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I detrattori, i fanta-sondaggi [I]cherry picking[/I] a tema gay e i dati falsificati

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2015 11:32
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03/12/2015 14:40
 
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Analisi della disonestà intellettuale
Una postilla riguardante il sondaggio Pew riportato su certi siti anti-tdG: come detto, c'è confusione tra il riportare le credenze e il riportare il "favore" ai diritti gay.
Su quest'ultimo punto i tdG non mettono naso e non si oppongono ai diritti civili dei gay, e i detrattori lo sanno benissimo, ma mentono sapendo di mentire.
In secundis, i sondaggi del Pew hanno un bacino di approvvigionamento a dir poco ridicolo e ristretto.
Oltre a essere circoscritti agli USA, fanno riferimento a poche centinaia di intervistati: se di questi pochi cattolici USA intervistati, il 70% si dichiara favorevole al matrimonio gay, ciò non vuol dire che "il 70% dei cattolici nel mondo sono favorevoli al matrimonio gay".

Si provi a fare la domanda in Italia ed ecco come rispondono i cattolici, facendo sconquassare miseramente i dati impropriamente sbandierati dai detrattori.


[IMG]http://oi66.tinypic.com/10wk288.jpg[/IMG]
www.tempi.it/cosa-pensano-gli-italiani-delle-nozze-e-adozioni-gay-un-sondaggio-molto-interessante#.VmA...

Orbene, secondo il sondaggio sopra, l'85% dei cattolici italiani (quelli veri, non quelli bagnati da neonati e che oggi vanno a escort e sniffano coca), ritiene che il matrimonio sia solo tra uomo e donna. Il 67% si dichiara contrario al matrimonio omosessuale.
Addirittura quest'ultimo dato rivela un incremento dell'8% rispetto al sondaggio di marzo 2015.
L'82% dei cattolici italiani è contrario alle adozioni omosessuali.
E' falso quindi quanto asserito dai detrattori, secondo cui "come si vede dal grafico dell’istituto Pew il 70% dei cattolici se ne fotte di queste sciocchezze", a voler dipingere un quadro cattolico falsamente gay-friendly, giacché: 1) il campione con cui i detrattori si trastullano è estremamente ridotto e non fa testo; 2) il campione è estrapolato da una realtà USA per nulla rappresentativa del resto del mondo.

Prendo in prestito da ELL il testo e i grafici relativi al campione utilizzato dal Pew per ottenere il sondaggio (si veda questa considerazione con dati statistici offerti dallo stesso Pew).

Gli istogrammi che seguono permettono il raffronto grafico fra i due diversi aspetti del fenomeno. Nei due grafici la barra che riguarda i testimoni di Geova (colorata in rosso) è quasi indistinguibile, per esiguità del campione, nel primo caso, e risulta invece una delle più alte, nel secondo (il margine di errore).

Campione esaminato
[IMG]http://i59.tinypic.com/2dmfvyd.png[/IMG]

Margine di errore
[IMG]http://i61.tinypic.com/30j2mp5.png[/IMG]

Ed ecco i sedicenti tdG intervistati telefonicamente: solo 215

[IMG]http://i59.tinypic.com/og9vlf.png[/IMG]

Perché diciamo "sedicenti"?
Perché secondo i metodi di sondaggio utilizzati dal Pew (scarso campione - solo 215 sedicenti tdG intervistati - e alto margine di errore per i tdG: una vera bufala statistica), vi sarebbe una discreta percentuale di tdG che convive, un 18% di tdG che approva l'aborto, un 7% di tdG che non è convinta dell'esistenza di Dio, un 7% di tdG che crede nell'inferno, un 7% di tdG che appoggia il Partito Repubblicano e un 2% di tdG che ritiene che la Bibbia non sia ispirata da Dio [SM=g8930]
A questi sondaggi si appigliano i detrattori, facendo cherry picking nel mare del web, elevando nell'empireo sondaggi basati su 215 sedicenti tdG USA (che sarebbero di partito Repubblicano, non convinti dell'esistenza di Dio, credenti nell'inferno e a favore dell'aborto [SM=g27987]) e ignorando i sondaggi dove i cattolici risultano "tra i più omofobi".

Il sondaggio utilizzato dai detrattori è quindi, di riflesso:
1) inattendibile;
2) ammesso che fosse attendibile - e non lo è - non è rappresentativo visto lo scarso numero di intervistati;
3) ammesso che fosse attendibile e rappresentativo - e non lo è - è estrapolato solo dalla realtà USA, e non da quella mondiale.
4) anche se fosse attendibile e rappresentativo della realtà mondiale - e non lo è -è posto malamente, facendo credere che i tdG siano fieri oppositori del matrimonio gay, per la serie "dovrebbero impedirglielo", quando in realtà i tdG - come detto centinaia di volte - non manifestano contro i diritti dei gay.
L'atteggiamento dei detrattori, d'altra parte, oscilla a convenienza.
Quando un "sondaggio", fosse anche con un campione di 10 persone, arride alle loro conclusioni pilotate, va glorificato.
Diversamente, i detrattori lo ignorano.

