Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

bellissima lettera di un nostro padre

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2018 05:58
Autore
Stampa | Notifica email    
30/08/2011 02:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
Le chiese copta, cattolica, ortodossa lo venerano come santo. La Chiesa cattolica lo annovera tra i 33 dottori della Chiesa. È ricordato inoltre nel calendario dei santi anglicano e luterano. La sua festa è celebrata concordemente da tutte le Chiese il 2 maggio.
Dalle «Lettere» di sant'Atanasio, vescovo

Luce, splendore e grazia della Trinità

Non sarebbe cosa inutile ricercare l'antica tradizione, la dottrina e la fede della Chiesa cattolica, quella s'intende che il Signore ci ha insegnato, che gli apostoli hanno predicato, che i padri hanno conservato. Su di essa infatti si fonda la Chiesa, dalla quale, se qualcuno si sarà allontanato, per nessuna ragione potrà essere cristiano, né venir chiamato tale.
La nostra fede é questa: la Trinità santa e perfetta é quella che é distinta nel Padre e nel Figlio e nello Spirito Santo, e non ha nulla di estraneo o di aggiunto dal di fuori, né risulta costituita del Creatore e di realtà create, ma é tutta potenza creatrice e forza operativa. Una é la sua natura, identica a se stessa. Uno é il principio attivo e una l'operazione. Infatti il Padre compie ogni cosa per mezzo del Verbo nello Spirito Santo e, in questo modo, é mantenuta intatta l'unità della santa Trinità. Perciò nella Chiesa viene annunziato un solo Dio che é al di sopra di ogni cosa, agisce per tutto ed é in tutte le cose (cfr. Ef 4, 6). E' al di sopra di ogni cosa ovviamente come Padre, come principio e origine. Agisce per tutto, certo per mezzo del Verbo. Infine opera in tutte le cose nello Spirito Santo.
L'apostolo Paolo, allorché scrive ai Corinzi sulle realtà spirituali, riconduce tutte le cose ad un solo Dio Padre come al principio, in questo modo: «Vi sono diversità di carismi, ma uno solo é lo Spirito; e vi sono diversità di ministeri, ma uno solo é il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo é Dio, che opera tutto in tutti» (1 Cor 12, 4-6).
Quelle cose infatti che lo Spirito distribuisce ai singoli, sono date dal Padre per mezzo del Verbo. In verità tutte le cose che sono del Padre sono pure del Figlio. Onde quelle cose che sono concesse dal Figlio nello Spirito sono veri doni del Padre. Parimenti quando lo Spirito é in noi, é anche in noi il Verbo dal quale lo riceviamo, e nel Verbo vi é anche il Padre, e così si realizza quanto é detto: «Verremo io e il Padre e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14, 23). Dove infatti vi é la luce, là vi é anche lo splendore; e dove vi é lo splendore, ivi c'è parimenti la sua efficacia e la sua splendida grazia.
Questa stessa cosa insegna Paolo nella seconda lettera ai Corinzi, con queste parole: «La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13, 13). Infatti la grazia é il dono che viene dato nella Trinità, é concesso dal Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo. Come dal Padre per mezzo del Figlio viene data la grazia, così in noi non può avvenire la partecipazione del dono se non nello Spirito Santo. E allora, resi partecipi di esso, noi abbiamo l'amore del Padre, la grazia del Figlio e la comunione dello stesso Spirito. (Lett. 1 a Serap. 28-30; PG 26, 594-595. 599). [SM=g2037506] non posso che commuovermi di fronte a una fede cosi grande [SM=g7364]
[Modificato da calibro9. 30/08/2011 02:11]
30/08/2011 06:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 17.688
TdG
Re:
calibro9., 30/08/2011 02.06:

Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
Le chiese copta, cattolica, ortodossa lo venerano come santo. La Chiesa cattolica lo annovera tra i 33 dottori della Chiesa. È ricordato inoltre nel calendario dei santi anglicano e luterano. La sua festa è celebrata concordemente da tutte le Chiese il 2 maggio.
Dalle «Lettere» di sant'Atanasio, vescovo

