Baso i miei ragionamenti su quello che ho compreso dalle pubblicazioni ufficiali e dalla convinzione maturata nei 25 anni di vita e studio comunitario tra i miei fratelli di fede che mi hanno portato a concludere che lo SFD e il suo CD possono non capire completamente le Scritture ma mai vanno contro al loro spirito quando l'hanno già compreso.

Il tuo appunto su quello che ho detto è giusto, ma non mi fa desistere dal pensare che la migliore ricostruzione del perchè sono stati indicati certi anni come possibile inizio della grande tribolazione o di Harmaghedon sia da ricercarsi sul come intendevano l'espressione di Matteo 24:36!

Tu dici giustamente che 'ti sembra abbastanza chiaro, anche se non dice anno, è ovvio che lo comprenda'. Questo è vero ma il considerare alla lettera quell'espressione vuol dire che i fratelli pensavano che Dio non avesse dato agli uomini la possibilità di capire la data precisa, il tempo preciso, in cui il giudizio divino sarebbe venuto!
Nelle nostre pubblicazioni si parla sempre di "data" giorno-mese-anno preciso che Gesù non conosceva, non si dice mai che non conoscesse l'anno[0]. Il riferimento all'”ora” è ancor più significativo perchè indica con maggior intensità un tempo preciso, una data precisa.
Indi per cui i fratelli, pur facendolo in modo non dogmatico non nello stile profetico, come se Geova dicesse loro che quello sarebbe stato l'anno entro cui sicuramente la "fine" sarebbe arrivata, a volte hanno sostenuto che per es. nel 1915, 1925, 1975 avevano delle aspettative e invitavano a vedere cosa sarebbe accaduto! [1]
Non è che presi dal desiderio di vedere santificato il nome di Dio si azzardarano in previsioni che sapevano che la Bibbia non autorizzava, anche se non condannava (e questa tua precisazione è stata molto bella e sottile) se lo avessero fatto sarebbero andati comunque contro un certo alert o limite che la Bibbia dava! [2] Il loro legittimo desiderio allora, in che modo influì?
Fece in modo che leggero Matteo 24:36 in modo letterale, applicato ad una data precisa e non ad un anno meno preciso! L’anno si poteva indicare ma non la data precisa ([ora] giorno-mese-anno ).

Preso atto di questo errore di lettura e che le profezie contenenti calcoli cronologici sono state eccezioni da parte di Dio (diluvio e i 7 gg) [3] e che comunque la data precisa delle profezie la ricostruiamo noi oggi a posteriori ma tali profezie non permettevano durante l'adempimento di risalirvi, ecco che approdarono al nuovo intendimento del 11/1995 dove di comprese che gli avvenimenti sono sempre stati centrali nel riconoscere i tempi di intervento di Dio e non i calcoli profetici. [4]

Per comprendendo che anche la tua è una ricostruzione che non vuole mancare di fiducia nello SFD preferisco questa perchè i miei 25 anni mi hanno fatto comprendere che lo SFD se ha sbagliato nel corso del tempo è stato più per voler restare un passo indietro rispetto a quello che anche velatamente la Bibbia insegna e non un passo avanti.

Sono convinzioni personali e non ho nessuna pretesa di Verità!

Ciao, Leo

PS: Nel prossimo post seguono i riferimenti alle nostre pubblicazioni





Caro Leo

Quello che mi premeva era farti capire che non volevo condannare lo SFD di "eresia"..per quello che mi dici riguardo il "dolo" dello stesso, non posso fare altro che prendere atto , come hai detto ne tu ne io siamo lo SFD però sicuramente tu conosci la sua "impostazione" melgio di quanto la conosca io..e se sostieni che il desiderio abbia portato ad un non perfetto intendimento ma non c'è dolo non posso fare altro che crederti... in fondo io pensavo a una consapevolezza subliminale/inconscia che poi all'atto pratico si traduce in una non consapevolezza

Saluti
20/07/2011 17:17
 
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Re: Re: Re: Re:
Nik 82, 20/07/2011 16.32:




Caro Leo

Quello che mi premeva era farti capire che non volevo condannare lo SFD di "eresia"..per quello che mi dici riguardo il "dolo" dello stesso, non posso fare altro che prendere atto , come hai detto ne tu ne io siamo lo SFD però sicuramente tu conosci la sua "impostazione" melgio di quanto la conosca io..e se sostieni che il desiderio abbia portato ad un non perfetto intendimento ma non c'è dolo non posso fare altro che crederti... in fondo io pensavo a una consapevolezza subliminale/inconscia che poi all'atto pratico si traduce in una non consapevolezza

Saluti



E' un piacere avere interlocutori come te, non polemici, umili che però sanno quello che dicono [SM=g27988]

Ciao, Leo

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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21/07/2011 10:27
 
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Preso atto di questo errore di lettura e che le profezie contenenti calcoli cronologici sono state eccezioni da parte di Dio (diluvio e i 7 gg) [3] e che comunque la data precisa delle profezie la ricostruiamo noi oggi a posteriori ma tali profezie non permettevano durante l'adempimento di risalirvi, ecco che approdarono al nuovo intendimento del 11/1995 dove di comprese che gli avvenimenti sono sempre stati centrali nel riconoscere i tempi di intervento di Dio e non i calcoli profetici. [4]




Fatto interessante è che la comunità ebraica del I secolo, forse ispirata alla profezia di Daniele e delle Settimane, era in attesa dell'avvento del Messia, proprio nel periodo in cui comparve Gesù. Lo stesso Daniele esaminando le scritture capì che erano giunti tempi particolari.

Non a caso il NT ci esorta a non disprezzare le profezie. E nelle parabole del Giudizio Finale, in generale, Gesù non condanna chi lo attendeva, ma piuttosto condanna gente che si vanta di aver compiuto miracoli nel Suo Nome, o gente che è vissuta nell'indifferenza della vita secolare così come si svolgeva dai tempi di Noè. E Pietro condanna chi avrebbe schernito coloro che attendevano la Parousìa con senso di vigilanza.

E' innegabile che Dio voglia che la Sua Congregazione si interessi alla sua tabela di marcia, è ovvio che questo interessamento da parte di umani imperfetti possa comporatre degli errori di valutazione, ma che non li rende malvagi, sopratutto se non li hanno mai presentati come rivelazioni dirette di Dio a loro stessi.
[Modificato da L' Apostolo 21/07/2011 10:32]
21/07/2011 11:20
 
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Re:
barnabino, 18/07/2011 20.23:

Caro Naaman,


La sociologia contemporanea insegna che, "quando la profezia fallisce", difficilmente un movimento di disperde. Se qualcuno ammetterà di essersi semplicemente sbagliato [...], i più cercheranno di razionalizzare la delusione



Guarda che non hai capito... la questione è diversa perché tra i testimoni di Geova non c'è stata alcuna delusione, e questa la differenza. Da molti decenni a questa parte, diciamo dagli anni venti, il nostro movimento pur legato ad una forte tensione escatologica e alla ricerca cronologica sulle profezie, cosa per alto comune a molti movimenti cristiani e no, non ha fatto di nessuna data una "profezia".

Insomma, anche se viviamo una forte speranza escatologica-millennaristica esattamente come i primi cristiani la nostra fede è del tutto slegata dall'attesa di "date" ma piuttosto legata a quella di "eventi". Anche il 1975 non venne vissuto, che io sappia, con delusione da nessuno, né molti furono quelli scossi nella loro fede, come se tutto l'insegnamento si fosse fondato su quella data... capisco cosa dici? Se mai nel passato furono azzardate delle date queste non furono mai il fulcro del nostro insegnamento e fede.

D'altronde lo schiavo fedele e discreto sono decenni che non accenna neppure (quella del 2034 è palesemente una bufala degli apostati che non perdono occasione per dimostrare la loro mala fede) ad eventuali date, proprio per evitare fraintendimenti e per sottolineare che, giustamente, la fede non deve basarsi su date... direi che in questo senso la direzione dello schiavo fedele e discreto è ineccepibile, non capisco neppure di cosa stiamo parlando, dato che sono decenni che non si parla più di date della fine del mondo e comunque fondamentalmente da sempre si è comunque sottolineato che in quanto al "giorno e l'ora" nessuno sa, neppure il figlio, figuriamoci lo schiavo del figlio!

Shalom




Condivido in TOTO ottimo post [SM=g2037512] [SM=g1861207]

21/07/2011 11:29
 
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Buogiorno a Tutti.

