La produzione nella pianta famosa per le sue proprietà nutritive ha raggiunto livelli record, spinta dalla domanda mondiale. Ma a quale costo ambientale e di sicurezza alimentare?
emanuele bompan
Eusebio Horaci si gratta con fastidio. Insetti, foglie e semi s’infilano nella maglietta ogni volta che s’issa sulla schiena un fascio da quindici, forse venti chili, di quinoa appena raccolta. «La quinoa deve essere mietuta velocemente, prima che tornino le piogge e facciano rigermogliare i chicchi», spiega Eusebio. A 3.850 metri sul livello del mare, il suo lavoro, di manovale a cottimo, è ancor più faticoso per l’aria povera di ossigeno, il sole violento dell’altipiano e la fretta fatta dai proprietari terrieri. Non guadagna male, dice, anche 100 dollari per una settimana. Intorno a lui il paesaggio costellato dalla quinoa, una chenopodiacea (una pianta erbacea come gli spinaci e la barbabietola, e non una graminacea come molti pensano), rifulge di toni violacei, rossi e verdastri. Colori resi ancora più surreali dal terreno sabbioso, biancastro e arido, che contrasta con il cielo di un blu che solo l’aria rarefatta d’alta quota sa dipingere. In distanza miraggi si riflettono nel cielo, indicando il bordo del Salar de Uyuni, il deserto di sale dell’altopiano boliviano, una distesa bianca di 10mila chilometri quadrati, il più grande deposito salino al mondo.
Apparentemente un terreno inospitale, eppur perfetto per questa pianta. Eusebio parla senza mai smettere di lavorare. «Vorrei andare a Bergamo, in Italia, dove si trova una grande comunità boliviana», confessa. Migrante nella sua stessa terra, arriva da Potosí, una città mineraria del sud, come tantissimi altri braccianti, che nella stagione della raccolta invadono il desertico altopiano meridionale. «Almeno in questa stagione c’è la quinoa, e metto da parte qualcosa». Tantissima quinoa.
...
L’Italia è uno dei maggiori importatori d’Europa, con una domanda in crescita verticale, in particolare da parte di consumatori vegetariani e vegani, essendo la quinoa un’alternativa proteica alla carne. Le proprietà nutritive della pianta sono note d’altronde, quasi miracolose: contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. E’ un’ottima fonte di proteine vegetali. E senza grassi
...
www.lastampa.it/2017/05/27/scienza/ambiente/focus/il-boom-della-quinoa-buona-per-la-salute-non-per-le-ande-JRPFfuZqOtByOIXVnhJAvI/pag...