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i TdG e le immagini sacre

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2011 15:29
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25/10/2011 10:19
 
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Polymetis sostiene che abbiamo torto

un utente su un forum pubblico scrive:


Hanno ragione i TdG sulle immagini?

Sottolineo un tratto.

"A causa del divieto di riprodurre immagini ereditato dall'Antico Testamento e del pericolo di idolatria diffusa nel mondo pagano, nelle comunità cristiane sub-apostoliche fino alla Chiesa del terzo secolo dominò un certo “silenzio” iconografico. Fu all’inizio del quarto secolo che iniziarono a sorgere i primi sintomi di quella che sarebbe diventata una fra le più aspre dispute in seno alla cristianità."
(di Francesco Arduini www.instoria.it/home/disputa_iconoclasta.htm)

Visto che i TdG, come altri movimenti, si rifanno alla chiesa primitiva, sembra evidente storicamente che la chiesa primitiva non venerava immagini o statue.



Polymetis risponde:


Quanto poi all'articolo [quello sopracitato di Francesco Arduini], che è l'ennesima sbrodolata di un TdG internettiano


TdG internettiano? Ma se si firma con nome e cognome! Tu, che sei si uno studioso anonimo internettiano, dove ti firmi con nome e cognome??


Non è l'Antico Testamento a vietare le immagini, ma un'interpretazione dell'Antico Testamento, fatta proprio anche dagli Ebrei odierni. Ma è sempre stato così? Il problema vetero-testamentario non sta tanto nel farsi delle immagini, quanto nel prostrarsi a loro ed adorarle (grassetto mio).
A conferma di questa affermazione si può citare il fatto che oltre alle raffigurazioni dei cherubini presenti sull'arca e in altri punti del Tempio di Gerusalemme, l'ebraismo stesso nel suo insieme non abbia inteso questo comandamento come un divieto assoluto di fare immagini prima del quarto secolo d.C.
Prima di tale tarda data infatti, è presente dell'arte sacra ebraica.
(...)
La splendida sinagoga dipinta di Dura Europos, del III secolo, ne è un esempio encomiabile.
Ma c'è un altro fatto ben più importante che rende l'arte sacra possibile nel cristianesimo, e cioè il fatto che Dio non è più soltanto il trascendente, colui che non può essere raffigurato perché non ha un aspetto. Al contrario secondo la teologia cristiana Dio si è fatto uomo, ha assunto una forma umana, e proprio per questo è divenuto rappresentabile.
Per tutti questi motivi i divieti presenti nell'ebraismo, o presunti tali, non ci riguardano. Vediamo infatti che c'erano raffigurazioni di cherubini:
C’erano immagini di cherubini in vari punti del Tempio, a riprova di una diversa interpretazione del comando mosaico:
-Sull’Arca - Es 25,18
-Sui veli del Tabernacolo - Es 26,1
-Sul velo del Santo dei Santi - Es 26,31
-Due grandi Cherubini nel Santuario - 1Re 6,23
-Sulle pareti - 1Re 6,29
-Sulle porte - 1Re 6,32
-Sul mobilio - 1Re 7,29.36

La risposta dunque è no: i TdG non hanno affatto ragione sulle immagini.



ora vediamo cosa insegnano i TdG e se l'affermazione di Polymetis è esatta. Nel Perspicacia Vol 1 alla voce Idolo, idolatria leggiamo:


Non tutte le immagini sono idoli. La legge di Dio di non farsi immagini (Eso 20:4, 5) non vietava di fare qualsiasi rappresentazione o statua. Lo dimostra il successivo comando di Geova di fare due cherubini d’oro per il coperchio dell’Arca e di ricamare figure di cherubini sui dieci teli che costituivano la copertura interna della tenda del tabernacolo e sulla cortina che separava il Santo dal Santissimo. (Eso 25:18; 26:1, 31, 33) Anche l’interno del tempio di Salomone, i cui piani architettonici furono dati a Davide per ispirazione divina (1Cr 28:11, 12), era mirabilmente adorno di sculture di cherubini e di rappresentazioni di palme e fiori. Nel Santissimo di quel tempio c’erano due cherubini di legno d’albero oleifero ricoperti d’oro. (1Re 6:23, 28, 29) Il mare di metallo fuso poggiava su dodici tori di rame, e le fiancate dei carrelli di rame che si usavano nel tempio erano decorate da figure di leoni, tori e cherubini. (1Re 7:25, 28, 29) Dodici leoni erano allineati sui gradini che portavano al trono di Salomone. — 2Cr 9:17-19.
Queste rappresentazioni tuttavia non erano idoli da adorare. Solo i sacerdoti officianti vedevano le figure all’interno del tabernacolo e, in seguito, del tempio. Nessuno, tranne il sommo sacerdote, entrava nel Santissimo, e questi vi entrava solo nel giorno di espiazione. (Eb 9:7) Quindi non c’era alcun pericolo che gli israeliti cadessero nel laccio di idolatrare i cherubini d’oro del santuario. Tali rappresentazioni servivano principalmente per raffigurare i cherubini celesti. (Cfr. Eb 9:24, 25). Che non fossero da venerare è evidente dal fatto che non si dovevano adorare neanche gli angeli stessi. — Col 2:18; Ri 19:10; 22:8, 9. (grassetto mio)



il Perspicacia dice praticamente la stessa cosa di Polymetis, cioè, che (cito Poly)

Il problema vetero-testamentario non sta tanto nel farsi delle immagini, quanto nel prostrarsi a loro ed adorarle



solo che noi non abbiamo ragione, mentre lui si


[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]


[Modificato da Seabiscuit 25/10/2011 12:00]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
25/10/2011 10:47
 
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chi vi ricorda questa scrittura? [SM=g27985]


In quel particolare tempo sorse non poco disturbo riguardo alla Via. 24 Poiché un certo uomo di nome Demetrio, argentiere, facendo tempietti d’argento di Artemide forniva agli artefici non poco guadagno; 25 e radunò questi e coloro che lavoravano a tali cose e disse: “Uomini, voi sapete bene che da questo commercio abbiamo la nostra prosperità. 26 E vedete e udite come non solo a Efeso ma in quasi tutto [il distretto del]l’Asia questo Paolo ha persuaso una considerevole folla e l’ha volta a un’altra opinione, dicendo che quelli che sono fatti da mani non sono dèi. 27 Inoltre, esiste il pericolo non solo che questa nostra occupazione cada in discredito, ma anche che il tempio della grande dea Artemide sia stimato come nulla e perfino la magnificenza di colei che l’intero [distretto dell’]Asia e la terra abitata adorano sia ridotta a nulla”. (At 19:23-27)

[Modificato da Seabiscuit 25/10/2011 10:49]

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Re: Polymetis sostiene che abbiamo torto
Seabiscuit, 25/10/2011 10.19:


un utente su un forum pubblico scrive:


Hanno ragione i TdG sulle immagini?

Sottolineo un tratto.

"A causa del divieto di riprodurre immagini ereditato dall'Antico Testamento e del pericolo di idolatria diffusa nel mondo pagano, nelle comunità cristiane sub-apostoliche fino alla Chiesa del terzo secolo dominò un certo “silenzio” iconografico. Fu all’inizio del quarto secolo che iniziarono a sorgere i primi sintomi di quella che sarebbe diventata una fra le più aspre dispute in seno alla cristianità."
(di Francesco Arduini www.instoria.it/home/disputa_iconoclasta.htm)

Visto che i TdG, come altri movimenti, si rifanno alla chiesa primitiva, sembra evidente storicamente che la chiesa primitiva non venerava immagini o statue.



