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Il Papa riceve valdesi e metodisti. Prima volta nella storia

Ultimo Aggiornamento: 06/03/2016 17:21
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06/03/2016 17:21
 
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Restituita in Vaticano la visita di Francesco al tempio di Torino. Pranzo insieme a Casa Santa Marta. Il moderatore della Tavola Bernardini: «Incontro fraterno e autentico. Avanti nella comunione tra le nostre Chiese nonostante le diversità»




domenico agasso jr
Città del Vaticano

Nove mesi dopo la storica visita di papa Francesco nel tempio valdese di Torino - quando il Pontefice pronunciò il mea culpa e chiese perdono per le sofferenze inflitte dai cattolici a questa minoranza protestante radicata soprattutto in Piemonte e Calabria - ecco la cortesia restituita. Un pranzo a Casa Santa Marta su invito di Jorge Mario Bergoglio ha infatti concluso la mattinata in Vaticano della delegazione della Tavola valdese e del Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste.



«Ricambiamo con gioia e spirito di fraternità la visita che il Papa ci ha fatto il 22 giugno 2015, incontrandoci nel tempio valdese di Torino, luogo simbolo dell’emancipazione dei valdesi dopo il 1848», aveva spiegato nei giorni scorsi il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, esprimendo il desiderio di valdesi e metodisti di «dare più concretezza a un dialogo ecumenico che, anche sotto la spinta di papa Francesco, sta crescendo visibilmente. Non penso solo ai documenti dottrinali redatti in comune ma anche alla necessità - ha evidenziato Bernardini - di una nuova e più accogliente missione cristiana in un mondo sempre più plurale e secolarizzato; e penso anche all’ecumenismo “nella diaconia” che forse mai come in questi giorni avvicina cattolici e protestanti nel comune impegno per un mondo più capace di dialogo e giustizia, come l’accoglienza dei profughi e la tutela dei diritti dei migranti».



La delegazione accolta da Francesco in Vaticano (prima nel Palazzo apostolico e poi a Santa Marta) comprendeva, oltre a Bernardini, pastori e laici: Greetje van der Veer, Aldo Lausarot, Luca Anziani, Jens Hansen, Lothar Vogel, Maria Bonafede, Raul Matta, Claudio Paravati e Paolo Naso.



«È stato un incontro improntato alla fraternità e all’autenticità nello stile a cui papa Francesco ci ha abituati»: così Bernardini ha descritto l’udienza. «È stato un incontro che ha incoraggiato tutti quanti a proseguire sulla strada della collaborazione e della comunione tra le nostre chiese, nonostante le diversità, e a volte anche le divergenze, che ci contraddistinguono - ha dichiarato ancora il Pastore Moderatore - In particolare sono emerse due aree di possibile collaborazione. La prima è la missione della Chiesa in un mondo sempre più secolarizzato e lontano dall’Evangelo, una missione che si deve caratterizzare con linguaggi nuovi, senza intenti proselitistici ma nello spirito della libera testimonianza in Cristo. In secondo luogo, una collaborazione nel servizio al mondo e alla società, quella che noi chiamiamo diaconia: cioè essere al servizio degli ultimi. Abbiamo anche parlato della grande tragedia dei profughi e dell’immigrazione che interroga il nostro continente europeo e naturalmente anche le nostre Chiese».



Nella conversazione sono stati citati i corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Tavola valdese, e che hanno recentemente portato in Italia, legalmente e in sicurezza, già 97 persone considerate particolarmente vulnerabili. La prospettiva è di una collaborazione a livello europeo affinché il modello dei corridoi umanitari possa essere presentato e adottato anche nell’ambito di altre nazioni del continente. Si è inoltre registrata una profonda sintonia nell’intendere la dimensione ecumenica del dialogo interreligioso, in particolare con l’islam, in un tempo nel quale si rafforzano allo stesso tempo fondamentalismi e pregiudizi.



La delegazione valdese e metodista ha donato al Papa una serie di disegni d’autore ispirati alle storie di profughi e migranti, presentati in un contenitore costruito con il legno dei barconi di Lampedusa. Papa Francesco ha invece offerto alla delegazione ospite i testi dell’enciclica «Laudato si’» e dell’«Evangelii gaudium».



Il Papa ha ricevuto oggi in udienza anche membri del Sinodo permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina: al centro dell’incontro anche i nuovi rapporti col Patriarcato ortodosso di Mosca dopo lo storico incontro a L’’Avana tra Francesco e il patriarca Kirill.
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