Luce, splendore e grazia della Trinità

Non sarebbe cosa inutile ricercare l'antica tradizione, la dottrina e la fede della Chiesa cattolica, quella s'intende che il Signore ci ha insegnato, che gli apostoli hanno predicato, che i padri hanno conservato. Su di essa infatti si fonda la Chiesa, dalla quale, se qualcuno si sarà allontanato, per nessuna ragione potrà essere cristiano, né venir chiamato tale.
La nostra fede é questa: la Trinità santa e perfetta é quella che é distinta nel Padre e nel Figlio e nello Spirito Santo, e non ha nulla di estraneo o di aggiunto dal di fuori, né risulta costituita del Creatore e di realtà create, ma é tutta potenza creatrice e forza operativa. Una é la sua natura, identica a se stessa. Uno é il principio attivo e una l'operazione. Infatti il Padre compie ogni cosa per mezzo del Verbo nello Spirito Santo e, in questo modo, é mantenuta intatta l'unità della santa Trinità. Perciò nella Chiesa viene annunziato un solo Dio che é al di sopra di ogni cosa, agisce per tutto ed é in tutte le cose (cfr. Ef 4, 6). E' al di sopra di ogni cosa ovviamente come Padre, come principio e origine. Agisce per tutto, certo per mezzo del Verbo. Infine opera in tutte le cose nello Spirito Santo.
L'apostolo Paolo, allorché scrive ai Corinzi sulle realtà spirituali, riconduce tutte le cose ad un solo Dio Padre come al principio, in questo modo: «Vi sono diversità di carismi, ma uno solo é lo Spirito; e vi sono diversità di ministeri, ma uno solo é il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo é Dio, che opera tutto in tutti» (1 Cor 12, 4-6).
Quelle cose infatti che lo Spirito distribuisce ai singoli, sono date dal Padre per mezzo del Verbo. In verità tutte le cose che sono del Padre sono pure del Figlio. Onde quelle cose che sono concesse dal Figlio nello Spirito sono veri doni del Padre. Parimenti quando lo Spirito é in noi, é anche in noi il Verbo dal quale lo riceviamo, e nel Verbo vi é anche il Padre, e così si realizza quanto é detto: «Verremo io e il Padre e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14, 23). Dove infatti vi é la luce, là vi é anche lo splendore; e dove vi é lo splendore, ivi c'è parimenti la sua efficacia e la sua splendida grazia.
Questa stessa cosa insegna Paolo nella seconda lettera ai Corinzi, con queste parole: «La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13, 13). Infatti la grazia é il dono che viene dato nella Trinità, é concesso dal Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo. Come dal Padre per mezzo del Figlio viene data la grazia, così in noi non può avvenire la partecipazione del dono se non nello Spirito Santo. E allora, resi partecipi di esso, noi abbiamo l'amore del Padre, la grazia del Figlio e la comunione dello stesso Spirito. (Lett. 1 a Serap. 28-30; PG 26, 594-595. 599). [SM=g2037506] non posso che commuovermi di fronte a una fede cosi grande [SM=g7364]


Ed infatti tali credi fanno parte della tradizione, fede e credo cattolico, ma non della fede e della verità che Cristo ci ha trasmesso.

3 Giov. 3, 4 "Poiché mi rallegrai moltissimo quando i fratelli vennero e resero testimonianza della verità che è in te, mentre continui a camminare nella verità. 4 Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità."

Verità e non tradizioni.



***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


Testimoni di Geova Online Forum



30/08/2011 12:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re:
(garoma), 30/08/2011 06.59:


Ed infatti tali credi fanno parte della tradizione, fede e credo cattolico, ma non della fede e della verità che Cristo ci ha trasmesso.

3 Giov. 3, 4 "Poiché mi rallegrai moltissimo quando i fratelli vennero e resero testimonianza della verità che è in te, mentre continui a camminare nella verità. 4 Non ho motivo di gratitudine più grande di queste cose, che io oda che i miei figli continuano a camminare nella verità."

Verità e non tradizioni.





ti sbagli appartiene alla unica e sola chiesa in cui vi è la salvezza la cattolica è la ortodossa
e tu hai la presunzione di pensare che il tanto caro a voi pastore Charles Taze Russell ne sapesse più di Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
ma come si può essere cosi ciechi da abbandonare secoli di tradizione che i nostri padri (miei e tuoi)ci hanno tramandato dando in molti casi anche la vita per permettere che la verità ci arrivasse integra come puoi pensare che un solo uomo (il vostro fondatore)indagando le scritture abbia scoperto che i nostri padri mentivano e che sono morti inutilmente ......... [SM=x1408438]
[Modificato da calibro9. 30/08/2011 12:20]
30/08/2011 12:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 50.050
Città: PINEROLO
Età: 53
TdG
Re:
calibro9., 30.08.2011 12:16:


ti sbagli appartiene alla unica e sola chiesa in cui vi è la salvezza la cattolica è la ortodossa
e tu hai la presunzione di pensare che il tanto caro a voi pastore Charles Taze Russell ne sapesse più di Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
ma come si può essere cosi ciechi da abbandonare secoli di tradizione che i nostri padri (miei e tuoi)ci hanno tramandato dando in molti casi anche la vita per permettere che la verità ci arrivasse integra come puoi pensare che un solo uomo (il vostro fondatore)indagando le scritture abbia scoperto che i nostri padri mentivano e che sono morti inutilmente ......... [SM=x1408438]



Calibro stai prendendo un granchio,
cosi' come Gesu' stesso predisse che i suoi discepoli avrebbero compiuto opere piu' grandi delle sue, non puoi nemmeno marginalmente confrontare l'opera di Atanasio con quella di Russel.
I sermoni dell'americano raggiungevano un pubblico di circa 20 milioni di ascoltatori e lettori pressoché in contemporanea. A quante persone parlava Atanasios?