Vorrei provi una domanda....visto che credo di aver capito che la Congregazione dei Testimoni di Geova non ha una gerarchia vera e propria ( a mò di C.C.) mi chiedevo, quale procedura si segue per eleggere/nominare i membri del CD? Visto che mi trovo ne approfitto..il CD e lo Schiavo Fedele e Discreto, sono due nomi che indicano la stessa "struttura" o sono un qualcosa di diverso?

Grazie per le risposte.
21/07/2011 11:53
 
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Re:
L' Apostolo, 21/07/2011 10.27:


Preso atto di questo errore di lettura e che le profezie contenenti calcoli cronologici sono state eccezioni da parte di Dio (diluvio e i 7 gg) [3] e che comunque la data precisa delle profezie la ricostruiamo noi oggi a posteriori ma tali profezie non permettevano durante l'adempimento di risalirvi, ecco che approdarono al nuovo intendimento del 11/1995 dove di comprese che gli avvenimenti sono sempre stati centrali nel riconoscere i tempi di intervento di Dio e non i calcoli profetici. [4]




Fatto interessante è che la comunità ebraica del I secolo, forse ispirata alla profezia di Daniele e delle Settimane, era in attesa dell'avvento del Messia, proprio nel periodo in cui comparve Gesù. Lo stesso Daniele esaminando le scritture capì che erano giunti tempi particolari.

Non a caso il NT ci esorta a non disprezzare le profezie. E nelle parabole del Giudizio Finale, in generale, Gesù non condanna chi lo attendeva, ma piuttosto condanna gente che si vanta di aver compiuto miracoli nel Suo Nome, o gente che è vissuta nell'indifferenza della vita secolare così come si svolgeva dai tempi di Noè. E Pietro condanna chi avrebbe schernito coloro che attendevano la Parousìa con senso di vigilanza.

E' innegabile che Dio voglia che la Sua Congregazione si interessi alla sua tabela di marcia, è ovvio che questo interessamento da parte di umani imperfetti possa comporatre degli errori di valutazione, ma che non li rende malvagi, sopratutto se non li hanno mai presentati come rivelazioni dirette di Dio a loro stessi.



Sono pienamente d'accordo con te e forse non sono stato preciso nello spiegarmi, dobbiamo però capire la sostanziale differenza a cui siamo approdati col nuovo intendimento dell'11/1995. Sia in questa torre di guardia che in quella del 98 15/9 p. 10 Tempi e stagioni nelle mani di Geova (tutto l'articolo di studio) si mise in risalto che le profezie sono importantissime ma non principalmente perchè indicatrici di tempo ma sopratutto indicatrici degli avvenimenti e dei comportamenti che ci si sarebbe easpettati di vedere nel tempo del loro adempimento: Geova non ha messo i calcoli profetici al centro della profezia (come invece si credava sin al 1995) ma i segni dei tempi!
Ci mancherebbe che ci siamo messi a disprezzare le profezie!! [SM=g27988]
Se vai a rileggerti le torre di guardia che ti ho indicato soprattutto quella del 1998 vedrai che parla anche della profezia delle settanta settimane in relazione alla venuta del Messia e sul peso che ebbe rispetto a quelle che indicavano cosa il Messia avrebbe fatto e insegnato etc (i segni della sua presenza), nell'aiutare gli ebrei a riconoscerne l'adempimento in Gesù [SM=g27988]

Leo


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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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21/07/2011 12:09
 
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Re:
Nik 82, 21/07/2011 11.29:

Buogiorno a Tutti.

Vorrei provi una domanda....visto che credo di aver capito che la Congregazione dei Testimoni di Geova non ha una gerarchia vera e propria ( a mò di C.C.) mi chiedevo, quale procedura si segue per eleggere/nominare i membri del CD? Visto che mi trovo ne approfitto..il CD e lo Schiavo Fedele e Discreto, sono due nomi che indicano la stessa "struttura" o sono un qualcosa di diverso?