Polymetis risponde:


Quanto poi all'articolo [quello sopracitato di Francesco Arduini], che è l'ennesima sbrodolata di un TdG internettiano

Non è l'Antico Testamento a vietare le immagini, ma un'interpretazione dell'Antico Testamento, fatta proprio anche dagli Ebrei odierni. Ma è sempre stato così? Il problema vetero-testamentario non sta tanto nel farsi delle immagini, quanto nel prostrarsi a loro ed adorarle (grassetto mio).
A conferma di questa affermazione si può citare il fatto che oltre alle raffigurazioni dei cherubini presenti sull'arca e in altri punti del Tempio di Gerusalemme, l'ebraismo stesso nel suo insieme non abbia inteso questo comandamento come un divieto assoluto di fare immagini prima del quarto secolo d.C.
Prima di tale tarda data infatti, è presente dell'arte sacra ebraica.
(...)
La splendida sinagoga dipinta di Dura Europos, del III secolo, ne è un esempio encomiabile.
Ma c'è un altro fatto ben più importante che rende l'arte sacra possibile nel cristianesimo, e cioè il fatto che Dio non è più soltanto il trascendente, colui che non può essere raffigurato perché non ha un aspetto. Al contrario secondo la teologia cristiana Dio si è fatto uomo, ha assunto una forma umana, e proprio per questo è divenuto rappresentabile.
Per tutti questi motivi i divieti presenti nell'ebraismo, o presunti tali, non ci riguardano. Vediamo infatti che c'erano raffigurazioni di cherubini:
C’erano immagini di cherubini in vari punti del Tempio, a riprova di una diversa interpretazione del comando mosaico:
-Sull’Arca - Es 25,18
-Sui veli del Tabernacolo - Es 26,1
-Sul velo del Santo dei Santi - Es 26,31
-Due grandi Cherubini nel Santuario - 1Re 6,23
-Sulle pareti - 1Re 6,29
-Sulle porte - 1Re 6,32
-Sul mobilio - 1Re 7,29.36

La risposta dunque è no: i TdG non hanno affatto ragione sulle immagini.



ora vediamo cosa insegnano i TdG e se l'affermazione di Polymetis è esatta. Nel Perspicacia Vol 1 alla voce Idolo, idolatria leggiamo:


Non tutte le immagini sono idoli. La legge di Dio di non farsi immagini (Eso 20:4, 5) non vietava di fare qualsiasi rappresentazione o statua. Lo dimostra il successivo comando di Geova di fare due cherubini d’oro per il coperchio dell’Arca e di ricamare figure di cherubini sui dieci teli che costituivano la copertura interna della tenda del tabernacolo e sulla cortina che separava il Santo dal Santissimo. (Eso 25:18; 26:1, 31, 33) Anche l’interno del tempio di Salomone, i cui piani architettonici furono dati a Davide per ispirazione divina (1Cr 28:11, 12), era mirabilmente adorno di sculture di cherubini e di rappresentazioni di palme e fiori. Nel Santissimo di quel tempio c’erano due cherubini di legno d’albero oleifero ricoperti d’oro. (1Re 6:23, 28, 29) Il mare di metallo fuso poggiava su dodici tori di rame, e le fiancate dei carrelli di rame che si usavano nel tempio erano decorate da figure di leoni, tori e cherubini. (1Re 7:25, 28, 29) Dodici leoni erano allineati sui gradini che portavano al trono di Salomone. — 2Cr 9:17-19.
Queste rappresentazioni tuttavia non erano idoli da adorare. Solo i sacerdoti officianti vedevano le figure all’interno del tabernacolo e, in seguito, del tempio. Nessuno, tranne il sommo sacerdote, entrava nel Santissimo, e questi vi entrava solo nel giorno di espiazione. (Eb 9:7) Quindi non c’era alcun pericolo che gli israeliti cadessero nel laccio di idolatrare i cherubini d’oro del santuario. Tali rappresentazioni servivano principalmente per raffigurare i cherubini celesti. (Cfr. Eb 9:24, 25). Che non fossero da venerare è evidente dal fatto che non si dovevano adorare neanche gli angeli stessi. — Col 2:18; Ri 19:10; 22:8, 9. (grassetto mio)



il Perspicacia dice praticamente la stessa cosa di Polymetis, cioè, che (cito Poly)

Il problema vetero-testamentario non sta tanto nel farsi delle immagini, quanto nel prostrarsi a loro ed adorarle



solo che noi non abbiamo ragione, mentre lui si


[SM=g7405] [SM=g7405] [SM=g7405]





Ahi Ahi Ahi signor Poly, lei mi casca sulle immagini [SM=g7405]

Domanda: E' Poly che conferma la WT o è la WT che conferma Poly?