Il pastore barbuto era completamente pacifico e nei suoi viaggi, rigorosamente autofinanziati, attorno al mondo, diffuse unicamente la parola di Dio tra le persone comuni.
A chi parlava Atanasios, quando partecipava a riunioni presiedute dall'imperatore romano?
E quante persone, la posto di trovare la parola di Dio, vennero perseguitate nel nome di Atanasios?

Forse non ci hai mai pensato.

Simon
30/08/2011 13:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 17.688
TdG
Re: Re: Re:
calibro9., 30/08/2011 12.16:


ti sbagli appartiene alla unica e sola chiesa in cui vi è la salvezza la cattolica è la ortodossa
e tu hai la presunzione di pensare che il tanto caro a voi pastore Charles Taze Russell ne sapesse più di Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
ma come si può essere cosi ciechi da abbandonare secoli di tradizione che i nostri padri (miei e tuoi)ci hanno tramandato dando in molti casi anche la vita per permettere che la verità ci arrivasse integra come puoi pensare che un solo uomo (il vostro fondatore)indagando le scritture abbia scoperto che i nostri padri mentivano e che sono morti inutilmente ......... [SM=x1408438]


Con tutto il rispetto chi sta mostrando presunzione sei tu, io ho parlato di verità bibliche e non di un uomo, per quanto anche su l'uomo potremmo discuterne parecchio.

Il problema tuo e di altri come te è proprio questo, il vostro credo e la vostra fede è basata sulle vostre tradizioni, che nulla hanno a che fare con le verità bibliche. Il tuo commento inoltre, è la classica adorazione e culto della creatura, diversamente da quello che dice la Bibbia che l'adorazione spetta a Dio.

Se vuoi ragionare e discutere sulle credenze scegli un argomento e lo trattiamo, se vuoi ragionare sul culto dell'uomo tieniti il tuo Atanasio e rendigli il tuo culto, noi non rendiamo culto a nessuna creatura umana.


***************************************************
“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

****************************************************


Testimoni di Geova Online Forum



30/08/2011 14:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re: Re: Re:
(garoma), 30/08/2011 13.11:


Con tutto il rispetto chi sta mostrando presunzione sei tu, io ho parlato di verità bibliche e non di un uomo, per quanto anche su l'uomo potremmo discuterne parecchio.

Il problema tuo e di altri come te è proprio questo, il vostro credo e la vostra fede è basata sulle vostre tradizioni, che nulla hanno a che fare con le verità bibliche. Il tuo commento inoltre, è la classica adorazione e culto della creatura, diversamente da quello che dice la Bibbia che l'adorazione spetta a Dio.

Se vuoi ragionare e discutere sulle credenze scegli un argomento e lo trattiamo, se vuoi ragionare sul culto dell'uomo tieniti il tuo Atanasio e rendigli il tuo culto, noi non rendiamo culto a nessuna creatura umana.





ma le verità bibliche di chi del vostro fondatore ,per me valgono quanto quelle del pastore benny hinn ,,,atanasio parlava della tradizione dei padri nostri e dei primi apostoli ,,,poi anche voi seguite dei dettami tipo il sangue ,ergo avete anche voi una tradizione per quanto giovane sia
30/08/2011 14:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re:
(SimonLeBon), 30/08/2011 12.59:

calibro9., 30.08.2011 12:16:


ti sbagli appartiene alla unica e sola chiesa in cui vi è la salvezza la cattolica è la ortodossa
e tu hai la presunzione di pensare che il tanto caro a voi pastore Charles Taze Russell ne sapesse più di Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
ma come si può essere cosi ciechi da abbandonare secoli di tradizione che i nostri padri (miei e tuoi)ci hanno tramandato dando in molti casi anche la vita per permettere che la verità ci arrivasse integra come puoi pensare che un solo uomo (il vostro fondatore)indagando le scritture abbia scoperto che i nostri padri mentivano e che sono morti inutilmente ......... [SM=x1408438]



Calibro stai prendendo un granchio,
cosi' come Gesu' stesso predisse che i suoi discepoli avrebbero compiuto opere piu' grandi delle sue, non puoi nemmeno marginalmente confrontare l'opera di Atanasio con quella di Russel.
I sermoni dell'americano raggiungevano un pubblico di circa 20 milioni di ascoltatori e lettori pressoché in contemporanea. A quante persone parlava Atanasios?