Ricordo ad esempio questa amara constatazione relativa ai giovani cattolici in provincia di Brescia, al 94% dei quali non frega nulla della religione e di Dio
www.bresciatoday.it/cronaca/religione-giovani-sondaggio-brescia-ga...

Per par condicio, se trattassimo questo sondaggio al pari di come i detrattori han trattato il sondaggio Pew, ovvero generalizzando disonestamente i dati, non solo potremmo dire che al 94% dei cattolici non frega nulla di Dio, ma, in un devastante effetto domino, ne deriverebbe che tutti gli altri sondaggi che mostrerebbero apertura dei cattolici alle coppie omosessuali, ne sarebbero invalidati, giacché partiamo dal presupposto che il 94% dei cattolici non da alcun peso a Dio e di conseguenze ai valori morali cristiani, e qualsiasi risposta di cattolici intervistati, relativa ad aborto, coppie di fatto e omosessuali, non sarebbe la risposta di un vero cattolico (o meglio, solo il 6% delle risposte sarebbe identificabile come quella di un vero cattolico, il 94% sarebbe rumenta priva di alcun valore, giacché se trattiamo i sondaggi alla maniera dei detrattori, universalizzandoli, al 94% dei cattolici non importa nulla di Dio).
Se invece al contrario si vuole ignorare questa scomoda débâcle (per non assolutizzarla, giacché manderebbe in malora il sondaggio sui sedicenti cattolici gay-friendly) liquidandola con "non è un sondaggio rappresentativo di tutti i cattolici", allora stessa sorte di inattendibilità, per par condicio, va riservata al sondaggio Pew.
Ancora, altro parallelismo col Pew (scarso numero di intervistati, altissimo rischio di errore, scarsa rappresentatività del campione a livello mondiale): se quindi provassimo a fare un sondaggio sulla mafia, in un paese siciliano zeppo di trame familiari mafiose, il sondaggio direbbe che il 90% dei cattolici è favorevole alla mafia.
Sarebbe quindi corretto strombazzare che "il 90% dei cattolici è favorevole alla mafia", basandoci su tale sondaggio come se ci riferissimo all'intera popolazione cattolica mondiale?
No, sarebbe una vera e propria falsificazione, una menzogna al pari di quella proferita dai detrattori.
E ancor più menzognera è l'asserzione secondo cui la grande maggioranza dei tdG è omofoba, giacché oltre al campione ristrettissimo, poco attendibile statisticamente e localizzato in una sola nazione, abbiamo un domanda/risposta frutto di un palese fraintendimento, che equipara la morale relativa agli atti omosessuali, con la volontà di ostacolare i diritti civili degli omosessuali, come se fossero la stessa cosa.
In conclusione, la speranza è che il tempo, e magari le osservazioni razionali operate in questa sede, possano riportare questi detrattori "alieni" da tutto ciò che è ragione, nel mondo reale, e che possa infine scoppiare la bolla del mondo dissociato in cui vivono.
[Modificato da admintdg3 03/12/2015 15:38]
03/12/2015 16:48
 
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certo che sostenere, che i TdG sono più omofobi dei cattolici, va contro ogni evidenza sia statistica che misurata sul campo vedendo chi è che manifesta contro i gay

disonestà intellettuale pura

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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
03/12/2015 17:43
 
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Come detto la superficialità di questa gente è agghiacciante. Si atteggiano a maître à penser ma la loro attendibilità è nulla.

Shalom
03/12/2015 17:51
 
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03/12/2015 17:52
 
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Re: Analisi della disonestà intellettuale
admintdg3, 03/12/2015 14:40:


Perché diciamo "sedicenti"?
Perché secondo i metodi di sondaggio utilizzati dal Pew (scarso campione - solo 215 sedicenti tdG intervistati - e alto margine di errore per i tdG: una vera bufala statistica), vi sarebbe una discreta percentuale di tdG che convive, un 18% di tdG che approva l'aborto, un 7% di tdG che non è convinta dell'esistenza di Dio, un 7% di tdG che crede nell'inferno, un 7% di tdG che appoggia il Partito Repubblicano e un 2% di tdG che ritiene che la Bibbia non sia ispirata da Dio [SM=g8930]






ah, questi siamo sicuramente noi! [SM=g7350]

Certo che la ridicolaggine non ha davvero limiti...

La cosa più penosa è che questa gente vorrebbe farci passare per omofobi.
Vediamo che cos' è l' omofobia, prima di tutto:

www.treccani.it/vocabolario/omofobia/

"avversione ossessiva per gli omosessuali e l' omosessualità".

E' quindi un sentimento ossessivo di avversione che non ci appartiene manco lontanamente, come appartiene invece a questi, guardate che facce ossessionate!

www.queerblog.it/post/122183/la-chiesa-ortodossa-russa-vuole-un-referendum-per-bandire-lomose...

il termine "omofobia" è un composto di omo(sessuale) e fobia (paura), dal greco phobos, che significa "timore, paura, spavento".