[SM=g8930]
25/10/2011 11:25
 
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25/10/2011 11:27
 
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Barnaba1977, 25.10.2011 11:25:

Studia, studioso! Studia!



semmai chiamalo "studioso anonimo internettiano"

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25/10/2011 11:31
 
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Quello che interessa a Poly è screditare Arduini facendo le pulci alle espressioni come se Arduini non sapesse come stanno le cose e soprattutto non conoscesse il proprio credo, le proprie pubblicazioni.

Basterebbe leggere appena sotto dove Arduini scrive:

«Non è difficile credere come, inizialmente, le opere d’arte si insinuarono nella teologia senza sfidare le realtà e i valori spirituali, senza cioè la pretesa di fare del visibile una via di accesso all’invisibile. Ma la confusione non si fece attendere molto.»

Qui c'è già la risposta alle illazioni di ignoranza e imprecisione ad Arduini, ma a lui non importa niente basta screditare ... c'è solo da piangere [SM=g28000] [SM=g7556]

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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Re:
LeonardoN, 25.10.2011 11:31:

Quello che interessa a Poly è screditare Arduini facendo le pulci alle espressioni come se Arduini non sapesse come stanno le cose e soprattutto non conoscesse il proprio credo, le proprie pubblicazioni.

Basterebbe leggere appena sotto dove Arduini scrive:

«Non è difficile credere come, inizialmente, le opere d’arte si insinuarono nella teologia senza sfidare le realtà e i valori spirituali, senza cioè la pretesa di fare del visibile una via di accesso all’invisibile. Ma la confusione non si fece attendere molto.»

Qui c'è già la risposta alle illazioni di ignoranza e imprecisione ad Arduini, ma a lui non importa niente basta screditare ... c'è solo da piangere [SM=g28000] [SM=g7556]



[SM=g1861209]

questo avviene quando si è pieni d'odio. L'odio acceca. Poly arriva a darci torto semplicemente perchè in una frase legge "TdG" e zack, scatta qualcosa nella sua testolina che lo porta persino a contraddirsi.

“Qual è il primo di tutti i comandamenti?” 29 Gesù rispose: “Il primo è: ‘Ascolta, Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova, 30 e tu devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la tua forza’. 31 Il secondo è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. Non c’è altro comandamento più grande di questi”. (Mar. 12:29-31)

ma per Poly, noi siamo il "suo prossimo"? Ne dubito




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25/10/2011 11:53
 
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Legge selettivamente. L'impressione è che abbia una tale spocchia farisaica e che si creda su di un livello talmente differente rispetto a quello del resto dell'umanità che non abbia la necessità di considerare seriamente vedute differenti dalla sua.

Se la canta e se la suona da solo con lo stuolo di accusatori che, in condizioni normali, giammai si sognerebbero di dargli ragione ma visto il comune fine di screditare la WTS si alleano in un'accozzaglia stile armata Brancaleon. E quando esce allo scoperto qualche strafalcione che potrebbe minare la credibilità dell'anonimo funambolo esegetico del web, ecco spuntare le offese ad personam atte a demolire le persone aziché gli argomenti.

Da qui è scappato e non sono a conoscenza di pubblicazioni serie ed accreditate di questo individuo. Questo la dice lunga sull'onestà intellettuale di certa gente...


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25/10/2011 12:01
 
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scusate, ho corretto il mio primo post

mi era sfuggita sta chicca



Quanto poi all'articolo [quello sopracitato di Francesco Arduini], che è l'ennesima sbrodolata di un TdG internettiano


TdG internettiano? Ma se si firma con nome e cognome! Tu, che sei si uno studioso anonimo internettiano, dove ti firmi con nome e cognome??

