Ciao OrioSerio ^_^
Prima di passare all’analisi teleologica della porzione di brano da te postato, cerchiamo di fare una disamina sintattica dei due versetti che hai citato affinché sia chiaro di chi ti puoi fidare nella scelta della loro corretta traduzione.
Per fortuna hai la possibilità di confrontare cinque testi: TNM, CEI, TILC, NR e ND.
Guarda tu stesso come tra tutte e cinque ce ne siano quattro che adoperano la stessa traduzione del termine ebraico ‛êder (עדר) al versetto 16, mentre solo una dissente. Il termine, infatti, ha un solo significato, ed è quello di “gregge”, mentre CEI, TILC, NR e ND riportano erroneamente “pastori”, che in ebraico è reso con rawim (רעים), che ovviamente è un plurale.
Se confronti i 34 casi in cui ricorre quel termine, come ad esempio in Genesi 29:2, in Giobbe 24:2 o in 1Samuele 17:34, ti accorgi che le stesse CEI, TILC, NR e ND traducono con gregge e non con pastori ;)
Anche Diodati, come tu stesso hai riportato, traduce con gregge, ma essa commette talmente tanti altri gravi errori (vedere la traduzione di Sheol) che una rondine non fa primavera.
Certamente questo errore potrebbe non intaccare la sostanza della Sacra Scrittura, però è un ottimo indizio per capire verso chi si dovrebbe riporre la propria fiducia (almeno dal punto di vista dell’attendibilità filologica).
Come puoi notare direttamente, non esistono dunque asserzioni che possano sconfessare questa tesi: fidati della TNM ;)
Assodato questo, ora possiamo passare al significato del brano.
La RB8, ovvero la versione da studio della TNM, rimanda l’espressione “investigazione di cuore” al confronto con Proverbi 3:27 e Giacomo 4:17, che di seguito riporterò nella doppia versione TNM e CEI:
Proverbi 3:27 TNM | Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano far[lo].
Giacomo 4:17 TNM | Perciò, se uno sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Proverbi 3:27 CEI | Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo.
Giacomo 4:17 CEI | Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato.
Ad un’attenta disanima delle due versioni, mi pare assolutamente lampante il fatto che in entrambi i casi il contenuto sia identico e che non implichi nessun atto di “eroismo” da parte dei rubeniti, né nulla di “ironico” sotteso dalla TNM.
Lo scopo di questa Scrittura, che come tutte le altre è “utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia” (2 Timoteo 3:16), è quello di invitare alla partecipazione attiva alle opere buone.
Per qualsiasi dubbio, sono qui a tua disposizione …
[Modificato da Matteo.Levi 30/01/2015 17:46]