Sentimenti che non ci appartengono in nessun modo!


[Modificato da Aquila-58 03/12/2015 18:09]
03/12/2015 18:33
 
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Re:
Un buon 7% di me crede all'inferno!?
Pensavo di aver smesso tempo fa... ecco, non ti dicono mai niente! [SM=g7347]


Simon
03/12/2015 19:39
 
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Re:


barnabino, 03/12/2015 17:43:

Come detto la superficialità di questa gente è agghiacciante. Si atteggiano a maître à penser ma la loro attendibilità è nulla.

Shalom




Il guaio, per loro, è che continuano a darsi la zappa sui piedi.
Invece di tacere, infatti, peggiorano la loro credibilità, utilizzando stratagemmi ottocenteschi ormai desueti e prevedibili, in stile "L'arte di ottenere ragione", di Schopenhauer.
Nella fattispecie, incalzati dallo scomodo sondaggio italiano che rischia di mandare all'aria l'illusione di un cattolicesimo pro-gay, si affrettano a creare una sottile distinzione sfruttando lo Stratagemma 17 del succitato libello

Usare sottili distinzioni: se l'avversario incalza con una controprova, occorre trovare una sottile distinzione

Allora ci si dedica a sottolineare come il sondaggio italiano sia diverso, che sia "tutt'altra cosa", come se interpellare sulle coppie gay e interpellare sui matrimoni gay sia come chiedere "vi piace la pizza" e "vi piace sciare", mentre in realtà sono opinioni che scaturiscono dallo stesso sentimento. E in Italia risulta quindi molto diverso il risultato, rispetto alle pseudo-opinioni a stelle e strisce.
Il peggio si ha nel tentativo di creare un confronto alla pari tra i due sondaggi. Infatti, riesumando un sondaggio del Pew che pone la stessa identica domanda del sondaggio italiano, i cattolici a favore del matrimonio gay sono il 57%.
Percentuale simile a quella italiana? Macché! Il sondaggio italiano riporta che i cattolici favorevoli al matrimonio gay sono il 33%, un corposo 24% in meno.
A poco serve tentare di estendere il parco dei cattolici anche ai non praticanti (in modo da rubacchiare qualche punto percentuale pro-gay), giacché se vogliamo prendere per indicativi i sondaggi estesi ai non praticanti, e agire analogamente col sondaggio bresciano riportato, bisogna ritenere indicativo il fatto che al 94% dei giovani cattolici non frega nulla non del Magistero, ma proprio di Dio. Facciamo due pesi e due misure e scartiamo il sondaggio bresciano? Eh no, ci vuole onestà e coerenza.
E se non frega nulla di Dio, sono cattolici solo per nascita, poiché credere in Dio e ritenerlo importante è una condicio sine qua non del vero cattolico.
E' quindi determinante capire la rappresentatività del praticare, giacché il non praticare include anche il non credere affatto a Dio, e quell'essere cattolici vale quanto la laurea falsa di un medico che si spacciasse per tale.

Ma andiamo avanti e lasciamo perdere i sondaggi da 200 persone rappresentative di 8 milioni di tdG, col 18% dei tdG favorevoli all'aborto e il 7% credente nell'inferno (ebbene si: secondo i detrattori in ogni assemblea dei tdG ci sarebbe un'intera congregazione o forse più di tdG credenti all'inferno. Il colmo del ridicolo [SM=g8930]).

Ma andiamo avanti, dicevo, perché la perla la lasciamo alla fine. Si era detto che il campione americano era scarso, non attendibile, non rappresentativo.
Ed è vero, tanto che, pur ammettendo che il cattolico spessissimo diverge dagli insegnamenti ufficiali, se invece c'è un aspetto uno dove il cattolico concorda col Magistero è proprio l'opposizione al matrimonio gay.

Ci sono stati che fanno eccezione, paesi dove i cattolici si mostrano favorevoli al matrimonio gay? Certo, pochissimi, solo due. E quali sono, secondo un sondaggio? Non è che ci troviamo proprio gli Stati Uniti?


Perché più rilevante appare il fatto che le generazioni di giovani cattolici hanno su questo tipo di argomenti posizioni ancora più radicali e contrarie alla dottrina guardata come tale. Con un’eccezione. Esiste infatti una sola area in cui il sentimento pubblico si mostra quasi allineato con gli insegnamenti tradizionali, ed è il matrimonio gay. Difatti, con l’esclusione di Stati Uniti e Spagna, la maggior parte dei cattolici nel mondo si oppone all’unione fra due persone dello stesso sesso



www.noisiamochiesa.org/?p=3127

Avete letto bene l'ulteriore inganno dei detrattori: gli Stati Uniti, assieme alla Spagna, sono l'unica nazione in cui i cattolici sono tendenzialmente favorevoli al matrimonio gay. L'unica nazione su circa 150 nazioni dove il cattolicesimo è presente