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25/10/2011 12:34
 
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Re: Polymetis sostiene che abbiamo torto
Seabiscuit, 25/10/2011 10.19:



Ma c'è un altro fatto ben più importante che rende l'arte sacra possibile nel cristianesimo, e cioè il fatto che Dio non è più soltanto il trascendente, colui che non può essere raffigurato perché non ha un aspetto. Al contrario secondo la teologia cristiana Dio si è fatto uomo, ha assunto una forma umana, e proprio per questo è divenuto rappresentabile.
Per tutti questi motivi i divieti presenti nell'ebraismo, o presunti tali, non ci riguardano.



E' vero. Dal tuo punto di vista è così....
Peccato solo che anche i protestanti credano al tuo stesso Dio Ontologico, formulato cioè sulla base di una dottrina aristotelica posteriore al N.T. ed estranea ad esso.
E che, sulla base di questo assunto, anche i protestanti credano che Dio [Ergo, Dio il Figlio, la Seconda Persona dell' Essere tri-Personale] si sia fatto uomo.
Eppure, nella stragrande maggioranza delle chiese protestanti non ci sono praticamente immagini o statue sacre.
Sono pressocchè spoglie, non ti dico come le Sale del Regno dei cristiani testimoni di Geova, ma poco ci manca (io stesso ne ho visitate diverse, in un mio viaggio in Austria e in Germania).
Mi chiedo come mai.....forse i protestanti non sono cristiani, immagino...
A me sembra, francamente, la solita inutile polemica fatta a uso e consumo di persone che frequentano un certo (triste) forum, e che hanno come unico scopo di vita quello di odiare i cristiani testimoni di Geova, e qualunque cosa li riguardi....


[Modificato da Aquila-58 25/10/2011 12:37]
25/10/2011 13:00
 
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Re: Re: Polymetis sostiene che abbiamo torto

Al contrario secondo la teologia cristiana Dio si è fatto uomo, ha assunto una forma umana, e proprio per questo è divenuto rappresentabile.



a quanto pare Polymetis ne sa più degli apostoli


Atti 17:29 “Vedendo, perciò, che siamo la progenie di Dio, non dobbiamo immaginare che l’Essere Divino sia simile all’oro o all’argento o alla pietra, simile a qualche cosa di scolpito dall’arte e dall’ingegno dell’uomo”.

1 Giov. 4:12 “Nessuno ha mai visto Dio”.
ma come, non si è fatto uomo e quindi lo hanno visto?


[Modificato da Seabiscuit 25/10/2011 13:01]

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
25/10/2011 14:45
 
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A me sembra che in quel 3d si confondano un pò i "piani di lettura" proposti. In quel 3d ad esempio si è parlato dell'iconografia "cristiana" come di un ausilio...una sorta di catechesi da visualizzare e comprendere attraverso un linguaggio pittorico. E' stato osservato che l'archeologia ha mostrato che nelle antiche sinagoghe si potevano trovare superfici "istoriate" da immagini. In realtà anche sinagoghe di epoca relativamente recente contengono immagini decorative in cui sono ritratti ad esempio anche degli animali.

[IMG]http://[/IMG]

Il fatto è che in ambito cattolico le immagini hanno ben altra funzione che la mera funzione "decorativa" o "catechetica": alle immagini viene tributato un vero e proprio culto. Le statue ad esempio vengono vestite e ricoperte d'oro, vengono portate in processione, si brucia incenso e/o si accendono candele votive ai piedi delle statue dei cosiddetti "santi": questi sono veri e propri atti di culto...in una parola idolatria.
Insomma è pur vero che troviamo sinagoghe antiche (e non solo!) istoriate con mosaici ed affreschi di squisita fattura...ma non credo che si siano mai portate in processione statue di Mosè...o che quei mosaici e quelle pareti istoriate fossero fatte oggetto di culto.
Mi sembra si vogliano far passare le immagini come uno "strumento" espressivo di culto come può essere la composizione di un inno o di una preghiera...quando in realtà mi sembra oltremodo evidente che le immagini in ambito cattolico siano "oggetto" e non "strumento" di culto.
[Modificato da (Naaman) 25/10/2011 14:59]
25/10/2011 14:53
 