Grazie per le risposte.




http://testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9515604
21/07/2011 12:10
 
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Re: Re:
LeonardoN, 21/07/2011 11.53:



Sono pienamente d'accordo con te e forse non sono stato preciso nello spiegarmi, dobbiamo però capire la sostanziale differenza a cui siamo approdati col nuovo intendimento dell'11/1995. Sia in questa torre di guardia che in quella del 98 15/9 p. 10 Tempi e stagioni nelle mani di Geova (tutto l'articolo di studio) si mise in risalto che le profezie sono importantissime ma non principalmente perchè indicatrici di tempo ma sopratutto indicatrici degli avvenimenti e dei comportamenti che ci si sarebbe easpettati di vedere nel tempo del loro adempimento: Geova non ha messo i calcoli profetici al centro della profezia (come invece si credava sin al 1995) ma i segni dei tempi!
Ci mancherebbe che ci siamo messi a disprezzare le profezie!! [SM=g27988]
Se vai a rileggerti le torre di guardia che ti ho indicato soprattutto quella del 1998 vedrai che parla anche della profezia delle settanta settimane in relazione alla venuta del Messia e sul peso che ebbe rispetto a quelle che indicavano cosa il Messia avrebbe fatto e insegnato etc (i segni della sua presenza), nell'aiutare gli ebrei a riconoscerne l'adempimento in Gesù [SM=g27988]

Leo





Sono daccordo con te, la mia risposta era per Nik. [SM=g1861207]
21/07/2011 12:45
 
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24/07/2011 12:41
 
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Chiedo scusa se mi intrometto, ma credo che il CD non possa autodefinirsi "schiavo fedele e discreto", come minimo deve essere una realtà accettata da tutti i cristianesimi, perchè se no si entra nell'autoreferenzialità, che è inaccettabile, come inaccettabile è la pretesa del papato di essere il vicario di Cristo.
Non so se siete d'accordo.
24/07/2011 17:45
 
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Re:
Caro Piero,

.Piero:, 24/07/2011 12.41:

Chiedo scusa se mi intrometto, ma credo che il CD non possa autodefinirsi "schiavo fedele e discreto",



Il corpo direttivo non si autodefinisce "schiavo fedele e discreto", il corpo direttivo rappresenta lo schiavo fedele e discreto, esattamente come nel I secolo. Al concilio di Gerusalemme di Atti 15 non si riunirono tutti coloro che avevano la prospettiva di regnare con Cristo in cielo, quindi tutti i coeredi di Cristo (2 Timoteo 2:12 ; Romani 8:15-17), ma solo gli apostoli e gli anziani.....


.Piero:, 24/07/2011 12.41:

come minimo deve essere una realtà accettata da tutti i cristianesimi, perchè se no si entra nell'autoreferenzialità, che è inaccettabile, come inaccettabile è la pretesa del papato di essere il vicario di Cristo.
Non so se siete d'accordo.



La via che porta alla salvezza è stretta, non larga....(Matteo 7:13-14), quindi dire che tutti i cristianesimi debbano riconoscere lo schiavo fedele e discreto è come rinnegare le parole di Gesù, che disse espressamente che ci sarebbero stati dei cristiani che gli avrebbero detto "Signore, Signore....", ma che non sarebbero stati da Lui riconosciuti (Matteo 7:21-23).
Ergo, non tutti quelli che si definiscono cristiani sono....cristiani.
Sul papa, beh, detta da un cattolico....

.Piero:, 01/05/2011 15.35:

Scrivendo in un forum cattolico ho posto domande su Armagheddon e l'Apocalisse. Le cose sono andate così:

se devo essere sincero, per me (che sono cattolico dalla nascita) è il libro più bello, più convincente e più evangelico di tutta la Scrittura ...




.....lascia quanto meno esterrefatti..... [SM=g27993]




[Modificato da Aquila-58 24/07/2011 17:46]
25/07/2011 12:15
 
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Re: Re:
Aquila-58, 24/07/2011 17.45:

Caro Piero,

Il corpo direttivo non si autodefinisce "schiavo fedele e discreto", il corpo direttivo rappresenta lo schiavo fedele e discreto, esattamente come nel I secolo. Al concilio di Gerusalemme di Atti 15 non si riunirono tutti coloro che avevano la prospettiva di regnare con Cristo in cielo, quindi tutti i coeredi di Cristo (2 Timoteo 2:12 ; Romani 8:15-17), ma solo gli apostoli e gli anziani.....