Il pastore barbuto era completamente pacifico e nei suoi viaggi, rigorosamente autofinanziati, attorno al mondo, diffuse unicamente la parola di Dio tra le persone comuni.
A chi parlava Atanasios, quando partecipava a riunioni presiedute dall'imperatore romano?
E quante persone, la posto di trovare la parola di Dio, vennero perseguitate nel nome di Atanasios?

Forse non ci hai mai pensato.

Simon


certo che lo so con chi parlava, con i successori degli apostoli di CRISTO

mi sembra una cifra moolto in eccesso comunque hai tempi del santo non c erano mezzi tecnologici che magari aveva il vostro fondatore quindi e un paragone che non sa da fare il santo atanasio e stato un padre del ortodossia cattolica e il vostro fondatore anche se avesse vissuto 100 vite non sarebbe mai arrivato al suo livello di teologia biblica
[Modificato da calibro9. 30/08/2011 14:23]
30/08/2011 14:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 4.756
Re: Re: Re:
calibro9., 30/08/2011 14.18:



mi sembra una cifra moolto in eccesso comunque hai tempi del santo non c erano mezzi tecnologici che magari aveva il vostro fondatore quindi e un paragone che non sa da fare il santo atanasio e stato un padre del ortodossia cattolica e il vostro fondatore anche se avesse vissuto 100 vite non sarebbe mai arrivato al suo livello di teologia biblica



Ma tu sei cattolico perchè è esistito Atanasio o per altri motivi?
Nessuno di noi è TdG perchè è esistito Russell, noi siamo TdG per altri motivi e quindi non abbiamo "padri umani" da difendere ad ogni costo.
Questa è la differenza.

----------------------------
Forum Testimoni di Geova
----------------------------

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
30/08/2011 14:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 4.756
Discussione spostata qui, che mi sembra la sezione più idonea.

----------------------------
Forum Testimoni di Geova
----------------------------

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
30/08/2011 15:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG
Re: Re: Re: Re: Re:
calibro9., 30/08/2011 14.00:

ma le verità bibliche di chi del vostro fondatore ,per me valgono quanto quelle del pastore benny hinn ,,,atanasio parlava della tradizione dei padri nostri e dei primi apostoli ,,,poi anche voi seguite dei dettami tipo il sangue ,ergo avete anche voi una tradizione per quanto giovane sia



1) Il principio del sangue è facilmente evincibile dalle scritture, confrontando il comando noetico con la legge e quindi con i precetti di Atti. Non si tratta di tradizione ma di interpretazione alla luce delle scritture.

2) Non esistono prove che portino a datare la traditio all'epoca apostolica. Abbiamo invece prove che indicano un progressivo scostamento degli insegnamenti da biblici a filosofici, già a partire dalla fine del primo secolo. Non ci sono prove che il dogma trinitario sia stato insegnato prima del secondo secolo.


Testimoni di Geova Online Forum



«Una mente debole è come un microscopio: ingrandisce le piccolezze, ma è incapace di comprendere le cose grandi.»

Lord Chesterfield
30/08/2011 18:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Barnaba1977, 30/08/2011 15.02:



1) Il principio del sangue è facilmente evincibile dalle scritture, confrontando il comando noetico con la legge e quindi con i precetti di Atti. Non si tratta di tradizione ma di interpretazione alla luce delle scritture.

2) Non esistono prove che portino a datare la traditio all'epoca apostolica. Abbiamo invece prove che indicano un progressivo scostamento degli insegnamenti da biblici a filosofici, già a partire dalla fine del primo secolo. Non ci sono prove che il dogma trinitario sia stato insegnato prima del secondo secolo.

infatti e una luce progressiva dello spirito santo.mica solo voi potete avere nuovi intendimenti o sbaglio
a me non sembra propio cosi come tu dici,,paolo nella lettera corinzi la pensa diversamente da te e dal tuo fondatore,,,1Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse [SM=x1408438]


[Modificato da calibro9. 30/08/2011 18:38]
30/08/2011 20:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
calibro9., 30/08/2011 18.34:

infatti e una luce progressiva dello spirito santo.mica solo voi potete avere nuovi intendimenti o sbaglio
a me non sembra propio cosi come tu dici,,paolo nella lettera corinzi la pensa diversamente da te e dal tuo fondatore,,,1Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
2Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse [SM=x1408438]