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Re:
(Naaman), 25/10/2011 14.45:

Il fatto è che in ambito cattolico le immagini hanno ben altra funzione che la mera funzione "decorativa" o "catechetica": alle immagini viene tributato un vero e proprio culto. Le statue ad esempio vengono vestite e ricoperte d'oro, vengono portate in processione, si brucia incenso e/o si accendono candele votive ai piedi delle statue dei cosiddetti "santi": questi sono veri e propri atti di culto...in una parola idolatria.
Insomma è pur vero che troviamo sinagoghe antiche (e non solo!) contenenti mosaici e affreschi...ma non credo che si siano mai portate in processione statue di Mosè...o che quei mosaici e quelle pareti istoriate fossero fatte oggetto di culto.
Mi sembra si vogliano far passare le immagini come uno "strumento" di culto...quando in realtà mi sembra oltremodo evidente che le immagini in ambito cattolico siano "oggetto" di culto.



Caro Naaman,
Noi siamo d'accordo in questo. Tuttavia qui stiamo evidenziando non le contraddizioni del culto cattolico (che possono essere oggetto di dibattito), ma bensì quelle dell'utente Polymetis, il quale accusa la WTS affermando le stesse cose. Questo è scorretto, poiché egli si propone come "massima fonte di sapere", critica il lavoro degli altri, eppure non adduce a vie istituzionali per controbatterlo.


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25/10/2011 15:04
 
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Quello che interessa a Poly è screditare Arduini facendo le pulci alle espressioni come se Arduini non sapesse come stanno le cose e soprattutto non conoscesse il proprio credo, le proprie pubblicazioni



Concordo con quanto dice Leonardo, il fine di Polymetis (che non ha mai scritto nulla, sapendo bene che affermazioni come quelle che fa sul web a livello accademico sarebbero irrise) è unicamente quello di screditare le tesi che in qualche modo, per altro, molto seria e discreta, difendono le tesi dei testimoni di Geova o semplicemente attaccano quelle dell'ortodossia cattolica. Certo, possiamo non essere d'accordo con le tesi di Furuli o di Fontaine (che sono solo alcuni dei suoi bersagli) ma non possiamo certo tacciarli di incompetenza o di faciloneria nel modo di affrontare gli argomenti, ho letto recentemente la tesi di laurea pubblicata da Didier Fontaine per l'Harmattan e mi è parsa più che buona, almeno per quanto modesto possa essere il mio giudizio.

La tesi di Polymetis è francamente un po' bizzarra, egli vuole dimostrare che le tesi espresse dagli autori testimoni di Geova siano a priori contro quelle espresse dal mondo accademico (se non qualche autore che lui etichetta invariabilmente come bizzarro o marginale) e su questa convinzione cerca di trovare frasi o dichiarazioni che possano delegittimare qualunque altra tesi fatta dell'autore, indipendentemente dal fatto che possano essere ragionevolmente corrette o meno.

Shalom

[Modificato da barnabino 25/10/2011 15:07]
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Re:
(Naaman), 25/10/2011 14.45:

Il fatto è che in ambito cattolico le immagini hanno ben altra funzione che la mera funzione "decorativa" o "catechetica": alle immagini viene tributato un vero e proprio culto. Le statue ad esempio vengono vestite e ricoperte d'oro, vengono portate in processione, si brucia incenso e/o si accendono candele votive ai piedi delle statue dei cosiddetti "santi": questi sono veri e propri atti di culto...in una parola idolatria.