Altro che rappresentatività [SM=g8878]
"Il sondaggio Pew è attendibile, rappresenta perfettamente la posizione cattolica nel mondo!", si dimenano i detrattori, premendo le mani sul coperchio della pentola omofobica cattolica, che ribolle sempre più.
Ma la realtà è un altra.
Gli Stati Uniti, pecora nera mondiale dei cattolici, assieme alla Spagna, sono l'unico stato dove i cattolici sono pro-gay.
I detrattori quindi pescano un discutibile sondaggio (del perché abbiamo già detto) che mischia cattolici praticanti e non, e lo vanno a pescare dagli USA, pecora nera ed eccezione tra i cattolici presenti in circa 150 (centocinquanta) nazioni.
Sarebbe come basare un sondaggio sui mormoni intervistando solo abitanti di Salt Lake City, e poi dire che "gli americani sono tutti mormoni, il sondaggio è rappresentativo". [SM=g28000]
O come se i detrattori basassero la rappresentatività della percentuale di tdG sulla popolazione mondiale ritenendo rappresentativa a livello mondiale la percentuale di tdG cinesi rapportati alla popolazione cinese.
Che tristezza, che mezzucci da quattro soldi.


Ridicolo, come ridicoli continuano a essere i detrattori nei loro saltimbanchi dove ciò che vogliono che sembri vero appartiene a una dimensione fuori dalla realtà, e non corrisponde a ciò che davvero è.
[Modificato da admintdg3 03/12/2015 20:01]
03/12/2015 20:23
 
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Re: Re:
admintdg3, 03.12.2015 19:39:




Ci sono stati che fanno eccezione, paesi dove i cattolici si mostrano favorevoli al matrimonio gay? Certo, pochissimi, solo due. E quali sono, secondo un sondaggio? Non è che ci troviamo proprio gli Stati Uniti?


Perché più rilevante appare il fatto che le generazioni di giovani cattolici hanno su questo tipo di argomenti posizioni ancora più radicali e contrarie alla dottrina guardata come tale. Con un’eccezione. Esiste infatti una sola area in cui il sentimento pubblico si mostra quasi allineato con gli insegnamenti tradizionali, ed è il matrimonio gay. Difatti, con l’esclusione di Stati Uniti e Spagna, la maggior parte dei cattolici nel mondo si oppone all’unione fra due persone dello stesso sesso



www.noisiamochiesa.org/?p=3127

Avete letto bene l'ulteriore inganno dei detrattori: gli Stati Uniti, assieme alla Spagna, sono l'unica nazione in cui i cattolici sono tendenzialmente favorevoli al matrimonio gay. L'unica nazione su circa 150 nazioni dove il cattolicesimo è presente



[SM=g8878]

Il classico [SM=g3330151] [SM=g3330151]

Ma dico io, su 150 nazioni con cittadini cattolici guarda caso si sceglie uno stato palesemente pro-gay per avvalorare la propria tesi

Come chiedere all'oste se il suo vino è buono, anzi, potrebbe fare un sondaggio in italia, paese cattolicissimo e chiedere solo ai gay se sono favorevoli al omosessualità. Lo spaccerebbe per attendibile e rappresentativo per i cattolici [SM=g27987]

Ma come si fa ad essere così ottusi? [SM=x1408438]


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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
03/12/2015 20:26
 
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Per qualche bizzarra ragione secondo quel sondaggio anche il 50% dei musulmani sarebbe favorevole al matrimoni gay... ma la domanda sarebbe: chi in coscienza non approva i matrimoni tra persone omosessuali ma non fa nulla per impedirle e automaticamente omofobo? Solo un geovofobo può fare queste affermazioni gratuite. A queste persone direi di frequentare i testimoni di Geova e vedere come si comportano con una persona omosessuale, questo naturalmente tenendo conto della propria cultura di riferimento, visto che non si "nasce" testimoni di Geova ma lo si diventa già adulti.

L'impressione è che qualcuno approfitti dell'omofobia (vera) per affibbiare populisticamente una stimmate sociale a questo o quel gruppo che lui non approva. Siamo alle solite, i comunisti tornano a mangiare i bambini, i rom a rapirli e i testimoni di Geova a farli morire... tutto fa brodo quando si vuol fare della demagogia.

Shalom [SM=g27985]
[Modificato da barnabino 03/12/2015 20:33]
03/12/2015 21:41
 
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Re: Re: Re:
Seabiscuit, 03/12/2015 20:23:



Il classico [SM=g3330151] [SM=g3330151]

Ma dico io, su 150 nazioni con cittadini cattolici guarda caso si sceglie uno stato palesemente pro-gay per avvalorare la propria tesi

Come chiedere all'oste se il suo vino è buono, anzi, potrebbe fare un sondaggio in italia, paese cattolicissimo e chiedere solo ai gay se sono favorevoli al omosessualità. Lo spaccerebbe per attendibile e rappresentativo per i cattolici [SM=g27987]





Esattamente, siamo a quei livelli [SM=g8930]
Ma, come ho detto, è solo cherry picking su uno dei due stati gay friendly, con un sondaggio irreale.