Che stupidaggine!
tutta la Scrittura è ispirata [qui l' apostolo delle genti usa l' aggettivo greco theopneustos, che letteralmente significa "alitato da Dio") da Dio”. 
Perchè, quindi, la parola di Dio, quella destinata a restare eterna di Isaia 40:8, è divenuta “Scrittura”? 
Perchè Dio l' ha ispirata, l' ha “alitata”. A chi? Prima ai profeti, poi agli evangelisti e agli apostoli e discepoli di Cristo. 
Qui c' è una chiara volontà divina: il suo oracolo, il suo pensiero, la sua parola, per Sua volontà, non è rimasta oracolo, pensiero, parola trasmessa oralmente e arrivata a noi oralmente, o tradizione. No, è divenuta “Scrittura”, parola scritta di DIO, tanto che noi, ora, possiamo leggerla... 
2 Pietro 3:16 parifica in toto le lettere paoline al “resto delle Scritture”, come possiamo ben leggere. 
A proposito di 2 Pietro 3:16, la nota in calce della cattolica Bibbia di Gerusalemme afferma che questo “è uno dei primi indizi di un' equivalenza tra gli scritti cristiani e i libri dell' A.T.”! 
Rivelazione (Apocalisse) 1:3 dichiara felice, o beato, non solo chi ode, ma chi legge le profezie contenute in quel rotolo.
Gesù glorificato dice a Giovanni di scrivere ciò che vede (Rivelazione /Apocalisse 1:11). 
Dio dice a Giovanni di scrivere quelle parole “fedeli e veraci” (Rivelazione (Apocalisse) 21:15). 
Certo, Paolo parla di tradizione, di “messaggio verbale” e di “lettera”. 
Ma ragioniamo: da chi Paolo aveva ricevuto quelle tradizioni che egli stesso trasmetteva ai corinti (1 Corinti 11:2)? Da Gesù stesso, si confronti 1 Corinti 11:23... 
Paolo ripete il concetto in 2 Tessalonicesi 2:15 e 3:6. 

Ma sono tutte tradizioni che, in seguito, costituirono gli scritti apostolici paolini (che secondo Pietro, sono “Scrittura” a tutti gli effetti, come visto...). 
Noi dobbiamo attenerci alla tradizione apostolica come ci è stata trasmessa attraverso gli scritti sacri ( che è divenuta Scrittura, e che non è rimasta al livello di tradizione orale, per volere divino, come visto...), se vogliamo, come Timoteo, “essere persuasi a credere” ed essere “resi saggi per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù” (2 Timoteo 3:14-15).
Grazie e ciao.  


[Modificato da Aquila-58 30/08/2011 20:10]
30/08/2011 20:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 53
Età: 58
calibro9, qualcuno che deve averti fregato il nick ha aperto un 3d dove dice che basta credere in Gesù per essere salvati. Secondo me quello Attanasio non sa nemmeno chi sia. [SM=g27988]
30/08/2011 23:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 50.050
Città: PINEROLO
Età: 53
TdG
Re:
calibro9., 30.08.2011 14:18:


certo che lo so con chi parlava, con i successori degli apostoli di CRISTO

mi sembra una cifra moolto in eccesso comunque hai tempi del santo non c erano mezzi tecnologici che magari aveva il vostro fondatore quindi e un paragone che non sa da fare il santo atanasio e stato un padre del ortodossia cattolica e il vostro fondatore anche se avesse vissuto 100 vite non sarebbe mai arrivato al suo livello di teologia biblica



Ovviamente anche qui ti sbagli.
Quando mai un teologo di alto livello avrebbe lasciato trarre le conclusioni ad un imperatore pagano (Costantino)?
E, riflettiamo un attimo, che cosa c'entra l'imperatore pagano Costantino a presiedere un concilio? Sarebbe come invitare Obama oggi a un concilio cattolico o ortodosso e lasciare a lui la conclusione!
Il nostro barbuto "fondatore" non commise mai questo tipo di leggerezze, perché lui, come anche Gesu' Cristo, trattava con rispetto i dominatori romani ma si guardava bene dal considerarli loro leader religiosi.

Probabilmente Atanasios aveva i suoi interessi di parte...

