Giornalisti in confessionale,dura la Cei

(ANSA) - BOLOGNA, 11 MAR - Servizi giornalistici sulla Confessione "ottenuti traendo deliberatamente in inganno il confessore e violando con ciò la sacralità del Sacramento" configurano "oggettivamente una grave offesa alla verità di un Sacramento della fede cristiana". Il cardinale Carlo Caffarra, Presidente Cei Emilia-Romagna, anche per gli altri Vescovi della regione esprime "forte protesta" per la pubblicazione di un'inchiesta su Qn dove l'autrice si è anche calata nei panni di una persona che doveva confessarsi.
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Non è tanto la questione formale, il "sacramento", quanto quella sostanziale, le scempiaggini eversive che vengono pronunciate nel segreto (apparente) del confessionale.

Ricordo a tal proposito la denuncia di Giordano Bruno Guerri, correva l'anno 1993, qui recensita dall'UAAR:

www.uaar.it/io-ti-assolvo



Passa il tempo e... non cambia nulla.

Simon