Al riguardo un sito gay intitola: L'ipocrisia dei presunti cattolici, a far intendere che i cattolici a cui non frega nulla della Chiesa non possono essere considerati veri cattolici. E, ancora, ritroviamo l'unico aspetto su cui i cattolici sono d'accordo con la Chiesa: il no ai matrimoni omosessuali.
Gli USA? Un'eccezione.


Per farla breve, la maggioranza dei cattolici è contraria al cosiddetto matrimonio gay.

Si può dire in pratica che i cattolici occidentali si comportano da cattolici solo quando si parla di omosessuali, per tutto il resto le parole di Papa Francesco e della Chiesa contano veramente poco.

Anche in questo caso però è necessario riportare alcuni dettagli per individuare le eccezioni. Sul tema delle nozze tra omosessuali fanno eccezione i cattolici degli Stati Uniti (54% a favore) e della Spagna (64% a favore), mentre in Italia si dice favorevole solo il 30%.




aftersantana.altervista.org/legocentrismo-e-lipocrisia-dei-presunti-cattolici-eteros...

Riguardo al valore d'aria fritta all'interno dei sondaggi, di questi cattolici non praticanti, citiamo Massimo Introvigne, secondo cui c'è un'alta percentuale di persone che si dichiarano cattoliche, ma non credono alla divinità di Cristo e neanche alla resurrezione come evento reale, né all'inferno e neanche al diavolo, e nemmeno al fatto che la Chiesa sia voluta da Dio. Pleonastico riferire che questi sedicenti cattolici (molti dei quali gonfiano i sondaggi pro-gay, e nonostante i quali solo USA e Spagna riescono a far decollare un'apparente immagine di cattolicesimo gay friendly), si autoescludono dal cattolicesimo e vanno a falsare i sondaggi.
Ancora, se già in Italia questo è un atteggiamento frequente, gli USA fanno anche peggio


È vero che la grande maggioranza degli italiani (93%) si dichiara credente, ma si tratta di vedere in che cosa crede. In Italia percentuali significative di persone che pure si dichiarano cattoliche non credono alla divinità di Gesù Cristo, non credono che la Resurrezione sia un evento storico realmente accaduto, non credono all’esistenza dell’Inferno e del diavolo e non credono che la Chiesa Cattolica sia un’istituzione voluta da Dio e divinamente assistita. Queste percentuali di «non credenti selettivi» per alcune verità della fede diventano maggioritarie fra i giovani dai 15 e i 29 anni. Più di metà dei cattolici italiani non si confessa mai. In altri Paesi le cose vanno molto peggio, sia quanto alle credenze sia quanto alla confessione, frequentata in molte zone del Nord Europa e degli Stati Uniti da sparute minoranze.



www.lanuovabq.it/it/articoli-lipotesi-folle-di-una-chiesa-che-insegue-i-sondaggi-...

Quindi, rigirando l'ormai adirata risposta dei detrattori, sempre più farcita di parolacce e insulti (segno di chi non ha argomenti), quando mettono in dubbio i sondaggi da cui risultano cattolici anti-gay (con domande come: "con quale metodo è stato effettuato il sondaggio? In assenza di spiegazioni e chiarimenti non possiamo prenderlo seriamente"), rigiriamo il fiacco sganassone parato chiedendo, per dirla con Introvigne:

"Come facciamo a sapere se i cattolici non praticanti interpellati dal Pew credessero nella Resurrezione, nell'inferno, nel diavolo, nella guida divina della Chiesa, e fossero quindi veri cattolici, giacché non basta il dichiararsi cattolici per essere realmente cattolici?"

A queste domande non ci è data risposta, ma sappiamo - ce lo dice Introvigne - che buona parte dei cattolici che interviene nei sondaggi si autoproclama tale pur rigettando capisaldi e condizioni irrinunciabili per sancire la propria appartenenza al cattolicesimo.
Ancor più ciò avviene negli USA, comicamente tirati in ballo (contro ogni evidenza) come "stato rappresentativo a livello mondiale dell'opinione cattolica sui gay".
[Modificato da admintdg3 03/12/2015 22:12]
03/12/2015 22:11
 
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Re: Re: Re:
Seabiscuit, 12/3/2015 8:23 PM:


[SM=g8878]

Il classico [SM=g3330151] [SM=g3330151]

Ma dico io, su 150 nazioni con cittadini cattolici guarda caso si sceglie uno stato palesemente pro-gay per avvalorare la propria tesi

Come chiedere all'oste se il suo vino è buono, anzi, potrebbe fare un sondaggio in italia, paese cattolicissimo e chiedere solo ai gay se sono favorevoli al omosessualità. Lo spaccerebbe per attendibile e rappresentativo per i cattolici [SM=g27987]

Ma come si fa ad essere così ottusi? [SM=x1408438]




Si chiama "campione non rappresentativo", ed è la base essenziale per perdere il proprio tempo con pseudo-ricerche inutili.