Simon
31/08/2011 12:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
CALIBRO.9
Atanasio detto il Grande (in greco: Ἀθανάσιος, in latino: Athanasius; Alessandria d'Egitto, 295 circa - 2 maggio 373) fu patriarca di Alessandria d'Egitto (328-339). Il suo nome è legato alla Scuola teologica di Alessandria, assieme a Clemente e Origene.
Le chiese copta, cattolica, ortodossa lo venerano come santo. La Chiesa cattolica lo annovera tra i 33 dottori della Chiesa. È ricordato inoltre nel calendario dei santi anglicano e luterano. La sua festa è celebrata concordemente da tutte le Chiese il 2 maggio... non posso che commuovermi di fronte a una fede cosi grande.


Senz'altro Atanasio fu il campione del trinitarismo. Per questo è annoverato fra i dottori della chiesa, è santo cattolico, e viene ricordato nel calendario dei santi dalla chiesa d'Inghilterra e dai Luterani. Ma che dire di altri a lui precedenti ugualmente santi cattolici, dottori, ricordati nei calendari, ecc. ecc.? Vissero tutti molto prima del tanto disprezzato (da te) Russell, ma anche di Atanasio. Sarai in grado di mettere sull'altro piatto della bilancia la loro opinione, e dimostrarti una mente libera che usa il calibro per cercare la verità e non per sparargli addosso?
31/08/2011 12:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Clemente Romano
Papa Clemente I, generalmente noto come Clemente da Roma, o Clemens Romanus, per distinguerlo dall'Alessandrinus (... – 23 novembre 97), fu il quarto Papa della Chiesa cattolica, il primo di cui si sappiano notizie certe e anche il primo dei Padri Apostolici. Fu Papa dall'88 al 97. La Chiesa cattolica e quelle ortodosse lo venerano come santo e ne celebrano la festa liturgica rispettivamente il 23 novembre e il 25 novembre. Delle sue opere si conoscono uno scritto autentico, la Lettera alla Chiesa di Corinto, e molti scritti di dubbia attribuzione.
Negli scritti che gli vengono attribuiti non c’è nessuna menzione, né diretta né indiretta, della Trinità. Nella Prima di Clemente ai Corinti si legge:
“Siano abbondanti in voi la grazia e la pace di Dio onnipotente mediante Gesú Cristo”.
“Gli apostoli predicarono il vangelo da parte del Signore Gesú Cristo che fu mandato da Dio. Cristo da Dio e gli apostoli da Cristo”.
“Dio che tutto vede ed è padrone degli spiriti e signore di ogni carne, che ha scelto il Signore Gesú Cristo e noi mediante Lui ad essere suo popolo, conceda ad ogni anima che implora il suo mirabile e santo nome, fede, timore, pace, pazienza e magnanimità”.
Clemente non dice che Gesù o lo spirito santo siano uguali a Dio. Presenta l’Iddio Onnipotente (non semplicemente il “Padre”) come un essere distinto dal Figlio. Dio viene considerato superiore, dal momento che Cristo è “mandato” da Dio e Dio “ha scelto” Cristo. Indicando che Dio e Cristo sono due esseri diversi e distinti, Clemente dice:
“Chiederemo, con preghiera assidua e supplica, che il creatore dell’universo conservi intatto il numero dei suoi eletti che si conta in tutto il mondo per mezzo dell’amatissimo suo figlio Gesú Cristo Signore nostro . . . perché conoscessimo te [Dio] il solo altissimo nell’altissimo dei cieli . . . il solo benefattore degli spiriti e Dio di ogni carne”.
“Conoscano tutte le genti che tu sei l’unico Dio e che Gesú Cristo è tuo figlio”.
Clemente chiama Dio (non semplicemente il “Padre”) l’“altissimo”, mentre si riferisce a Gesù come al “figlio” di Dio. Riguardo a Gesù dice pure: “Egli, splendore della maestà divina, di tanto è superiore agli angeli di quanto il nome che ebbe in eredità è piú eccellente”. Gesù riflette lo splendore di Dio, ma non l’uguaglia, come la luna riflette la luce del sole ma non è uguale alla fonte di tale luce, il sole.
Se il Figlio di Dio fosse uguale a Dio, che è il Padre celeste, sarebbe stato superfluo che Clemente dicesse che Gesù era superiore agli angeli, poiché ciò sarebbe stato ovvio. E il modo in cui si esprime Clemente mostra che egli riconosceva che il Figlio di Dio, pur essendo superiore agli angeli, è inferiore all’Iddio Onnipotente.
Il pensiero di Clemente è abbastanza chiaro: Il Figlio è inferiore al Padre e subordinato a lui. Clemente non pensò mai che Gesù fosse una stessa divinità col Padre. Egli mostra che il Figlio dipende dal Padre, cioè da Dio, e dice chiaramente che il Padre è ‘il solo Dio’, il quale non divide con nessuno la propria posizione. E in nessun luogo Clemente dice che lo spirito santo sia uguale a Dio. Perciò negli scritti di Clemente non c’è nessun accenno alla Trinità.
31/08/2011 12:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Ignazio
Ignazio di Antiochia, , detto L'Illuminatore (... – Roma, 107/110), è stato un vescovo dell'Asia Minore dell'inizio del II secolo.
È venerato come santo dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa cattolica, ed è annoverato fra i Padri della Chiesa e Padre Apostolico. Fu il secondo successore di Pietro come vescovo di Antiochia di Siria, cioè della terza città per grandezza del mondo antico mediterraneo.