Beh dai, loro la chiamano venerazione e non idolatria [SM=g8930]
25/10/2011 16:38
 
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Infatti... come sempre si fa il gioco delle tre carte: i santi, le immagini, Maria non vengono adorati ma "solo" venerati. In realtà dal momento in cui la Chiesa ha cominciato a venerare Gesù, immagine di Dio, come un dio, questo ha aperto la strada all'uso cultuale delle immagini.

Shalom
[Modificato da barnabino 25/10/2011 16:43]
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barnabino, 25.10.2011 16:38:

Infatti... come sempre si fa il gioco delle tre carte: i santi, le immagini, Maria non vengono adorati ma "solo" venerati. In realtà dal momento in cui la Chiesa ha cominciato a venerare Gesù, immagine di Dio, come un dio, questo ha aperto la strada all'uso cultuale delle immagini.

Shalom



certo che però bisogna riconoscere che sono stati "in gamba". È bastato scambiare la parola "idolatria" con "venerazione" e la magia è fatta [SM=x1408447]



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25/10/2011 18:56
 
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Re: Re:
Seabiscuit, 25/10/2011 18.14:



certo che però bisogna riconoscere che sono stati "in gamba". È bastato scambiare la parola "idolatria" con "venerazione" e la magia è fatta [SM=x1408447]






E mica tanto...ad esempio se prendiamo la CEI è condannata pure la venerazione: [SM=x1408447]

Romani 1,25

poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen

Sapienza 15,6

Amanti del male e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.


Isaia 46,6

Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.


Isaia 44:15-17

15 Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16 Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: «Mi riscaldo; mi godo il fuoco». 17 Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!».


25/10/2011 19:36
 
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Re: Re: Re:

come ben dici è condannata pure la venerazione degli idoli

che cos'è un idolo?

da Wikipedia:
"Con idolo in ambito religioso si può designare un oggetto creato dall'uomo e atto a rappresentare una divinità o comunque un'entità."
it.wikipedia.org/wiki/Idolo

dal Perspicacia:

"L’idolo è un’immagine, una rappresentazione o un simbolo di qualche cosa, reale o immaginaria, che è oggetto di fervida devozione. Generalmente parlando, idolatria è la venerazione, l’amore, il culto o l’adorazione di un idolo. Tale devozione di solito è rivolta a un’entità superiore, vera o presunta, sia che le venga attribuita un’esistenza propria (come un essere umano, un animale o un’organizzazione) o che sia inanimata (come una forza naturale o un oggetto senza vita). L’idolatria in genere è accompagnata da qualche cerimonia o rito.
I termini ebraici usati per indicare gli idoli ne sottolineano spesso l’origine e l’intrinseca futilità o esprimono disprezzo e ripugnanza per essi. Fra questi ci sono i termini resi “immagine scolpita” (lett., qualcosa di scolpito); “statua, immagine o idolo di metallo fuso” (lett., qualcosa di fuso o versato); “orribile idolo”; “idolo vano” (lett., vanità); “idolo di letame”. Il termine greco èidolon è solitamente tradotto “idolo”."

[Modificato da Seabiscuit 25/10/2011 19:59]

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Re: Re: Re:
L' Apostolo, 10/25/2011 6:56 PM:




E mica tanto...ad esempio se prendiamo la CEI è condannata pure la venerazione: [SM=x1408447]

Romani 1,25

poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen

Sapienza 15,6

Amanti del male e degni di simili speranze
sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli.


Isaia 46,6

Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.


Isaia 44:15-17

15 Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16 Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: «Mi riscaldo; mi godo il fuoco». 17 Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!».





Ancora!!!! Venerare CEI
Levitico 20,5

io volgerò la faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò dal suo popolo lui con quanti si danno all'idolatria come lui, abbassandosi a venerare Moloch.

Le 20,5 in tutte le versioni Mostra capitolo
2Cronache 24,18

Costoro trascurarono il tempio del Signore Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli idoli. Per questa loro colpa si scatenò l'ira di Dio su Giuda e su Gerusalemme.

2Cr 24,18 in tutte le versioni Mostra capitolo
Geremia 44,3

a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate.
[SM=g10765]


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