Simon
03/12/2015 22:12
 
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Impeccabile.

Ho già commentato l'assurdità delle conclusioni del PEW, da più parti considerato un ente di qualche autorevolezza. Secondo il PEW, su 100 testimoni di Geova americani 5 convivrebbero col partner senza essere sposati:


[IMG]http://i61.tinypic.com/kc1h7t.png[/IMG]

Idiozia pura. Basta questo a mandare all'aria le pretese di attendibilità di certe 'statistiche'. Ovviamente gran parte delle sciocchezze che afferma il Pew, e che hai giustamente sottolineato, discendono dall'esiguità risibile del campione, ma è probabile che vi siano altre fault injections, ad esempio è possibilissimo che dei pochi intervistati che avrebbero affermato di essere testimoni di Geova, molti non lo fossero.

Tutto comunque discende da un fantasioso teorema, ovvero che l'essere contrari alle relazioni gay fra cristiani (e, sempre fra cristiani, ai matrimoni gay e alle adozioni) qualificherebbe i testimoni di Geova come omofobi. Questa idiozia supera se possibile la precedente, ed è proprio essa, questa volta sì, figlia di una mentalità ipocrita ed intollerante, quella che non solo rivendica la libertà di seguire un certo stile di vita, ma pretende l'approvazione altrui e l'altrui passiva omologazione alle proprie idee. Che dire? 'Scusate tanto se abbiamo letto la Bibbia, se ne abbiamo evinto una opinione, e se ci permettiamo addirittura di esternarla'. Con lo stesso metro, come si è detto, si dovrebbe tacciare di 'onnivorofobia' i vegetariani che vanno in pubblica piazza a protestare contro il consumo di carne, e di 'vegetarianofobia' chi non è vegetariano.
[Modificato da EverLastingLife 03/12/2015 22:15]
03/12/2015 22:29
 
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[IMG]http://oi66.tinypic.com/10wk288.jpg[/IMG]

www.tempi.it/cosa-pensano-gli-italiani-delle-nozze-e-adozioni-gay-un-sondaggio-molto-interessante#.VmA...


Complimenti, 3, un vero colpo da maestro. [SM=g8920]

Lasciamo ora i lurkatori, e gli analfabeti della statistica, a produrre i loro grevi deliri. In desolata solitudine.
03/12/2015 22:30
 
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Dopo la citazione di Introvigne, che da sola vanifica l'attendibilità di questi "cattolici non praticanti" gonfia-sondaggi, pseudo-cattolici che in realtà potrebbero potenzialmente essere TUTTI non cattolici, visto che Introvigne, in un articolo sui sondaggi, ci illumina su un'alta percentuale di gente che si dichiara a parole cattolica ma non crede in una pletora di condiciones sine qua non: non crede nell'inferno, nella Resurrezione come evento reale, nella guida divina nella Chiesa etc.; e dopo l'inesistenza di specifiche offerte dal PEW per ottenere una corretta scrematura, hai voglia a sgambettare nel guado fangoso.
La barzelletta del "sondaggio americano PEW rappresentativo" diventa sempre più un attentato ai muscoli diaframmatici, per le troppe risa.
[Modificato da admintdg3 03/12/2015 22:32]
03/12/2015 23:06
 
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Re:
admintdg3, 03/12/2015 22:30:

Dopo la citazione di Introvigne, che da sola vanifica l'attendibilità di questi "cattolici non praticanti" gonfia-sondaggi, pseudo-cattolici che in realtà potrebbero potenzialmente essere TUTTI non cattolici, visto che Introvigne, in un articolo sui sondaggi, ci illumina su un'alta percentuale di gente che si dichiara a parole cattolica ma non crede in una pletora di condiciones sine qua non: non crede nell'inferno, nella Resurrezione come evento reale, nella guida divina nella Chiesa etc.; e dopo l'inesistenza di specifiche offerte dal PEW per ottenere una corretta scrematura, hai voglia a sgambettare nel guado fangoso.
La barzelletta del "sondaggio americano PEW rappresentativo" diventa sempre più un attentato ai muscoli diaframmatici, per le troppe risa.




Ho un problema caro 3...

vedi, nella mia congregazione vi sono circa 100 proclamatori (102, per l'esattezza). Ora, stando ai soloni del PEW, è probabile che cinque di essi convivano col partner. Considerando il margine di errore dei meravigliosi sondaggisti PEW, i cinque potrebbero diventare anche dodici o tredici.

Parliamo cioè di dodici-tredici persone, testimoni battezzati, che frequentano la mia congregazione (chissà perché) pur abitando a 100 chilometri di distanza, convivono apertamente col partner di turno (occhio: cattolico) senza essere sposati, in una situazione nota a tutti (vicinato, salumiere di fiducia, parentado, amici, colleghi e via dicendo) dato che una convivenza, come tutti sanno, è un atto pubblico al pari di un matrimonio, e delle quali ciò malgrado né io né altri confratelli abbiamo mai sentito parlare.