Anche ipotizzando che tutti gli scritti attribuiti a lui siano autentici, nessuno d’essi parla di uguaglianza fra Padre, Figlio e spirito santo.
Inoltre anche se Ignazio avesse detto che il Figlio era uguale al Padre in eternità, potenza, posizione e sapienza, questa non sarebbe stata ancora un’ammissione trinitaria, perché in nessun luogo egli dice che lo spirito santo sia uguale a Dio sotto questi aspetti. Ma Ignazio non disse nemmeno che il Figlio fosse uguale a Dio Padre né sotto questi né sotto altri aspetti. Al contrario, indicò che il Figlio è sottomesso all’Iddio Onnipotente, il Supremo.
Ignazio chiama l’Iddio Onnipotente “il solo vero Dio, l’ingenerato e inaccessibile, il Signore di tutti, il Padre e Generatore dell’unigenito Figlio”, mostrando la distinzione fra Dio e Suo Figlio. Egli menziona ‘Dio Padre e il Signore Gesù Cristo’. E dichiara: “Vi è un solo Dio, che si rivelò nel Figlio suo Gesú Cristo”.
Ignazio mostra che il Figlio come persona non era eterno, ma che fu creato, perché fa dire al Figlio: “Il Signore [Iddio Onnipotente] Mi creò, il principio delle Sue vie”.12 Similmente Ignazio disse: “C’è un solo Dio dell’universo, il Padre di Cristo, ‘dal quale sono tutte le cose’; e un solo Signore Gesù Cristo, nostro Signore, ‘mediante il quale sono tutte le cose’”. Egli scrive pure:
“Lo Spirito Santo non dice cose proprie, ma quelle di Cristo, . . . così come anche il Signore ci annunciò le cose che aveva ricevute dal Padre. Poiché, dice [il Figlio], ‘la parola che udite non è Mia, ma del Padre, che Mi ha mandato’”.
“C’è un solo Dio che si è manifestato per mezzo di Gesú Cristo suo Figlio, che è il suo Verbo uscito dal silenzio e che in ogni cosa è stato di compiacimento a Lui [Dio] che lo ha mandato”.
È vero che Ignazio chiama il Figlio ‘Dio il Verbo’. Ma chiamare “Dio” il Figlio non significa necessariamente farne l’Iddio Onnipotente. Anche la Bibbia in Isaia 9:6 chiama il Figlio “Dio”. Giovanni 1:18 chiama il Figlio “l’unigenito dio”. Essendo stato investito di potenza e autorità dal Padre, Geova Dio, il Figlio si può correttamente definire un “potente”, che è il significato basilare della parola “dio”. — Matteo 28:18; 1 Corinti 8:6; Ebrei 1:2.
Comunque, sono tutte e le lettere attribuite a Ignazio riconosciute autentiche? Alexander Roberts e James Donaldson, curatori di un testo di patristica (The Ante-Nicene Fathers), affermano:
“È ora opinione universalmente accettata dai critici che le prime otto di queste presunte lettere ignaziane siano spurie. Esse contengono elementi i quali dimostrano inequivocabilmente che furono scritte in epoca posteriore . . . e oggi per generale consenso sono scartate come falsificazioni”.
“Delle sette Epistole riconosciute da Eusebio . . . possediamo due recensioni greche, una breve e una lunga. . . . Sebbene la breve . . . fosse stata generalmente accettata a preferenza della lunga, fra gli studiosi era ancora notevolmente diffusa l’opinione che anch’essa non potesse considerarsi del tutto esente da interpolazioni o sicuramente autentica”.
Se accettiamo come autentica la versione più breve dei suoi scritti, si eliminano alcuni passi (presenti nella versione più lunga) che mostrano che Cristo è sottomesso a Dio, ma anche in questo modo ciò che resta nella versione più breve non sostiene la Trinità. E indipendentemente da quali suoi scritti siano autentici, nella migliore delle ipotesi essi dimostrerebbero che Ignazio credeva in una dualità: Dio e il Figlio. Sicuramente non era una dualità fra uguali, perché il Figlio è sempre presentato come inferiore a Dio e a Lui subordinato. Perciò, a prescindere da ciò che si pensa degli scritti di Ignazio, non vi si trova una dottrina trinitaria
31/08/2011 12:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Policarpo
Policarpo di Smirne (Smirne, 69 circa – Smirne, 23 febbraio 155) fu discepolo di Giovanni apostolo e divenne vescovo di Smirne durante il regno diTraiano: come teologo, godette di grande autorità e fu uno dei pastori più stimati del tempo. È venerato come santo da molte Chiese cristiane inclusa la cattolica e la sua memoria liturgica è celebrata il 23 febbraio (per i copti, l'8 marzo).