Non mi dirai che esistevano i "Testimoni di Geova" nel I secolo.
Esistevano sicuramente dei testimoni, ed erano gli apostoli e pochi altri, ma la dottrina e l'istituzione sono nati nel IX secolo. Prima di allora nessuno aveva mai sentito parlare di una istituzione come la vostra, anche perchè la Chiesa vi avrebbe sterminati tutti, senza pietà. Fra le vittime dell'Inquisizione non si ricorda nessun Testimone di Geova.
Affermare quindi che il CD dei tdG è nato nel I secolo, se non insieme ad Abele, come dite voi, mi pare assai azzardato.



La via che porta alla salvezza è stretta, non larga....(Matteo 7:13-14), quindi dire che tutti i cristianesimi debbano riconoscere lo schiavo fedele e discreto è come rinnegare le parole di Gesù, che disse espressamente che ci sarebbero stati dei cristiani che gli avrebbero detto "Signore, Signore....", ma che non sarebbero stati da Lui riconosciuti (Matteo 7:21-23).
Ergo, non tutti quelli che si definiscono cristiani sono....cristiani.
Sul papa, beh, detta da un cattolico....



Io non sono cattolico, al massimo sono un ex cattolico.
La via che porta alla salvezza è stretta, così sembrerebbe dai vangeli, ma questo non significa che proprio il vostro, fra decine di cristianesimi abbia la Verità assoluta, nè che basta appartenere ad un cristianesimo per sperare nella salvezza.
Ma poi ormai tutto il mondo è salvo, grazie al sacrificio di Gesù, attraverso il quale sembra che Dio si sia riconciliato con l'umanità tutta.
Però bisogna crederci, anche senza prove certe, e con alcune prove contrarie, se no, niente salvezza.
Che merito ci sia nel credere, specie dopo 2000 anni di incertezze, e perchè Dio vuole che ci crediamo, questo non si sa.

Riguardo a "Signore, Signore", direi che anche voi lo recitate, e nessuno vi assicura che Gesù vi riconosca.
Altri cristianesimi affermano con vigore che non siete neanche cristiani, perchè nessuno sa cosa abbisogna per definirsi cristiani.

Anche io credo che Gesù sia esistito, nonostante non ci siano prove serie, eppure quasi tutti direbbero che non sono cristiano, anche se seguo la morale cristiana.
Comunque questa dello schiavo fedele e discreto è solo una vostra interpretazione, non accettata credo da nessun altro, e quindi mi pare giusto parlare di autoreferenzialità.
Senza contare che sentirsi schiavi di qualcuno fa sempre dispiacere.

La Chiesa chiama Dio "Padre", e noi "figli", mai ha detto che siamo schiavi di Dio, evidentemente sottovaluti la parola "schiavo", poco accettabile perfino nel Vecchio Testamento, ove Geova odiava molto la schiavitù degli ebrei in Egitto, ma era favorevole alla schiavitù delle popolazioni straniere nei confronti degli ebrei.
E meno male che non è un Dio "parziale"!!

Ciao
25/07/2011 12:35
 
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Re: Re: Re:
Caro Piero

.Piero:, 25/07/2011 12.15:

Aquila-58, 24/07/2011 17.45:

Caro Piero,

Il corpo direttivo non si autodefinisce "schiavo fedele e discreto", il corpo direttivo rappresenta lo schiavo fedele e discreto, esattamente come nel I secolo. Al concilio di Gerusalemme di Atti 15 non si riunirono tutti coloro che avevano la prospettiva di regnare con Cristo in cielo, quindi tutti i coeredi di Cristo (2 Timoteo 2:12 ; Romani 8:15-17), ma solo gli apostoli e gli anziani.....



Non mi dirai che esistevano i "Testimoni di Geova" nel I secolo.




Tutti gli ebrei lo erano (Isaia 43:10), Gesù stesso lo era (Gv.5:43), noi lo siano a sua imitazione....

.Piero:, 25/07/2011 12.15:


Affermare quindi che il CD dei tdG è nato nel I secolo, se non insieme ad Abele, come dite voi, mi pare assai azzardato.