Ora bada bene caro 3, per avere una visione realistica del fenomeno su scala nazionale, dovrai moltiplicare questo inatteso statu quo per l'intero stivale. In Italia abbiamo migliaia di congregazioni, per ciascuna di esse potrai immaginare una configurazione 'satellitare', con la Sala del Regno situata nel punto X, dodici o tredici proclamatori (come ci autorizza a supporre il PEW) residenti 'a distribuzione sparsa' nel raggio di 100 km dal punto X, e che verosimilmente andranno a capitare nella zona d'influenza di altre congregazioni dato che in Italia abbiamo ben più di una congregazione ogni 100 km. Costoro sono ovviamente in una situazione di pericolo continuo, visto che con l'inevitabile tam-tam dei passaparola finirebbero certamente nel mirino, se non del proprio corpo di anziani, di qualcun altro più vicino alle loro abitazioni.

Puoi aiutarmi a svelare l'incredibile arcano?

Mi è venuto in mente che i dodici fedifraghi/ congregazione potrebbero sì essere residenti a 100 km dalla propria fratellanza, ma su una zattera in mezzo al mare, o in un qualche rifugio antiatomico sotto terra, dal quale emergere ogni mese per il tempo necessario a consegnare il rapporto di servizio, o, ancora, nella mesosfera, se intendiamo i 100km come distanza a perpendicolo sul livello del mare. Con queste verosimili ipotesi, i numeri del PEW risulterebbero perfettamente spiegabili.

Non mi vengono in mente interpretazioni più plausibili di quel 12-13%. Intanto resto in attesa che il PEW indica un sondaggio sulla densità neuronica dei dilettanti internettiani della statistica.
[Modificato da EverLastingLife 03/12/2015 23:20]
03/12/2015 23:17
 
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Re:
admintdg3, 03/12/2015 22:30:

Dopo la citazione di Introvigne, che da sola vanifica l'attendibilità di questi "cattolici non praticanti" gonfia-sondaggi,



Su Introvigne segnalo anche questa meravigliosa documentazione dell'ipocrisia di chi alternativamente lo cita a fonte autorevole o lo snobba in quanto presunto apologeta delle sette:

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/d/11048382/Introvigne-croce-o-delizia-/discussi...

Buon divertimento.
03/12/2015 23:29
 
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Sarà anche il caso di sottolineare una ulteriore bizzarria, che riprendo da qui:

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/d/11049902/Clamoroso-svarione-apostata-i-tdG-hanno-un-tasso-di-abbandono-universitario-da-far-paura-/discussion...


admintdg3, 23/04/2015 09:47:


Ancor meno servirà l'ignobile mutatio contro-versiae, se non a far violare con maggior fervore il loro stesso Regolamento che asserisce di non condurre polemiche a distanza con altri forum...per cui la missiva torna al mittente senza appello: "guardate che non si fa, non dovete polemizzare coi tdg internettiani" [SM=g27988]






Cito dalla venerabile Torah dell'Anonima Internettiana Fuoriusciti Dissidenti:



le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum



Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler




03/12/2015 23:31
 
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Ecco come il Capo ha redarguito, alcuni anni fa, un utente che ha osato derogare al codicillo che vieta le polemiche trasversali fra forum (grassetto mio):


A chi ti stai riferendo? Stai rivolgendoti a persone estranee al forum?
Se è così ti ricordo che nel forum non sono ammesse discussioni a distanza o trasversali con persone che non sono iscritte a questo forum.
«...le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum




Così sia scritto, e così sia fatto.


Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler


Si tratta, come si può ben vedere, di un 'regolamento' a due velocità, applicato solo quando fa comodo.

[Modificato da EverLastingLife 03/12/2015 23:32]
03/12/2015 23:39
 
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Re:
EverLastingLife, 03/12/2015 22:12:


Con lo stesso metro, come si è detto, si dovrebbe tacciare di 'onnivorofobia' i vegetariani che vanno in pubblica piazza a protestare contro il consumo di carne, e di 'vegetarianofobia' chi non è vegetariano.



Esatto. Tanto più che

1) Essere vegetariani o onnivori non è semplicemente "una scelta", ma una scelta che deriva da una credenza di naturalità intrinseca dell'una o l'altra posizione, oltre che da un sentimento etico differente che non è una scelta, ma si prova e basta.
Gli onnivori infatti ritengono di essere fisiologicamente nati e fatti per mangiare tutto (es. portare come prova i canini, gli enzimi etc.); i vegetariani invece ritengono che la lunghezza dell'intestino e altri fattori provino che siamo vegetariani per costituzione e natura. Entrambi, se credenti, attribuiranno a Dio la determinazione della condizione naturale (opposta, a seconda delle posizioni).
Analogamente avviene per l'orientamento sessuale: io posso ritenere che Dio mi ha fatto per accoppiarmi col mio stesso sesso. E' un mio diritto, non devo essere insultato per questo, né qualcuno deve manifestare contro i miei diritti, come fanno invece i cattolici omofobi verso gli omosessuali. Ma non posso pretendere che il prossimo creda di me la stessa cosa che credo io, così come un onnivoro non può pretendere che un vegetariano creda che il collega onnivoro sia nato, fatto e progettato per mangiare tutto (e viceversa il vegetariano non può pretendere che l'onnivoro creda che il collega vegetariano sia nato, fatto e progettato per una dieta vegetariana).