Negli scritti di Policarpo troviamo forse qualcosa che sostenga la Trinità? No, affatto. Ciò che egli dice è in armonia con l’insegnamento di Gesù e dei suoi discepoli e apostoli. Per esempio, nella sua Epistola Policarpo scrive:
“Dio Padre di nostro Signore Gesú Cristo . . . e Gesú Cristo Figlio di Dio vi edifichino nella fede, nella verità”.
Nota che, come Clemente, Policarpo non parla di una relazione trinitaria fra “Padre” e “Figlio”, quali persone coeguali di una stessa divinità. Parla invece di “Dio Padre di nostro Signore Gesú”, non semplicemente del ‘Padre di Gesú’. Pertanto egli distingue Dio da Gesù, cosa che gli scrittori biblici fanno ripetutamente. In 2 Corinti 1:3 Paolo dice: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo”. Non dice soltanto ‘Benedetto sia il Padre di Gesù’, ma “Benedetto sia l’Iddio e Padre” di Gesù.
Inoltre Policarpo usa l’espressione: “La misericordia e la pace di Dio onnipotente e di Gesú Cristo salvatore”. Ancora una volta Gesù viene distinto dall’Iddio Onnipotente e non presentato come una delle tre persone coeguali di un Dio trino.
31/08/2011 12:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Erma
fu un Padre della Chiesa. Secondo il Canone muratoriano, originario di Aquileia e fratello di papa Pio I.

Scrisse nella prima parte del II secolo. La sua opera Il Pastore contiene forse qualche elemento che induca a ritenere che egli credesse in un Dio trino? Nota alcune sue espressioni:
“Lo Spirito Santo non parla quando l’uomo vuole, ma solo quando Dio vuole che parli. . . . Dio piantò la vigna, cioè creò il popolo e lo diede al figlio suo e il figlio stabilí gli angeli su di loro per custodire ognuno”.
“Il figlio di Dio è generato prima di ogni creatura, per essere consigliere del Padre nella creazione”.
Qui Erma dice che quando Dio (non semplicemente il Padre) desidera che lo spirito parli, esso parla, e ciò mostra la superiorità di Dio rispetto allo spirito. E dice che Dio diede la vigna al Figlio, il che mostra la superiorità di Dio rispetto al Figlio. Dice pure che il Figlio di Dio è anteriore alle creature, cioè a quelle che il Figlio di Dio stesso creò in qualità di principale Artefice di Dio, “perché per mezzo di lui tutte le altre cose furono create nei cieli e sulla terra”. (Colossesi 1:15, 16) In realtà il Figlio non è sempre esistito. Fu creato come creatura spirituale di alto rango, prima delle altre creature spirituali, come gli angeli, che furono create per mezzo di lui.
A proposito di ciò che Erma pensava del Figlio di Dio, John N. D. Kelly scrive:
“In alcuni brani leggiamo di un angelo, superiore ai sei angeli che formano il consiglio interno di Dio, regolarmente definito ‘il più venerabile’, ‘santo’ e ‘glorioso’. A questo angelo è dato il nome di Michele ed è difficile sfuggire alla conclusione che Erma vide in lui il Figlio di Dio e lo identificò con l’arcangelo Michele”.
“È pure evidente . . . il tentativo di interpretare Cristo come una sorta di angelo supremo . . . Naturalmente non vi è alcun accenno alla dottrina della Trinità in senso stretto”.
31/08/2011 12:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Papia di Ierapoli (Anatolia, circa 70 – dopo il 130)
Fu, secondo la tradizione cattolica, vescovo di Hierapolis (attuale Pamukkale, in Turchia) a pochi chilometri da Laodicea. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che ne celebra la festa il 22 febbraio.
Di Papia si dice che abbia conosciuto l’apostolo Giovanni. Probabilmente scrisse agli inizi del II secolo, ma dei suoi scritti oggi esistono solo frammenti. In essi egli non dice nulla della Trinità.
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com