Io non ho affermato che il corpo direttivo dei cristiani testimoni di Geova sia nato nel I secolo, ho solo affermato che il Signore "costituì" (il verbo greco è al perfetto) lo schiavo già nel I secolo, e che quello schiavo è stato "costìtuito sopra tutti gli averi di Cristo" quando Cristo stesso è arrivato col potere del regno, nel 1914 (Matteo 24:45-47). Quindi, l' attuale corpo direttivo dei cristiani testimoni di Geova è in diretta successione apostolica con quel primitivo corpo direttivo....
se a te appare azzardato,a me no. Comunque, io sono uncristiano e non ho alcuna intenzione di contendere con chi cerca solo la polemica.
Tutt' al più, spiegare la nostra posizione.
La polemica (dove evidentemente sguazzi bene) te la lascio tutta intera
.Piero:, 25/07/2011 12.15:



La via che porta alla salvezza è stretta, non larga....(Matteo 7:13-14), quindi dire che tutti i cristianesimi debbano riconoscere lo schiavo fedele e discreto è come rinnegare le parole di Gesù, che disse espressamente che ci sarebbero stati dei cristiani che gli avrebbero detto "Signore, Signore....", ma che non sarebbero stati da Lui riconosciuti (Matteo 7:21-23).
Ergo, non tutti quelli che si definiscono cristiani sono....cristiani.
Sul papa, beh, detta da un cattolico....



Io non sono cattolico, al massimo sono un ex cattolico.
La via che porta alla salvezza è stretta, così sembrerebbe dai vangeli, ma questo non significa che proprio il vostro, fra decine di cristianesimi abbia la Verità assoluta, nè che basta appartenere ad un cristianesimo per sperare nella salvezza.
Ma poi ormai tutto il mondo è salvo, grazie al sacrificio di Gesù, attraverso il quale sembra che Dio si sia riconciliato con l'umanità tutta.
Però bisogna crederci, anche senza prove certe, e con alcune prove contrarie, se no, niente salvezza.
Che merito ci sia nel credere, specie dopo 2000 anni di incertezze, e perchè Dio vuole che ci crediamo, questo non si sa.

Riguardo a "Signore, Signore", direi che anche voi lo recitate, e nessuno vi assicura che Gesù vi riconosca.
Altri cristianesimi affermano con vigore che non siete neanche cristiani, perchè nessuno sa cosa abbisogna per definirsi cristiani.

Anche io credo che Gesù sia esistito, nonostante non ci siano prove serie, eppure quasi tutti direbbero che non sono cristiano, anche se seguo la morale cristiana.
Comunque questa dello schiavo fedele e discreto è solo una vostra interpretazione, non accettata credo da nessun altro, e quindi mi pare giusto parlare di autoreferenzialità.
Senza contare che sentirsi schiavi di qualcuno fa sempre dispiacere.

La Chiesa chiama Dio "Padre", e noi "figli", mai ha detto che siamo schiavi di Dio, evidentemente sottovaluti la parola "schiavo", poco accettabile perfino nel Vecchio Testamento, ove Geova odiava molto la schiavitù degli ebrei in Egitto, ma era favorevole alla schiavitù delle popolazioni straniere nei confronti degli ebrei.
E meno male che non è un Dio "parziale"!!

Ciao



il sostantivo greco doulon significa servo. Dio chiamò servi o ser vitoriDavide, Israele, molti altri Non devi dare al termine l' accezione umana, che è negativa.
Tralascio le altre cose....sono tuoi pensieri, che sono in completa antitesi con i nostri, per cui di che stiamo a parlare, di aria fritta?
Tu puoi parlare di autoreferenzialità, mentre io dico che lo schiavo fedele e discreto attuale è stato costituito da Cristo "su tutti i suoi averi", che sono gli interessi del regno Messianico sulla terra.
Nessun altro gruppo religioso svolge l' opera profetizzata da Cristo in Matteo 24:14, come parte integrante del segno composito della sua parousìa.
Ciao, e stammi bene....


25/07/2011 12:50
 
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Quindi, l' attuale corpo direttivo dei cristiani testimoni di Geova è in diretta successione apostolica con quel primitivo corpo direttivo....



Non sono pienamente daccordo e sono sicuro che non è quanto intendevi.

Lo SFD è stato istituito nel I secolo ed era rappresentato da un corpo direttivo.

Per secoli lo SFD vi è stato senza essere rappresentato da nessun corpo direttivo.

Lo SFD è stato poi tirato fuori dalle zizzanie e col tempo è stato istituito di nuovo il corpo direttivo che lo rappresenta, per aderire alla struttura organizzativa dei cristiani del I secolo.

Penso che questa presentazione dei fatti sia più corretta.
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