2) I vegetariani sono una minoranza, Eppure non pretendono che gli onnivori ammettano "si, la tua costituzione ti rende fatto per essere vegetariano", per sentirsi non discriminati. Hanno anche una storia di discriminazione (niente pasti, torture con costrizioni a mangiare animali, addirittura stragi vere e proprie), come si può rilevare qui: www.vegetarisch-geniessen.com/english/the-persecuted-vegetarians/in...
Tuttavia sanno distinguere la persecuzione, l'odio, il combattere per il negare i loro diritti da una parte, e dall'altra il diritto altrui a mantenere la propria opinione. Non vedono negata la loro natura più intima né si sentono squalificati solo se qualcuno pensa che stiano andando contro la natura onnivora dell'essere umano, e che quindi stiano agendo in maniera sbagliata o non consona alla natura che Dio o la natura stessa gli ha dato. Non chiamano tali persone "veganofobe" solo perché hanno un pensiero diverso sulla loro naturalità.
Invece i detrattori fanno tutt'erba un fascio, e strumentalizzano come "odio" anche il diritto ad avere un'opinione diversa sulle disposizioni naturali dell'essere umano.


Vogliamo inoltre parlare del ridicolo saltarello mi piace/non mi piace a convenienza, sulla credibilità dei sondaggi?
Del sondaggio americano PEW, siccome rappresenta l'illusione del cattolicesimo gay-friendly, non si dubita nulla, sarebbe tutto vero: finanche il 5% dei tdG citato da ELL, che convivrebbe "di nascosto" (evidentemente hanno l'amante nascosta in una botola sotto casa [SM=g27987] )

Invece i sondaggi extra-USA, abbondanti e variegati, che descrivono tutt'altra realtà, poiché non piacciono vengono messi in dubbio, per la serie "avranno distribuito il sondaggio fuori dalle parrocchie, ecco perché risultano alti tassi di omofobia tra i cattolici".
In gergo si chiama dissonanza cognitiva.

Una cosa, però, gliela concediamo: se in un mondo onirico e fuori dalla realtà prendessimo per buono il "sondaggio", in tal caso l'accettazione dei matrimoni gay da parte dei tdG USA (prendiamo per buono che siano tutti tdG attivi) è molto probabilmente superiore a quella del clero cattolico (a meno di dimostrare che più del 14% di cardinali, vescovi e suore approvi il matrimonio gay). Quindi se seguiamo il ragionamento dei detrattori: il papa, i cardinali, preti e suore rappresentanti e ministri attivi del cattolicesimo, i "santi" cattolici, i più vicini a Gesù, i più "veri cattolici" di tutti, sono più omofobi dei tdG, rappresentanti e ministri attivi della religione dei testimoni di Geova.
E magari nel sondaggio, nascosti nell'anonimato, quei pochi preti favorevoli al matrimonio gay, attenderanno ansiosi la telefonata del PEW per poter liberarsi e dire con le lacrime agli occhi: "Si, sono favorevole ai matrimoni gay, ma non posso dirlo in pubblico e dal pulpito, pena l'ostracismo, perdita del lavoro e di tutto il mio mondo".
Che i detrattori credano nella maggiore omofobia del clero rispetto ai tdG, stavolta, pur giungendovi attraverso un percorso illogico e privo di senso imbastito su un prototipo di non-sondaggio, non può che farci piacere.
[Modificato da admintdg3 04/12/2015 00:08]
03/12/2015 23:41
 
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Re:
EverLastingLife, 03.12.2015 23:31:


Ecco come il Capo ha redarguito, alcuni anni fa, un utente che ha osato derogare al codicillo che vieta le polemiche trasversali fra forum (grassetto mio):


A chi ti stai riferendo? Stai rivolgendoti a persone estranee al forum?
Se è così ti ricordo che nel forum non sono ammesse discussioni a distanza o trasversali con persone che non sono iscritte a questo forum.
«...le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum




Così sia scritto, e così sia fatto.


Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler


Si tratta, come si può ben vedere, di un 'regolamento' a due velocità, applicato solo quando fa comodo.




Come anche il linguaggio scurrile e volgare che viene tollerato quando ad usarlo è un moderatore che invece dovrebbe essere d'esempio verso gli altri utenti

Ma si sa, la coerenza e come la loro credibilità: pari a zero

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